Sukhoj P
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Sukhoj P | |
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il Sukhoj P su un campo innevato |
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Descrizione | |
Ruolo | caccia intercettore sperimentale |
Equipaggio | un pilota |
Entrata in servizio | mai |
Costruttore | Sukhoj |
Dimensioni | |
Lunghezza | 15,44 m |
Apertura alare | 12,87 m |
Angolo di freccia alare | 35° |
Altezza | |
Superficie alare | 36,0 m2 |
Pesi | |
A vuoto | |
Massimo al decollo | |
Propulsione | |
Motore | due turbogetti RD-45 da 2 200 kg ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità massima | |
Autonomia | |
Tangenza | |
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Progetto:Aviazione |
Il Sukhoj P o Sukhoj Su-15 (denominazione riusata da un altro apparecchio di Sukhoj, il caccia intercettore Sukhoj Su-15) è stato un prototipo sovietico di caccia monoposto bimotore a getto della fine degli anni quaranta.
[modifica] Storia
La progettazione per un caccia monoposto a getto iniziò verso marzo del 1947, seguendo i piani dello OKB Sukhoj ratificati dal Consiglio dei Ministri sovietico. Era un aeroplano interamente in metallo, con ala monoplana montata a mezza altezza della fusoliera, propulso da due RD-45. Un motore era montato nella parte più arretrata della fusoliera, immediatamente sotto all'impennaggio verticale, e l'altro sotto l'ala, a metà fusoliera.
Nel maggio dello stesso anno venne raccomandata dall'Istituto Centrale di AeroIdrodinamica (ЦАГИ) all'ufficio tecnico di Sukhoj, un'ala con angolo di freccia di 30°. Un primo modello in scala venne terminato verso la fine del 1947 ed esaminato da una commissione di Stato il 26 e 27 febbraio dell'anno successivo. Vennero commissionate alcune modifiche ed il modello venne nuovamente esaminato in estate. Finalmente l'aereo venne accettato per essere avviato alla fase di prototipo e designato Su-15.
L'aeroplano presentava una caratteristica peculiare: l'abitacolo era spostato verso sinistra per far posto al condotto della presa d'aria che alimentava il motore posteriore. Gli ingegneri stimarono una velocità massima di circa 1 000 km/h sia a livello del mare che in quota. In quattro mesi il prototipo fu ultimato ed in grado di affrontare le prove a terra il 25 ottobre 1948 e finalmente l'11 gennaio 1949 il caccia volò per la prima volta. I piloti collaudatori erano Georgy Shiyanov e Sergei Anokhin.
Con un peso al decollo di 10 437 kg il caccia era capace di una eccellente velocità variometrica: raggiunse i 5 000 m di quota in due minuti e mezzo. La corsa di decollo era di 450 m e quella d'atterraggio di 600 m. Durante il 39o volo di collaudo ad una quota di 2 000 m ed una velocità di circa 1 000 km/h si verificò una instabilità di flutter sui piani di coda posteriori (il flutter è un fenomeno aerodinamico che si manifesta alle alte velocità sotto forma di veloce ed ampia vibrazione delle superfici). Il pilota, Sergei Anokhin, dovette abbandonare l'apparecchio.
Il secondo prototipo aveva un condotto della presa d'aria del motore posteriore più sottile, la fusoliera poteva contenere 4 633 l (rispetto ai 2 768 l del modello originale), gli ipersostentatori erano di tipo Fowler ed il nuovo apparecchio era concepito espressamente come intercettore a lungo raggio. L'armamento consisteva in un cannone da 37 mm. Purtroppo per l'ufficio tecnico, il secondo prototipo non venne mai portato a termine.
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