Buonvicino
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 55 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 44 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Belvedere Marittimo, Diamante, Grisolia, Maierà, Mottafollone, San Sosti, Sant'Agata di Esaro | ||
CAP: | 87020 | ||
Pref. tel: | 0985 | ||
Codice ISTAT: | 078020 | ||
Codice catasto: | B270 | ||
Nome abitanti: | buonvicinesi | ||
Santo patrono: | San Ciriaco abate | ||
Giorno festivo: | 17 settembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Buonvicino è un comune di 2.538 abitanti della provincia di Cosenza.
Buonvicino fu fondato alla fine del XIII secolo dagli abitanti di tre casali: Salvato, Tripidonee Trigiano nei pressi dell'abbazia di San Ciriaco.
Salvato era arroccato sulla rupe destra dello "Stretto". Le primitive abitazioni erano su "Sasso dei greci"; di esse restano visibili tracce e superficiali scavi. Dagli scavi effettuati nel 1978 ed il 20 febbraio 1997 sono stati rinvenuti cocci di tegole, di piatti e ossa di animali. Gli abitanti si dedicavano alla pastorizia e alle attività boschive.
Nella parte opposta, ossia sul crinale roccioso della rupe sinistra vi era Tripidone (ivi, rovistando alcuni muri posti a nord-est dello " Stretto", è stato rinvenuto un pugnale di ferro di lavorazione artigianale). Questi primitivi villaggi avevano poco terreno a disposizione per lo più costituito da boschi e da montagne.
Più lontano, dal lato sud-ovest, vicino il confine dell'attuale Belvedere, sorgeva il casale di Trigiano che possedeva tutto il territorio della campagna di Buonvicino compresa la zona dove sorgeva il monastero di San Ciriaco.
[modifica] I tre casali
Percorrendo la via istmica che dalla valle del Corvino porta al "Varco del Palomabaro" si è costretti a passare in mezzo a un'orrida gola, larga appena 5 metri, detta appunto "Stretto", costituita da due altissime rupi rocciose sulle cui cime, a destra del Corvino, si trova "Sasso dei Greci" un limitato pianoro che fa parte della zona detta Salvato e sulla sinistra, in una valletta delimitata da tre cocuzzoli, vi è Tripidone.
Essi furono villaggi abitati, sin dai primi tempi remoti, da primitive tribù di origine greca.
Le lotte con i Lucani, l'occupazione romana, le invasioni barbariche, le scorrerie saracene, portarono alla scomparsa di Laos e Sidro. Lungo la via istmica la vita non si era del tutto spenta, ma il terrore era diffuso e la morte sempre in agguato. Ecco perché le genti del Capo e delle Castellucce pensarono di abbandonare i loro insicuri abituri e trovare rifugio a Salvato, su una altissima e inaccessibile rupe, tuttora chiamata "Sasso dei Greci".
Altri avevano fissato la dimora, già da tempo, sulla parte sinistra dello "stretto", anch'essa nascosta e inaccessibile che chiamarono, per la presenza di tre cime di rocce equidistante, Tripidone. Trigiano, invece era ubicato più lontano, nei pressi di belvedere Marittimo; era casale autonomo e comprendeva tutto il territorio della campagna dell'odierna Buonvicino.
Gli abitanti di Salvato e Tripidone si dedicavano alla pastorizia e alle attività boschive, mentre quelli di Trigiano all'agricoltura perché avevano molti campi da poter coltivare.
Questi tre villaggi erano ubicati lungo la via istmica in posizione da poter osservare il continuo traffico senza correre alcun pericolo perché ben difesi naturalmente.
L'unione di questi tre Casali, alla fine del XIII secolo, darà origine a Buonvicino.
Oggi sovrasta il paese l'enorme statua in bronzo alta 7 metri di San Ciriaco Abate, situata sullo sperone roccioso "Zaccaniello" sovrastante il paese
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti