Marino Moretti
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Marino Moretti (Cesenatico, 1885 – Cesenatico, 1979) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Fu romanziere, novelliere, drammaturgo e memorialista oltre che, fondamentalmente, poeta crepuscolare.
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[modifica] Biografia
[modifica] La scuola di recitazione
Nato a Cesenatico, Moretti si trasferì nel 1902 a Firenze dove - interrotti gli studi classici - iniziò a frequentare la scuola di recitazione di Luigi Rasi del quale divenne in seguito segretario collaboratore alla compilazione di un Dizionario dei comici italiani.
In questa sede egli strinse amicizia con Aldo Palazzeschi, altro allievo della scuola.
[modifica] La collaborazione ai giornali
Moretti collaborò quindi attivamente a numerosi periodici e giornali a partire dal 1922 e soprattutto alla pagina letteraria del Corriere della sera.
[modifica] L'adesione al Manifesto degli intellettuali antifascisti
Dichiaratosi contrario al fascismo firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce anche se non partecipò attivamente alla vita politica rimanendo sempre appartato tra Firenze e la città natale.
[modifica] Il poeta
A parte i versi della giovanissima età, 1903, intitolati Poema di un'armonia e La sorgente della pace, Moretti esordì pubblicamente come poeta con Fraternità, edita a Torino dalla casa editrice Remo Sandron nel 1905 che venne recensita da Palazzeschi mentre Moretti recensiva I cavalli bianchi dell'amico.
Nel 1908 fecero seguito i poemetti de La serenata delle zanzare e in seguito i tre libri che comprendono la sua vena poetica più significativa: Poesie scritte col lapis del 1910, Poesie di tutti i giorni del 1911 e Il giardino dei frutti del 1916.
Nel 1913 il poeta aveva pubblicato dei poemetti per l'infanzia sul "Giornalino della Domenica" di Vamba, in seguito pubblicati a Roma, dalla Tipografia Ed. Nazionale con il titolo Poemetti di Marino che però, pur avendo il medesimo tono, risultarono di minore importanza.
[modifica] Il narratore
Dopo il 1914 l'attività poetica di Moretti rimane per lungo tempo episodica e privata, mentre continua quella del narratore di vicende semplici ambientate in un ristretto centro di provincia popolato da personaggi rinunciatari.
L'antologia curata dal poeta per Treves, Poesie 1905-1914, è simile ad un congedo poetico.
[modifica] Il ritorno alla poesia
Ma nella tarda età, Moretti ritorna con impeto alla poesia, dapprima con Diario senza le date edito nel 1965, in seguito con L'ultima estate del 1969, Tre anni e un giorno del 1971, Le poverazze. Diario a due voci del 1973 e per ultimo la riedizione con l'aggiunta di nuovo materiale del Diario senza date nel 1974.
[modifica] L'interesse per la sua opera
Al convegno di Cesenatico del 1975 per il novantesimo compleanno dello scrittore si assistette ad un aumento d'interesse per la sua opera.
Gli Atti del Convegno, con interventi di Gianfranco Contini, Geno Pampaloni e Luciano Anceschi, uscirono nel 1977 a Milano dal Saggiatore.
[modifica] Poetica
[modifica] La poesia
La poesia di Moretti è tipicamente crepuscolare e, nel corso del tempo, non ha subito grandi contrasti.
Tipico rappresentante di un modo di vedere la vita nelle sue semplici cose senza tempo, ripiegandosi su sé stesso e lasciandosi andare, Moretti, forse più dei suoi compagni crepuscolari,sente lo sfaldarsi del personaggio e il terrore nascosto del tempo che passa.
La sua è una poesia che nasce dal contrasto fra le cose e i sentimenti, fra il mondo esterno e il mondo interno.
Nella poesia intitolata "Cesena" tutti i temi crepuscolari sono presenti, soprattutto la posizione nei confronti del tempo, delle cose che ti circondano e del passato che non si riconosce:"Piove.É mercoledì. Sono a Cesena/ospite della mia sorella sposa,/sposa da sei, da sette mesi appena.../Piove.É mercoledì. Sono a Cesena,/sono a Cesena e mia sorella è qui,/tutta d'un uomo ch'io conosco appena,//tra nuove gente, nuove cure, nuove/tristezze, e a me così parla, così/senza dolcezza, mentre piove:/"la mamma nostra t'avrà detto che.../E poi si vede, ora si vede e come!.../Sì, sono incinta...Troppo presto, ahimè!.../Sai che non voglio balia? che ho speranza/d'allattarlo da me? Cerchiamo un nome.../Ho fortuna:è una buona gravidanza.../Ancora parli, ancora parli; e guardi/le cose intorno. Piove. S'avvicina/l'ombra grigiastra. Suona l'ora. É tardi.//E l'anno scorso eri così bambina!"
Moretti va inoltre ricordato, oltre che per le poesie del periodo giovanile, per quelle della maturità e della vecchiaia nelle quali, come dice Carlo Bo, il poeta si è sciolto maggiormente "annullando quelli che erano gli schemi iniziali riconducibili alla lezione crepuscolare e impostando la sua nuova lettura dentro il registro dell'ironia e di una filosofia dolorosa e quasi crudele".
[modifica] La narrazione
Moretti concepisce il romanzo o la novella come lo svolgimento di un tema semplice senza necessità di alcuna architettura al quale sia sufficiente l'alternarsi dei chiaroscuri per darne il giusto risalto.
Ma, ad un certo punto della sua carriera, dopo "La vedova fioravanti" del 1941, lo scrittore giunge ad una maggiore complessità di temi narrativi e ad una maggiore scioltezza formale.
Lo stile diventa più analitico e complesso e le emozioni, più sommesse, comprendono pause riflessive venate da una intonazione ironica.
Lo scrittore inizia a servirsi del materiale dei ricordi e lo intreccia a motivi fantastici, combinando e contaminando le forme narrative con quelle del saggio o della divagazione lirica.
Eppure, malgrado la sua vastissima e altrettanto valida produzione narrativa, sia il pubblico che la critica, ieri come oggi, non ha mai dato il giusto rilievo al suo lavoro di prosatore, nella convinzione che Moretti sia un autore facile e fin troppo alla buona. E questo non è.
[modifica] Opere
[modifica] Poesia
- Il poema di un'armonia, Ducci, Firenze 1903
- La sorgente della pace, Ducci, Firenze, 1903
- Fraternità, Sandron, Palermo 1905
- La serenata delle zanzare,Streglio, Torino 1908
- Poesie scritte col lapis, Ricciardi, Napoli 1910
- Poesie di tutti i giorni (1910-1911),Ricciardi, Napoli 1911
- Poemetti di Marino, Tipografia Edizione Nazionale, Roma 1913
- Il giardino dei frutti, Ricciardi Napoli 1916
- Poesie (1905-1915),Treves, Milano 1919
- L'ultima estate (1965-1968),Mondadori, Milano 1969
- Tre anni e un giorno (1967-1968), Mondadori, Milano 1971
- Le poverazze (1968-1972),Mondadori, Milano 1973
- Diario a due voci, Mondadori, Milano 1973
- Diario senza le date, Mondadori, Milano 1974
- Poesie scritte col lapis, Palomar, Bari 2002
[modifica] Narrativa e prose varie
- Il paese degli equivoci, Sandron, Palermo 1907
- Sentimento, Sandron, Palermo 1908
- I lestofanti, Sandron, Palermo 1909
- Ah,Ah,Ah!, Palermo 1910
- I pesci fuor d'acqua, Milano 1914
- Il sole del sabato, Treves, Milano 1916
- La bandiera alla finestra, Milano 1917
- Guenda, Milano 1918
- Conoscere il mondo, Milano 1919
- Adamo ed Eva, Milano 1919
- Personaggi secondari, Milano 1920
- Una settimana in Paradiso, Milano 1920
- Cinque novelle, Roma 1920
- La voce di Dio, Milano 1920
- L'isola dell'amore, Milano 1920
- Né bella né brutta, Milano 1921
- I due fanciulli, Milano 1922
- I puri di cuore, Milano 1923
- Mia madre, Milano 1923
- Il romanzo della mamma, Milano 1924
- La vera grandezza, Milano 1926
- Il segno della Croce, Milano 1926
- Le capinere, Milano 1926
- Allegretto quasi allegro, Milano 1927
- Il trono dei poveri, Milano 1927
- Il tempo felice, Milano 1929
- La casa del Santo sangue, Milano 1930
- Via Laura, Milano 1931
- Sorprese del buon Dio, Milano 1931
- Fantasie olandesi, Milno 1933
- L'Andreana, Milano 1935
- Parole e musica, Firenze 1936
- Novelle per Urbino, Urbino 1937
- Anna degli elefanti, Milano 1937
- Scrivere non è necessario, Milano 1937
- Pane in desco, Brescia 1939
- La vedova Fioravanti, Brescia 1941
- L'odore del pane, Brescia 1942
- Cento novelle, Torino 1942
- I coniugi Allori, Milano 1946
- Il fuoco verde, Milano 1947
- Il pudore, Milano 1950
- I grilli di Pazzo Pazzi, Milano 1951
- Il tempo migliore, Milano 1953
- Uomini soli, Milano 1954
- Doctor Mellifluus, Milano 1954
- La camera degli sposi, Milano 1958
- Il libro dei miei amici, Milano 1960
[modifica] Teatro
- Leonardo da Vinci, Milano 1909
- Gli Allighieri, Milano 1910
- Frate sole, Milano 1911
- L'isola dell'amore, in "Rassegna italiana" aprile-maggio 1924
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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