Provincia di Palermo
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Capoluogo: | Palermo | ||
Superficie: | 4.992 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 248,2 ab./km² | ||
Comuni: | Elenco di 82 comuni | ||
Targa: | PA | ||
CAP: | 90121-90151 Palermo, 90010-90049 | ||
Pref. tel: | 091, 0921, 0924 | ||
Codice ISTAT: | 082 | ||
Presidente: | Francesco Musotto 25.05.2003 | ||
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Sito istituzionale |
La Provincia di Palermo è una provincia della Sicilia nord-occidentale con oltre 1,2 milioni abitanti, ed una estensione di quasi 5.000 kmq, con capoluogo la città di Palermo. Rappresenta dunque un quinto dell'intera superficie e un quarto della popolazione dell'Isola, all'interno della quale spicca per le attività economiche quali l'industria, l'agricoltura, il commercio, i trasporti, il turismo e la pubblica amministrazione, tutte assai sviluppate. Il Palermitano è una terra dal multiforme aspetto, ed entro i suoi vasti confini rientrano le spiagge dorate di rinomate stazioni balneari, e al contempo le alte vette delle Madonie, dove, caso più unico che raro, è possibile sciare con vista mare. Ma ciò che più caratterizza questa provincia è la ricchezza della sua cultura popolare, dominata da colori, sapori e profumi forti, che si presenta come baricentrico risultato dell'influsso di una quantità di culture provenienti da quasi tutto il mondo.
Indice
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[modifica] Storia
[modifica] Le testimonianze della Preistoria
All'era mesolitica appartengono i graffiti della Grotta dell'Addaura di Monte Pellegrino a Palermo, che rappresentano delle figure umane dedite a danze rituali e forse ad un sacrificio umano. Si tratta di una delle tracce più significative della proto-storia dell'arte, che rendono inoltre l'idea di quanto antico fosse l'insediamento dell'uomo nelle aree semi-costiere della provincia, insediamento che fu indubbiamente favorito dalla presenza di condizioni geografiche e climatiche introvabili nel Vicino Oriente, da dove partì il più primordiale flusso migratorio diretto alla Sicilia.
[modifica] Himera
Tra i più antichi centri della provincia è Himera, colonia greca che sorge su un verde altipiano alle spalle di Termini Imerese, che secondo Tucidide fu fondata da coloni appartenenti alla gens di Euclide. Nel 480 a.C., Terone - tiranno di Akragas, odierna Agrigento - invase Himera, scacciando il suo re, Terillo. Questi, però, chiamò in proprio soccorso i cartaginesi, con un possente esercito di trecentomila uomini, che il tiranno agrigentino poté sconfiggere solo chiedendo a sua volta aiuto a Gelone di Siracusa, come racconta Diodoro Siculo. Ma nel 408 a.C. fu il temibile cartaginese Annibale, nipote di Amilcare, a vendicare i propri avi saccheggiando e radendo al suolo Himera, non più ormai protetta dai siracusani[1].
[modifica] Solunto
Al IV secolo a.C. risale invece Solunto, altra antica colonia, questa però punica, che domina per intero Capo Zafferano dall'altura su cui sorge, a monte di Bagheria. Il suo nome deriva infatti da selaim, rupe in cartaginese; i suoi primordi furono tuttavia fenici. Vi rimangono le terme, l'agorà, e vari palazzi patrizi, come il Ginnasio, la bellissima Casa di Leda, con affreschi pompeiani, il teatro ed il più piccolo Odeon, ed infine una Villa Romana da cui si gode di una superba panoramica che abbraccia, fra l'altro, il Castello medievale di Solunto.
[modifica] Palermo
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Per approfondire, vedi la voce Storia di Palermo. |
La città più antica tra quelle sopravvissute fu però il capoluogo, l'allora Panormus (tutto porto) che venne fondata dai fenici che ne fecero un'importante base per i loro traffici marittimi nel Mediterraneo. Panormus subì in seguito l'influenza greca e la dominazione romana, ma furono gli arabi a restituirle gli antichi splendori. La città fu eretta a capitale dell'emirato di Sicilia, vi furono innalzate splendide moschee, realizzate magnifiche fontane ed aperte ampie piazze e vie, di cui oggi rimangono tracce indelebili nella toponomastica palermitana. Passò poi attraverso il dominio bizantino e arabo, destinati a lasciare una influenza profonda nell'arte siciliana.
In seguito la città attraversò i periodi normanno e poi svevo, sotto il cui re Ruggero II raggiunse l'apoteosi dello splendore, e fu capitale del Regno di Sicilia. Palermo assurse al ruolo di polo culturale per tutto il bacino mediterraneo: prima con Ruggero, che richiamò tantissimi intellettuali, poi con Federico II di Svevia, che fondò la scuola poetica siciliana innalzando la Sicilia a livelli culturali mai più ripetuti: al "Notaro" di Federico, Giacomo da Lentini, è infatti attribuita l'invenzione del sonetto, mentre il Canzoniere Siciliano, lodato da Dante nel De Vulgari Eloquentia come massimo esempio di poesia lirica, dette vita alla prima lingua letteraria italiana, verso la quale tutta la tradizione linguistica futura, da Guittone a Dante, da Petrarca e Boccaccio e Pietro Bembo agli scrittori moderni resterà profondamente indebitata.
La fine della dinastia Sveva segnò l'inizio di un declino che tra alterne vicende, sarebbe durato fino ad oggi. Con l'appoggio del Papa, si insediò infatti la dinastia angioina, che spostò la capitale a Napoli, penalizzando la realtà culturale siciliana. In seguito, nel 1282 esplosero qui i Vespri siciliani che portarono alla cacciata degli angioini ma, di contro, la perdita del ruolo di capitale del regno, era ormai definitiva Napoli. Pietro III d'Aragona pose nuovamente fine all'indipendenza di Palermo e, quando la sua casata si unì a quella di Castiglia, l'isola divenne un dominio spagnolo. Palermo, sotto gli spagnoli rifiorì, a differenza del resto della Sicilia, con l'erezione di nuovi edifici e di bellissime chiese. Unico evento di grande spessore fu la nascita dell'Università, nell'Ottocento, terza e penultima in ordine cronologico della Sicilia.
[modifica] Geografia
[modifica] Territorio
Affacciata a nord sul Mar Tirreno, confina ad ovest con la Provincia di Trapani, a sud con la Provincia di Agrigento e la Provincia di Caltanissetta, ad est con la Provincia di Messina e la Provincia di Enna. Fa parte del territorio provinciale anche l'isola di Ustica, che, al contrario delle altre isole minori che attorniano la Sicilia, non appartiene ad alcun arcipelago.
Il Palermitano occupa una porzione notevole del settore nord-occidentale della Sicilia: dal capoluogo, che sorge ad ovest rispetto al resto della provincia, il territorio palermitano si spinge fino a Pollina, ultimo comune costiero prima del confine con la provincia di Messina; considerevole è l'estensione nella Sicilia interna, non per niente le Madonie fanno parte della provincia.
La divisione altimetrica vede prevalere il territorio collinare e quello montuoso: retrostanti alle strette piane costiere, tra cui celebre è la Conca d'Oro dove sorge Palermo, si aprono ampie zone montagnose, sia ad est che ad ovest, con numerose cime che superano i mille metri d'altitudine, e tante località di montagna o d'alta collina.
[modifica] Rilievi
In provincia s'innalzano diversi rilievi e massicci montuosi, identificabili in parte con il cosiddetto Appennino siciliano. Tra questi, spiccano le Madonie, ricadenti nell'omonimo parco naturale, seconda catena montuosa siciliana sia per estensione che per altitudine, sfiorando i 2000 m con la seconda vetta sicula dopo l'Etna, ovvero Pizzo Carbonara. Le Madonie rivestono un ruolo biologico e floristico fondamentale, essendo raccaforte di numerose specie rare.
Rilievi di minore importanza sono i Monti di Palermo, che circondano il capoluogo con cime superiori ai milletrecento metri, i Monti Sicani, con un'area oltre i 900 m d'altitudine sulla quale svettano Monte Cammarata e Rocca Busambra di millecinquecento metri. Caso a parte è l'isolato Monte Pellegrino, promontorio di natura calcarea, all'interno del quale è possibile ammirare numerose grotte di origine carsica o marina.
[modifica] Idrografia
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Per approfondire, vedi la voce Distribuzione delle risorse idriche. |
Come in tutte le province siciliane, ad eccezione di quella ennese, nel Palermitano vi sono laghi di origine esclusivamente artificiale, perlopiù dighe di varie dimensioni situate nel retroterra collinare della provincia. Il bacino di maggior rilievo è il Lago di Piana degli Albanesi. Meritano inoltre un cenno il lago Garcia, creato da uno sbarramento del fiume Belice ad opera della omonima diga, divenuto una tappa lungo i flussi migratori di numerose specie di uccelli. Pochi sono inoltre i fiumi, a carattere prettamente torrentizio. Tra questi vale la pena di ricordare il fiume Oreto, che attraversa il capoluogo; l'Imera Settentrionale, che scorre per circa 35 km attraversando i comuni di Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Cerda, Collesano, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese e Valledolmo; il fiume Belice, che si forma dall'unione di due rami, uno il Belice destro (45,5 km), che nasce presso Piana degli Albanesi, e l'altro il Belice sinistro (42 km), che scende dalla Rocca Busambra.
[modifica] Riserve naturali
La provincia di Palermo ospita diverse aree naturali protette o aree che rivestono comunque un certo interesse naturalistico.
Tra queste un posto di rilievo merita il Parco delle Madonie, parco regionale il cui territorio ricade interamente nella provincia palermitana. Il parco ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane, e in particolare gran parte di quelle presenti solo in Sicilia come l'endemico Abies nebrodensis. Per la fauna sono presenti oltre la metà delle specie di uccelli, la totalità delle specie di mammiferi e più della metà delle specie di invertebrati dell'isola. Notevoli sono anche le peculiarità geologiche, grazie alle quali il parco è entrato a far parte del network European Geopark.
Vanno segnalate inoltre:
- La Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago comprende l'area boschiva più vasta della Sicilia occidentale, di notevole interesse sia floristico che faunistico. Ospita numerose specie di Quercus, tra cui l'endemica Quercus gussonei, nonché numerosi endemismi rupestri quali la Centaurea busambarensis. Ai piedi della Rocca Busambra si trova inoltre una delle poche stazioni siciliane di Atropa belladonna.
- La Riserva naturale orientata Monte Pellegrino ospita una flora tipica delle rupi costiere, con specie quali la palma nana, il ficodindia, il cappero, il cavolo rupestre, l'erba perla, il garofano di rupe, nonché alcuni endemismi quali il fiordaliso delle scogliere (Centaurea ucriae). La zona delle falde ospita ampie aree di macchia mediterranea e di bosco, con specie quali il leccio, l'orniello, il carrubo, il corbezzolo, l'alloro, il lentisco, l'alaterno, l'euforbia arborea, la salsapariglia .
La fauna presenta la Poiana, il Falco pellegrino, il Gheppio, il Barbagianni, l'Assiolo e la Civetta, mentre tra i migratori abbiamo il Falco pecchiaiolo; tra i passeriformi specie importanti sono il Passero solitario ed il Crociere.
- La Riserva naturale orientata Capo Gallo, tra Mondello e Sferracavallo a 15 km dal capoluogo, è caratterizzata da un selvaggio paesaggio marino e al contempo montano, affiancando spiagge incontaminate e irte di pittoreschi scogli a rupi che si innalzano a capofitto sopra il mare, con numerose grotte.
- La Riserva naturale orientata Isola delle Femmine, coinvolge un interessante ambiente marino tra la costa e l'isola omonima, ospitando una vivace fauna ittica, con possibilità di escursioni.
- La Riserva naturale marina Isola di Ustica si trova nell'omonima isola al largo nel Tirreno, 67 Km a nordovest di Palermo.
- La Riserva naturale orientata Capo Rama ha particolare interesse naturalistico: presenta una scogliera ricca di infiorescenze arbustive, e specie come la palma nana ed il tè siciliano, che ammantano la zona costiera. Ricca è la fauna di rettili ed uccelli che popolano l'area, con specie migratorie qual è l'Airone cinerino.
- La Riserva naturale integrale Grotta di Entella comprende la omonima grotta, conosciuta localmente come Grotta dei Dinari, ubicata alla base della parete Ovest del rilievo della Rocca di Entella (557 metri s I m ), che si estende su tre livelli di gallerie per uno sviluppo totale di circa 400 m.
- La Riserva naturale orientata Serre della Pizzuta, situata vicino Piana degli Albanesi, è l'unica stazione dove prospera la Viola ucriana, un endemismo puntiforme che cresce ad una altitudine di 800-1.300 m, su terreni calcarei scoscesi, popolati da una vegetazione di gariga (Erica multiflora) o prateria mediterranea (Ampelodesmos mauritanicus).
- La Riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, il cui territorio ricade in parte anche nella provincia di Agrigento, è una area di notevole interesse sia dal punto di vista naturalistico che paleontologico, in quanto sede di significativi giacimenti fossili del Permiano.
[modifica] Clima
Il clima è di tipo mediterraneo, caratterizzato da temperature miti, da precipitazioni non abbondanti, con inverni generalmente brevi e freschi ed estati lunghe e torride. Queste caratteristiche si limitano tuttavia ai comuni costieri, capoluogo compreso, i quali sono inseriti nella fascia climatica B, con accensione degli impianti termici consentita per sole 8 ore giornaliere dal 1° dicembre al 31 marzo. La colonnina di mercurio si mantiene costantemente a diversi gradi sopra lo zero durante le più gravi perturbazioni, anche se le temperature medie invernali si aggirano sui 15° C, spesso superati. In estate, si sfiorano nelle giornate più afose i 40° C, con minime di 25° C.
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Per approfondire, vedi la voce Clima della Sicilia centrale. |
Diversa è invece la situazione nell'interno, dove molte città fanno invece parte delle fasce C e D, che denotano un maggior rigore climatico, ed alcuni addirittura nella fascia E, con temperature simili a quelle della Pianura Padana: è il caso di Petralia Soprana, ad esempio, che sorge ad quasi milleduecento metri d'altezza.
[modifica] Popolazione e urbanizzazione
Con oltre 1,2 milioni di abitanti, la provincia di Palermo è la più popolata in assoluto della Sicilia, e la sua densità demografica risulta inoltre superiore alla media nazionale e regionale. Nel palermitano si accentra ben un quarto della popolazione siciliana, con un tessuto abitativo molto denso e compatto lungo le piane costiere, che si rarefà tuttavia nelle valli e nelle aree montuose dell'entroterra. Circa 800.000 degli abitanti risiedono nelle 4 città che superano le 30.000 anime: a fronte di una così elevata popolosità, la provincia vede infatti al suo interno un mirabile accentramento della popolozione nel capoluogo, l'unico centro che supera la soglia dei centomila abitanti, che ingloba più di metà dei residenti.
Lo sviluppo e la rete urbani sono pertanto caratterizzati da un evidente e pesante squilibrio tra il capoluogo e il resto della provincia, in termini di popolazione ma anche di servizi: Palermo, infatti, possiede un hinterland fatto di tantissimi piccoli centri che ruotano attorno a qualche città più grossa. Insomma, si potrebbe anche dire che Palermo è la massima sintesi della vastissima provincia di cui è capoluogo: una provincia che, in termini demografici, è fatta da Palermo e poi da una miriade di paesi e paesini che la circondano e che si appoggiano ad essa per qualunque tipo di servizio terziario o quaternario. Uniche eccezioni sono Bagheria, cui fanno riferimento molti comuni minori della costiera (anche se essa stessa, per la grande vicinanza col capoluogo, è ad esso legato da una forte dipendenza) e soprattutto Termini Imerese, che essendo situata a una maggiore distanza da Palermo, rappresenta un punto di riferimento per tutti i comuni orientali della provincia.
[modifica] Città principali
Stemma | Città | Popolazione (ab) |
Superficie (km²) |
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Palermo | 671.593 | 4.251 kmq |
[modifica] Palermo
Con 675.277 abitanti, è il fulcro vitale della provincia. Dinamica metropoli meridionale, seconda città del Mezzogiorno e sesto polo urbano d'Italia, Palermo è un importantissimo centro amministrativo, essendo sede degli uffici della più vasta e popolata Regione a statuto speciale del Paese, oltre a quelli provinciali e comunali. La città è un nodo fondamentale nei servizi, ed ospita i vertici di alcune realtà imprenditoriali di spicco, tra cui, nel campo della finanza il Banco di Sicilia, nell'editoria è uno dei centri più avanzati a livello nazionale con importanti case editrici (la Sellerio del famoso Montalbano su tutte), ed è inoltre un polo cantieristico grazie ai maggiori cantieri navali dell'Italia insulare. Sul fronte dei trasporti, il porto di Palermo è uno snodo cruciale nel traffico navale del Mar Tirreno, la sua Stazione Centrale è il terminal ferroviario più trafficato della Sicilia, e l'aeroporto cittadino è secondo nell'Isola.
Ma Palermo è anche una città d'arte, ricca com'è di monumenti di indiscusso valore e di disarmante varietà, ed ospita una fervente vita culturale, forte dei suoi prestigiosi teatri, della prospera attività editoriale e letteraria. Essa pullula di turisti nei mesi estivi e primaverili, ed in inverno è una stazione climatica di gran rinomanza: le temperature solitamente si aggirirano sui 18° C anche nella cattiva stagione, risultando la grande città climaticamente più felice d'Europa. La vita di Palermo è fortunatamente ancora in parte legata ai colori, ai profumi e ai sapori dei suoi pittoreschi quartieri tradizionali e dei suoi vivacissimi mercati rionali, tra cui celebri sono la Vucciria e Ballarò, vere icone mondiali della sicilianità.
Queste sono le cinque città maggiormente abitate della provincia, dopo Palermo.
Stemma | Città | Popolazione (ab) |
Superficie (km²) |
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Bagheria | 53.381 | 29 kmq |
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Monreale | 31.564 | 529 kmq |
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Partinico | 31.515 | 110 kmq |
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Carini | 28.733 | 76 kmq |
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Termini Imerese | 26.290 | 78 kmq |
[modifica] Bagheria
Bagheria, con 53.381 abitanti, è la seconda città della provincia alle spalle del capoluogo, da cui dista appena 15 km. La città, fondata solo nell'Ottocento, si è espansa tumultuosamente, assorbendo vere e proprie ondate di palermitani in fuga dal caos della città. In passato, vi sorsero splendide ville patrizie, gioielli della nobiltà palermitana e oggi unici richiami turistici di Bagheria: si tratta delle Ville Butera, di Valguarnera, di Ramacca, di Villarosa e soprattutto Villa Palagonia, nota per le 62 sculture mostruose.
[modifica] Monreale
Questo pittoresco centro di 34.662 abitanti, il cui nome lascia subito pensare alla probabile etimologia di Monte Reale, svetta sulla Conca d'Oro dall'alto dei suoi 310 m, che ne fanno la Palermo alta per eccellenza. In cima a questo colle, si può ammirare uno dei monumenti più significativi dell'arte religiosa in tutta Italia, vale a dire il famosissimo Duomo. Fondata dagli arabi, la città assunse sin d'allora l'importanza dovutale per la posizione dominante e strategica, tra la Valle del Belice, la Sicilia interna e il golfo che si apre attorno a Palermo, già all'epoca capitale dell'emirato e poi del regno di Sicilia. Oggi, Monreale è rinomata, oltre che per la sua arte e per le ondate di villeggianti palermitani che vi si riversano in cerca di refrigerio nelle torride estati siciliane, anche per l'artigianato legato al mosaico, e per le sue tradizioni popolari.
[modifica] Partinico
Partinico, che conta 31.515 abitanti, sorge a pochi chilometri dalla costa su un colle alto 175 m circa, vicino al monte Cesarò. la cittadina conserva una chiesa madre settecentesca ed un museo dotato di pinacoteca, e non dista molto da Carini.
[modifica] Carini
Carini è un centro di 28.733 abitanti di grandi bellezze artistiche, conservando un antico borgo medievale. Il suo notevole castello, appartenuto alla baronessa di Carini e rimaneggiato a più riprese dalla fondazione normanna, è, assieme al duomo, il maggiore monumento cittadino. La chiesa madre è la più fastosa delle tante antiche chiese di Carini, ma non l'unica attrazione turistica: singolare è infatti la Festa degli schietti (Celibi), che si tiene in periodo pasquale, e che richiama molti forestieri per la sua originalità.
[modifica] Trasporti
[modifica] Trasporto stradale
[modifica] Autostrade
La provincia di Palermo, ospitando il capoluogo regionale nonché la sesta metropoli d'Italia per popolazione, vanta una capillare rete stradale. Da Palermo nascono 3 delle 4 autostrade siciliane.
- L'A19 per Catania a Termini Imerese s'incunea nella Sicilia interna, e serve il collegamento tra il capoluogo e i grossi centri dell'hinterland orientale, Villabate, Bagheria e appunto Termini Imerese. Essendo a doppia corsia più corsia d'emergenza per ogni senso di marcia, risulta essere insufficiente a reggere la mole di traffico in entrata nel capoluogo, al che sono frequenti gli ingorghi già a partire da Villabate e fino all'ingresso in città.
- L'A20 per Messina è stata completata nel 2005, e per un notevole tratto ricade in provincia. Essa è per i criteri costruttivi più moderna dell'A19, ed adeguata agli standard autostradali riscontrabili nell'Italia centrale. La PA-ME è transitata da moltissimi mezzi, sia TIR e furgoni che dall'imbarco per il continente raggiungono Palermo e viceversa, che dai bus granturismo diretti a Cefalù o al capoluogo.
- L'A29 infine assicura il collegamento con Trapani e Mazara del Vallo, grazie ad una biforcazione che prevede l'attraversamento della piana di Trapani, interamente coltivata a vite.
[modifica] Strade statali
Numerose anche le strade statali, di cui a seguito si specificano la denominazione ed il tragitto:
- SS. 113: da Messina a Trapani (attraversa l'intera provincia da est ad ovest)
- SS. 118: da SS. 121 Bolognetta (Pa) ad Agrigento (attraversamento parziale della provincia sull'asse nord-sud)
- SS. 120: da SS: 113 Cerda (Pa) a Fiumefreddo di Sicilia (Ct) (attraversamento dell'entroterra della provincia)
- SS. 121: da Catania a SS. 113 loc. Acqua dei Corsari (PA) (si addentra anch'essa nell'entroterra)
- SS. 186: da Palermo a Partinico (interna alla provincia, serve il capoluogo in direzione ovest)
- SS. 188: da Marsala (Tp) a Lercara Friddi (Pa) (direzione ovest-est, si addentra nell'entroterra)
- SS. 188c: da SS. 189 Bisacquino a SS. 118 Corleone (Pa) (entroterra della provincia)
- SS. 189: da SS: 121 Roccapalumba ad Agrigento (attraversamento parziale dell'entroterra della provincia)
- SS. 285: Termini Imerese - Lercara Friddi (interna alla provincia)
- SS. 286: S. Ambrogio (Cefalù) - Bivio Geraci Siculo (Pa) (interna alla provincia)
[modifica] Trasporto ferroviario
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Per approfondire, vedi la voce Ferrovie siciliane. |
Da Palermo si diramano alcune linee ferroviarie di importanza rilevante nell'ambito della rete ferroviaria siciliana:
- La Palermo-Messina, o dorsale tirrenica, che è la più trafficata della regione, essendo transitata dai numerosi treni diretti all'imbraco per oltrepassare lo Stretto di Messina da tutta la Sicilia occidentale.
- La Palermo-Enna-Catania, che come pure la Palermo-Agrigento attraversa l'entroterra siciliano, e, per l'insufficienza delle tecnologie, è sotto-utilizzata, nonostante vi siano progetti di rifacimento non ancora attuati.
- La Palermo-Trapani. Quest'ultima, nel primo tratto tra il capoluogo e l'aeroporto, fa parte di un efficiente servizio di metropolitana, che si integra con la metro cittadina, che ancora è quasi tutta in superficie ed ha uno sviluppo estensivo limitato, analogamente peraltro alle altre ferrovie urbane dell'Italia.
[modifica] Trasporto aereo
In provincia gli aeroporti sono due: Palermo Boccadifalco, ormai non più utilizzato perché troppo vicino al centro urbano e Falcone e Borsellino a Punta Raisi. Quest'ultimo, noto come l'aeroporto di Palermo, nonostante la distanza con il centro sia non indifferente, si trova sulla costa rocciosa dell'omonima punta, ad ovest del capoluogo - cui è collegato dalla metropolitana e dall'autostrada A29 - e rappresenta il secondo scalo civile più trafficato dell'Isola ed uno dei più importanti del Paese, servendo la Sicilia settentrionale, occidentale ed in parte anche la Sicilia centrale.
[modifica] Trasporto marittimo
In provincia vi sono alcuni importanti scali marittimi, fra i quali primeggia indiscutibilmente il porto di Palermo, sede di attivissimi cantieri navali, nonché snodo fondamentale nel traffico marittimo del Tirreno. Il porto del capoluogo, infatti, segue quelli di Genova, Livorno e Napoli ed affianca quelli sardi per importanza nazionale, e da qui partono i traghetti per moltissime città: Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Cagliari, oltre ai servizi per Ustica ed altre isole minori siciliane, e per il porti esteri di Tunisi, Malta ed Atene. Esso registra inoltre un notevolissimo traffico commerciale, fungendo da principale approdo per le navi container che trasportano merci destinate a tutta la Sicilia. A Cefalù si trova un rinomato porto turistico, mentre Porticello ospita un caratteristico porticciolo di pesca, anch'esso molto rinomato nel settore disponendo peraltro di un coloratissimo mercato di pesce fresco.
[modifica] Economia
[modifica] Agricoltura, allevamento e pesca
L'agricoltura in provincia è fortemente sviluppata, grazie alla fertilità del suolo e alla bontà climatica. La provincia è infatti una delle maggiori produttrici di limone in Europa: l'agrume dorato viene estesamente coltivato in vaste aree soprattutto costiere e sub-costiere, approfittando del clima mite e delle buone condizioni geografiche. Il limone venne introdotto in provincia dagli arabi, nel IX secolo, assieme ad altre piante come il gelso ed il carrubo, la cui diffusione risulta tuttavia inferiore. Grande successo ha invece riscosso la produzione di cotone, settore in cui l'isola intera primeggia a livello nazionale, e in special modo dell'ulivo, che ricopre sterminate disese di campagne palermitane. Non ultima la viticoltura, principalmente sviluppata nelle colline dell'interno, che rende alcuni vini pregiati come il famoso Vino Corvo. Attività decisamente marginale è, al contrario, l'allevamento, mentre ricopre un ruolo di rilievo la pesca: anche se delle tante tonnare di un tempo resta poco più del ricordo, l'attività non ha certo cessato di essere praticata, e produce così soddisfacenti quantitativi di tonno e pesce spada in prima fila.
[modifica] Industria ed energia
[modifica] Cantieri navali
L'industria si incentra su alcuni poli industriali di rilevo: tra questi, i cantieri navali di Palermo, tra i più importanti del Paese a fianco di quelli di Genova, che si trovano presso il porto palermitano. Essi danno occupazione a centinaia di operai, e risultano in assoluto tra i più produttivi dell'intero bacino mediterraneo.
[modifica] Poli industriali
Termini Imerese è un polo industriale di indiscusso valore nazionale, poiché vi sono impianti a forte impatto occupazionale come lo stabilimento della FIAT, il minore tra gli stabilimenti FIAT d'Italia, è comunque il più importante stabilimento industriale della regione. Venne fondato nel 1970 col nome di SicilFiat, perché la Regione deteneva il 40% delle azioni; pochi anni dopo queste ultime furono vendute, e la fabbrica, inizialmente dotata di soli 350 addetti, che si occupavano della produzione della Fiat 500 e della 126, si ingrandì a dismisura, fino a superare i 1.500 lavoratori con la produzione della famosa Panda. A metà degli anni '80, gli addetti raggiunsero le 3.200 unità senza computare l'indotto, e lo stabilimento toccò l'apice; dagli anni '90, con le prime ristrutturazioni della fabbrica, centinaia di operai persero il lavoro e furono messi in cassa integrazione, al che oggi la FIAT di Termini dà lavoro a 1500 addetti, più 700 relativi all'indotto, impegnati nella produzione della Lancia Ypsilon, modello di grande successo.
[modifica] Energia
Sempre a Termini Imerese, a 6 km dall'abitato ed adiacente all'autostrada A19, sorge una delle maggiori centrali termoelettriche del Paese, che alimenta gran parte dell'Isola ed entrò in servizio nel 1963. All'interno dell'impianto, si trovano 3 unità termoelettriche a vapore da 110 megawatt ciascuna, 2 unità termoelettriche a vapore da 320 megawatt ciascuna e 2 unità turbogas da 120 megawatt ciascuna. La centrale è inoltre dotata di sale macchine e di generatori di vapore alti sia 35 m che, alcuni, 60 m. Poco presenti sono, invece, le fonti di energia alternativa, tra cui alcuni impianti per la produzione di energia eolica che si trovano nelle colline dell'interno.
[modifica] Commercio e servizi
Il settore terziario è abbastanza sviluppato. Nel campo del commercio, la rete di distribuzione è accentrata nel capoluogo e nei grossi comuni dell'hinterland, e si caratterizza per le medie dimensioni: il Palermitano non è infatti una provincia ad alta vocazione commerciale come quella catanese, forse anche per un minore spirito d'impresa e per le più profonde infiltrazioni mafiose. Sono comunque presenti in provincia centri commerciali di ampie dimensioni, nonché le succursali di quasi tutte le grandi catene commerciali internazionali.
Il settore di servizi è invece assai più corposo giacché Palermo è un centro amministrativo di rilievo nazionale, sende infatti di uffici regionali di una regione peraltro a statuto speciale, provinciali e comunali.
[modifica] Cultura
[modifica] Università e istruzione
In provincia si trova l'Università degli studi di Palermo, il penultimo ateneo fondato in Sicilia in ordine cronologico ed il primo per numero di iscritti, che sono oltre 70.000. L'Università palermitana è suddivisa in 12 facoltà, ed, oltre alle sedi presenti nel capoluogo, ha 9 sedi distaccate in tutta la Sicilia, di cui 3 sono in provincia (Castelbuono, Cefalù e Petralia Sottana) e la più grande è quella di Enna Bassa.
L'istruzione secondaria è anch'essa ampiamente assicurata non solo nel capoluogo, come è ovvio, ma altresì in molti comuni dell'hinterland, come Bagheria o Termini Imerese, che svolgono un ruolo di punto di riferimento per moltissimi piccoli centri circostanti, questi ultimi privi di alcun istituto superiore.
[modifica] Monumenti nazionali
Nel palermitano vi sono 6 monumenti nazionali della Repubblica Italiana.
[modifica] Monumenti Nazionali a Palermo
- Casa natale di Francesco Ferrara (r.d. n. 860 del 18/03/1928)
- Chiesa della Martorana (r.d. del 15/08/1869)
- Chiesa di San Giovanni degli Eremiti (r.d. del 15/08/1869)
- Chiesa di Santa Maria Maddalena (r.d. n. 462 del 14/07/1891)
[modifica] Monumenti nazionali a Monreale
- Chiesa Cattedrale (r.d. n. 1282 del 20/10/1942)
[modifica] Monumenti nazionali a Termini Imerese
- Tempio di Himera (r.d. n. 639 del 28/12/1905)
[modifica] Castelli
La provincia è assai ricca di castelli o architetture fortilizie di grande interesse, sparsi in tutto il territorio.
[modifica] Castelli a Palermo
- Castello di Maredolce
- Castello Utveggio sul Monte Pellegrino
- Palazzo Chiaramonte-Steri
- Porta Nuova
- Palazzo Sclafani
- Palazzo Aiutamicristo
- Palazzo Abatellis
- Torre Amari di Mondello
- Torre del Fico d'India di Mondello
- Torre della Tonnara di Mondello
[modifica] Castelli in provincia
- Torre Normanna di Altavilla Milicia
- Castello di Caccamo
- Castello di Carini
- Castello di Castelbuono
- Castello di Cefalà Diana
- Castello di Cefalù
- Castello Beccadelli di Marineo
- Castello dell'Emiro di Misilmeri
- Castello di Partinico
[modifica] Musei
Numerosi sono i musei nella sola Palermo, tra cui: il Museo Archeologico Regionale di Palermo, con una delle più ricche collezioni mondiali di arte punica e greca, Palazzo Abatellis, il Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitrè, il Museo delle Marionette, il Tesoro della Cattedrale di Palermo, la Civica Galleria d'Arte Moderna "E. Restivo", la Galleria Regionale della Sicilia, il Museo d'Arte e Archeologia " I. Mormino", il Museo dell'Istituto di Zoologia " G. Reverberi", il Museo del Risorgimento " V. E. Orlando", il Museo di Mineralogia di Palermo, Museo di Paleontologia e Geologia "G. G. Gemellaro" e l'Orto botanico.
Nel resto della provincia, si segnalano i seguenti musei:
- Museo dei quadretti votivi della Madonna della Milicia, Altavilla Milicia
- Civico Museo Antropologico di Balestrate, Balestrate
- Museo Civico di Bisacquino, Bisacquino
- Casa Museo di Bolognetta, Bolognetta
- Museo Mandralisca, Cefalù
- Museo Civico "Mons. Filippo Meli", Ciminna
- Antiquarium Comunale di Contessa Entellina, Contessa Entellina
- Museo Civico di Gangi, Gangi
- Museo delle Madonie, Geraci Siculo
- Museo Etno-Antropologico "Godranopoli", Godrano
- Galleria d'Arte "G. Sciortino", Monreale
- Tesoro del Duomo di Monreale, Monreale
- Antiquarium di Partinico, Partinico
- Museo Civico "A.Collisani", Petralia Sottana
- Museo del Centro di documentazione etnografica "U 'parmintieddu", Petralia Sottana
- Museo del Territorio "F. R. Fazio", Roccapalumba
- Museo Civico Iatino, San Cipirello
- Antiquarium di Solunto, Santa Flavia
- Museo Civico "B. Romano", Termini Imerese
- Museo Civico di Terrasini, Terrasini
[modifica] Chiese

Le maggiori chiese sono, a Palermo:
- Cattedrale di Palermo
- Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi
- Chiesa di San Cataldo
- Chiesa di San Giuseppe ai Teatini
- Chiesa del Carmine
- Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa
- Chiesa della Martorana
- Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
- Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella
- Chiesa della Magione
- Chiesa di Santa Caterina
- Chiesa di San Francesco d'Assisi
- Chiesa di Santa Cita
- Oratorio di San Lorenzo
- Oratorio del Rosario di San Domenico
- Chiesa di Santa Maria dello Spasimo
- Chiesa di Santa Maria alla Catena
- Chiesa di Sant'Agostino
- La Gancia
In provincia:
- Duomo di Cefalù, Cefalù
- Duomo di Monreale, Monreale
- Chiesa Madre, Carini
- Chiesa Madre, Partinico
- Santuario della Madonna della Milicia, Altavilla Milicia
[modifica] Folklore e tradizioni popolari
Il folklore in provincia di Palermo si esprime attraverso innumerevoli feste o sagre degne di nota, alcune delle quali di richiamo internazionale, come la Festa di Santa Rosalia a Palermo. Tra i principali appuntamenti, si ricordano, in ordine cronologico:
Periodo | Ricorrenza | Città |
---|---|---|
6 gennaio | Festa dell'Epifania | Piana degli Albanesi |
Febbraio | Fiera del Mediterraneo | Palermo |
Febbraio | Sagra del cannolo siciliano | Piana degli Albanesi |
Febbario | Sfilata carri allegorici ed eventi collaterali del Carnevale di Termini Imerese | Termini Imerese |
Venerdì Santo | Rito della Cerca | Collesano |
Settimana Santa | Riti pasquali | Tutti i comuni |
Aprile | Sagra del carciofo | Cerda |
1/3 maggio | Festa del SS. Crocifisso | Monreale |
14/15 luglio | Festa di Santa Rosalia | Palermo |
Agosto (metà) | Giochi medievali | Castelbuono |
Agosto (metà) | Festa della Madonna della Luce | Cefalù |
6/7/8 settembre | Festa della Madonna della Milicia | Altavilla Milicia |
6/7/8 settembre | Festa della Madonna della Milicia | Altavilla Milicia |
Ottobre | Coppa degli Assi | Palermo |
14/15 ottobre | Sagra del ficodindia | Roccapalumba |
1 novembre | Sagra della guastella | Capaci |
Natale | Celebrazioni del Santo Natale | Tutti i comuni |
[modifica] Teatri
Palermo è una città ricca di teatri, di cui due rivestono un'importanza storica per il loro prestigio non solo culturale ma anche architettonico: il Teatro Massimo ed il Teatro Politeama. Entrambi signorili edifici in stile neoclassico, sono dei templi della cultura siciliana, e ad essi va aggiunto, per la frequenza di esibizioni eccellenti nel mondo della musica e dello spettacolo contemporaneo, il Teatro di Verdura, sede di numerosi grandi eventi nel corso dell'anno soprattutto in estate.
Peculiare è il teatro dei pupi: in provincia, e specialmente a Cefalù, vi sono alcuni dei più celebri maestri pupari siciliani, appartenenti alla scuola palermitana che, a differenza di quella catanese, produce pupi di minor dimensione ma molto più agili e pertanto assai più spettacolari. I maestri pupari della provincia effettuano infine tournée all'estero.
[modifica] Cinema e letteratura
La terra palermitana, per il suo particolare e multiforme fascino, ha da sempre attirato l'attezione degli artisti. Essa è dunque protagonista di numerosi film e libri, tra cui si ricordano i seguenti.
Film |
Film ambientati a Palermo:
Film ambientati a Cefalù:
|
Libri |
Libri ambientati a Palermo:
Libri ambientati a Cefalù:
Libri ambientati a Bagheria:
|
[modifica] Personalità
- Cinema e teatro: Vittorio De Seta, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Franco Maresco, Giuseppe Tornatore, Emma Dante, Ficarra e Picone.
- Musica: Franco Mannino, Gino Marinuzzi, Alessandro Scarlatti, Giovanni Sollima.
- Letteratura: Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Luigi Natoli, Michele Perriera, Santo Piazzese, Ignazio Buttitta, Giovanni Meli, Michele Amari, Dacia Maraini
- Pittura e scultura: Mario Rutelli, Fedele Tirrito, Giacomo Serpotta, Renato Guttuso.
- Religione: Santa Rosalia.
- Politica: Ugo La Malfa, Leoluca Orlando, Rosalino Pilo.
- Lotta alla mafia: Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Boris Giuliano, Peppino Impastato, Pino Puglisi.
- Alchimia: Cagliostro.
[modifica] Gastronomia
La cucina palermitana è ricca e variegata. Tra i primi piatti, specialità locali sono la pasta con le sarde, gustosa pietanza a base di pesce, la pasta con la mollica, pasta cotta al forno e condita di "mollica" (pangrattato) fritta ed altri aromi, la caponata di melanzane, ottima pietanza vegetariana. Un posto a parte merita il famosissimo pani ca' meusa (pane con milza), icona alimentare della città, saporitissimo crostino ripieno di milza fresca, che spopola tra le bancarelle dell'intera provincia. I secondi più diffusi sono il maiale, il castrato e la sasizza, vale a dire la particolarissima salsiccia che si produce in molte località, tra cui spicca Altavilla Milicia. Originali sono gli spiedini alla palermitana, eccezionali involti di carne di vitello farciti di pangrattato, uva passa, pinoli, formaggio, con aggiunta di alloro e cipolla. Famose anche le sarde a beccafico, preparate con pangrattato, limone e pinoli. Palermo è internazionalmente nota anche per lo sfincione, sorte di superbe "pizze" condite con pomodoro, pangrattato e cipolla, ma soprattutto per le panelle, inimitabili impasti fritti con cui si imbottisce il pane: le friggitorie ambulanti ne sono piene zeppe. Ovunque sono presenti le arancine. Ancora, la vastissima pasticceria vanta la frutta di martorana (dal nome del monastero palermitano), pasta colorata e modellata con le forme di personaggi o animali secondo la tradizione pasquale; la nota Cassata, torta in pan di Spagna rivestita di glassa e canditi; il magnifico gelo di melone, sorta di gelatina ricavata dall'anguria; refrigeranti e tipicissime sono le granite al limone.
[modifica] Dialetto e minoranze linguistiche
Nella provincia di Palermo è parlata la lingua siciliana, come in tutta la regione, anche se nella variante palermitana, parte del gruppo occidentale. Quest'ultima presenta caratteristiche e peculiarità proprie e, va detto, è la variante più nota del dialetto siciliano. Essa si distingue, fra l'altro, per particolari fenomeni fonetici come l'assimilazione della liquida ralla n o alla m nei grouppi consonantici rm o rn, come nelle parole Palermu, Palermo (letta Paliemmu) e infernu, inferno (letta infiennu). la dittongazione di e in fine di sillaba (in sillaba aperta) è un fenomeno analogo a quello dell'antico toscano, poi ereditato dall'italiano in parole come lieve (Lat. levis) e buono (lat. bonum).
Nella zona di Piana degli Albanesi si parla invece la lingua albanese, variante antica del moderno albanese: si tratta di area alloglotta di cui la cittadina costituisce il centro della maggiore comunità albanese della Sicilia, gruppo etnico-linguistico che si è mantenuto abbastanza compatto nel corso dei secoli. Il palermitano si colloca dunque tra le province meridionali d'Italia dove vi sono le maggiori concentrazioni della popolazione di stirpe albanese. Il dialetto siciliano si trova a sud di una isoglossa importante che passando poco a nord di Cosenza continuando fino a nord di Taranto, divide il meridionale mediano da quello estremo, cui appunto appartiene il gruppo siciliano.
[modifica] Legalità
La legalità in provincia rientra negli standard nazionali, ma, a differenza del Nord del Paese dove i crimini più diffusi sono addebitabili ad organizzazioni o bande staccate, qui esiste, nei tessuti sociali più umili, la presenza di un'illegalità di stampo mafioso, che è però limitata, almeno ai giorni nostri, ai contesti più scadenti e insani.
[modifica] Mafia
La criminalità organizzata è il più grave fenomeno di sub-cultura che si manifesta nella provincia, che è infatti tristemente nota nel mondo per la presenza, circoscritta ad ambienti metropolitani malsani, di Cosa Nostra, la potente mafia siciliana che ha a Palermo la sua maggiore sede operativa.
Purtroppo negli anni si è molto strumentalizzata questa terra dipinta spesso come consensiente ostello del fenomeno mafioso, e non in quanto sua vittima, qual è in realtà. Le radici storiche della criminalità in Sicilia, con particolare refirimento a Palermo e provincia, sono profondamente legate al brigantaggio, per difendersi dal quale i proprietari terrieri assunsero i primi mafiosi, scagnozzi che tenevano lontani i briganti dalle campagne. Queste sette furono denunciate all'opinione pubblica internazionale con la commedia di successo scritta nel 1863 da Giuseppe Rizzotto, I mafiusi de la Vicaria, ambientata nelle grandi carceri palermitane. l'intreccio tra la mafia e i possidenti terrieri rimase saldissimo, ma quel che è peggio è che lo stesso Stato si appoggiò a Cosa Nostra per scongiurare e reprimere eventuali rivolte in Sicilia, sia con Crispi che sotto i primi anni di Mussolini. Quest'ultimo, tuttavia, promosse una feroce campagna di sradicamento della mafia, e nel Ventennio fascista scattarono centinaia e centinaia di arresti e furono indetti innumerevoli processi, talvolta senza neanche prove, che di fatto paralizzarono i tentacoli della Piovra. Ma la polizia fascista fu tanto accanita da suscitare il malcontento popolare nei confronti dello Stato, che rimane tutt'oggi il principale bastone che sorregge la Mafia dei padrini. Finita questa parentesi, Cosa Nostra tornò nel più pieno vigore, specie durante il cosiddetto Sacco di Palermo, quando oltre 3.000 licenze edilizie furono concesse in città alle stesse 5 persone, invero prestanome asserviti ai più potenti boss con la distruzione di alcune meravigliose ville liberty del centro di Palermo, rimpiazzate da giganteschi edifici.
Se fino agli anni '70 la mafia era totalmente immune da ogni processo (perfino i due super-boss Bernardo Provenzano e Salvatore Riina, entrambi corleonesi, furono assolti a Bari per insufficienza di prove), con i due decenni successivi lo Stato coiminciò ad assestarle i primi duri colpi, che culminarono nei famosi maxiprocessi di Palermo che, tra le conseguenze, ebbero purtroppo l'uccisione dei giudici in prima fila nella lotta ai padrini, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ribattezzate come l'attacco allo Stato. Ma Roma, a seguito di queste stragi mafiose, inviò l'esercito sull'isola, che fu raggiunta da ben 20.000 soldati per ben 6 anni, col compito di presidiare tutti gli obiettivi sensibili. Fu arrestato in quel periodo Totò Riina, mentre l'11 aprile 2006 venne acciuffato a Corleone il boss assoluto, Provenzano. Ancora oggi la mafia, nonostante i continui attacchi inferti dallo Stato, pare gestisca un enorme giro d'affari, che l'Eurispes ha quantificato in 13 miliardi di euro annui.
[modifica] Turismo
La provincia è una rinomata meta del turismo nazionale ed internazionale, poiché offre diverse attrazioni: i monumenti di Palermo, città d'arte e cultura, le bellissime spiagge di Mondello, Campofelice di Roccella e Cefalù, quest'ultima vivacissima cittadina turistica con funzionali strutture alberghiere, un prezioso centro storico, un porto turistico, un lungomare, la celebre Rocca e, infine, spiagge attrezzate.
[modifica] Turismo culturale
[modifica] Palermo
Palermo, Monreale e Cefalù sono tre delle più belle e note città d'arte d'Italia. Palermo, fondata già dai fenici in epoca antichissima, conobbe una moltitudine di dominazioni, da quella degli arabi, che la resero la più fiorente capitale del Mediterraneo, a quelle di normanni, svevi, aragonesi, spagnoli e infine Borboni. Da tutti questi popoli diversi, la città trasse monumenti e vestigia che ancora conserva, esercitando un fascino notevole sul visitatore.
Oggi Palermo si presenta ricca di chiese, teatri, palazzi ed architetture d'indiscusso pregio. Oltre alla famosa Cattedrale di Palermo, grandiosa opera d'arte, si noti la Chiesa di San Cataldo, in stile arabo-normanno, presenta le tre famose cupolette rosse che ricordano il gusto orientale, mentre all'interno offre un tripudio di opere d'arte. Altra chiesa famosa è quella della Martorana, con meravigliose volte affrescate da Olivio Sozzi e Guglielmo Borremans, e stupendi mosaici nella cupola del Cristo. La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti è un altro capolavoro arabo-normanno, con 5 cupole, campanili e raffinati arabeschi.
Palazzo dei Normanni è il più celebre edificio della città: già reggia, è oggi sede dell'Assemblea Regionale Siciliana, il parlamento della Sicilia. Il magnifico edificio, che ha una facciata barocca ed una normanna appunto, ospita all'interno la Cappella Palatina, stuccata di oro e dipinti che ne ricoprono interamente la superficie. Attaccata al palazzo dei Normanni è la Porta Nuova, monumentale arco di trionfo attorniato da alte palme. La Zisa è un altro edificio storico d'origine anch'esso araba, mentre sono affascinanti scorci barocchi della città come i famosi Quattro Canti di città, la splendida Fontana Pretoria con innumerevoli statue di figure nude, e i magnifici teatri: il Teatro Massimo, pregevolissima opera neoclassica con l'auditorium più grande d'Europa, ed il Teatro Politeama, altro pregevolissimo edificio neoclassico-pompeiano di elevata monumentalità.
[modifica] Monreale
Monreale sorge su un colle ad oltre 300 m d'altitudine, giusto alle spalle di Palermo, di cui da quassù si hanno impareggiabili vedute. La città è una meta turistica molto apprezzata, però, grazie al suo Duomo, un'opera d'arte di fattura pregevolissima, visitata da moltissimi turisti.
La cattedrale di Monreale è scrigno di un famoso Cristo Pantocratore, analogo a quello di Cefalù, e di innumerevoli opere d'arte, che si accentrano nel transetto e nei colonnati arabeschi della navata centrale. Bellissimo è inoltre il chiostro, con capitelli intagliate a scene bibliche.
[modifica] Cefalù
Cefalù è una ridente cittadina 70 km ad est da Palermo, e sorge adagiata sulla costa sabbiosa ai piedi di una Rocca un tempo consacrata ad un culto pagano. Una delle attrazioni turistiche di maggior richiamo della Sicilia, ed una delle sue icone più conosciute nel mondo, Cefalù conserva notevoli bellezze artistiche, dal suo Duomo normanno - noto per il mosaico del Cristo Pantocratore e per le sue due torri campanarie non perfettamente simmetriche - al lavatoio medievale, al Museo Mandralisca. Il centro storico cefalitano conserva vicoli lastricati in pietra che collegano il porticciolo turistico al tessuto urbano sovrastante.
Ma la cittadina deve molta della sua fame alla sua incantevole marina, con uno dei lungomare più noti d'Italia, ed interminabili spiagge dorate, che in estate vengono letteralmente prese d'assalto da orde di turisti provenienti da tutto il mondo. Cefalù, assieme a Taormina, è probabilmente la più affollata località turistica di Sicilia, forse perché risulta una completa sintesi tra cultura e natura, coniugando le spiagge attrezzate e il mare turchino, alla bellezza di chiese e monumenti d'antica origine e pregevole fattura.
[modifica] Turismo balneare
La provincia di Palermo presenta alcune delle località balneari più interessanti della Sicilia: le famosissime Mondello e Cefalù, oggetto di massive presenze nei mesi estivi, ma anche le splendide costiere, molto rinomate soprattutto nel turismo locale, di Altavilla Milicia e Trabia.
[modifica] Mondello
Mondello si affaccia sull'omonima baia ad ovest del capoluogo, racchiusa tra monte Pellegrino e monte Gallo. Fino ai primi del Novecento, era un'area paludosa dov'era stabilita una delle tante tonnare allora sparse sulle coste sicule. Una illuminata idea consentì la bonifica della zona, da decenni assurta alla "spiaggia dei palermitani". Dell'antico borgo marinaio rimangono oggi la torre della tonnara, risalente al 1445, ed il porticcioo dei pescatori, mentre le spiagge sabbiose sono ormai invase annualmente da migliaia di bagnanti in gran parte palermitani. A Mondello si pratica inoltre il windsurf, e molte altre attività sportive da spiaggia. Il limpido mare di Mondello offre infine interessanti fondali, amati dai sub per le bellezze della natura sottomarina, con una grande varietà di specie ittiche.
[modifica] La costiera di Campofelice e Cefalù
Il mare tra Campofelice di Roccella e Cefalù è tra i più apprezzati della provincia. A Campofelice, le spiagge sono sabbiose e molto vaste, e riservano inoltre un fondale bassissimo e morbido, per cui è possibile addentrarsi in profondità nelle acque cristalline continuando a toccare.
Cefalù è invece circondata da costiere di raro fascino, tra cui è possibile scovare angoli di suggestività impareggiabile, scavati dalle onde nell'aspra roccia. Non mancano tuttavia le interminabili spiagge attrezzate di sabbia, che costeggiano per intero il lungomare, e vengono regolarmente prese d'assalto da innumerevoli turisti provenienti da tutto il mondo.
[modifica] La costiera di Altavilla Milicia e Trabia
Da Altavilla Milicia a Trabia, si incontra una costa di grande bellezza. Ad Altavilla, paese nei pressi di Bagheria, poco distante dal capoluogo, i 7 km di spiaggia sono costituiti da una magnifica ed affascinante scogliera, che raggiunge il culmine nei mirabili affioramenti rocciosi, come quello, incantevole dell' Ombelico di Venere, sottostante il promontorio su cui sorge la secolare Torre Normanna. Anche qui sono presenti le spiagge attrezzate in ghiaia e sabbia, ma la particolarità degna di nota è la suggestività di una spaggia di roccia, in cui le acque di un limpido mare penetrano tra i multiformi scogli creando straordinari giochi. Trabia è anch'essa nota per la sua costiera, analoga a quella altavillese e pur essa dotata di strutture ricettive specializzate.
[modifica] Turismo invernale
Le Madonie offrono diverse opportunità di praticare un turismo prettamente invernale all'interno dell'omonimo parco, ma è certamente Piano Battaglia, l'unica stazione sciistica siciliana oltre all'Etna, la maggiore attrazione.
[modifica] Piano Battaglia
Piano Battaglia è un località madonita la cui altitudine si attesta a 1572 m sul livello del mare: si trovano qui gli unici impianti sciistici della Sicilia assieme a quelli etnei. Pertanto, Piano Battaglia è una nota e frequentata località di montagna, le cui piste da sci sono tre, la Giovanni Falcone, la Paolo Borsellino, la Panoramica e la Vincenzo Mollica, quest'ultima solo per esperti. Le piste vanno dai 1840 m del Mufara (alla stessa altitudine si trova un rifugio alpino), con un'estensione di 3,5 km, ai 1570 m di Piano Battaglia. La Mufaretta, di 0,5 km, tocca invece quota 1630 m.
[modifica] Pizzo Carbonara
Pizzo Carbonara, con 1979 m sul livello del mare, è la seconda vetta di Sicilia dopo l'Etna. Si può raggiungere scegliendo tre sentieri diversi, e attraversando faggiete e paesaggi d'alta quota. Sfiorando i 2000 m d'altitudine, Pizzo Carbonara, spesso innevato, può essere improvvisamente avvolto da fitte nebbie o scosso da precipitazioni, per cui è bene raggiungerlo equipaggiati dovutamente. Il panorama è più unico che raro, e va dalla Sicilia occidentale alla Sicilia centrale.
[modifica] Sport
Il panorama sportivo provinciale è molto ricco e dinamico.
[modifica] Automobilismo
Sicuramente la gara più famosa nel mondo che si svolgeva in provincia di Palermo era la Targa Florio che si disputò dal 1906 al 1977 sul percorso stradale del circuito delle Madonie. Successivamente la gara è stata trasformata in un rally denominato Rally Targa Florio che si disputava sullo stesso percorso del circuito delle Madonie.
[modifica] Calcio
Il calcio è sviluppato in provincia fino ai massimi livelli, quelli, ossia, della Serie A, dove milita l'U.S. Città di Palermo, importantissima unione sportiva presieduta dal noto imprenditore veneto Maurizio Zamparini, che ha ridato linfa alla squadra, rifondata nel 1987 dopo il fallimento della precedente, nata a sua volta nel 1900. Storicamente, il team calcistico palermitano entrò in Serie A nel 1932, nel 1972, e nel 2004, e tuttora vi permane, al contrario degli anni precedenti, senza particolari difficoltà finanziarie.
[modifica] Impianti sportivi
Tra gli impianti sportivi più importanti, si ricorda, per il calcio, lo Stadio Renzo Barbera di Palermo, con una capienza di oltre 37.000 posti e sede di partite di Serie A (tra cui i caldissimi derby siciliani Palermo-Messina e soprattutto Palermo-Catania), Coppa Italia e Coppa Uefa, nonché tra gli stadi in cui si giocarono i Mondiali di calcio Italia '90.
Altri impianti considerevoli sono insiti nel grande Palazzetto dello Sport di Palermo, con una capienza approssimativa superiore ai 10.000 posti a sedere, lo Stadio delle Palme impianto per le gare di atletica leggera, l' Ippodromo della Favorita dove si disputano corse di trotto, la Piscina Olimpionica, l' pista automobilistica di Cerda ed altri impianti sportivi sparsi per l'intera provincia.
[modifica] Bibliografia
- Gioacchino Lanza Tomasi, Giuseppe Leone, Sicilia - le anime del paesaggio, Bruno Leopardi Editore, Ragusa, 1936, ISBN 8887135304
- Matteo Collura, Giuseppe Leone, Melo Minnella, Palermo, Bruno Leopardi Editore, Palermo, 1999, ISBN 8887135096
- Maria Anastasio, Giuseppe Leone, Il divino e il meraviglioso - Feste religiose di Sicilia, Bruno Leopardi Editore, Palermo, 2000, ISBN 88 87135-21-5
- G. Agnello di Ramata, Cefalù, Edizioni Flaccovio, Palermo, 1962
- G.Messina, L.Stramondo. Le riserve naturali gestite dall'Azienda Regionale Foreste Demaniali Azienda Foreste, Palermo, 2002
[modifica] Altri progetti
Wikinotizie contiene notizie di attualità su Provincia di Palermo
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[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale dell'Amministrazione provinciale
- Informazioni dal portale Sicily Web
- Azienda Provinciale del Turismo
- Confindustria Palermo
- Provincia di Palermo (informazioni turistiche dal sito ufficiale della regione Siciliana)
- Sito dell'Università degli studi di Palermo
- Immagini da Palermo
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