Armi della Terra di Mezzo
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[modifica] Armi canoniche
[modifica] Armi uniche
[modifica] Aeglos
Aeglos (o Aiglos) era la lancia appartenuta ad Ereinion, detto anche Gil-galad. Il suo nome significa "punta di neve" (da aeg: appuntito; los: neve)
[modifica] Anglachel e Gurthang
Anglachel ("ferro astrale" in Sindarin) è una spada dalla lama estremamente dura e temperata (era una in grado di spezzare "qualsiasi ferro tratto dal suolo") che l' Elfo Scuro Eöl forgiò, insieme alla gemella Anguirel, ricavando il materiale da una stella cadente (ferro meteorico, quindi, probabilmente ricco di terre rare, il che spiegherebbe le eccezionali qualità dell'arma).
Eöl diede, non senza una certa riluttanza, questa spada a Thingol come prezzo per rimanere nella sua foresta, il Nan Elmoth.
Thingol donò l'arma al suo vassallo Beleg, quando questi partì per cercare di convincere Túrin a ritornare con lui nel Doriath,e in quest'occasione la moglie del re, Melian profetizzò:
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«Vi è malizia in questa spada. Il nero cuore del fabbro vi risiede ancora. Non amerà la mano che la impugna, né rimarrà con te a lungo.»
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(da Il Silmarillion di J. R. R. Tolkien)
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Ad un certo punto, Beleg stava cercando con questa di liberare Túrin, che era stato preso prigioniero dagli Orchi ed era svenuto, dai suoi lacci; tuttavia la lama scivolò, ferendo Túrin. Quest'ultimo, riscossosi all'improvviso, non riconobbe Beleg, e lo uccise con Anglachel, un errore fatale che rimpianse a lungo.
Túrin, fu poi condotto da Gwindor alla sua patria, il Nargothrond, e qui la spada Anglachel fu riforgiata dagli esperti fabbri del Nargothrond, e fu ribattezzata dal suo nuovo portatore, Túrin, col nome di Gurthang, che significa Ferro di Morte. Gli Orchi e gli Elfi soprannominarono la spada, e chi la portava, "Mormegil" (La Spada Nera).
Túrin successivamente uccise grazie alla spada Glaurung, ma quando poco dopo scoprì che sua moglie era in realtà sua sorella, si suicidò per l'orrore, gettandosi disperato sulla sua stessa arma.
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«"Salve a te Gurthang! Tu non conosci padrone o lealtà, salvo la mano che ti impugna. Da nessun sangue ti ritrai. Vorrai quindi prendere quello di Túrin Turambar, mi finirai alla svelta?"
E dalla spada si levò in risposta una fredda voce: "Certamente. Berrò volentieri il tuo sangue, così scorderò il sangue di Beleg, il mio padrone, e quello di Brandir, ingiustamente ucciso. Ti finirò alla svelta."» |
(da Il Silmarillion di J. R. R. Tolkien)
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[modifica] Anguirel
Anguirel era una delle due spade forgiate dall' Elfo Scuro Eöl usando come materiale una meteorite. Una, Anglachel, fu donata dall'artefice Thingol in cambio del suo permesso di dimorare nel Nan Elmoth, ma l'altra Eöl la tenne per sé.
Fu poi sottratta ad Eöl dal figlio Maeglin, quando questi scappò con la madre Aredhel per dirigersi a Gondolin. La lama venne probabilmente smarrita a seguito della caduta di Gondolin.
[modifica] Angrist
Angrist (in Sindarin: "Tagliaferro") era un pugnale forgiato dal rinomatissimo fabbro Telchar di Nogrod, appartenuto a Curufin. Era così affilato e potente da non poter essere tenuto nel fodero; venne sottratto a Curufin da Beren, il quale lo usò per svellere uno dei Silmaril dalla Corona Ferrea di Morgoth; quando Beren cercò di impadronirsi anche delle altre due Gemme, la lama si scheggiò.
[modifica] Aranrúth
Aranrúth ("Collera del Re"), era la spada di Elu Thingol, Re del Doriath e Alto Re dei Sindar. È probabile che alla sua morte sia stata ereditata da suo nipote Dior, e successivamente, sia passata nelle mani dei Re di Númenor, discendenti di Dior. Andò perduta inseme ad Ar-Pharazôn, quando questi fu seppellito sotto le spiagge di Aman.
[modifica] Ascia di Durin
L'Ascia di Durin era il massimo cimelio dei Nani del Popolo di Durin, appartenuta a Durin I, padre di tutti i Lungobarbi. Rimase a Khazad-dûm dopo che questa colonia fu abbandonata nell'anno 1981 della Terza Era. Nel 2989 T.E. fu ritrovata dalla spedizione guidata da Balin, e perduta nuovamente nel 2994, quando la colonia venne distrutta.
[modifica] Belthronding e Dailir
Belthronding, un arco incantato di tasso nero e Dailir, una freccia infallibile in grado di ritornare sempre indietro, appartenevano entrambe a Beleg Cúthalion, e sono citate nel Lai dei figli di Húrin.
[modifica] Dagmor
Dagmor era il nome della spada appartenuta a Beren. Non si hanno altre informazioni su quest'arma, o su che fine abbia fatto.
[modifica] Dramborleg
Dramborleg era la grande ascia usata da Tuor. Sembra che riuscisse a muoversi addirittura di sua volontà, e uccise ben cinque Balrog durante la Caduta di Gondolin. Dopo la partenza del suo padrone per l'Ovest, rimase ai suoi discendenti, e divenne così uno dei cimeli della casa regnante di Númenor, e andò perduta durante l'inabissamento dell'isola alla fine della Seconda Era.
[modifica] Freccia Nera, la
La Freccia Nera era un cimelio della casata di Girion, ereditata Bard l'arciere. Era l'ultima freccia rimasta a Bard quando Smaug attaccò Pontelagolungo, e con questa l'arciere riuscì a colpire il drago nel suo unico punto vulnerabile, uccidendolo.
La Freccia Nera fu forgiata dal nano Thror, che nel libro Lo Hobbit era "Re Sotto La Montagna". Non è noto se avesse proprietà magiche, ma Bard diceva di essere sempre riuscito a recuperarla dopo averla utilizzata (come la freccia Dailir di Beleg).
[modifica] Freccia Rossa, la
La Freccia Rossa rappresentava il simbolo con cui Gondor chiedeva aiuto ai suoi alleati in caso di necessità.
Era una freccia con delle penne nere, costituite da filamenti di acciaio e prendeva il suo nome dalla punta, dipinta di rosso, a simboleggiare il sangue e quindi la serietà della situazione. Anche le frecce degli Orchi avevano le penne nere.
La Freccia Rossa viene menzionata la prima volta quando Borondir di Gondor insieme a cinque messaggeri cavalcarono verso nord, lungo il corso dell' Anduin, per rintracciare gli antichi alleati di Gondor, gli Éothéod, quando Gondor venne invasa dagli Esterling nel 2509 della Terza Era. Borondir fu il solo sopravvissuto della spedizione e consegnò la Freccia Rossa al Re degli Éothéod, Eorl il Giovane.
Più tardi, divenne il simbolo della chiamata a raccolta per i Rohirrim. La Freccia Rossa fu portata a Rohan da Hirgon nella Guerra Dell'Anello e Théoden Re cavalcò insieme ai suoi uomini verso la Battaglia dei Campi del Pelennor.
[modifica] Glamdring
Glamdring era la spada forgiata per il Sire Elfico Turgon nella Prima Era. Andò smarrita per migliaia di anni, finché non venne rinvenuta da Gandalf (insieme a Pungolo e Orcrist) nella tana degli Uomini Neri ne Lo Hobbit, il quale la tenne per sé, e continuò ad indossarla lungo tutti gli eventi della trilogia de Il Signore Degli Anelli.
Glamdring viene tradotto "Battinemici", e gli Orchi ne Lo Hobbit la chiamano spregiativamente "Martello".
Glamdring, insieme alla gemella Orcrist, vengono descritte ne Lo Hobbit come corredate da splendidi foderi e con l'impugnatura riccamente decorata da gioielli. Nei Racconti incompiuti, una delle note alla storia di Tuor recita che la spada di Turgon era "...bianca ed oro...in un fodero d'avorio..." benché Glamdring non sia menzionata, è ragionevole presumere che sia proprio lei la spada descritta.
Con tutta probabilità Glamdring venne portata nelle Terre Imperiture da Gandalf alla fine della Terza Era.
Glamdring è istoriata con rune in lingua elfica. Nel film de Il Signore Degli Anelli diretto da Peter Jackson, le rune recitano "Turgon Aran Gondolin, Tortha gar a matha Glamdring, Vegil Glamdring gud daelo. Dam an Glamhoth." che si traduce "Turgon, re di Gondolin, porta e maneggia la spada Glamdring, Terrore del reame di Morgoth, Martello degli Orchi."
Questa iscrizione non viene mai menzionata in nessuno degli scritti di J. R. R. Tolkien. Tutto quello che Tolkien dice ne Lo Hobbit è che i nomi delle spade erano scritti in rune, ma non aggiunge altro. L'iscirizione inventata per la spada nel film tuttavia, è plausibilie, in quanto Elrond ne Lo Hobbit era stato in grado di identificare che la spada era appartenuta a Turgon.
Sorge però qui un problema, in quanto l'iscrizione è scritta in Sindarin, ma in un tardo articolo J. R. R. Tolkien afferma chiaramente che Turgon aveva ristabilito il Quenya come linguaggio ufficiale della sua casata in Gondolin. Curiosamente, viene menzionato ne Lo Hobbit il fatto che Gandalf non sia riuscito a decifrare le rune, mentre Elrond sì, suggerendo così che esse erano scritte in normale Cirth, ma in un modo speciale tale per cui Gandalf non sia riuscito ad interpretarle. O, più probabilmente, ci si trova di fronte ad un'inconguenza tra le opere di Tolkien (Occorre ricordare che Lo Hobbit originariamente non era stato concepito per integrarsi in modo stretto con il corpus mitologico del Silmarillion.
Benché l'iscrizione nella versione cinematografica sia scritta in un Sindarin e Cirth "contemporanei" agli eventi de Il Signore degli Anelli, è più che lecito pensare che i linguaggi Elfici sicuramente siano cambiati dall' epoca di Turgon, cosicché è possibile che Elrond, in quanto reduce della Prima Era, sia stato in grado di leggere l'iscrizione mentre Gandalf, che ha vissuto ad Aman fino alla Terza Era, non ne sia stato in grado in quanto poco pratico di elfico antico.
Come tutte le spade forgiate dagli elfi, Glamdring dovrebbe risplendere di luce bianca od azzurrina quando ci sono Orchi (o Balrog) nelle vicinanze, come Pungolo, la spada di Frodo o Orcrist, la spada di Thorin Scudodiquercia, che furono anch'esse forgiate a Gondolin. Tuttavia questo particolare è stato omesso nella trilogia cinematografica de Il Signore Degli Anelli in quanto si è pensato che potesse confondere il pubblico.
[modifica] Grond
Grond (detto anche Martello degli Inferi) è il nome di due armi dell'universo fantasy creato da J.R.R. Tolkien
Nella Prima Era, Grond era il martello da guerra di Morgoth Bauglír, che lo brandì nel suo duello contro Fingolfin. Ogni volta che il martello colpiva il suolo, formava un vero e proprio cratere, da cui salivano fumo e fiamme. Morgoth riuscì ad uccidere l'Alto Re, ma non senza venire ferito ben sette volte. (otto, contando il piede).
Durante la Guerra dell'Anello nella Terza Era, questo nome è stato usato per un enorme ariete, lungo un centinaio di piedi e con la testa forgiata a forma di lupo, che venne utilizzato durante l'assedio di Minas Tirith. Con l'aiuto degli incantesimi che il Re Negromante di Angmar aveva gettato sull'arma durante la sua forgiatura a Mordor, Grond fu in grado di abbattere i formidabili cancelli di Minas Tirith in appena tre colpi.
Nella trasposizione cinematografica del Ritorno del Re curata da Peter Jackson, Grond erutta fiamme dalle sue fauci e viene spinto da enormi creature simili a rinoceronti; e l'intera struttura portante della macchina da guerra ricorda le fattezze di un lupo.
[modifica] Gúthwinë
Gúthwinë (In inglese antico "Amica della battaglia") era la spada appartenuta ad Éomer, che la portò con se nella battaglia del Trombatorrione e, con ogni probabilità, anche nella battaglia sui Campi del Pelennor ed in quella davanti al Morannon.
[modifica] Herugrim
Herugrim era la spada di Re Théoden. Egli la affidò a Gríma il Vermilinguo il quale, con la scusa di tenerla al sicuro, la nascose per lasciarla ad arrugginire.La spada venne rispolverata quando Gandalf guarì Théoden.
[modifica] Lame dei Tumuli
Le Lame dei Tumuli erano pugnali o spade corte forgiate nel reame di Arnor verso la metà della Terza Era. Vennero ritrovate dagli Hobbit nel tumulo di uno Spettro dei Tumuli, e Tom Bombadil le diede loro perché le usassero come spade a taglia di Hobbit nel loro viaggio. La spada di Frodo si ruppe nel confronto col Nazgul sulle rive del fiume vicino a Gran Burrone, e venne rimpiazzata da Pungolo. Sam, Merry e Pipino conservarono le loro.
L'arma di Merry ebbe un ruolo fondamenta le nella Battaglia dei Campi del Pelennor: essendo stata incantata col potere di ferire il Re Negromante stesso dal fabbro di Arthedain che la forgiò tempo fa, questa particolare lama spezzò l'incantesimo che proteggeva le carni del Nazgul e ne perforò il ginocchio quando Merry lo colpì, facendolo cadere e dando ad Éowyn, che senza questo aiuto sarebbe stata sopraffatta senza speranza alcuna, la possibilità di ucciderlo.
Le Lame dei Tumuli sono descritte come di colore rossastro, con iscrizioni in caratteri risplendenti nella lingua di Númenor. Non arrugginiscono mai, finché sono tenute nei loro foderi, e sono tutte corredate di "incantesimi esiziali per Mordor".
[modifica] Narsil e Andúril
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Per approfondire, vedi la voce Narsil. |
Narsil era la spada del Re Elendil dei Dúnedain. Venne forgiata durante la Prima Era dal Nano Telchar, sicché è "cugina" della lama Angrist che svelse un Silmaril dalla corona di Morgoth. In nome contiene gli elementi nar, "fuoco" e thil, "luce bianca", in riferimento al Sole ed alla Luna.
Elendil utilizzò Narsil durante l'assedio di Barad-dûr e, ucciso da Sauron, cadde sopra la lama rompendola. Suo figlio Isildur ne prese un frammento e lo utilizzò per staccare l'Unico Anello dalla mano di Sauron. Isildur conservò poi i frammenti dell'arma. Dopo l'assassinio di Isildur nell'anno 2 della Terza Era, i frammenti furono portati da Ohtar, scudiero di Isildur, a Gran Burrone, dove venne allevato il figlio minore di Isildur,Valandil.
I Frammenti di Narsil furono uno dei cimeli dei Re di Arnor, e dopo la scomparsa del Regno del Nord, rimasero come eredità dei Raminghi, tuttavia la spada venne riforgiata solo durante la Guerra dell'Anello.
Nel 3019 T.E. Narsil fu riforgiata a Gran Burrone col nome di Andúril (Sindarin per "Fiamma dell'Ovest") per l'erede di Isildur, Aragorn. Egli portò la spada durante il viaggio verso sud come membro della Compagnia dell'Anello, e questa si inserisce cospicuamente nella vicenda, a volte col nome La Spada Che Fu Rotta.
Boromir, figlio del Sovrintendente di Gondor, giunse a Gran Burrone in tempo per il Concilio di Elrond a causa del sogno profetico di suo fratello Faramir, nel quale gli era stato comandato di "cercare la Spada Che Fu Rotta". Aragorn spesso utilizza la spada per stabilire la sua identità regale.
Narsil (rotta e poi riforgiata) è simbolo del potere regale di Arnor e Gondor. Come Capitano dei Raminghi del Nord, Aragorn porta con sé i frammenti dell'antica spada, in incognito eppure sempre vigile, e la spada viene riforgiata quando egli avanza per reclamare il suo regno.
Nella trasposizione cinematografica de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, Narsil è spezzata non in due, ma in diversi frammenti (conservati come reliquie a Gran Burrone), e non viene riforgiata fino al terzo film, Il Ritorno del Re, quando la spada viene consegnata ad Aragorn (che sembra ne abbia bisogno come incoraggiamento) da Elrond. Nel libro, Aragorn cinge la spada fin dal principio, quando incontra gli Hobbit a Brea e la sua riforgiatura precedente alla partenza della Compagnia dell'Anello è un passo decisivo verso la riconquista del suo regno. Nel film, inoltre, Narsil non è una spada, ma piuttosto ha la forma allungata di uno spadone a due mani, e presenta un singolare pomo cavo alla fine dell'impugnatura, decorato con rune elfiche.
[modifica] Orcrist
Orcrist era la spada di Thorin Scudodiquercia, nano di stirpe regale, citata ne Lo Hobbit.
Orcrist in Sindarin significa "Fendiorchi"; fu creata dai fabbri elfici di Gondolin, che ne fecero un'arma temibile per i tradizionali nemici degli Elfi, Orchi ed altre creature malvagie della Terra di Mezzo. Come Pungolo e Glamdring, la lama ha la capacità di percepire la presenza degli Orchi nelle vicinanze ed avvertire il suo portatore risplendendo di luce azzurra. È possibile che Orcrist sia stata la spada di Ecthelion di Gondolin, che uccise Gothmog, signore dei Balrog.
In Lo Hobbit, Thorin venne mortalmente ferito durante la Battaglia dei Cinque Eserciti, e dopo la sua morte la spada venne collocata sopra la sua tomba, ed essa risplendeva nel buio, all'approssimarsi dei nemici.
[modifica] Pugnale Morgul
Un Pugnale Morgul è un pugnale incantato ed avvelenato.
A Collevento, durante il suo viaggio verso Gran burrone con l' Anello, l'Hobbit Frodo venne pugnalato da un Pugnale Morgul dal leader dei Nazgûl. Un frammento della lama rimase dentro la ferita, scavandosi lentamente la strada verso il cuore, e minacciando di uccidere Frodo, tramutandolo in uno spettro. Elrond fu in grado di rimuovere la scheggia e sanare la ferita, ma successivamente, ogni anno, all'anniversario del suo ferimento, Frodo ebbe seri problemi di salute; solo la sua dipartita dalla Terra di Mezzo verso Eldamar sarebbe riuscita a guarirlo.
È noto che gli effetti curativi della pianta Athelas (o Foglia di Re) riescono a rallentare gli effetti venefici dei Pugnali Morgul, così come altre patologie causate dai malefici di Mordor, come per esempio l' Alito Nero degli Spettri dell'Anello.
Un altra vittima di un Pugnale Morgul fu Boromir, l'undicesimo Sovrintendente di Gondor (non il Boromir della Compagnia di Frodo), il quale morì per la ferita, ma senza divenire uno spettro.
[modifica] Pungolo
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Per approfondire, vedi la voce [[Pungolo]]. |
Pungolo era un pugnale elfico forgiato a Gondolin durante la Prima Era. Pungolo venne utilizzato come spada da Bilbo, che lo trovò nel covo degli Uomini Neri insieme a Glamdring E Orcrist. Benché sia da considerarsi un pugnale per le dimensioni di un uomo o di un elfo, per un Hobbit, Pungolo può essere considerato una spada a tutti gli effetti.
Bilbo diede la lama a Frodo, appena prima dellla partenza della Compagnia dell'Anello da Gran Burrone. È possibile che l'arma sia appartenuta a Turgon quando questi era un ragazzino.
Peter Jackson, regista della serie cinematografica de Il Signore degli Anelli aggiunse un iscrizione sulla lama (della quale non c'è cenno nelle opere di Tolkien), che in Sindarin recita: "Maegnas (Pungiglione in Sindarin) è il mio nome, e sono il flagello dei ragni."
Come tutte le lame elfiche, Pungolo ha la capacità magica di individuare la presenza di Orchi nelle vicinanze, risplendendo di luce azzurrina, come quando la Compagnia attraversa le miniere di Moria.
Gollum, che è apertamente disgustato da qualunque cosa sia stata prodotta dagli Elfi, ha paura di Pungolo. Inoltre, Pungolo sembra avere delle peculiari proprietà di efficacia contro le ragnatele dei ragni giganti, come Shelob. Frodo asserisce che vi erano ragnatele giganti a Gondolin, e quando taglia le tele di Shelob con Pungolo, queste sembrano liquefarsi al contatto con la lama, mentre al contrario Sam scopre che è quasi impossibile spezzarle con la sua Lama dei Tumuli.
[modifica] Re Negromante, armi del
Ne La Compagnia dell'Anello il Re Negromante di Angmar porta una normale spada, come gli altri Spettri, oltre alla Lama Morgul con la quale pugnala Frodo.
Ne Il Ritorno del Re, è equipaggiato con una spada fiammeggiante quando fronteggia Gandalf davanti alle porte infrante di Minas Tirith. Tuttavia, nel suo duello contro Éowyn utilizza una mazza ferrata (con la catena, nel film).
[modifica] Ringil
Ringil era la spada di Fingolfin, Alto Re dei Noldor. si diceva che mordesse come il gelo e scintillasse come ghiaccio. Fingolfin la brandì contro Morgoth, infliggendogli sette ferite e tagliandogli il piede destro. Tuttavia, Fingolfin venne abbattuto dal Nero Nemico, che gli spezzò il collo.
[modifica] Armi generiche
[modifica] Spade
Tra gli elfi, i Noldor erano celeberrimi per le loro spade, ed anche i Nani utilizzavano spade per combattere: ne Lo Hobbit le truppe di Dain portavano spade corte e scudi, oltre che asce. Il nano Telchar forgiò Narsil, la spada di Elendil, la quale più tardi fu impugnata da Aragorn (col nome di Andúril). Come descritto ne I Racconti Incompiuti, i Númenóreani utilizzavano una spada corta denominata eket; Isildur. caduto nella disastrosa imboscata di Campo Gaggiolo, gettò via tutte le armi e l'armatura, tranne il suo eket.
Gli Orchi di solito usano spade ricurve (Scimitarre), solitamente con la lama intrisa di veleno, mentre gli Uruk-hai di Saruman utilizzano spade corte a lama larga. Nella trasposizione cinematografica de Le Due Torri di Peter Jackson le armate di Orchi di Saruman utilizzano una strana spada corta con la lama a sezione triangolare (ad un solo taglio) simili a delle mannaie, con una punta da perforazione rivolta a 90° rispetto al taglio della lama.
[modifica] Asce
I Nani della truppa di Dain vengono descritti equipaggiati di asce a due mani ("two-handed mattocks"). I Sindar della Prima Era andavano in battaglia armati alla leggera, e con asce. Nella trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli il nano Gimli utilizza diverse asce: alcune da lancio (come dei tomahawk, ma con l'impugnatura molto lunga, a due mani), e per il corpo a corpo usa spesso una bipenne.
[modifica] Archi
L'Arco è l'arma per eccellenza degli Elfi. È noto che gli elfi utilizzavano sia archi lunghi (come nel caso degli Elfi del Doriath e di Lothlórien) sia corti (nel caso di Legolas e degli elfi di Bosco Atro). Sembra che i boscaioli ne Lo Hobbit portassero grandi archi, così come gli Uruk-hai di Saruman.
Nei Racconti incompiuti si menziona il fatto che i Númenóreani utilizzavano un arco peculiare, fatto di acciaio cavo, asai temuto da parte dei loro nemici.
[modifica] Lance
La lancia era un'arma comune nella Terra di Mezzo. I Vanyar erano famosi per le loro lance; i Raminghi della Grigia Compagnia combatterono con la lancia nella battaglia dei Campi del Pelennor. Ovviamente, la lancia era anche l'arma principale dei cavalieri Rohirrim.
Inoltre, gli Elfi di Bosco Atro combatterono con le lance nella Battaglia dei Cinque Eserciti.
Saruman usò dei lanceri nella Battaglia dei Fiordi di Isen (ma non in quella del Trombatorrione, come invece risulta nel film).
[modifica] Armature
I soldati della Terra di Mezzo utilizzavano di solito armature di maglia o a scaglie. Quasi tutte le armature utilizzate a Rohan venivano comprate presso Gondor (in cambio di cavalli), cosicché i guerrieri delle due nazioni tendevano ad assomigliarsi nell'abbigliamento da guerra, contrariamente a quanto si vede nei film di Peter Jackson.
I nani erano famosi per la realizzazione di armature di maglia di eccezionale qualità; un esempio per tutti la maglia di Mithril indossata da Frodo.
Gli Orchi indossavano cotte di maglia di scarsa qualità, con anelli radi e malamente congiunti tra loro. Tuttavia, ne Il Silmarillion, Beleg, quando sceglie un'arma nelle armerie di Thingol, scegliendo Anglachel afferma che di quei tempi non c'è arma che possa competere con le armature degli Orchi. Questo fa supporre che la qualità dei prodotti degli Orchi sia andata diminuendo col passare del tempo.
[modifica] Armi del film
[modifica] Armi uniche
[modifica] Hadhafang
Nella trasposizione cinematografica de Il Signore Degli Anelli curata da Peter Jackson, Hadhafang è il nome della spada utilizzata da Arwen per difendere Frodo contro i Nazgul. La spada e la sua storia non fanno parte del romanzo, e sono stati inventati appositamente per il film.
Infatti, siccome (contrariamente a quanto avviene nel romanzo) nella pellicola il personaggio di Arwen ha una scena d'azione, era necessario equipaggiarla con un'arma che avesse una storia ed una tradizione alle spalle, come quasi tutte le armi dell'opera originale.
Stando alle fonti ufficali della trilogia cinematografica, Hadhafang (il cui nome è un neologismo Sindarin che significa letteralmente "Massacra-folla") appartenne un tempo alla principessa elfica Idril, che amò il mortale Tuor e diede alla luce Eärendil, il padre di Elrond, che a sua volta è il padre di Arwen.
Prima della nascita di Arwen, Elrond impugnò Hadhafang alla fine della Seconda Era, durante l'Ultima Alleanza, nella grande battaglia contro Sauron alle falde del Monte Fato.
La lama dell'arma è decorata con delle rune (Cirth) in Sindarin che recitano: "Aen estar Hadhafang i chathol hen, thand arod dan i thang an i arwen." che tradotto diventa "Questa lama è chiamata Hadhafang, una nobile difesa per una nobile dama, contro schiere di nemici." (In Sindarin "Arwen" significa "Donna Nobile (o Regale)").
Come tutte le suppellettili della trilogia cinematografica, è stata realizzata dalla Weta Workshop.
[modifica] Armi generiche
[modifica] Balestre
Gli Uruk-hai utilizzano delle balestre nella battaglia del Fosso di Helm; Tolkien non fa mai menzione di balestre nei suoi libri.
[modifica] Lhang
La parola lhang' indica una spada elfica con un'impugnatura molto lunga e la lama ricurva, che non esiste nel libro di Tolkien; è stata disegnata e realizzata dagli artigiani della Weta Workshop appositamente per la trilogia cinematografica de Il Signore Degli Anelli. Come forma, ricorda una spada giapponese di tipo nagamaki.
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