Poseidone
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Nella mitologia greca, Poseidone (in Greco Ποσειδών) era il dio del mare, dei cavalli e nella sua accezione di Scuotitore della terra dei terremoti. Divinità simili a Poseidone del mondo antico furono Rodon nella mitologia illirica, Nethuns nella mitologia etrusca e Nettuno in quella romana.
In suo onore venivano celebrati i giochi Istmici.
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[modifica] La figura di Poseidone nell’età del bronzo
[modifica] Etimologia
Poseidone, se si fa affidamento sulle tavolette d’argilla in scrittura Lineare B giunte fino a noi, nell’antica città di Pilo era considerato il più importante tra gli dei; in queste iscrizioni il nome PO-SE-DA-WO-NE (Poseidone) ricorre con frequenza molto maggiore rispetto a DI-U-JA (Zeus). Si trova anche una variante femminile dello stesso nome, PO-SE-DE-IA, il che indica l’esistenza di una dea compagna di Poseidone che in tempi successivi venne dimenticata. Le tavolette rinvenute a Pilo riportano la memoria di sacrifici in onore de "Le due regine e Poseidone" oppure "Le due regine ed il re". L’identità che più facilmente può essere attribuita alle "due regine" è quella di Demetra e Persefone o di due dee loro antesignane, in ogni caso divinità che in epoche successive non furono più associate alla figura di Poseidone. Il dio era già identificato come "Scuotitore della terra" ovvero E-NE-SI-DA-O-NE nella Cnosso di epoca micenea,[1] un titolo estremamente importante in quell’isola, soprattutto considerando che i terremoti sono stati una delle cause principali della caduta della civiltà minoica.
In una delle tavolette di Pilo si trova un legame tra i nomi di Demetra e Poseidone che compaiono come PO-SE-DA-WO-NE e DA-MA-TE inserite in un contesto di richieste di grazia agli dei. La sillaba DA, presente in entrambi i nomi sembrerebbe derivare da una radice Protoindoeuropea associata al concetto di distribuzione di terre e privilegi [2], per cui Poseidone potrebbe significare "Signore distributore" o "Compagno della distributrice" parallelamente a Demetra "La madre distributrice".[3]
[modifica] Origini del culto

Nella cultura micenea, pur così dipendente dal mare, non è stato ritrovata alcuna prova di un legame tra Poseidone ed il mare stesso e la leggenda narra che tra gli Olimpi chi dovesse regnare sulle acque fu stabilito con un sorteggio.[4] Evidentemente il culto del dio era nato in precedenza ed indipendentemente da quello che sarebbe diventato il suo regno.
Visto che la figura di Poseidone è in stretta relazione sia con il mare che con i cavalli e considerando la lontananza dal mare delle zone in cui abitavano gli antichi indoeuropei, alcuni studiosi ritengono che Poseidone originariamente nasca come un dio-cavallo e che solo in seguito sia stato assimilato alle divinità acquatiche orientali quando i popoli greci mutarono la loro fonte di sostentamento principale passando dalla coltivazione della terra allo sfruttamento del mare con la pesca e i commerci marittimi.
Secondo Pausania Poseidone era uno dei custodi dell’Oracolo di Delfi prima che Apollo ne assumesse il controllo. Apollo e Poseidone spesso si occuparono degli stessi aspetti delle vicende umane: ad esempio durante la fase della fondazione di nuove colonie Apollo per mezzo dell’Oracolo autorizzava i coloni a partire e indicava loro dove stabilirsi, mentre Poseidone si prendeva cura dei coloni durante la navigazione verso la nuova patria e procurava le acque lustrali per celebrare i sacrifici propiziatori per la fondazione della nuova città. L’Anabasi di Senofonte descrive un gruppo di soldati Spartani che intonano, dedicandolo a Poseidone, un peana che è un tipo di inno che, normalmente, veniva dedicato ad Apollo.
Come anche Dioniso e le Menadi Poseidone aveva la capacità di provocare alcune forme di disturbo mentale: uno dei testi di Ippocrate riporta come alla sua opera fosse attribuito l’insorgere di certi tipi di epilessia.
In ogni caso la grande importanza di Poseidone agli inizi della civiltà Greca si può facilmente notare nell’Odissea, poema in cui lui e non Zeus è il motore principale degli eventi.
Poseidone era venerato come divinità principale in molte città: ad Atene era considerato secondo soltanto ad Atena, mentre a Corinto e in molte città della Magna Grecia era considerato il protettore della polis.
[modifica] Poseidone nei miti classici
[modifica] La nascita e il trionfo su Crono
Poseidone era figlio di Crono e Rea. Al pari dei suoi fratelli e sorelle venne divorato dal padre, che lo rigurgitò quando fu costretto da Zeus, l’ultimogenito riuscito a sfuggire al terribile genitore . Zeus insieme ai fratelli e sorelle, agli Ecatonchiri, ai Giganti e ai Ciclopi sconfisse Crono e i Titani, spodestandolo dal suo trono. Secondo alcune varianti della leggenda Poseidone fu allevato ed educato dai Telchini sull’isola di Rodi, così come Zeus fu cresciuto dai Coribanti a Creta.
Quando poi si decise di dividere il mondo in tre regni, Zeus ricevette il cielo, Ade il mondo sotterraneo dell’oltretomba, mentre a Poseidone toccarono il mare e le acque.
[modifica] Le amanti di Poseidone
- La moglie di Poseidone fu Anfitrite, una Ninfa (nonché un’antica divinità marina) figlia di Nereo e Doris.
- Secondo un’antico mito, una volta Poseidone tentò di insidiare Demetra, ma la dea rifiutò i suoi approcci e si trasformò in una giumenta per nascondersi confondendosi tra una mandria di cavalli. Poseidone però la individuò ugualmente, nonostante le sue nuove sembianze, si trasformò a sua volta in uno stallone e in questo modo riuscì a farla sua: dall’unione nacque Arione, un cavallo dotato del dono della parola.
- Poseidone ebbe una relazione con sua nipote Alope, figlia di suo figlio Cercione re di Eleusi, generando così Ippotoo. Cercione decise di seppellire viva Alope, ma Poseidone la trasformò nell’omonima fonte che si trova nei pressi di Eleusi.
- Poseidone salvò Amimone da un satiro lascivo che l’aveva aggredita ed in seguito ebbe da lei un figlio di nome Nauplio .
- Una donna mortale di nome Tiro era sposata con Creteo (dal quale aveva avuto un figlio, Esone), ma era innamorata di Enipeo, una divinità fluviale: la donna si offrì ad Enipeo che però la rifiutò. Un giorno Poseidone, incapricciatosi di Tiro, assunse le sembianze di Enipeo e dalla loro unione nacquero i due gemelli Pelia e Neleo.
- Poseidone ebbe un rapporto sessuale con Medusa sul pavimento del tempio di Atena che, per vendicarsi dell’affronto, trasformò la Gorgone in un mostro. Quando, tempo dopo, fu decapitata dall’eroe Perseo dal suo collo emersero il cavallo alato Pegaso ed il gigante Crisaore.
- Dopo essersi congiunto con Cenis Poseidone, esaudendo la sua richiesta, la trasformò in un uomo.
[modifica] Elenco delle amanti di Poseidone e dei figli avuti
Non tutti i figli di Poseidone sono umani: tra essi vi sono anche il sirenide Tritone, il cavallo alato Pegaso, il ciclope Polifemo e i giganti Aloadi Oto ed Efialte.
[modifica] L’Inno omerico a Poseidone
L’inno a Poseidone, incluso nella raccolta degli Inni omerici, consiste in una breve invocazione, un preambolo di sette versi che si rivolge al dio come "scuotitore della terra e delle lande marine, dio dei profondi abissi che è anche signore del Monte Elicone e dell’ampia Aigaì"[5] e ricorda anche la sua doppia natura di dio dell’Olimpo: "domatore di cavalli e salvatore di navi".
[modifica] Altre leggende

- Atena era in competizione con Poseidone per diventare la divinità protettrice della città di Atene che, all’epoca in cui si svolge questa leggenda, ancora non aveva un nome. Si accordarono in questo modo: ciascuno dei due avrebbe fatto un dono agli Ateniesi e questi avrebbero scelto quale fosse il migliore, decidendo così la disputa. Poseidone piantò al suolo il suo tridente e dal foro ne scaturì una sorgente. Questa avrebbe dato loro sia nuove opportunità nel commercio che una fonte d’acqua, ma l’acqua era salmastra e non molto buona da bere. Secondo altre versioni Poseidone offrì invece il primo cavallo Atena invece offrì il primo albero di ulivo adatto ad essere coltivato. Gli Ateniesi scelsero l’ulivo e quindi Atena come patrona della città, perché l’ulivo avrebbe procurato loro legname, olio e cibo. Si pensa che questa leggenda sia sorta nel ricordo di contrasti sorti nel periodo Miceneo tra gli abitanti originari della città e dei nuovi immigrati.
E’ interessante notare come Atene, nonostante questa scelta, all’apice del suo sviluppo fu una grande potenza navale, capace di sconfiggere la flotta Persiana nella battaglia di Salamina.
- Per punizione per aver offeso Zeus, Poseidone ed Apollo furono mandati a servire il re di Troia Laomedonte : questi disse loro di costruire un’enorme cinta muraria che corresse tutt’attorno alla città, promettendo di ricompensarli per questo servizio, ma poi non mantenne la parola data. Per vendicarsi, prima della guerra di Troia, Poseidone mandò ad attaccare la città un mostro marino che però venne ucciso da Eracle.
- Nell’ Iliade Poseidone si schiera dalla parte dei Greci e in diverse occasioni scende in battaglia contro l’esercito Troiano. Tuttavia nel XX libro, interviene a salvare Enea quando il principe Troiano è sul punto di essere ucciso da Achille.
- Nell’Odissea Poseidone svolge un ruolo importante a causa del suo odio per Odisseo, dovuto al fatto che l’eroe ha accecato suo figlio, il ciclope Polifemo. L’inimicizia di Poseidone nei suoi confronti impedisce per molti anni ad Odisseo di fare ritorno ad Itaca.
[modifica] Varie
Le celebrazioni in onore di Poseidone si tenevano, all’inizio della stagione invernale, in molte città del mondo greco.
I marinai rivolgevano preghiere a Poseidone perché concedesse loro un viaggio sicuro e talvolta come sacrificio annegavano dei cavalli in suo onore. Quando mostrava il lato benigno della sua natura Poseidone creava nuove isole come approdo per i naviganti ed offriva un mare calmo e senza tempeste. Quando invece veniva offeso e si sentiva ignorato allora colpiva la terra con il suo tridente provocando mari tempestosi e terremoti, annegando chi si trovasse in navigazione ed affondando le imbarcazioni.
L’iconografia classica di Poseidone lo ritrae alla guida del suo carro trainato da cavallucci marini o da cavalli capaci di correre sul mare. Spesso era rappresentato insieme a delfini e con pesci infilzati sul suo tridente.
[modifica] Note
- ↑ John Paul Adams MYCENAEAN DIVINITIES List of handouts for classics 315 revisionato nel settembre 2006
- ↑ Per la radice comune vedi anche il verbo latino "dare".
- ↑ Walter Burkert ritiene che la sillaba "DA" resti comunque terribilmente ambigua e pensa che l’interpretazione di "Compagno della Terra" sia praticamente impossibile da dimostrare. Burkert 1985 III.2.3
- ↑ Esiodo Teogonia 456.
- ↑ L’antica città-palazzo sulle cui rovine sorge la cittadina di Vergina
[modifica] Bibliografia e fonti
- Walter Burkert, Greek Religion (La religione Greca) 1985.
- (EN) Fonti sulla mitologia Greca
- (EN) Theoi.com: Poseidone
- (EN) La storia di Poseidone e Pelope
- [1] Mates and Children of Poseidon (le compagne ed i figli di Poseidone , Gill, N.S. 2007
- Noel Robertson Poseidon's Festival at the Winter Solstice (Le celebrazioni per Poseidone al solstizio d’inverno) su The Classical Quarterly, New Series, Vol. 34, No. 1 (1984), pp. 1-16