Pietro Boetto
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Cardinale | |
![]() Pietro Boetto, S.J. della Chiesa cattolica |
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Proclamato | 16 dicembre 1935 da papa Pio XI |
Nato | 19 maggio 1871, Vigone |
Ordinato | |
Consacrato | |
Vescovo | |
Deceduto | 31 gennaio 1946 |
Cardinale Titolo cardinalizio Collegio cardinalizio · Concistoro Tutti i cardinali dati |
Pietro Boetto (Vigone, 19 maggio 1871 - Genova, 31 gennaio 1946) è stato cardinale e arcivescovo di Genova.
Entrò al seminario minore, per passare poi al noviziato della Compagnia di Gesù il 1 gennaio 1888.
Il 30 luglio 1901 fu ordinato presbitero, e passò i successivi trent'anni negli organi di governo della Compagnia di Gesù.
Dal 1903 fu rettore del collegio gesuita di Genova.
Il 1 novembre 1916 divenne provinciale della provincia gesuita di Torino.
Poi dal 1919 al 1921 fu visitatore in Spagna, e continuò essendo Procuratore generale dell'ordine (1921), provinciale di Roma (1928), Assistente del padre generale per l'Italia (1930). Nel 1931 fu eletto consultore della Sacra congregazione per i religiosi.
Per le sue doti fu creato cardinale da Pio XI il 16 dicembre 1935 con il titolo di cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria. Lo stesso papa lo elesse il 17 marzo 1938 arcivescovo di Genova ancora prima del funerale del suo predecessore, il cardinale Carlo Dalmazio Minoretti, e il giorno seguente il suo titolo cardinalizio fu elevato "pro illa vice" a titolo presbiterale. L'ordinazione episcopale fu il 24 aprile 1938 per l'imposizione delle mani del cardinal Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte, insediandosi appunto nella sede di Genova.
Con l'elezione di Boetto, gesuita e anti fascista, Pio XI volle rinforzare l'autorità morale della chiesa cattolica nel momento in cui Adolf Hitler faceva la sua prima visita in Italia, e più precisamente a Genova, a Benito Mussolini con l'intenzione di rafforzare l'alleanza italo-germanica. La visita di Mussolini era la prima che avrebbe fatto alla città come capo del governo.
Arrivando a Genova il 3 maggio 1938 per assumere formalmente il governo ecclesiastico della diocesi, Boetto arrivò a una stazione ferroviaria decorata con bandiere fasciste e naziste per la prossimità della visita di Mussolini e Hitler (a partire da questa visita di Hitler in Italia, contro la quale Pio XI prese le distanze assentandosi da Roma, cominciò l'antisemitismo in Italia).
Ebbe come vescovo ausiliare il futuro cardinale Giuseppe Siri.
Il 25 aprile 1945, nella sua residenza di San Fruttuoso, la Villa Migone, presso Villa Imperiale, trattò con il generale tedesco Gunther Meinhold e le truppe partigiane genovesi rappresentate dell'operaio Remo Scappini, la resa delle truppe tedesche che assediavano Genova, evitando così la distruzione della città e lo sterminio della popolazione.
Il Cardinal Boetto salvò inoltre, durante la seconda guerra mondiale, centinaia di ebrei dallo sterminio nazifascista.
[modifica] Biografia
- Dati riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [1]
[modifica] Collegamenti esterni
Predecessore: | Arcivescovo di Genova | Successore: |
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Carlo Dalmazio Minoretti | 1938 - 1946 | Giuseppe Siri |