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Armoriale delle province italiane - Wikipedia

Armoriale delle province italiane

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Questa pagina contiene le armi (stemmi e blasonature) delle province italiane.

Stemma Provincia e blasonatura
Provincia di Agrigento
Provincia di Alessandria

inquartato a decusse: il primo partito di Asti (che sarà d'argento alla croce di rosso) e di Novi (che è di argento alla croce di rosso, caricata in cuore di una crocetta del campo); il secondo di Tortona (che è di rosso al leone tenente una rosa gambuta e fogliata, il tutto d'argento); il terzo di Acqui (che è d'oro all'aquila di nero, afferrante un lepre al naturale, rivoltato, col capo di argento, cucito e carico di una croce di rosso, patente) il quarto di Casalmonferrato (che è inquartato: a e d di rosso alla croce d'oro accantonata da quattro beta dello stesso, affrontati; b e c d'argento al capo di rosso e sul tutto d'oro alla rotella di azzurro carica della sigla del nome S.S. di Gesù d'oro, raggiante dello stesso); sul tutto di Alessandria che è di argento alla croce di rosso

Decreto Reale del 24/03/1912

Provincia di Ancona

d'azzurro al braccio destro umano di carnagione piegato in iscaglione scorciato rovesciato ed impugnante un ramoscello di corbezzolo al naturale in sbarra, fruttato di due bacche d'oro

Decreto Reale del 09/08/1870

Provincia di Arezzo

inquartato: al 1° per la rappresentazione del fiume Arno: di azzurro alla pianura erbosa e seduto sopra di essa un vecchio di carnagione, tenente un ramo nella destra e colla sinistra appoggiata ad un'urna dalla quale sgorga il fiume, il tutto al naturale: il remo appoggiato ad uno scudetto di argento al giglio di rosso, sbocciato; al 2° campo di cielo al monte Falterone; al 3° di Val di Chiana che è d'oro al bue, di pelo bianco, fermo; al 4° per la rappresentazione del fiume Tevere ed è di azzurro alla pianura erbosa e seduto sopra di essa un vecchio di carnagione, rivoltato tenente nella destra un remo e la sinistra appoggiata ad un'urna dalla quale sgorga il fiume Tevere, il tutto al naturale, il remo appoggiato ad uno scudetto di rosso; alla gemella posta in banda e racchiusa dalla leggenda +S.P.Q.R. il tutto di rosso; sul tutto di Arezzo che è d'argento al cavallo di nero, spaventato e rivoltato. Motto: Intra.Tevere.Ed Arno

Decreto Reale del 30/08/1914

Provincia di Ascoli Piceno

inquartato: al 1° e al 4° di rosso al castello di travertino al naturale , merlato alla ghibellina, con due archi aperti e galleria sovrastante a cinque arcate fiancheggiate da due torri dello stesso, di disuguale altezza, quella di destra più alta, merlata, l'altra a tetto; al 2° d'oro all'aquila di nero dal volto abbassato, coronata del campo ; al 3° di rosso alla croce patente d'argento, accorciata

Decreto del 17/03/1938

Provincia di Asti

troncato: al 1° di rosso alla croce d'argento; al 2° d'argento; ai lati due pali ai quali sono attorcigliati due tralci di vite fruttati, quello di destra con due grappoli di uva bianca al naturale e quello di sinistra con due grappoli di uva nera al naturale, in fondo un paesaggio collinoso di verde

Decreto del 23/03/1954

Provincia di Avellino

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Bari

inquartato in croce di Sant’Andrea, d’argento e d’azzurro, al pastorale d’oro in palo attraversante


(immagine conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Barletta-Andria-Trani

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Belluno

interzato in palo: al primo di Feltre, che è di rosso al castello torricellato di due, d'oro, aperto e finestrato di nero, merlato alla ghibellina, col motto: ""NEC.SPE.NEC.METU""; al secondo di Belluno, che è d'azzurro alla croce d'oro, accantonata in alto da due basilischi di rosso, contromiranti; al terzo di Pieve di Cadore, che è d'azzurro a due torri d'argento, merlate di tre alla ghibellina, con una banderuola sulla cima di ciascuna, e fra esse un abete al naturale, il tutto fondato sulla campagna di verde; l'abete attraversante una catena di ferro che chiude il passo tra le due torri. Lo scudo sarà fregiato dalla speciale corona di provincia

Decreto Reale del 17/04/1924

Provincia di Benevento

d'azzurro al un toro furioso e rampante della Primavera sacra dei Sanniti al naturale

Provincia di Bergamo

partito d'oro e di rosso con aquila nera e cervo d'oro, su palo in rosso, mezzo palo in oro, partito di rosso e d'oro

Provincia di Biella

D’azzurro, all’orso camminante, con le quattro zampe posate, al naturale, sormontato dalla fascia diminuita d’argento, questa sormontata dalla stella di cinque raggi d’oro, il tutto incappato dal fasciato di quattordici pezzi, a destra d’azzurro e d’oro, a sinistra d’oro e d’azzurro; la fascia diminuita d’argento posta in corrispondenza dell’ottavo pezzo del fasciato

Provincia di Bologna

d'azzurro, al leone rampante d'oro che leva un vessillo a tre fasce, di verde, d'argento, con motto "Libertà" di rosso. Sotto la punta dello scudo la leggenda "Provincia di Bologna", d'oro su lista azzurra, accartocciata, bifida e svolazzante

Provincia autonoma di Bolzano

d’argento alla aquila antica del Tirolo di rosso, rostrata e membrata d’oro, linguata di rosso e con le ali caricate da sostegni d’oro (stemma antico)

Provincia di Brescia

inquartato: al primo di Chiari che è troncato, sopra: d'oro all'aquila di nero, col volo abbassato; sotto: di rosso a tre stelle di sei raggi d'argento; al secondo di Breno che è d'azzurro al cervo d'argento, accosciato sopra un ristretto di terra erbosa al naturale con un'aquila al naturale, volante ed afferrante il cervo; al terzo di Verolanuova che è di azzurro alla figura di donna di carnagione, sostenuta da una mezzaluna d'argento, montante, colla destra in alto e la sinistra al fianco, cinta, a due giri, da un breve d'argento, svolazzante in fascia e scritto col motto: nec-fide-infirma-nec-amoris-vinculo-capta-; al quarto di Salò che è d'azzurro al leon'argento tenente un ramoscello d'olivo, di verde e sul tutto di Brescia che è d'argento al leone d'azzurro,linguato e armato di rosso

Decreto Reale del 10/03/1904

Provincia di Brindisi

d'azzurro alla testa di cervo, al naturale, posta in maestà, accompagnata in punta dalla parola "BRVN"

Decreto del 22/09/1927

Provincia di Cagliari

partito: al 1° d'argento caricato da una croce di rosso accantonata da quattro teste di moro bendate. Sulla croce, al centro, un disco ovale carico di un'aquila al naturale coronata d'oro, con le ali spiegate, portante in petto lo scudetto sabaudo e cioè di rosso alla croce d'argento.; al 2° inquartato, al 1° e 4° di rosso alla croce d'argento, al 2° e 3° d'argento al torrione aperto e finestrato sormontato da tre torrette di cui la mediana più alta, uscente da un mare fluttuoso

Decreto del 17/03/1938

Provincia di Caltanissetta

Di rosso, all'aquila d'oro rivolta, posata su due cornucopie dello stesso, ripiene di frutti e spighe di frumento, accollata di una corona d'oro e caricata dello stemma della città di Caltanisetta, di rosso alla torre d'avorio

Provincia di Campobasso
Provincia di Carbonia-Iglesias
Provincia di Caserta

d'azzurro alle due cornucopie d'oro decussate in basso, infilate a metà in una corona marchionale dello stesso, ricolme, quella di destra di spighe di grano e quella di sinistra di frutta il tutto al naturale

Provincia di Catania

inquartato; al primo d'azzurro all'elefante d'oro, per Catania; al secondo d'argento alla croce di rosso, per Caltagirone; al terzo di rosso alla croce d'argento, per Nicosia; al quarto d'azzurro al castello torricellato di due pezzi, d'oro; la torre a destra cimata da un pennone di rosso, quella a sinistra da un leoncino nascente pure d'oro, per Aci Reale

Decreto Reale del 07/07/1883

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Catanzaro

inquartato a croce di Sant'Andrea, al 1° e al 3° d'oro a quattro pali di rosso; al 2° e 4° d'argento alla croce di nero potenziata

Decreto del 28/03/1938

Provincia di Chieti
Provincia di Como

troncato, semipartito al 1° di Como, che è di rosso alla croce d'argento ed al 4° colla parola "LIBERTAS" di nero, posta in banda; al 2° di Varese, che è troncato, sopra di rosso al palo d'argento; sotto d'argento; al 3° di Lecco, che è partito, al 1° d'argento alla croce di rosso, al 2° d'azzurro al leone d'oro rivoltato. Lo scudo sarà fregiato dalle speciali ornamentazioni di provincia.

Decreto Reale del 24/05/1925

troncato partito: nel 1° di rosso, alla croce embricata d'argento con la parola "Libertas" d'argento posta in banda; nel 2° d'argento alla croce uncinata di rosso; nel 3° d'azzurro al leone d'oro rivoltato

Stemma attuale

Provincia di Cosenza

d'argento alla croce potenziata di nero

Decreto del 07/03/1938

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Cremona

partito semitroncato: il 1° fasciato di rosso e d'argento al braccio attraversante in palo, tenente con la mano una palla di oro, per Cremona; il 2° troncato di rosso o d'argento al destrocherio armato impugnante una spada d'acciaio fra due corna di cervo nell'atto di tagliare l'ultimo nodo del corno sinistro, per Crema; il 3° d'azzurro alla porta della città aperta del campo, murata di pietre al naturale, su campagna erbosa, merlata di due merli alla ghibellina, per Casalmaggiore

Provincia di Crotone
Provincia di Cuneo
Provincia di Enna

d'azzurro alla dea Cerere (inventrice del grano secondo la mitologia) maestosa e affabile, con la tunica di argento e la sovrattunica di rosso, il viso e le mani di carnagione, capelluto di oro; coronata di spighe d'oro; essa regge: con la mano destra la lampada utilizzata per la disperata ricerca della figlia Proserpina (rapita dal dio degli inferi Plutone), con la mano sinistra il grano assieme ad altri frutti della terra; sostenuta da esiguo basamento di argento

Decreto del 24/08/1928

Provincia di Fermo
Provincia di Ferrara

interzato in pergola: nel 1° troncato di nero e d'argento (Ferrara); al 2° troncato: nel primo d'azzurro alla banda doppio-merlata accostata da sei stelle, il tutto d'oro; nel secondo d'argento al gambero rosso posto in palo col capo d'Angiò che è d'azzurro al labello di rosso di quattro pendenti intercalati da tre gigli d'oro (Cento); al 3° d'oro al pesce al naturale posto in palo (Comacchio)

Decreto del 17/03/1938

Provincia di Firenze

interzato in pergola, al primo di Pistoia che è scaccato d'argento e di rosso; al secondo di San Miniato che è di rosso al leone d'argento, coronato d'oro, tenente una spada d'argento colla guardia d'oro, al terzo di Rocca San Casciano che è di rosso, al castello d'argento, di tre torri, quella di mezzo più alta, tutte merlate alla guelfa di quattro pezzi; il castello uscente dai lembi dello scudo, aperto e mattonato di nero, fondato sulla campagna di verde; e sul tutto di Firenze che è d'argento al giglio rosso sbocciato

Decreto Reale del 05/06/1902

Provincia di Foggia
Provincia di Forlì-Cesena

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Frosinone

d'azzurro, al leone d'oro, tenente con la destra anteriore una daga d'argento, al naturale, manicata d'oro, posta in banda, accompagnata in punta da due corni di abbondanza, d'oro, decussati e legati di rosso, ricolmi di frutta e di spighe di grano al naturale. Motto:"Ferocior ad bellandum"

Decreto del 16/02/1928

Provincia di Genova

d'argento, alla croce di rosso, sostenuto da due grifoni al naturale, affrontati, appoggiati su due volute d'oro divergenti in fascia dalla punta dello scudo, con lista d'azzurro svolazzante in fascia sotto la punta stessa e caricata del motto "Libertas" in lettere maiuscole romane d'oro

Decreto Reale del 06/03/1872

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Gorizia

trinciato: nel 1° d’azzurro, al leone coronato d’oro; nel 2° sbarrato di argento e di rosso

Decreto del 13/11/1929

Provincia di Grosseto

di rosso alla chimera d'oro, seduta su di un sostegno pure d'oro, alata all'antica, colle fauci aperte e linguata d'oro

Decreto del Luogotenente Generale di Sua Maestà del 21/02/1918

Provincia di Imperia

semitroncato: al 1° di rosso alle quattro torri d'argento, merlata alla guelfa 1-2-1 (Porto Maurizio); al 2° d'argento all'albero d'ulivo, di verde (Oneglia); al 3° di rosso al leone coronato d'oro rampante e poggiante sulla palma al naturale, piantata su terreno erboso (Sanremo)

Decreto del 13/02/1927

Provincia di Isernia
Provincia della Spezia

d'azzurro, alla torre quadrata aperta e finestrata dal campo, al naturale, di pietra a due palchi merlati alla ghibellina, rispettivamente di nove e sette pezzi, nell'inferiore munito ad ogni angolo di garitta, la torre fondata su un monte di tre cime di verde e sostenente un'aquila romana coronata d'oro, a volo spiegato e con la testa rivoltata, di nero, cucita, col capo di nero, coricato di un crescente d'argento, sormontato da una stella a otto punte, d'oro

Decreto del 23/10/1928

Provincia dell'Aquila

d'argento all'aquila dal volo abbassato di nero, coronata, rostrata, linguata e armata d'oro; accostata dalla scritta "I.H.S." in capo, e ai fianchi "Immota Manet"

Provincia di Latina

campo di cielo, alla banda di verde bordata da due filetti d'argento, caricata di tre spighe di grano poste nel verso della banda, accompagnato: sopra da una torre aperta e finestrata di nero, fondata sulla cima centrale di tre monti, il tutto al naturale; sotto da un'ancora immersa in un mare fluttuoso

Decreto del 03/12/1934

Provincia di Lecce

d'oro, a quattro pali di rosso, al delfino stizzoso, al naturale, guizzante in palo sul tutto con la coda in alto e la testa in basso, volta a destra imboccante la mezza luna d'argento, parimenti volta a destra (deriva dallo Stemma di Terra d'Otranto)

Provincia di Lecco
Provincia di Livorno

troncato; di Elba che è d'argento alla banda di rosso, carico di tre api d'oro; e di Livorno che è di rosso al castello d'argento, merlato d'oro, aperto e finestrato di nero, uscente da un mare d'azzurro, fluttuoso di argento; colla torre destra cimata da una bandiera bifida bianca, scritta col motto "Fides" al naturale

Decreto Reale del 23/02/1902

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Lodi

partito: nel primo, di verde, alla sbarra diminuita, di argento; nel secondo, di rosso, alla banda diminuita, d’oro

Provincia di Lucca

d'azzurro, alla pantera, maculata, rampante

Decreto del 24/03/1938

Provincia di Macerata

d'azzurro a cinque monti in fascia, sul centrale dei quali poggia un picchio sorante, al naturale; col capo di rosso alla croce d'argento

Decreto del Luogotenente Generale di Sua Maestà del 21/02/1918

Provincia di Mantova

troncato e semipartito nel 1° punto lo stemma di Mantova (che è d'argento, bordato di rosso, con una croce piena, di rosso, caricata ed accantonata alla destra del capo di Virgilio, di fronte, attorcigliato da un serto di alloro, il tutto al naturale), nel 2° quello di Bozzolo (che è d'azzurro alla quercia al naturale, nodrita sulla campagna di verde)e nel terzo quello di Castiglione delle Stiviere (che è di rosso, al cane, rampante, d'argento, collarinato dello stesso tra due staffe d'argento, la superiore nel cantone sinistro dello scudo, l'inferiore a destra dello stemma); caricata, la croce di Mantova, con un lambello d'azzurro

Decreto Reale del 03/01/1915

Provincia di Massa-Carrara

d'azzurro, alla catena di monti, al naturale, nascente dalla punta dello scudo; al di sopra un montante d'argento sormontato da una stella d'oro. Motto "Extollunt marmora lunam"

Decreto del 24/03/1938

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Matera

partito: nel 1° d'azzurro a cinque colonne doriche con base a trabeazione, al naturale; nel 2° d'argento all'aquila dal volo abbassato, coronato di nero

Decreto del 26/04/1930

Provincia del Medio Campidano
Provincia di Messina
Provincia di Milano

inquartato: al primo di Abbiategrasso, che è di azzurro al leone d'oro, coronato; al secondo di Gallarate che è troncato di argento e di rosso, ciascun punto ad un gallo dell'uno nell'altro; al terzo di Lodi che è d'oro alla croce di rosso; al quarto di Monza che è di azzurro alla corona di ferro sormontata dalla croce di Teodolinda, al naturale,e sul tutto di Milano che è d'argento alla croce di rosso

Decreto Reale del 22/10/1914

d'azzurro, al sole d'oro, non figurato, con otto raggi ondeggianti, alternati da sedici raggi acuti, due a due, esso sole caricato a destra dalla falce di luna, di argento, con i corni riuniti nel punto in corrispondenza della base del raggio ondeggiante posto in sbarra a sinistra: il tutto sotto il capo d'argento, caricato dalla croce di rosso

Stemma attuale

Provincia di Modena

troncato semipartito: nel 1° d'oro a due trivelle al naturale con le punte in basso, poste in croce di Sant'Andrea, accollate ad una croce d'azzurro; nel 2° d'azzurro, ad uno scaglione d'oro; nel 3° campo di cielo, al monte di tre cime di verde moventi dalla punta e sormontato da un'aquila dal volo abbassato di nero, con la testa rivolta

Decreto del 04/08/1931

Provincia di Monza e Brianza

(proposta)

Provincia di Napoli
Provincia di Novara

di rosso, all'aquila spiegata, coronata di tre stellette, il tutto d'oro, accompagnata in punta a sinistra dalla lettera gotica N

Provincia di Nuoro

troncato: nel 1° d'argento alla catena montana, al naturale, movente dalla troncatura, sormontata da un'aquila dal volo abbassato di nero; nel 2° di azzurro ad un nuraghe al naturale, nodrito su campagna erbosa di verde, cimato da un sole nascente raggiato d'oro

Decreto del 06/12/1928

Provincia dell'Ogliastra
Provincia di Olbia-Tempio
Provincia di Oristano
Provincia di Padova

d'argento alla croce di rosso che è di Padova, con la orlatura composta di sette pezzi; cioè al primo di oro al castello cuspidale torricellato ai fianchi ed al vertice di tre pezzi merlati alla guelfa con la porta d'oro crociata di rosso sormontata da un leone di S. Marco, scolpito nel sasso il tutto al naturale ed è per Este. Al secondo di rosso al mastio cimato a destra da una torricella, ed a sinistra da una bandiera bifida di rosso, astata e bordata d'oro; il tutto al naturale e merlato alla guelfa ed è per Cittadella. Al terzo di azzurro alla rocca di tre cinte sovrapposte, torricellate e merlate e divise da spalti erbosi, il tutto al naturale ed è per Monselice. Al quarto interzato in fascia nel primo d'argento al leone di S. Marco di rosso; nel secondo di rosso al palo troncato d'azzurro e d'oro caricato di una stella di otto raggi dell'uno nell'altro; nel terzo di nero ed è per Montagnana. Al quinto di rosso alla croce d'argento ed è per Camposampiero. Al sesto d'argento alla banda rombeggiata di rosso ed è per Conselve. Al settimo di rosso a tre melagrane al naturale ed è per Piove di Sacco

Decreto Reale del 20/04/1884

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Palermo

inquartato con quattro stemmi dei quattro circondari: Palermo, Termini, Cefalù e Corleone; il tutto accollato all'aquila

Decreto Reale del 09/08/1910

Provincia di Parma

partito dal filetto d’azzurro: il primo d’oro, alla croce piana d’azzurro; il secondo d’oro, ai sei gigli d’azzurro, posti 3,2,1

Decreto del 30/07/2001

Provincia di Pavia

inquartato: nel primo di rosso alla croce d'argento; nel secondo troncato: a) d'oro all'aquila spiegata di nero, coronata, rostrata e membrata del campo; b) ritroncato: sopra, fasciato di nero e di argento; sotto, di rosso pieno; nel terzo troncato, sopra, d'argento, all'aquila spiegata di nero, coronata, rostrata e piottata d'oro; sotto, campo di cielo alla campagna erbosa ed alberata, al cervo che si abbevera ad una fonte presso una quercia, il tutto al naturale; nel quarto di rosso al castello, merlato alla ghibellina, torricellato di nero, a destra d'argento murato di nero, finestrata di tre, 1-2 del campo

Provincia di Perugia

di rosso, al grifo passante, d'argento, coronato all'antica, imbeccato e linguato d'oro

Decreto del 20/11/1928

Provincia di Pesaro e Urbino

partito: nel 1° d'azzurro alla rovere d'oro con i rami decussati e ridecussati, attraversata nel tronco da due fedi di carnagione manicate di rosso, disposte una sull'altra e da un listello d'argento carico del motto "Perpetue et firma fidelitas", alla campagna inquartata d'argento e di rosso, nel 2° d'azzurro a tre bande d'oro, la prima banda carica di un'aquila di nero ad ali spiegate

Decreto del 25/04/1938

Provincia di Pescara

partito: nel 1°, al fiume nascente da tre monti e sboccante in un mare sul quale naviga una barca a vela, il tutto al naturale; nel 2°, di verde ad un cinghiale rivoltato, pure al naturale. Motto:"SIBI.VALET.ET.VIVIT"

Decreto del 20/09/1928

Provincia di Piacenza

di rosso al quadrato d’argento nel cuore

Provincia di Pisa

d'oro, all'aquila, col volo abbassato, di nero, coronata del campo

Decreto Reale del 26/03/1873

Provincia di Pistoia

troncato d'azzurro e di verde; l'azzurro carico di un monte all'italiana di sei cime d’oro, uscente dalla partizione; alla bordura scaccata di rosso e d'argento

Decreto del 22/12/1949

Provincia di Pordenone

D’azzurro, con bordura d’oro caricato dell’immagine della dea Concordia vestita che tiene nella mano destra un ramoscello d’ulivo al naturale e nella sinistra una cornucopia d’oro piena di frutti pure al naturale

Decreto del 30/04/1976

Provincia di Potenza

d'oro, all'aquila coronata dello stesso, dimezzata, uscente da una fascia di tre onde d'azzurro

Decreto del 07/03/1938

Provincia di Prato

di verde, al cavaliere miniato nel codice Regia Carmina di Convenevole da Prato, con il viso di carnagione, armato di tutto punto, di azzurro l’elmo cimato dal giglio d’oro, munito di spada d’argento guarnita d’oro, i fianchi ornati dalla sopravveste di rosso, seminata di gigli d’oro, tenente con la mano destra non visibile l’asta di rosso, con il ferro a punta di nero, posta in sbarra, munita del gagliardetto bifido, di rosso, seminato di gigli d’oro, con la mano sinistra non visibile lo scudo di Prato, il cavaliere cavalcante il cavallo d’argento, con gli zoccoli di nero, con gli arti anteriori sollevati, con la testa di fronte, interamente gualdrappato con grande gualdrappa di rosso, seminata di gigli d’oro, con il morso d’oro unito ad una catenella dello stesso; il tutto accompagnato da sette bisanti d’oro, quattro posti sotto il gagliardetto, due e due, tre posti in punta a destra, ordinati in fascia

Decreto del 17/10/1995

Provincia di Ragusa

d'azzurro, alla banda scaccata di due file d'argento e di rosso, caricata di un'aquila dal volo abbassato sormontata da una stella

Decreto del 17/04/1930

Provincia di Ravenna

d'oro all'aquila di rosso

Decreto del 28/03/1938

Provincia di Reggio Calabria

partito: al 1° d'oro a quattro pali di rosso; al 2° d'argento a due crocette di nero poste in palo

Decreto del 01/04/1938

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Reggio Emilia

inquartato: al 1° troncato d'azzurro e di rosso al leone d'oro attraversante (Guastalla); al 2° d'azzurro al sole d'oro circondato da una correggia con fibbia dello stesso (Correggio); al 3° d'azzurro alla scalinata d'oro montante in banda, all'aquila al naturale, sorante, involtata ad ali spiegate, posta nel punto dl capo (Scandiano); al 4° troncato d'azzurro e d'oro, nel 1° e tre stelle d'oro a sei punte, nel 2° al cervo in corso, al naturale, con la fascia di rosso carica di tre gigli d'argento posta sulla partizione (Castelnuovo ne' Monti). Sul tutto uno scudo d'argento alla croce di rosso, accantonata dalle lettere SPQR di nero (Reggio Emilia)

Decreto del 28/03/1938

Provincia di Rieti

di rosso, alla banda dello stesso, bordata caricata delle lettere maiuscole S P Q S alternate da tre gruppi di anelli, intrecciati, il tutto d'oro. Motto:"Tota Sabina Civitas"

Decreto del 10/05/1928

Provincia di Rimini
Provincia di Roma

partito di rosso e di azzurro, all'aquila di argento, coronata, col volo abbassato

Decreto Reale del 26/01/1899

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Rovigo

inquadrato: nel 1° e nel 4° partito d'argento e d'azzurro all'aquila bicipite dell'uno nell'altro; nel 2° e nel 3° al castello d'oro cimato da un leone alato passante dello stesso

Decreto del 20/07/1934

Provincia di Salerno
Provincia di Sassari

inquartato: al 1° ed al 4° di azzurro alla croce d'argento; al 2° e al 3° di rosso porpora

Decreto del 24/03/1940

Provincia di Savona

campo di cielo alla caravella navigante a vele spiegate, sopra una campagna mareggiata d'argento e d'azzurro. Motto "Par Paribus"

Decreto del 16/02/1928

Provincia di Siena

di rosso, al leone d'argento, armato d'oro sormontato nel punto del capo da una corona d'oro

Decreto Reale del 08/03/1891

Provincia di Siracusa
Provincia di Sondrio

inquartato: al primo spaccato d'argento e di rosso al castello di pietra, aperto e finestrato di nero, merlato alla ghibellina, sormontato dall'aquila coronata, al volo abbassato, di nero, il tutto sulla partizione; al secondo di rosso alla croce d'argento; al terzo di rosso a due chiavi d'argento, decussate coll'ingegno in alto volto all'esterno, legate con catenella d'argento, e accantonate in alto dall'aquila coronata, di nero; al quarto di rosso alle due chiavi d'argento decussate, coll'ingegno in alto e con una spada pure d'argento, all'elsa d'oro, posta in palo, con la punta in alto, in mezzo al campo; sul tutto partito d'azzurro e d'argento, alle due spade decussate, di argento, all'elsa d'oro, accompagnate da due rami di palma, di verde, decussati, il tutto sormontato da un giglio d'oro, sulla partizione

Decreto Reale del 05/04/1923

Provincia di Taranto

d’argento allo scorpione nero, posto in palo, caricato di tre gigli d’oro e sostenente con le chele una corona all’antica, d’oro

Decreto del 24/02/1927

Provincia di Teramo
Provincia di Terni

d'azzurro, a cinque fasce, ondate d'argento, sormontate da tre api d'oro 1-2

Decreto del 06/12/1934

Provincia di Torino

di rosso alla croce d'argento, caricata in campo di un labello di tre pendenti d'azzurro

Decreto del 20/05/1930

Provincia di Trapani
Provincia di Trento

d'argento all'aquila caratteristica di Trento, poggiante sul monte di quattro cime di verde, al capo di Savoia. Lo scudo sarà fregiato dalla speciale corona di provincia

Decreto Reale del 11/06/1925

Provincia di Treviso
Provincia di Trieste

d'azzurro, al vallo romano torricellato di due pezzi d'argento, aperto e finestrato del campo, mattonato di nero, posto sopra una vetta di un monte di tre cime al naturale, accompagnato fra le due torri di una punta di alabarda d'argento; alla campagna d'azzurro mareggiata d'argento

Decreto del 22/09/1927

Provincia di Udine

d’azzurro alla bordura d’oro, all’aquila linguata e cinta da corona ducale il tutto d’oro

Decreto del 13/06/1970

Provincia di Varese

troncato: nel 1° di rosso al palo d'argento, addestrato alla figura del martire San Vittore, patrono della città di Varese, nascente dalla partizione e sinistrato da un gallo, ardito, d'argento, membrato, imbeccato, crestato e barbugliato d'oro; nel 2° d'argento pieno

Decreto del 20/09/1928

Provincia di Venezia

D’azzurro, al leone d’oro in moleca, alato e nimbato dello stesso, con la testa posta di fronte, tenente fra le zampe anteriori avanti al petto il libro d’argento, aperto, scritto delle parole a lettere maiuscole romane di nero PAX TIBI MARCE nella prima facciata in quattro righe, ed EVANGELISTA MEUS nella seconda facciata, similmente in quattro righe

Provincia del Verbano Cusio Ossola

Troncato: nel primo, di rosso, alla chiave posta in palo, con l'impugnatura a quadrifoglio all'insù e coll'ingegno all'ingiù, d'oro, accompagnata da due monti all'italiana di tre colli, d'argento, sostenuti dalla troncatura, uno a destra, l'altro a sinistra; nel secondo, d'argento, alle tre bande semiondate, con le onde solo all'insù, di azzurro

Provincia di Vercelli

d'azzurro al braccio con la mano impugnante una spada, movente della punta e posta in palo, il tutto d'argento, la spada accostata da venti stelle d'oro poste 1-2-3-2-2 a destra e 1-2-3-2-2 a sinistra

Decreto del 01/04/1940

Provincia di Verona

di rosso alla scala a piuoli d'argento di cinque traverse posta in palo; esso scudo cimato dalla corona propria delle Provincie, con una lista bianca svolazzante in fascia, sotto la punta dello scudo caricata del motto 'nec descendere, nec morari' scritto in lettere maiuscole romane di nero

Decreto Reale del 26/03/1871

(immagine non conforme alle regole araldiche dello stato italiano)

Provincia di Vibo Valentia

semitroncato partito: nel primo, d’oro, alla croce a tau di nero; nel secondo, di azzurro alla parte superiore della colonna d’argento, fondata in punta, con capitello dorico, dello stesso; nel terzo, di rosso, al leone d’oro

Provincia di Vicenza
Provincia di Viterbo

scudo appuntato d'azzurro, al leone leopardito, sopra campagna erbosa di verde; al capo di rosso, alla croce d'argento accantonata da quattro chiavi poste in palo e coll'ingegno all'insù sostenuto da un fascio d'oro, con la scritta in nero, in carattere medioevale:"Non metuens verbum, leo sum qui signo Viterbum"

Decreto del 21/06/1928

Province non più esistenti

Stemma Provincia e blasonatura
Provincia del Carnaro

partito di nero, carico del fascio littorio d'oro, in palo ed attraversante, e di rosso alle sette stelle d'oro dell'Orsa Maggiore; con gli ornamenti di provincia

Decreto Reale del 25/06/1926

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