Mesagne
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 72 m s.l.m. | ||
Superficie: | 122 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 227 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Brindisi, Latiano, San Vito dei Normanni, Oria, San Donaci, San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna | ||
CAP: | 72023 | ||
Pref. tel: | 0831 | ||
Codice ISTAT: | 074010 | ||
Codice catasto: | F152 | ||
Nome abitanti: | mesagnesi | ||
Santo patrono: | Madonna del Carmine | ||
Giorno festivo: | 16 luglio | ||
Sito istituzionale | |||
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Mesagne è un comune di 27.718 abitanti dell'Altosalento, nella provincia di Brindisi, situato a 15 km dal capoluogo lungo l'antica via Appia.
Indice |
[modifica] Geografia
Mesagne è situata nella pianura salentina. La sua morfologia è pianeggiante. Si trova nell'entroterra e l'approdo più vicino alla costa è sul mare Adriatico, nel territorio brindisino. Il mar Ionio si trova invece a meno di 35 km.
[modifica] Distanze dalle principali città pugliesi
[modifica] Storia
Lo sviluppo vero e proprio della cittadina si è avuto tra il 1500 e il 1600 grazie a ricchi feudatari, nobili e clero. In quegli anni la popolazione era di circa cinquemila abitanti. Nel XV secolo il Principe di Taranto Giannantonio del Balzo Orsini, potente feudatario del Regno di Napoli, volle ampliare il castello di Mesagne e trasformare la città in una fortezza. In effetti la città aveva già avuto un passato di ricca esperienza militare, visto che in epoca Normanno-Sveva vi risiedeva un gruppo di cavalieri appartenenti all'ordine dei Teutonici. Mentre la città si ampliava, iniziavano a prender luce opere di urbanizzazione come la nascita di un teatro, di un ospedale, la lastricatura delle strade. In pochi decenni furono edificati numerosi palazzi, caratterizzati da finestre ricche di modanature, ovvero sagomature architettoniche, e di fregi; cornici a motivi geometrici; portali a bugnato, una tecnica di rivestimento che usa pietre che sporgono molto dalla superficie del muro, a punta di diamante o ad anelli; logge poggianti su mensoloni a volute rovesciate, colonne angolari, doccioni, per lo scarico delle acque piovane, dal significato apotropaico, per allontanare, cioè, gli spiriti maligni; balaustre traforate. Tra le attuali via Marconi e via Manfredi Svevo, esistevano fornaci dove venivano cotte le tegole che coprivano le abitazioni a “tavolato” e la Pistergula, una porta di piccole dimensioni da cui si poteva entrare o uscire dalla città, situata nei pressi dell’attuale Chiesa di Sant'Anna. Nell’attuale piazza Vittorio Emanuele II, nel largo compreso tra Porta Grande e la Chiesa dei Francescani, alla fine del Cinquecento si trovavano, le botteghe degli artigiani, conciapelle, maniscalchi e calzolai.
[modifica] Il Castello
Nel Centro Storico di Mesagne è situato un antico castello, presumibilmente esistente già durante il periodo bizantino (XI secolo). Fonti certe, infatti, assicurano l'esistenza del castello di Mesagne già nel 1062, anno dell'invasione dei Normanni. Nel 1195 il castrum di Mesagne venne donato ai cavalieri Teutonici. Nel XVI secolo la parte più antica del castello, pericolante, venne abbattuta e sostituita dal torrione ancora esistente, dotato di un ponte levatoio (intorno al castello era infatti presente un profondo fossato) e di lunghe feritoie da cui veniva fatto precipitare materiale vario per allontanare i nemici. Nell'anno 1596 la città si sviluppava attorno all'edificio, ed era circondata da una cinta muraria che comprendeva anche 22 torrette difensive.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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