Pëtr Kropotkin
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Pëtr Alekseevič Kropotkin (Mosca 9 dicembre 1842 - Dmitrov 8 febbraio 1921) è stato un militante ed un teorico dell'anarchia ed uno dei primi sostenitori dell'anarco-comunismo.
[modifica] Biografia
Nato a Mosca da famiglia aristocratica, nel 1857 entrò nel Corpo dei paggi dal quale uscì nel 1862 per entrare a far parte dei Cosacchi, prestando servizio in Siberia. In questo periodo abbracciò gli ideali anarchici, ed ebbe modo di compiere una serie di studi di geografia, geologia e zoologia che avrebbero avuto in seguito un'influenza fondamentale nello sviluppo della sua filosofia.
Nel 1868 rientrò in Russia. Riprese gli studi universitari nella facoltà di scienze, e successivamente venne nominato segretario della sezione geofisica della Società russa di geografia.
Con gli anni maturò la decisione di impegnarsi nell'attività politica: nel 1872 abbandonò i suoi incarichi e si recò a Ginevra, dove aderì alla corrente di M. A. Bakunin nella I Internazionale, impegnandosi per la partecipazione degli anarchici ai movimenti sindacali e rivoluzionari; entrò poi a far parte della federazione del Jura. Al suo ritorno in Russia si unì al Circolo Čajkovskij.
Nel 1874 venne arrestato ed imprigionato a San Pietroburgo; riuscì ad evadere nel 1876, raggiungendo la Svizzera con lo pseudonimo di Levachov. Diventò segretario generale del IX Congresso generale dell'Internazionale dei lavoratori, prima di essere costretto alla fuga in Inghilterra dalle minacce d'arresto della polizia svizzera.
Stabilitosi in Inghilterra iniziò una serie di viaggi attraverso l'Europa per tornare a Ginevra nel 1878, dove l'anno successivo fondò e diresse Le Révolte. Nel 1880 collaborò insieme a Élisée Reclus alla stesura della Geografia universale.
Nel 1881 fu espulso dalla Svizzera a seguito dell'assassinio dello zar Alessandro II da parte di alcuni anarchici; venne processato e incarcerato a Clairvaux nel 1883. Lo stesso anno Victor Hugo presentò al ministro della giustizia francese una petizione per la sua liberazione, firmata da numerosi intellettuali. Dal carcere, nel 1885, scrisse Parole di un ribelle.
Il 15 gennaio 1886 Kropotkin ottenne la grazia e si stabilì di nuovo in Inghilterra, dove fondò la rivista Freedom. Iniziò un lungo periodo di feconda produzione letteraria durante il quale scrisse alcune tra le sue opere più importanti, tra le quali La morale anarchica; Campi, fabbriche e officine; Il mutuo appoggio.
Nei primi anni del XX secolo i tentativi rivoluzionari in Russia risvegliarono l'interesse di Kropotkin per la situazione del suo paese d'origine; nel 1914 prese posizione in favore della guerra contro la Germania, innescando numerose polemiche all'interno del movimento anarchico e un'aspra lite con l'amico Errico Malatesta; il suo atteggiamento interventista trovò ancora riscontro nel 1916 con la sua firma al Manifesto dei Sedici. Anni dopo Kropotkin avrebbe ammesso di aver compiuto un errore.
Nel 1917 tornò in Russia dove prese immediatamente posizione contro la piega autoritaria che avvertiva nel movimento rivoluzionario, osteggiando in particolare i bolscevichi; strinse amicizia con Alexander Kerensky, dal quale rifiutò un ministero; ricevette inoltre l'offerta - che rifiutò sdegnato - di una pensione di 10000 rubli da Lenin.
Nel 1919 si trasferì definitivamente a Dmitrov, dove scrisse la Lettera ai lavoratori d'occidente; la sua morte, avvenuta per polmonite l'8 febbraio 1921, gli impedì di completare quella che considerava la sua opera più importante, L'etica.
[modifica] L'etica
Secondo Kropotkin, tre sono gli stadi dell'etica umana:
- il mutuo soccorso;
- la giustizia;
- la morale.
Il mutuo soccorso, tradotto anche come mutuo appoggio, è presente in tutti gli animali con pochissime eccezioni. Solo le tigri, alcuni uccelli e alcuni pesci, afferma Kropotkin, non hanno istinti sociali e vivono isolati. Tutti gli altri però vivono in branchi e si aiutano a vicenda, perché questa è l'arma migliore per sopravvivere. Kropotkin, rifacendosi soprattutto agli studi di Charles Darwin, nota che gli istinti sociali sono via via più presenti man mano che una specie è evoluta; così, le specie più evolute di ogni classe animale, possiedono istinti sociali fortissimi. Questi istinti sono indubbiamente presenti anche in ogni uomo.
La giustizia deve essere intesa come uguaglianza; non vi è alcuna giustizia senza equità. Questo è un passaggio successivo, che non deriva dagli istinti nè dai sentimenti, ma dalla ragione. Anche la giustizia, afferma Kropotkin, è presente in molti animali, particolarmente quelli più evoluti. Parla ad esempio di uccelli che si dividono le scogliere, zona di caccia, in modo che nessuno abbia un territorio migliore o peggiore degli altri; quindi se il territorio di un uccello è particolarmente buono per la caccia, sarà meno esteso rispetto a quello di un uccello che ha un territorio peggiore. Nelle civiltà primitive, poi, la giustizia intesa come equità era la norma. Lo deduce da studi effettuati di persona e da altri studiosi, in cui sono state analizzate le culture considerate più "primitive". Ciò non toglie che l'uomo ha sempre vissuto in società, come gli animali.
La morale è qualcosa che nasce successivamente. Essa va addirittura oltre la giustizia e va intesa come abnegazione o sacrificio di sé stessi per gli altri. È ciò che avviene quando un individuo rinuncia alla propria vita per salvarne un altro (si tratta naturalmente di un caso estremo). La morale, però, non è che un "di più", che non si può chiedere ad una persona.
Tale distinzione non è nuova. Era già presente in Pierre-Joseph Proudhon e in Jean-Marie Guyau, ma Kropotkin l'ha approfondita. Avrebbe voluto chiarire, nel secondo volume de L'Etica, da quali processi psicologici nascano la giustizia e la morale nell'uomo, ma purtroppo di quel volume non abbiamo che poche bozze. Sappiamo però che intendeva fondare una nuova etica (la morale realistica, o morale anarchica) rifacendosi principalmente all'abbozzo di Guyau di una morale senza obbligazione nè sanzione. A Kropotkin si devono importanti contributi nel campo dell'astronomia e delle scienze della terra e molte interessanti idee sulla filosofia della natura.
[modifica] Opere
- Ricerche sul periodo glaciale (1871);
- Parole di un ribelle (1885);
- La filosofia e l'ideale dell'anarchia (1896);
- Campi, fabbriche e officine (1898);
- Memorie di un rivoluzionario (1899);
- La morale anarchica (1890) (ISBN 8872264774);
- La conquista del pane (1892);
- La scienza moderna e l'anarchia (1901) ( ISBN 8885861792);
- Il mutuo appoggio (1902) (ISBN 8876413014);
- L'orografia dell'Asia (1904);
- L'etica (incompiuta).