Storia del Tirolo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Furono i cacciatori del Mesolitico i primi uomini a lasciare delle tracce nella Valle dell'Adige, nel VI millennio a.C. seguiti nel IV, da popolazioni che praticavano allevamneto e agricoltura. Con il trascorrere del tempo, si passò dalle culture locali alla dominazione dell'Impero romano: nel II secolo a.C., infatti tutta l'area fu romanizzata. Nel 15 a.C., con la guerra retica, Claudio Druso conquistò l'Alto Adige, fondando Castrum Majense (Merano) e villaggi in altre parti dell'Alto Adige. Sotto Ottaviano Augusto queste zone presero il nome di X regio, di Noricum e di Raetia. L'avvento del cristianesimo iniziò con il II secolo, ma si consolidò in modo significativo solamente dopo il V secolo. Con la caduta dell'Impero romano una serie di invasioni barbariche distrusse a più riprese le cittadine del territorio.
Con i Longobardi nel 569, il Trentino divenne un ducato, con i Franchi una marca, quindi nel 788, fu incorporato nel Sacro Romano Impero insieme all'Alto Adige. Nell'814 queste zone passarono sotto Lotario, uno dei successori di Carlo Magno. Ricominciarono le invasioni, fino a quando il Trentino-Alto Adige venne a costituire l'ultimo lembo meridionale dell'Impero. Una svolta nella situazione politica del Tirolo ci fu nel 1027 quando l'Imperatore Corrado II decise di dare un nuovo ordinamento ai rapporti dei feudi imperiali, e diede ai vescovi Uldarico di Trento e Albonio di Bressanone il titolo di principe. Il primo dominava una parte dell'Alto Adige e il Trentino; il secondo aveva sotto di se l'alto Isarco e la Pusteria. Così si strinse un forte legame di indipendenza tra i principi-vescovi e la corona, con lo svantaggio però di una separazione sempre maggiore dalle esigenze del popolo, che iniziò a covare desideri di autonomia. Tra il XII e il XIII secolo si impose alla guida del territorio la famiglia dei Tirolo, il cui esponente di maggior spicco fu Mainardo II, che ristrutturò la Zecca di Merano e diede nuovo impulso al commercio. Nel 1363 Margherita Maultasch, nipote di Mainardo II, rimasta vedova e senza eredi, cedette la corona a Rodolfo I del Sacro Romano Impero.
I nuovi dominatori cercarono di ripristinare i sistemi feudali e sembra che nel 1407, il duca Federico Tascavuota avesse favorito alcune rivolte. A seguito di queste anche a Trento si sollevò e si proclamò comunità dopo aver imprigionato il vescovo. Federico, pur vedendo di buon occhio l'indebolimento vescovile, dovette impedire le sommosse. Poi altre potenze entrarono in campo. Un conte del Tirolo, quel Massimiliano I d'Asburgo che diventò imperatore, si scontrò con la Repubblica di Venezia nel 1508 e le riprese Rovereto e l'area circostante. Seguì un periodo nel quale imperversarono i processi per stregoneria, anche se Trento, grazie al vescovo Clesio, riuscì a trovare un pò di pace per dotarsi di un nuovo assetto urbano. Nel 1545-1563 Trento fu sede del celebre Concilio ecumenico. I secoli trascorsero e dopo la Guerra dei Trent'anni, la città di Bolzano accrebbe la propria importanza di centro artistico e culturale. Dal 1665, l'Imperatore Leopoldo I iniziò a governare la regione da Vienna: venne nominato un governatore per il Tirolo, che risiedeva a Innsbruck.
Nel XVIII secolo, sotto il governo illuminato di Maria Teresa d'Austria (1740-1770) e del figlio Giuseppe II (1780-90) il Tirolo visse un periodo di sviluppo economico e di vaste riforme nell'ambito dell'istruzione, della giustizia e della religione.
Con l'avvento di Napoleone Bonaparte, i vescovi di Bressanone e Trento dovettero rinunciare al loro potere temporale, mentre iniziarono a circolare le idee nazionaliste. Il territorio fu coinvolto nei conflitti e nel 1805, Napoleone lo consegnò alla Baviera. Divampò allora la rivolta capeggiata da Andreas Hofer (1809): il Trentino e l'Alto Adige (che assunse per la prima volta in questo periodo l'attuale denominazione italiana) passarono al Regno Italico, l'alta Pusteria a quello illirico e il resto alla Baviera. Nel 1816 il Trentino venne inglobato nella contea del Tirolo, con Innsbruck capoluogo. Seguirono gli anni del Risorgimento: gli Asburgo si indebolirono e arrivarono i Mille di Garibaldi. Alle porte di Trento, la storia cambiò con il famoso "Obbedisco" pronunciato dal generale: il Trentino restò all'Austria e s'inasprì l'avversione alla lingua e agli usi italiani.
Nel 1919 il Trattato di Saint Germain, in seguito alla sconfitta dell'Austria-Ungheria nella Prima guerra mondiale, determinò la separazione dal Tirolo meridionale assegnato all'Italia e assegnò il Bundesland Tirolo alla Repubblica Austro-Tedesca. Vi furono svariati tentativi di costituire un paese autonomo o di annessione al Deutsches Reich. Negli anni '20 per merito delle costruzione di infrastrutture (strade, linee ferroviarie, centrali elettriche) e del riavvio del turismo (costruzione di funivie) l'economia si stabilizzò per un breve periodo prima dei contraccolpi della crisi economica mondiale. Nel febbraio del 1934 vi furono alcuni scontri fra lo Schutzbund socialdemocratico e le forze governative.
Il 12 marzo 1938 la Wehrmacht tedesca invase l'Austria. Fu costituito il Gau Tirol-Vorarlberg e il Tirolo dell'Est fu assegnato al Gau Carinzia. In seguito agli accordi fra Hitler e Mussolini immigrarono in Austria circa 70.000 persone provenienti dal Sudtirolo (gli Optanti): la metà di queste si insediarono in villaggi appositamente creati. Dopo la guerra circa un terzo degli immigranti tornarono nei luoghi di origine. Nel 1943 vi furono dei bombardamenti alleati. Quando il 3 maggio 1945 le truppe americane entrarono a Innsbruck le organizzazioni della resistenza furono in grado di proporre un governo provvisorio. Nell'estate del 1945 il Tirolo faceva parte della zona di occupazione francese mentre il Tirolo dell'Est apparteneva a quella britannica. Nel 1947 il Tirolo dell'Est fu riunito con quello del Nord. Il 15 maggio 1955 le ultime truppe d'occupazione lasciarono il paese. In questo periodo vi fu una ripresa economica e lo stato passò da un'economia prevalentemente agraria ad una basata sull'industria e sui servizi. Vi fu anche un'espansione dell'industria turistica.
Alla fine degli anni '50 furono costruite molte strade e autostrade. Innsbruck fu per ben due volte sede delle Olimpiadi invernali (1964 e 1976). Negli anni '80 vi furono alcune critiche da parte della popolazione sugli effetti dell'aumento del traffico e del turismo. Con l'ingresso dell'Austria nell'Unione Europea avvenuto nel 1995 è stato possibile costituire la Euregio Tirolese per permettere la collaborazione economica, culturale e politica dell'area sovranazionale.