Sojuz 13
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Programma Sojuz | |
Dati della missione | |
Missione | Sojuz 13 |
Nomignolo | Кавказ (Kawkas – "Caucaso") |
Vettore Denominazione di costruzione |
lanciatore Sojuz 11A511 |
Navicella spaziale Denominazione di costruzione |
Sojuz 7K-T-AF 11F615A8 (numero di serie 33) |
Equipaggio |
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Giorno, ora e rampa di lancio | 18 dicembre 1973 11:55 UTC Baikonur, rampa n.1 |
Atterraggio | 26 dicembre 1973 08:50:35 UTC 200 km a sud-ovest di Karaghanda, RSS di Kazakistan |
Durata | 7 giorni 20 h 55' 35" |
Numero orbite | 127 |
Massa | 6.560 kg |
Perigeo | 188 km |
Apogeo | 247 km |
Inclinazione orbita | 51,6° |
Periodo orbitale | 88,8 min |
Altre missioni | |
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Sojuz 13 è la denominazione di una missione della navicella spaziale Sojuz sovietica. Si trattò del dodicesimo volo equipaggiato di questa capsula nonché del ventiquattresimo volo nell'ambito del programma Sojuz sovietico. Prima di questa missione, però dopo la missione equipaggiata Sojuz 12 venne lanciata quale ulteriore missione di prova la capsula Sojuz priva di equipaggio sotto la denominazione di Cosmos 613.
[modifica] Equipaggio
- Pjotr Iljitsch Klimuk, (primo volo) comandante
- Valentin Vitaljevich Lebedev, (primo volo) ingegnere di bordo
[modifica] Missione
Come per la missione equipaggiata precedente, la Sojuz 12, anche questa missione venne principalmente svolta per testare la seconda generazione delle navicelle spaziali Sojuz. Oltre al controllo dell'affidabilità tecnologica di tutti i sistemi e strumenti di bordo (come per esempio il pilotaggio manuale ed automatico, la navigazione autonoma ecc.) vennero eseguiti una serie di esperimenti precedentemente iniziati a bordo della stazione spaziale Saljut 1:
- messa in funzione ed uso di una maggiore telecamera astrofisica denominata „Orion 2“ per la registrazione di immagini filmate: apertura 280 mm, lunghezza focale 1400 mm, sistema di telescopio a specchio „Cassegrain“ (diverse lunghezze d'onda di frequenza tra 2200 e 3600 Å cioè anche a raggi UV)
- Nell'identico assemblaggio vi fu montato un telescopio a specchio di 70 mm x 450 mm (campo di vista di 9 gradi). Il complesso si poteva posizionare con una precisione pari a 10 secondi d'angolo.
- Questi strumenti vennero impegnati pure per la registrazione di immagini per l'esplorazione terrestre.
- esperimenti di carattere biomedico (sotto la denominazine di „oasi 2“)
Siccome non fu prevista alcuna manovra d'aggancio per questa missione, la fotocamera astrofisica Orion 2 sopradescitta era stata installata al posto del portellone di aggancio nella sezione del modulo orbitale appositamente così modificato. L'alimentazione con eneregia venne garantita da appositi pannelli solari.
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Sojuz T: 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10-1 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15
Sojuz TM: 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20 · 21 · 22 · 23 · 24 · 25 · 26 · 27 · 28 · 29 · 30 · 31 · 32 · 33 · 34
Sojuz TMA: 1 · 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11