Adranon
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Adranon è una città antica che sorgeva nell'area in cui sorge oggi la cittadina di Adrano in provincia di Catania.
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[modifica] La città greca
Secondo le scarne notizie disponibili la città greca, costruita da Dionigi di Siracusa, si sviluppò intorno al 400 a.C. attorno ad un preesistente santuario dedicato al dio Adranos che era venerato in tutta la Sicilia antica pre-greca e che nell'area etnea era quasi certamente collegato all'attività del vulcano Etna. La città venne fondata quindi in un sito che era già abitato ma che in virtu' della sua rilevanza strategica si prestava eccellentemente al controllo della valle del Simeto, allora navigabile fino ad un certo punto, e della dirimpettaia città sicula di Centuripe. Nonostante la grande rilevanza archeologica dell'area non sono stati ancor oggi eseguiti scavi organicamente predisposti anche a causa del forte inurbamento del sito; non è quindi ancora ben definita l'entità della superficie dell'antica città.
La possente cinta muraria è il monumento meglio conservato del periodo greco e permette di rilevare in sessanta ettari la superficie della città. È costruita in blocchi di pietra lavica di tre metri e mezzo. È visibile una lunga sezione ad est ed una torre quadrangolare addossata all'attuale chiesa di S. Francesco.
Ricerche archeologiche recenti hanno portato alla scoperta di alcune case della fine del IV secolo a.C. abbastanza raffinate con resti di pavimenti a mosaico, e di una strada importante del periodo, messa in luce per quasi un centinaio di metri, con canalette il pietra lavica a lato per il deflusso delle acque piovane.
Da Adranon ci viene una serie di monete enee da situare nel IV secolo a.C. , forse verso il 344 - 336 a.C. (cfr. Historia Nummorum e Magna Graecia Coins).
[modifica] Il sito preistorico e pre-greco
La zona di Adrano fu abitata anche in epoche preistoriche, come hanno dimostrato recenti ritrovamenti nelle contrade Fontanazza, Pilica, Fogliuta, Maccarone, Pellegriti e Pietralunga che hanno reso reperti del periodo Neolitico. In epoca storica l'insediamento umano di contrada Polichello ha restituito uno splendido esempio di arte siceliota del V secolo; una figura di atleta nudo in bronzo (visibile al Museo di Siracusa).
Non ancora scavata, se non in minima parte, la città indigena della zona di Mendolito [1], il cui nome è finora ignoto, chiamata nel secolo scorso, dagli studiosi, Simaethus. La zona ha restituito un importante ripostiglio [2] dei bronzi dell'VIII-VII secolo a.C. con circa 800 kg di metalli, una porta cittadina del VI secolo con un'iscrizione in lingua sicula non ancora decifrata. Altro materiale vario, reperito nella zona, è visibile nel Museo archeologico regionale di Adrano.
Non è stato finora individuato il luogo ove sorgeva il tempio di Adranos. Sedici colonne di basalto del tempio fanno parte della struttura interna della chiesa Madre che sorge accanto al castello Normanno in piazza Umberto I. Si potrebbe quindi supporre che il Tempio di Adranos sorgesse nella stessa area.
[modifica] Bibliografia
- L.Bernabò Brea, La Sicilia prima dei greci, Milano 1966
- M.I.Finley,Storia della Sicilia antica, Editori Laterza 1979
[modifica] Voci correlate
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