Permutazione
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Una permutazione è un modo di combinare n oggetti distinti scambiandoli di posizione, come nell'anagrammare una parola. In termini matematici una permutazione di un insieme X si definisce come una funzione biiettiva .
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[modifica] Elencare e contare le permutazioni
Il numero delle permutazioni di n oggetti è pari al fattoriale di n:
infatti ci sono n modi di scegliere l'oggetto che occupa la prima posizione, per ciascuno di essi ci sono n - 1 modi di scegliere l'oggetto che occupa la seconda posizione, poi per ogni coppia di oggetti fissati nelle prime due posizioni ci sono n - 2 modi di scegliere l'oggetto nella terza posizione, e così via, fino ad occupare tutte le posizioni.
Ad esempio, le 24 permutazioni possibili della parola "ABCD" sono:
ABCD BACD CABD DABC ABDC BADC CADB DACB ACBD BCAD CBAD DBAC ACDB BCDA CBDA DBCA ADBC BDAC CDAB DCAB ADCB BDCA CDBA DCBA
[modifica] Insiemi con ripetizioni
Se nell'insieme di partenza vi sono degli elementi ripetuti, alcune permutazioni danno la stessa sequenza. Ad esempio, le permutazioni della parola "ABAB" forniscono soltanto 6 risultati distinti:
AABB ABAB ABBA BBAA BABA BAAB
In generale, se l'insieme è formato da n oggetti, di cui n1 sono di un tipo, n2 di un altro tipo, etc. fino a nk, con , il numero di risultati distinti è
Nell'esempio mostrato, n = 4 e n1 = n2 = 2, e si ottiene quindi
[modifica] Composizione
Una permutazione è una funzione biiettiva . Due permutazioni p e p' possono quindi essere composte, ed il risultato è ancora una permutazione. L'insieme S(X) delle permutazioni di X con l'operazione di composizione forma un gruppo, detto gruppo simmetrico. L'elemento neutro è la permutazione che lascia fissi tutti gli elementi.
[modifica] Cicli
Sia una successione di elementi distinti di X. Il ciclo
è la permutazione che sposta in avanti di uno tutti gli ai e tiene fissi gli altri. Più formalmente, è definita nel modo seguente:
- p(a) = a per gli altri a
L'ordine del ciclo è il numero n. Una trasposizione è un ciclo (a,b) di ordine 2: consiste semplicemente nello scambiare gli elementi a e b, lasciando fissi tutti gli altri.
Due cicli e
sono indipendenti se
per ogni i e j. Due cicli indipendenti a e b commutano, cioè a * b = b * a. L'importanza dei cicli sta nel seguente teorema:
Ogni permutazione si scrive in modo unico come prodotto di cicli indipendenti.
Poiché cicli indipendenti commutano, l'unicità è da intendersi a meno di scambiare l'ordine dei cicli.
Notiamo infine che le notazioni (a,b,c) e (b,c,a) definiscono lo stesso ciclo, mentre (a,b,c) e (b,a,c) sono cicli diversi.
[modifica] Notazione
Ci sono essenzialmente due notazioni per scrivere una permutazione. Consideriamo ad esempio una permutazione dell'insieme {1, 2, 3, 4, 5}. Si può scrivere sotto ad ogni numero la posizione in cui questo viene spostato:
Alternativamente, si può codificare la stessa permutazione sfruttando il teorema enunciato sopra, scrivendola come prodotto di cicli. Nel nostro caso, otteniamo (1 2 5)(3 4).
Con la notazione ciclica, due permutazioni possono essere composte in modo agevole: ad esempio (1 2 5)(3 4) e (1 2 3) danno (1 2 5)(3 4)(1 2 3) = (1 3 4)(2 5).
[modifica] Permutazioni pari e dispari
Ogni ciclo è prodotto di trasposizioni. Infatti:
Ne segue che ogni permutazione p è prodotto di un certo numero k di trasposizioni. Benché il numero k sia variabile (la stessa p può essere ottenuta componendo un numero diverso di trasposizioni), la sua parità dipende soltanto da p.
Diciamo quindi che p è una permutazione pari o dispari a seconda che sia ottenibile con un numero pari o dispari di trasposizioni.
Ad esempio, tra le 6=3! permutazioni degli elementi {1, 2, 3} troviamo:
- e, (1 2 3), (1 3 2) sono pari;
- (1 2), (2 3), (1 3) sono dispari.
Qui e è la permutazione identica.
In generale, metà delle n! permutazioni di un insieme di n elementi sono pari. Le permutazioni pari formano un sottogruppo normale del gruppo S(X) delle permutazioni di X di indice due, detto gruppo alternante e indicato con A(X).