Valle di Scalve
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Valle di Scalve | |
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Paese/i: | ![]() |
Regione/i: | ![]() |
Provincia/e: | ![]() |
Comuni principali: | Vilminore di Scalve, Schilpario, Azzone, Colere ed Angolo Terme |
Nome abitanti: | scalvini |
Comunità montana: | Comunità Montana di Scalve |
Sito della Comunità Montana |
![Posizione della Valle di Scalve sulla mappa della Lombardia](../../../upload/shared/thumb/1/1b/Valscalveposizione.png/200px-Valscalveposizione.png)
La Valle di Scalve è la valle del fiume Dezzo.
È situata nella parte nord-orientale della Provincia di Bergamo (comuni di Azzone, Colere, Schilpario e Vilminore di Scalve) ed in quella nord-occidentale di quella di Brescia (comune di Angolo Terme). A nord essa confina con la Provincia di Sondrio
Vilminore è il centro principale della Valle. Colere e Schilpario sono famose stazioni di sport invernali.
Indice |
[modifica] Accesso
La Valle di Scalve è interamente percorsa dalla Strada Statale 294 della Valle di Scalve, che parte da Darfo Boario Terme, in Val Camonica, e risale il corso del fiume Dezzo fino ad arrivare al Passo del Vivione, che la mette in comunicazione con il comune di Paisco Loveno, situato in un'altra valle laterale della Val Camonica; di questa strada è particolarmente notevole la cosiddetta Via Mala bergamasca, ovvero un tratto di circa 8 chilometri (fra Angolo Terme e la località Dezzo di Scalve) in cui essa è stata scavata nella viva roccia di una forra, percorsa da un impetuoso torrente e serrata tra due pareti rocciose dalle quali scendono numerose cascate. Alla valle si accede anche da Borno (SP 59, che porta nuovamente in Val Camonica) e dal Passo della Presolana (SS 671, che porta in Val Seriana e che costituisce la via più rapida per Bergamo).
[modifica] Storia
La valle di Scalve era nota nell'antichità per l'abbondanza dei suoi giacimenti di ferro, che portarono una relativa ricchezza fino ad epoche recenti (le ultime miniere furono chiuse negli anni '60 del XX secolo e sono oggi visitabili dai turisti): basti dire che nel 1586 la popolazione della Comunità grande di Scalve era stimata in 13000 persone, ovvero oltre il doppio di quella attuale.
Nella storia recente il fatto più importante della storia scalvina è sicuramente il crollo della Diga del Gleno, una tragedia avvenuta il 1 dicembre 1923 e che uccise molti degli abitanti dei comuni della valle.
[modifica] Voci correlate
- Prealpi Orobie
- Sentiero delle Orobie
- Pizzo della Presolana
- Rifugio Luigi Albani
- Rifugio Nani Tagliaferri
[modifica] Collegamenti esterni
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