New Immissions/Updates:
boundless - educate - edutalab - empatico - es-ebooks - es16 - fr16 - fsfiles - hesperian - solidaria - wikipediaforschools
- wikipediaforschoolses - wikipediaforschoolsfr - wikipediaforschoolspt - worldmap -

See also: Liber Liber - Libro Parlato - Liber Musica  - Manuzio -  Liber Liber ISO Files - Alphabetical Order - Multivolume ZIP Complete Archive - PDF Files - OGG Music Files -

PROJECT GUTENBERG HTML: Volume I - Volume II - Volume III - Volume IV - Volume V - Volume VI - Volume VII - Volume VIII - Volume IX

Ascolta ""Volevo solo fare un audiolibro"" su Spreaker.
CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Oria - Wikipedia

Oria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nota disambigua - Se stai cercando altri significati del nome Oria, vedi 'Oria (disambigua)'.
Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Oria
Stato: Italia
Regione: Puglia
Provincia: Brindisi
Coordinate:
Latitudine: 40° 30′ 0′′ N
Longitudine: 17° 38′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 166 m s.l.m.
Superficie: 83 km²
Abitanti:
15.414 31-12-04
Densità: 184 ab./km²
Frazioni:  
Comuni contigui: Erchie, Francavilla Fontana, Latiano, Manduria (TA), Mesagne, Torre Santa Susanna
CAP: 72024
Pref. tel: 0831
Codice ISTAT: 074011
Codice catasto: G098 
Nome abitanti: oritani 
Santo patrono: San Barsanofio 
Giorno festivo: 29 agosto 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Oria (15.266 abitanti) è una città del Salento in provincia di Brindisi, situata nella zona dell'Altosalento.

Panorama di Oria
Panorama di Oria


Indice

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Geografia

Oria è collocata su una serie di antiche dune fossili, in una posizione dominante sulla circostante pianura salentina, sul percorso dell'antica Via Appia, tra Brindisi e Taranto e a circa 60 Km da Lecce.

[modifica] Storia

[modifica] Preistoria

Il territorio oritano è stato frequentato sin dai periodi più remoti, prime tracce di presenza antropica le si trovano un pò in tutto il territorio oritano, in particolare nelle contrade "Laurito" e "S. Giovanni lo Pariete" è stato rinvenuto materiale litico con punte, raschiatoi e bulini; inoltre vi sono stati anche rinvenimenti di ceramica preistorica.

[modifica] Fondazione della città

La fondazione di Oria secondo Erodoto, e avvenuta quando un gruppo di cretesi naufragò lungo le coste salentine non lontano da Oria. I cretesi scelsero il colle più alto per iniziare la costruzione della città in quanto da qui potevano ben controllare tutto il territorio circostante. Diedero nome Hyria a tale città. Partendo da Oria in seguito colonizzarono tutto il territorio salentino, tali gruppi di cretesi; furono in seguito denominati prima dai greci e poi dai romani "Messapi o Sallentini". A dimostrazione di tale apporto minoico-cretese, vi sono stati rinvenimenti di ceramica minoica.

Moneta oritana, periodo romano, D: testa di Ercole con la pelle leonina sulla testa; R: fulmine con sopra la scritta "Orra", mentre al di sotto le lettere Or o TOR.
Moneta oritana, periodo romano, D: testa di Ercole con la pelle leonina sulla testa; R: fulmine con sopra la scritta "Orra", mentre al di sotto le lettere Or o TOR.

[modifica] Il periodo messapico

Durante l'VIII secolo a.C. Oria comincia, la sua evoluzione da abitato "sparso" a città vera e propria, infatti abbiamo una concentrazione, probabilmente di capanne sul colle più alto della città come attestato dalla libera università di Amsterdam. In seguito intorno al VI secolo a.C., in tali abitazioni si riscontra l'uso di tegole. Sempre da riferire all'età arcaica è uno tra i più importanti santuari messapici, il santuario di "monte papalucio" (attuale denominazione del colle ove sorgeva il luogo di culto). Vi son stati rinvenuti un gran numero di materiali ceramici votivi, monete (delle città più importanti del tempo, tra cui ad esempio Metaponto e Sibari) e materiale combusto, ossa di maialini e vari vegetali, riferibili al culto di Demetra e Persefone cui il santuario era dedicato. Altri importanti ritrovamenti archeologici del periodo messapico e medievale, sono stati trovati durante uno scavo d'emergernza condotto dall'Università di Lecce durante i lavori per il rifacimento della pavimentazione in piazza cattedrale. In questa occasione è emerso il muro di cinta messapico riferibile al V-IV secolo a.C., e diversi depositi funerari. La città messapica di Oria aveva contatti con tutte le più importanti città dell'epoca, sia della messapia che città magno-greche. Di particolare interessa risulta il rapporto con la vicina e potente città di Taranto, con la quale il rapporto non era certo dei più pacifici, anche se vi erano periodi di floridi scambi culturali e commerciali. La rivalità dei Messapi con Taranto giunse all'apice nel 473 a.C. quando i Tarantini, uniti ai Reggini si scontrarono con i Messapi. La disfatta di Taranto e Reggio fu terribile, ci riferisce infatti Erodoto:" fu questa la più grande strage di Greci e Reggini che noi conosciamo, che dei Reggini morirono 3000 soldati e dei Tarantini non si poté nemmeno contare il numero". L'avvenimento ebbe una forte eco in tutto il mondo greco tanto che Aristotele precisa che l'avvenimento: "accadde un po dopo che i persiani invasero la Grecia" e aggiunge che fu anche a causa di tale sconfitta che Taranto mutò il suo regime da aristocratico a democratico.

I Percorsi della via Appia, che passava anche per la città di Oria
I Percorsi della via Appia, che passava anche per la città di Oria

.

[modifica] Il periodo romano

Tale forte conflitto fini con l'indebolire sia i Messapi che i Tarantini, Con il 372 a.C. Taranto e di li a poco i Messapi persero la loro indipendenza almeno in parte, a causa della crescente potenza di Roma, Oria non perse però la sua importanza. Nel 88 a.C. divenne quindi municipio romano, ed ebbe l'importante privilegio di continuare a battere monete. Diverse tipologie di monete sono state rinvenute negli scavi archeologici, troviamo la raffigurazione di Eros, del fulmine di Zeus, della colomba, dell'aquila che afferra un fulmine, di Ercole con il copricapo leonino, spesso appare la scritta Orra; nome latino della città. Inoltre a dimostrazione dell'importanza di Oria una delle vie consolari più importanti: La Via Appia, passa da Oria. Nel 44 una leggenda vuole San Pietro di passaggio ad Oria, dove predicò agli oritani, di tale avvenimento non abbiamo nessuna prova certa; certo è però che Oria già dagli albori del cristianesimo ebbe una delle comunità cristiane più antiche, che porterà poi alla nascita della sede episcopale ad Oria tra le più importanti e antiche di Puglia.

[modifica] Il periodo medievale

 Veduta del castello da Est, il castello fatto ampliare da Federico II poggia sul maniero normanno, bizantino e sulle antiche fortificazioni messapiche
Veduta del castello da Est, il castello fatto ampliare da Federico II poggia sul maniero normanno, bizantino e sulle antiche fortificazioni messapiche

Risale al 606 la prima notizia certa della cattedra vescovile, e abbiamo il primo nome di vescovo storicamente accertato Reparato. Nel 785 un altro documento ci riferisce della cattedra vescovile di Oria come indipendente dal Patriarcato di Costantinopoli. Con l'altomedioevo come spesso accade le notizie si fanno più scarse e meno certe, in particolar modo durante la guerra greco-gotica; Oria fu spesso devastata come del resto gran parte dell'Italia Meridionale. Anche il territorio circostante decadde come cosi le vie di comunicazioni romane (la via Appia per esempio), si sviluppa intorno alla città la cosidetta "Foresta oritana" toponimo presente nei documenti medievali e fino al secolo scorso. In seguito Oria fu un territorio di transizione tra Bizantini e Longobardi, nell'area della città doveva trovarsi il cosidetto limitone dei greci; una sorta di confine tra territori longobardi e bizantini. Da riferire probabilmente a tale periodo, alcuni importanti monumenti religiosi della città: la cripta ipogea sita all'interno del castello; di San Crisanto e Santa Daria (antichi protettori della città) la cripta di San Barsanofio Abate, e probabilmente in questo periodo era presente una basilica bizantina. Da riferire al IX secolo una delle più importanti comunità ebraiche del meridione, di tale comunità rimane ricordo nel Rione Giudea e nella cosidetta Porta degli Ebrei. La comunità ebraica oritana era sede di un importante accademia di studi scientifici e religiosi che divenne famosa in tutto il Mediterraneo. Uno dei più illustri uomini della comunità ebraica oritana fu Shabbatai Donnolo. Nel corso del IX-X secolo Oria fu spesso bersaglio dei Saraceni, che saccheggiarono e distrussero più volte la città. L'imperatore Ludovico II nel 867 si recò in Oria per liberarla dai saraceni; ma gli attacchi non cessarono. Nel 924 i saraceni misero a ferro e fuoco la città ci furono numerose vittime tra cui molti ebrei e molti oritani furono deportati come schiavi in Africa. La città non perse comunque la sua importanza, fino a che nel 977 non subì un duro colpo venendo completamente distrutta. In tale periodo iniziarono ad arrivare nel territorio oritano alcuni monaci basiliani, che occuparono le grotte presenti nei colli oritani e le vicine campagne, per sfuggire agli imperatori iconoclasti. In questo periodo il territorio oritano e sotto il dominio bizantino; tuttavia nel corso del IX secolo si assiste all'ascesa dei normanni, e nel 1055 Oria fu conquistata dal Conte Unfredo di Altavilla. Oltre a nuovi ordinamenti amministrativi, e ad una nuova organizzazione del territorio, durante il periodo normanno assistiamo all'ascesa anche in Oria dell'ordine monastico dei benedettini a discapito dei basiliani; in un più amplio "scontro" di "rito greco" e "rito latino". Di particolare interesse religioso in Oria nel 1170 fu rinvenuto il corpo di San Barsanofio protettore della città, il cui corpo era scomparso nel 977 a seguito della distruzione della città. Nel 1198 Oria dopo lunghe lotte tra Normanni e Svevi divenne di pertinenza di quest'ultimi. Il più noto degli Svevi fu Federico II; il puer apuliae ampliò nel 1225 il vecchio maniero normanno che a sua volta poggiava probabilmente su fortificazioni bizantine e andando ancora più indietro nel tempo messapiche.

[modifica] L'Umanesimo e il rinascimento

Oria si ribellò a Manfredi, subì l'ennesimo assedio ma ne fu presto liberata grazie anche all'eroico Tommaso d'Oria. Sotto il dominio degli Angioini, Oria subì un nuovo assedio, nel 1433 venne saccheggiata da Giacomo Caldora famoso condottiero dell'epoca. Divenne poi feudo degli Orsini Del Balzo che abbellirono la città, e il principe Giovanni Antonio Orsini Del Balzo ricostruì Porta degli Ebrei, fece erigere o restaurò, non è chiaro; la chiesa dei Francescani (dove sorge l'attuale chiesa di San Francesco d'Assisi) e abbellì il castello in occasione della nozze di sua nipote Isabella di Chiaromonte con il figlio naturale del Re Alfonso I d'Aragona, Ferdinando I. Alle soglie del 1500 Oria dovette subire nuovi assedi, celebre l'aspra resistenza contro gli spagnoli che assediavano la città, salvata secondo la leggenda dal patrono San Barsanofio, e dal valore di tutti i cittadini. Da questo momento in poi la città fu "affidata" a diverse famiglie nel 1572 San Carlo Borromeo elienò il feudo al vescovo di Cassano; per poi passare agli Imperiali, famiglia nobile di origine genovese.

[modifica] Dal 600' al 900'

Oria come appariva nel 1642 sono ancora completamente visibili le mura cittadine e la cattedrale medievale che nel 1700 lascerà posto a causa di un terremoto ad una nuova basilica barocca.
Oria come appariva nel 1642 sono ancora completamente visibili le mura cittadine e la cattedrale medievale che nel 1700 lascerà posto a causa di un terremoto ad una nuova basilica barocca.

Dopo il 1500 Oria non è più al centro della grande storia, e comincia anche un lento declino dell'antica città, forse il primo pilastro di tale "decadimento", si ebbe quando Oria, si alleò a Francesco I contro Carlo V, la sconfitta del re di Francia, alienò Oria dai favori di Carlo V, ad esempio privò il maniero della città di gran parte della forza di artiglieria, il celebre canone il "cane" fu portato da Oria a Brindisi. Nel corso del settecento a cura di Michele Imperiali vengono restaurati alcuni monumenti della città tra cui Porta Manfredi. Risale al 1743 la costruzione della nuova Basilica, la precedente di epoca medievale venne demolita a causa di un terremoto ne rimangono solo alcune trabeazioni e colonne classiche riscolpite nel medioevo. La cittadina partecipò anche al risorgimento italiano. Il 21 settembre del 1897, la città venne investita da un potente ciclone che danneggiò gran parte dei monumenti antichi; le porte della città furono gravemente danneggiate, alcune statue che facevano parte di tali porte sono andate perdute o molto danneggiate; anche l'imponente castello subì notevoli danni, fu restaurato solo nel 1933 dopo che i Conti Martini-Carissimo acquistarono il castello dal comune.

Veduta del Castello dopo il terribile ciclone che colpì Oria nel 1897.
Veduta del Castello dopo il terribile ciclone che colpì Oria nel 1897.
 Particolare della facciata della Basilica di Oria si noti in alto lo stemma cittadino
Particolare della facciata della Basilica di Oria si noti in alto lo stemma cittadino

[modifica] Stemma

Lo stemma di Oria è costituito da tre colli al naturale, con il castello di tre torri al naturale,da cui fuoriesce un serpente ai due lati due leoni d'oro e coronati, sul castello una cicogna in volo. Il tutto su uno sfondo d'azzurro. Potremo fissare un termine post quem, tale stemma è stato utilizzato, infatti presso la chiesa di S. Francesco di Paola vi è una statua quattrocentesca del patrono di Oria; S. Barsanofio che tiene in mano una riproduzione di questo stemma. Quindi almeno da tale periodo era conosciuto tale stemma, ciò non esclude che sia stato utilizzato anche precedentemente ma non sappiamo la modalità di tale uso, in ogni caso ad oggi la raffigurazione più antica rimane questa. Il leone e il serpente erano presenti anche in un antico mosaico, segnalato nel 800' presente nel palazzo vescovile (oggi verosimilmente perduto o comunque non se ne ha più notizia); tale mosaico raffigurava un leone che aveva tra le fauci un serpente

[modifica] Monumenti

[modifica] Porta degli Ebrei

Porta degli Ebrei durante una nevicata
Porta degli Ebrei durante una nevicata

Porta degli Ebrei è una delle 3 porte della città, una delle quali non più in situ, è denominata Porta degli Ebrei o Porta Taranto perché da qui ci si dirigeva verso la città ionica. Tale porta è detta degli ebrei poiché all'interno di tale porta si sviluppava la fiorente comunità ebraica, nota in tutto il meditteraneo medievale, giunse al culmine durante il IX sec. Al centro della porta troviamo uno stemma il cui disegno non è più presente, ai lati due stemmi più piccoli della città. Al di sopra della porta la stua dell'Immacolata.

[modifica] Porta Manfredi

E' detta anche Porta Lecce o Degli Spagnoli perché da qui entrarono gli spagnoli dopo un lungo assedio. La forma attuale della porta la dobbiamo a Michele III imperiali, che probabilmente trasformo o ricostrui una già esistente porta. Era sormontata da tre statue, due delle quali abbattute dal ciclone del 1897 e la terza rimossa nel 1958 perché pericolante. Erano presenti anche 3 stemmi, probabilmente appartenenti alla precedente porta ivi presente; dei tre stemmi è rimasto solo quello di Oria seppur in pessime condizioni, gli altri 2 raffiguravano lo stemma degli Imperiali e quello della Provincia d'Otranto.

[modifica] Palazzo Martini

Palazzo Martini
Palazzo Martini

Palazzo Martini, situato nel cuore del centro storico di Oria; non lontano dalla Basilica oritana. Il palazzo è un classico esempio dell'architettura barocca del XVIII. Nella parte alta dell'edificio è presente lo stemma della città, ha ospitato il comune fino a metà degli anni 80', oggi è utilizzato per mostre ed esposizioni, attualmente ospita materiale archeologico.

[modifica] Palazzo Vescovile

Il palazzo vescovile, sorge sull'antica acropoli messapica, a dimostrazione di ciò alcune testimonianze dell' 800' riferiscono che qui, in un posto non meglio precisato era presente un mosaico che raffigurava un leone che aveva tra le fauci un serpente (elementi che ritroviamo nel successivo stemma della città dove il serpente esce da un castello, due leoni che poggiano sul castello e una cicogna che tenta di afferrare il castello); oggi il palazzo vescovile sorge accanto alla basilica cui è collegato da un passaggio interno. L'attuale palazzo, fu costruito dall'arcivescovo di Oria Gian Carlo Bovio tra il 1564 e il 1570, al suo interno sono presenti elementi architettonici dell'antica acropoli messapica e della antica cattedrale che occupava la settecentesca basilica. Di particolare interesse storico-artistico sono: alcune colonne marmoree; una colonna di età classica e riscolpita nel medioevo con una figura di arciere a cavallo; alcuni fregi e particolari architettonici dell'antica chiesa; due leoni scolpiti. Inoltre all'interno troviamo pregevoli soffitti affrescati attribuiti a Pellegrino Tibaldi della scuola di Raffaello.

[modifica] Torre Palomba

La torre "Palomba" è una torre cilindrica situata alle spalle della basilica; è un probabile resto della fortificazione messapica, anche se dato la sua continuità fino ai giorni nostri e la sua posizione centrale è molto probabile che fu modificata ed utilizzata anche in periodi successivi; è anche denominata "carnara" poiché fino al XVIII secolo servì come ossario.

[modifica] Il sedile

Il sedile si trova in piazza Manfredi, fu fatto costruire intorno al 1700 da Michele III Imperiali in stile barocco. Ha una forma quadrata e sulla sommità porta le statue di S. Carlo Borromeo e di S. Barsanofio, quindi è probabile che almeno all'inizio la costruzione doveva avere funzione religiosa. Fu sede dei Decurioni (per questo viene indicato anche come "Seggio dei Nobili") e, dopo essere stato il Comando della Polizia municipale, oggi è un punto di riferimento turistico.

[modifica] Chiese

[modifica] Basilica cattedrale

Cupola della Basilica di Oria; la cupola è costituita da maioliche variopinte.
Cupola della Basilica di Oria; la cupola è costituita da maioliche variopinte.

La forma attuale della Basilica la si deve al vescovo Castrese Scaja, che nel 1750 fece demolire la precedente chiesa medievale (pericolante a causa di un terremoto avvenuto nel 1743) facendo costruire la nuova basilica di gusto barocco; a sua volta probabilmente la struttura medievale poggiava su un tempio pagano. Nei sotteranei della Basilica sono inoltre visibili resti della preesistente città messapica, e di una cisterna romana; qui sono inoltre state rinvenute alcune tombe. Durante la edificazione della nuova basilica barocca,abbiamo testimonianza che due colonne di marmo verde furono acquistate per 8000 ducati per abbellire la cappella della Reggia di Caserta e finanziare il nuovo progetto.La facciata è in carparo locale. A sinistra si erge la torre dell'orologio e, dietro, quella campanaria. Il tutto è poi dominato dalla superba cupola policroma. La pianta è a croce latina a tre navate. all'interno sono presenti numerosi dipinti di gran pregio che vanno dal XVI sec. fino al XX. Sono inoltre presenti pregiati marmi e stucchi, 4 candelabri in bronzo, e di particolar pregio sono: artistiche statue tra le quali quelle dei Santi Medici di scuola veneziana e quella del protettore San Barsanofio di scuola napoletana. Nei recenti lavori di restauro della Basilica sono venute in luce alcune tombe di vescovi e ossari, qui è ora presente un presepe permanente. La cattedrale, per volere di Sua Santità Giovanni Paolo II, è stata elevata nel 1992 a Basilica Pontificia Minore.Di particolare interesse risulta la "cripta delle mummie", un oratorio cinquecentesco sulle cui pareti sono state ricavate nicchie che contengono i cadaveri mummificati di confratelli di vari periodi. La mummificazione è probabilmente dovuta alla forte umidità presente nei sotteranei della basilica.

[modifica] Chiesa di S.Domenico

La chiesa di San Domenico risale al 1572 e fu eretta dai Padri domenicani che giunsero ad Oria nel 1282. Presente numerosi restauri del XVIII sec. L'interno è a croce latina con pregevoli altari barocchi di scuola leccese del 600'. Sono inoltre presenti alcune tele di valore. All'interno troviamo anche un chiostro.

[modifica] Chiesa di S.Francesco di Paola

La chiesa di S. Francesco di Paola come la vediamo oggi risale al XVI sec. fu costruita nel 1580 insieme all'attiguo convento provisto anche di un orto come si osserva da alcune carte della città del 600' come quella del Centonze. La chiesa attuale si sviluppa sopra la cripta di San Barsanofio dove si conserva il sacello che, dal 890 al 1170, conservò le reliquie del Patrono. Questa chiesa risulta ancora oggi molto importante; qui infatti i nuovi vescovi indossano i paramenti sacri prima di entrare in città; infatti la chiesa si trova appena fuori le mura molto vicina alla già citata porta degli Ebrei. All'interno è di particolar pregio la statua in pietra del santo patrono, e una di madonna con bambino entrambe del XV sec. sono inoltre presenti pregevoli altorilievi raffiguranti scene del presepe e alcune tele. All'esterno incastonato nella parete della chiesa troviamo materiale di reimpiego medievale.

[modifica] Chiesa di S.Giovanni Battista

La chiesa e il convento furono eretti per volere della baronessa Filippa di Cosenza nel XIV sec ca, di cui rimane inolre lo stemma sulla facciata, raffigurante un leone rampante. All'interno sono presenti numerose pitture murali medievali, raffiguranti santi, seppur in pessimo stato in una di tali pitture si riconoscono S. Benedetto e S. Barsanofio. L'originaria costruzione romanica fu inglobata in un grande complesso barocco progettato dai padri Celestini nel XVII secolo. Nel corso del 900' il convento fu abbattuto per dare spazio all'attuale scuola elementare "Edmondo De Amicis". Oggi rimane solo la chiesa, che è stata sconsacrata ed è ora utilizzata come auditorium o come spazio espositivo; negli ultimi anni specie durante il periodo estivo ospita una mostra di tutti i palii del torneo dei rioni che si svolge in Oria.

[modifica] Chiesa e convento di S. Benedetto

L'attuale chiesa risale al 1850. L'annesso convento delle Benedettine Cassinesi è occupato dall'Orfanotrofio Antoniano femminile e venne costruito nel secolo XVII sull'area di un convento molto più antico fatto erigere nel 1123 dalla principessa Costanza, moglie del normanno Boemondo

[modifica] Chiesa S. Francesco d'Assisi

La chiesa di S. Francesco d'Assisi vuole essere secondo la tradizione popolare fondata dallo stesso santo d'Assisi, l'attuale facciata è di periodo barocco. in origine doveva essere una chiesetta basiliana, poi intorno al 1219 fu costruito un convento e dedicato al santo d'Assisi.All'interno si conservano le reliquie del Beato Francesco da Durazzo ed una Pietà litica che era conservata nella chiesetta rupestre della Madonna di Gallana. Sul fianco delle chiesa troviamo un iscrizione tombale di colui che edificò o restaurò la chiesa il principice Giovanni Antonio Del Balzo Orsini.

[modifica] Chiesetta S. Maria al Tempio

Tra le numerose chiesette sparse nel centro cittadino, ricordiamo quella di S. Maria al tempio, alcune tradizioni la vogliono di frequentazione e fondazione templare, dato il nome della piccola chiesa; il che può essere veritiero dato che è probabile che qui ad Oria vi fosse un presidio di templari o crociati, dato la vicinanza con il mare in particolare con Brindisi (porto molto importante nel medievo) e con altri centri in cui sono attestati crociati o templari come ad esempio Uggiano (già commenda dei cavalieri di Malta).

[modifica] Chiesette rupestri

Nel territorio di Oria sono presenti diverse chiesette rupestri, spesso di difficile datazione, ma ricche di opere d'arte, storia e molto legate alle tradizioni e all'affetto della popolazione. Tra le più importanti ricordiamo:

[modifica] Chiesa Madonna di Gallana

Tale chiesetta è situata a circa 5 Km dalla città lungo l'antico percorso della Via Appia. Probabilmente tale chiesa era già presente durante il periodo tardo-antico, al suo interno inciso su un muro è stato trovato un antico gioco romano. I racconti della chiesa si fondono tra storia e leggenda. Alcune leggende riferiscono che la stessa chiesa fu fondata da tale Galerana moglie di Carlo Magno, altri racconti, dicono che una moglie devota pregasse qui il ritorno del marito partito per le crociate.

[modifica] Chiesa Madonna della Scala

Altra importante chiesa rupestre è quella della Madonna della Scala; situata a tre chilometri da Oria sulla via vecchia per Manduria sull'area di un antico casale rupestre del quale faceva parte la chiesa di S. Ustino. La datazione anche qui è incerta ma alcuni elementi riconducono al XIII-XIV sec. All'interno sono presenti affreschi dell'Apocalisse.

[modifica] Castello

Il castello oritano, spesso erroneamente definito "Svevo" (poiché quello degli Svevi in particolare con Federico II nel 1225-1227 non fu che uno dei tanti restauri, ricostruzioni e riadattamenti del maniero), ha una storia molto lunga ed articolata come d'altronde il suo complesso architettonico. Dove ora sorge il castello, probabilmente era anche sede dell'acropoli messapica, e quindi anche di un probabile presidio romano; dato che è situato sul colle più alto è meglio difendibile della città. Si trova a 166 m sul livello del mare, in forte posizione dominante rispetto al territorio, ha forma di triangolo isoscele con il vertice rivolto a Nord con la torre detta dello Sperone. Il muro meridionale ha ulteriori 3 torri: "quadrata", "del salto", "del cavaliere", sul muro orientale troviamo merli e due ingressi. La massiccia torre quadrata è probabile che sia di epoca normanno-sveva, mentre le torri cilindriche sono angioine.Dalla terrazza della torre "Del Cavaliere" è possibile dominare un vasto territorio e le posizioni delle città limitrofe sono indicate su un'apposita lastra marmorea di orientamento. La piazza d'armi poteva contenere da 3000 a 5000 soldati, dunque tale caratteristica insieme allo spessore dei muri di circa 4 m non lascia dubbi sulla natura difensiva del complesso. All'interno della piazza d'armi era anche presente un antica chiesa probabilmente di epoca bizantina, dedicata agli antichi patroni della città SS. Crisanto e Daria. Alcune narrazioni riferiscono di un passaggio segreto che congiungeva il castello di Oria con quello di Brindisi.Il castello è stato luogo di eventi lieti e di altri eventi tragici che mischiano a volte la realtà con la leggenda. Numerose volte il castello ha dovuto resistere a numerosi assedi, come quello di Manfredi, o gli assalti di Giacomo Caldora (1433), di Pietro de Paz (1504) che non riuscì a prendere la rocca divenuta imprendibile, grazie anche a numerose gesta eroiche. Il castello fu anche luogo accogliente per re, principi e cavalieri; vi sostarono la regina Maria d'Enghien (1407), il suo sposo Ladislao, re di Napoli (1414), la principessa Isabella di Chiaromonte e il re Ferrante d'Aragona (1447), un episodio molto importante per l'epoca è la partenza di Alfonso II da Oria per liberare Otranto dai Turchi (1480). Anche in tempi recenti fu meta di personalità e studiosi celebri italiani e stranieri quali: Maria Josè di Savoia, Margareth d'Inghilterra, il cardinale Tisserant,principi di casa d'Asburgo, T. Mommsen,P. Bourget, F. Gregorovius ed altri ancora. Il castello è stato restaurato diverse volte, che ne hanno modificato diverse volte l'aspetto, ulteriori rimaneggiamenti ci sono stati dopo il ciclone del settembre del 1897 che danneggiò gravemente l'antico maniero. Dal 1933 è di proprietà dei Conti Martini Carissimo, oggi il castello è monumento nazionale.

[modifica] Musei

  • Collezione "Martini Carissimo"
  • Mostra Archeologica Oria
  • Museo Archeologico "F. Milizia"
  • Museo Didattico Zoologico
  • Raccolta Kalefati
  • Castello Svevo "Federico II di Hohenstaufen"

[modifica] Parchi

[modifica] Parco Montalbano

Ai piedi del castello Svevo si sviluppa un parco ricco di numerose piante ed alberi, rimanenza della foresta che circondava l'intero territorio oritano. Fu nel 1700 che divenne un vero e proprio parco, divenne poi proprietà della curia ed è ora proprietà del comune di Oria.

[modifica] Leggende

Numerose leggende sono nate intorno alla città di Oria, spesso legate a particolari luoghi o edifici, altre volte a personaggi celebri che sostarono nella città. tra le pù note si ricordano:

[modifica] La leggenda di Oria fumosa

Tale leggenda narra che durante la costruzione delle mura cittadine o del castello secondo altre versioni, le mura crollavano continuamente, dunque si consultò l'oracolo che emise un "verdetto" tanto chiaro, quanto terribile, perché le mura non crollassero più serviva il sangue di un innocente; fu cosi rapita una fanciulla e sepolta o sacrificata sulle prime pietre delle mura, che così non crollarono più. Quando la madre della fanciulla sacrificata scoprì la morte della figlia imprecò contro Oria urlando:"Possa tu fumare Oria, come fuma il mio cuore disperato". In alcune sere ancora ai nostri giorni Oria è avvolta dalla nebbia. Nacque così la leggenda che ancora oggi gli anziani ricordano con una struggente nenia: "A Oria fumosa 'ccitera 'nna carosa, tant'era picciredda, ca si la mintera 'mposcia" (Ad Oria fumosa, uccisero una bambina così piccola che potevano metterla in una tasca).

[modifica] Torneo dei rioni

Il palio del 2006 portato in trionfo dai contradaioli del rione Giudea
Il palio del 2006 portato in trionfo dai contradaioli del rione Giudea

Il torneo dei Rioni di Oria si svolge ad Oria dal 1967. Il torneo dei rioni è una manifestazione in costumi medievali tra leggenda e storia; il bando del torneo si vuole emanato da Federico II di Svevia nel 1225; mentre attendeva la futura moglie Jolanda di Brienne figlia del Re di Gerusalemme; Giovanni di Brienne (che avrebbe poi sposato a Brindisi. L'imperatore bandì il torneo tra le quattro contrade della città: Judea, Castello, S. Basilio e Lama. La manifestazione si svolge le prime due settimane di Agosto in 2 giorni, il sabato vi è una sfilata per le vie cittadine e si presenta il palio, e la domenica si svolgono le gare per l'assegnazione del Palio. Per vincere il Palio gli atleti dei quattro rioni dovranno conquistare il maggior numero di punti durante cinque prove (ariete, botte, forziere, gara del ponte, velocità e destrezza), il cui ordine di svolgimento viene sorteggiato poco prima dell'inizio del Torneamento. Vi sono inoltre altre gare che hanno funzione esclusivamente spettacolare come gli scontri tra cavalieri.

[modifica] Gemellaggi

Oria è gemellata con:

  • Lorch, Germania
  • Miekinia, Polonia
  • Sarteano (Siena)
  • "Comuni del percorso Niliano"

[modifica] Bibliografia

Per quanto concerne le datazioni: "Guida di Oria Antica Acropoli Messapica"

[modifica] Gli stemmi delle contrade oritane

Contrade di Oria
Judea  | Castello  | San Basilio  | Lama 

[modifica] Collegamenti esterni

Torre dell'Orso, marina di Melendugno (LE)

Salento - Tacco d'Italia

Brindisi · Lecce · Taranto · Altosalento · Grecìa Salentina · Elenco completo dei comuni


Storia · Cultura · Turismo · Musica · Tradizione · Arte · Gastronomia · Lingua

Ulivi e muretti a secco a San Vito dei Normanni (BR)

Static Wikipedia (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2006 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu

Static Wikipedia February 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu