Montemesola
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|||
---|---|---|---|
![]() |
|||
Stato: | ![]() |
||
Regione: | ![]() |
||
Provincia: | ![]() |
||
Coordinate: |
|
||
Altitudine: | 183 m s.l.m. | ||
Superficie: | 16 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 267 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Crispiano, Grottaglie, Statte, Taranto | ||
CAP: | 74020 | ||
Pref. tel: | 099566 | ||
Codice ISTAT: | 073017 | ||
Codice catasto: | F563 | ||
Nome abitanti: | montemesolini | ||
Santo patrono: | Madonna del Rosario | ||
Giorno festivo: | 7 ottobre | ||
Sito istituzionale | |||
![]() |
Montemesola è un comune di 4.277 abitanti della provincia di Taranto.
Indice |
[modifica] Geografia
Il Comune di Montemesola è situato su una collina appartenente alla Murgia tarantina, a 180 metri circa sul livello del mare. Confina a nord con i comuni di Martina Franca, a sud con i comuni di Taranto e Monteiasi, ad est con il comune di Crispiano e ad ovest con il comune di Grottaglie.
Dal colle di Montemesola è possibile ammirare il Golfo di Taranto, la vallata da Grottaglie a San Giorgio Ionico e l'estesa pianura fino a Pulsano, Leporano, Taranto,Villa Castelli.
[modifica] Storia

Si ritiene che il nome Montemesola tragga origine dalla stessa posizione topografica. Il paese infatti, si distende "poggiato" sul piano della collina in forma più o meno ellittica, che a confronto con i retrostanti monti viene a configurarsi come una mensola. Quindi mensulae dal latino Montis-mensulae significherebbe Mensola del Monte. Col tempo poi, a causa della progressiva differenziazione dei volgari italiani, come è successo per tanti vocaboli di derivazione latina, il nome si è trasformato in Montemesola. Lo stemma riporta la sagoma dei colli su cui si adagia il Comune di Montemesola.
Nel comune di Montemesola sono identificabili insediamenti rupestri risalenti al periodo neolitico, anche se la fondazione come casale risale solo al XIII secolo. Per la situazione di incertezza, dovuta alle controversie fra i feudatari ed alle ripetute scorrerie che portavano gli abitanti a rifugiarsi nella vicina Grottaglie, non ebbe un reale sviluppo urbanistico e demografico.
Sin dal duecento, fu infatti infeudata a vari signori, e fu oggetto di divisioni e contese. Appartenne, fra le tante, alle famiglie Carducci, Chyurlia e Saraceno, che vi costruirono una sontuosa dimora.
Nell'ottocento, con l'abolizione della feudalità, ebbe un notevole sviluppo agricolo e artigianale.
Nel corso del novecento, si arricchì di piccole fabbriche, specializzate soprattutto nella fabbricazione di laterizi, e trasse benefici notevoli dalla produzione di olio, uva da tavola e vini pregiati.
Negli anni '60, il suo sviluppo e la struttura sociale subirono la grande trasformazione determinata dalla nascita della grande industria siderurgica di Taranto, e dall'espansione urbana del capoluogo di provincia.
Nell'ultimo decennio del novecento ha dovuto fronteggiare gli effetti della crisi dell'imponente sistema industriale del capoluogo, facendo sempre più ricorso alle capacità imprenditoriali locali nel settore manifatturiero e in quello agricolo.
Ha dato i natali a:
- Antonio Turi (1882-1961), antifascista, confinato politico;
- Vincenzo Canale (1858-1933), musicista.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Marangi Francesco Saverio dal 6 Aprile 2005, partito: lista civica "Noi per Montemesola"
Centralino del comune: 0995660511
Email del comune: segreteria@comune.montemesola.ta.it
[modifica] Turismo
[modifica] Collegamenti
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):
- Autostrada A14 Bologna-Taranto (barriera di Massafra) da e per l'Italia settentrionale
- S.S. 7 Appia (uscita Montemesola-Monteiasi)
- S.S. 172 Taranto-Martina Franca (uscita Montemesola-Crispiano).
L'Aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta" non effettua attualmente servizi di linea per il traffico passeggeri. Gli aeroporti più vicini sono:
[modifica] Eventi
Ogni prima domenica d’Agosto, ormai da molti anni, Montemesola ospita l'originale manifestazione del Festival dei Baffi, dove sfilano sul palco personaggi baffuti che si sfidano a colpi di virtuosismi nell'acconciatura dei loro baffi e delle loro barbe. Sempre nello stesso periodo, vi è la Fiera Mercato del Saraceno e la Sagra delle fave e cicoria. Quest'ultima risulta essere un'occasione imperdibile per assaporare il tipico piatto del tarantino, costituito da fave secche ridotte a purea con verdure tipiche della zona come la cicoria.
Altre manifestazioni sono la Sagra della pasta e baccalà (I decade di dicembre) e la Sagra delle pettole (II decade di dicembre), dove è possibile assaporare due piatti tipici del periodo natalizio.
Le due Confraternite religiose della Madonna del SS. Rosario e di San Michele Arcangelo, organizzano rispettivamente la festa patronale in onore della Madonna del SS. Rosario (6 e 7 ottobre) e la festa dei Santissimi Medici Cosma e Damiano e di San Michele Arcangelo (28 e 29 settembre).
Altra manifestazione molto sentita dal punto di vista religioso è la Processione dei Misteri, effettuata nella notte del Venerdì Santo.
[modifica] Architettura
Montemesola sorge a pochi metri dalla famosa "gravina", una depressione nel calcare tufaceo che porta sino a Taranto. Il suo centro storico, pur se con qualche differenza, contiene nel proprio seno elementi riconducibili alla casistica generale dei centri storici di altri paesi. Strutturalmente ed urbanisticamente si discosta dai centri storici delle altre cittadine, perché esso sembra essere stato preventivamente disegnato sulla carta, in quanto ubbidisce a logiche urbanistiche progettuali moderne nella loro impostazione geometrica.
Il Palazzo Marchesale costituisce il nodo principale dal quale dipartono le vie principali: Viale delle Rimembranze e Via Roma da un lato, chiuse dal portone di San Gennaro; Via Regina Margherita e Via Vittorio Emanuele dall'altro lato, chiuse dal portone di San Francesco di Paola. Il disegno urbanistico di Montemesola assume la sua configurazione definitiva col marchese Andrea Saraceno Junior, il quale facendo demolire le abitazioni più fatiscenti creò le attuali vie cittadine e piazze.
Il tipo di abitazioni ricorrenti nel centro storico di Montemesola si rifà ad un modo di abitare fondamentalmente agricolo. Si tratta di abitazioni che si svilupparono (attualmente solo in minima parte) a piano terra, con sottostante scantinato destinato a ricovero di bestiame. Oggi questi ricoveri fungono da cantine in cui vengono conservati olio, vino ecc.
Gli edifici più importanti del centro storico sono: il Palazzo Marchesale, il Palazzo Pomari, la Chiesa di San Michele Arcangelo, la Chiesa della Vergine del SS. Rosario, la Chiesa di Santa Maria della Croce, le Porte Urbiche, la Torre dell'Orologio ed il Municipio. Riguardo alla sede municipale, bisogna aggiungere che questa era anticamente la sede del convento dei "Sacramentini"; in seguito ha ospitato la scuola elementare e, solo dopo la sistemazione di quest'ultima nell'attuale edificio "E. De Amicis", è diventata sede del Comune. Esternamente alla borgata principale, immerse in un paesaggio collinare fatto di vegetazione spontanea e di ulivi, viti ed alberi, sono presenti una serie di masserie risalenti al 1500, che rivalutano giorno dopo giorno le tradizioni agricole e culinarie dell’entroterra tarantino.
[modifica] Gastronomia
Piatto tipico del paese sono le fave battute con i pezzetti di pane, accompagnate da verdure ed ortaggi crudi o cucinati nei modi più vari: peperoni, melanzane, carciofi e cicorie. La perfezione di questo piatto viene raggiunta con un filo di Olio Terre Tarentine DOP o di Olio Terra d'Otranto DOP.
Sono ovviamente altrettanto tipici i piatti della tradizione gastronomica tarantina, con un posto d'onore per i latticini (mozzarelle e provole) tipiche delle masserie della zona e per la frutta (uva, fichi, fichi d'india).
Dolci tipici sono quelli natalizi con pasta di mandorle, le più tipiche Carteddàte, Sannacchiùdere e Pettole, quelli di pasqua, come le Scarcedde ed i Taralli allo scileppo, nonché le zeppole per la festività di San Giuseppe.
I vini sono i tipici DOC della zona: Primitivo, Lizzano, Martina Franca, Aleatico.