Achille Grandi
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Achille Grandi (Como, 24 agosto 1883 – Desio (MI) 28 settembre 1946) , sindacalista cattolico co-fondatore della CIL e della CGIL, deputato prima del Partito Popolare Italiano (1919-1926) e dopo della DC nell' Assemblea costituente, fondatore e presidente delle ACLI, uomo politico italiano.
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[modifica] Origini del sindacalismo cattolico
Inizia a lavorare nel 1894, a soli 11 anni come apprendista tipografo, e questa esperienza segnò la sua maturazione . Nel 1906 si sposa con Maria Croato. Fervente cristiano, si adoperò per organizzare le masse cattoliche secondo le indicazioni della Enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII. La presenza nelle zone di Como delle organizzazioni del Partito Socialista Italiano lo sollecitò ad impegnarsi nelle nascenti organizzazioni sindacali cattoliche. Dal 1907 al 1914 fu segretario della Direzione Diocesana di Como dell' Unione Popolare fra i Cattolici d'Italia che era succeduta all' Opera dei congressi, che aveva operato in Italia dal 1874 al 1904. Durante questo periodo frequentò la “Scuola superiore cattolica di scienze sociali ed economiche” di Bergamo conseguendo una preparazione culturale di tipo universitario. Contrario al Patto Gentiloni andò, nel 1914, in contrasto con il Vescovo di Como , Mons. Alfonso Archi, e allora si impegnò sia nella Direzione delle Opere Cattoliche di Como che nella Lega Cattolica del Lavoro di Monza, assumendo anche la carica di Vice Presidente del Sindacato Italiano Tessile (SIT), sindacato che aveva contribuito a far nascere nel 1908. Nel 1918 diventò presidente del SIT ed entra nell'Esecutivo nella Confederazione Italiana dei Lavoratori (CIL), la neonata organizzazione sindacale cattolica, guidata dal Presidente Giovanni Gronchi fino al 1922. Grandi guiderà la CIL 1922 al 1926, che raggiungerà quasi due milioni di iscritti. Nel 1919 fu tra i fondatori del Partito Popolare e fu eletto Deputato nelle sue liste nella provincia di Como.
[modifica] L'antifascismo
Grandi capì subito, diversamente da altri ambienti del mondo cattolico, la gravità della Marcia su Roma. Subito dopo il primo discorso di Mussolini Grandi espresse pesanti giudizi in merito sia all'umiliazione del Parlamento che alle evidenti tendenze dittatoriali. Successivamente difese con forza le minacce delle Corporazioni Fasciste contro le organizzazioni cattoliche e nel 1926 lui decise, pur di non scendere a patti, di sciogliere la CIL prima della pubblicazione ufficiale del decreto del governo fascista . Fu anche critico anche nei confronti dell' Istituto Cattolico per le Attività Sociali (ICAS) per le tiepide posizioni che assunse con il regime. La sua intransigenza lo portò al rifiuto di ogni collaborazione e collusione con il regime fascista e così, dal 1926 al 1944, si guadagnò da vivere ri-svolgendo l'attività di tipografo presso al "Pontificio Istituto delle Missioni Estere" di Via Monte Rosa a Milano.
[modifica] Il Patto di Roma, la CGIL e le ACLI
Nel 1943 , dopo la caduta del regime, il generale Pietro Badoglio lo nominò Commissario straordinario della Confederazione dei Lavoratori dell'Agricoltura. Partecipò attivamente nella stesura del Patto di Roma, firmato il 3 giugno 1944. Il Patto fu l'incontro delle tre storiche componenti politiche e sindacali per la ricostituzione del sindacato democratico ed unitario della Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL) e che fu firmato da Giuseppe Di Vittorio per i comunisti, Bruno Buozzi per i socialisti e da Achille Grandi per i cattolici. Grandi, contemporaneamente al progetto dell'unità sindacale, fondò nell'agosto 1944 le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI) , diventandone (per soli 6 mesi) il primo presidente nazionale. Secondo Grandi le ACLI dovevano assolvere il compito di rappresentare e formare le coscienze dei cattolici all'interno della CGIL unitaria . Aderì al partito della Democrazia Cristiana, fu nominato membro della prima Direzione Nazionale come componente della corrente di sinistra che faceva capo a Giovanni Gronchi, ed eletto Deputato nella Assemblea costituente.
[modifica] Bibliografia
- Portale dei siti di storia italiana
- Andrea Oliviero – Eredità e attualità di Achille Grandi – Relazione convegno ACLI per il 60° della morte - 28 settembre 2006 - Roma ([[1]] sito delle ACLI)