Longobucco
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 800 m s.l.m. | ||
Superficie: | 210 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 21 ab./km² | ||
Frazioni: | Destro, Ortiano, Manco, Cava di Melis e San Pietro in Angaro | ||
Comuni contigui: | Acri, Bocchigliero, Caloveto, Celico, Corigliano Calabro, Cropalati, Paludi, Pietrapaola, Rossano Calabro, San Giovanni in Fiore, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo | ||
CAP: | 87066 | ||
Pref. tel: | 0983 | ||
Codice ISTAT: | 078068 | ||
Codice catasto: | E678 | ||
Nome abitanti: | longobucchesi | ||
Santo patrono: | San Domenico | ||
Giorno festivo: | 4 agosto | ||
Sito istituzionale | |||
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Longobucco è un comune di 4.358 abitanti in provincia di Cosenza, posto ai piedi della Sila Greca, bagnato dal fiume Trionto. Longobucco (da Longburg = lontano borgo, lungo borgo). In passato alcuni la identificarono con l’antica Temesa o Tempsa. Diede i natali al famoso medico medievale BRUNO DA LONGOBUCCO (XIII sec.) Famiglie importanti tradizionali:Citino, Iapichino, Vulcano, De Capua, Madeo,Del Vecchio . La chiesa di San Domenico, il caratteristico campanile detto Campanaro e il portone di palazzo Citino rendono pittoresco il paese.
Indice |
[modifica] Arte Tessile
Longobucco è stato da sempre il territorio più rinomato nell'Arte Tessile. Vari folcloristi, avventurandosi per Longobucco, lasciano preziose tracce dello splendore della tessitura in tempi remoti, lodando disegni, motivi e colori che contraddistinguono le coperte (Padula, De Giacomo)
A Longobucco la pratica della tessitura ebbe periodi di grande splendore fin quasi dall'inizio del secolo scorso.
Nel 1930 nasce la mostra d'arte tessile grazie all'iniziativa dell'artigiano Celestino. Intorno agli anni '50, lo stesso, dirige un corso di preparazione professionale alla tessitura voluto dal consorzio provinciale per l'istruzione tecnica ; passato poi alla direzione del sig. Guarascio. Vi erano tre tipi di corsi: quello per i tappeti annodati, quello per il ricamo e quello per la tessitura. Dal 1977 in poi, i corsi professionali iniziano ad essere gestiti dalla Regione Calabria.
Coperte, arazzi e tappeti di Longobucco parteciparono all'esposizione di Roma del 1921/23/24/25. Nel 1929 a Barcellona conquistano la medaglia d'argento, e nel 1930 arriva la seconda medaglia d'argento a Milano.
[modifica] Collegamenti Artigianato Tessile
[http://www.tessituralongobucco.it/
[modifica] Itinerari Turistici
Tra i primi territori della Calabria per estensione territoriale, Longobucco è uno dei principali comuni aderenti al Parco Nazionale della Sila. Un piccolo borgo immerso nell'incantevole Sila Greca e Sila Grande tra monti, fiumi e laghi che ospitano innumerevoli specie animali e vegetali
ITINERARIO TURISTICO A LONGOBUCCO: sentieri naturalistici-artigianato-storia-folclore'
Arrivo mattina ore 9: escursione per le “Vie delle Miniere”
Il territorio di Longobucco era ricco di pozzi minerali, tra i quali primeggiava la galena argentifera (a galanza in dialetto longobucchese) estratta e lavorata dai Sibariti, Crotoniati e Romani. Lipinsky afferma: “come la fortuna di Atene era legata alle miniere di Laurion, quelle di Sibari a Longobucco”. Per questo motivo alcuni studiosi hanno identificato l’odierna Longobucco con la città di Temesa o Tempsa, l’antico centro urbano di cui parla Omero nell’Odissea. I primi documenti relativi all’attività di argenteria a Longobucco risalgano al XII secolo; nelle miniere si lavorò fino al 1783.
Il sentiero storico-naturalistico “Vie delle Meniere” è un museo all’aperto della storia economica e sociale di Longobucco: questa era via dei metalliferi che si inoltravano nei fitti boschi alla ricerca di argento, piombo ed altri minerali; era anche la via di coloro che lavoravano il legname ed usavano la forza idraulica del fiume Manna (che si adagia affianco al sentiero) per trasportar la legna alle segherie, delle quali purtroppo, oggi non rimane più traccia. Il sentiero rappresentava anche il sentiero di coloro che si dirigevano verso Monte Altare (la cima più alta nel territorio di Longobucco, 1700m). Percorrendo il sentiero sarà possibile ammirare le cave delle miniere d’argento, inoltre tabelloni fotografici spiegano l’antica estrazione e lavorazione della galena argentifera.
Ore 13 : pranzo presso trattorie/ristoranti tipiche del luogo
Ore 15: “Alla Scoperta dell’Arte della Tessitura”
Illustrazione dal vivo delle operazioni preliminari alla lavorazione del tessuto: le massaie (addette a tale operazioni) ci illustreranno le fase dell’ Incannaggio e dell’ Orditura.
Visita nelle abitazioni delle nostre tessitrici, dove si potrà osservare dal vivo la lavorazione vera e propria dei tessuti longobucchesi. Inoltre le nostre tessitrici ci illustreranno i vari tipi di tessuto che è possibile realizzare nell’antico telaio a mano, spiegandoci la storia dei motivi/disegni riportati su tali tessuti.
Ore 17: visita Chiesa Matrice e Torre Campanaria
La Chiesa Matrice è dedicata a Santa Maria Assunta, dal 1960 Santuario Mariano, la nascita risale al XII secolo. La facciata è in pietra nera con decorazioni barocche e romaniche.L’interno è decorato in stile settecentesco. L’altare maggiore in marmi policromi, in stile barocco napoletano, opera di scalpellini di Rogliano (CS). Particolar pregio occupano le opere in legno create dagli intagliatori di Serra San Bruno (VV): il coro dietro l’altare maggiore, la sagrestia, il paravento della porta principale, il pulpito, i confessionali e l’organo.
Le opere pittoriche sono le tele degli altari laterali a due grandi affreschi del coro: Natività ed Adorazione dei Magi realizzate entrambe da Cristoforo Santanna da Rende (CS). In sagrestia si trova l’argenteria del XVIII secolo, realizzata utilizzando i minerali estratti dalle miniere locali; di notevole interesse è il fonte battesimale: strutturato a forma di calice, ha per base tre leoni che sorreggono una coppa ottogonale.
Accanto alla Chiesa Matrice si erge il vero e proprio simbolo di Longobucco: la Torre Campanaria chiamata dagli abitanti U Pupulu eru Campanaru, costruita nel XII secolo come torre di avvistamento e di difesa contro i Saraceni e trasformata successivamente intorno al 1700, in campanile. Alta 32 m, si presenta a corpo quadrangolare eseguita con murature in blocchi squadrati di tufo. Attraverso le vinedde (viuzze del paese), cuore del centro storico di Longobucco, visita alla Chiesa di Santa aria Maddalena, Chiesa di San Domenico e la Chiesa di Sant’Angelo Custode.
Ore 18: attraverso le vinedde (viuzze del paese), cuore del centro storico di Longobucco, visita alla Chiesa di Santa aria Maddalena, Chiesa di San Domenico e la Chiesa di Sant’Angelo Custode.
Ore 19/20: visita U Campanaru e le Cantine
U Campanaru è la piazza principale di Longobucco (Piazza Matteotti) costeggiata ad un lato della Torre Campanaria, da questo il nome Campanaru (campanile=torre campanaria). Rappresenta l’animo sociale del paese; da qui si snoda il corso principale (corso Cristoforo Colombo), dove inoltrandosi nelle viuzze troviamo le osterie di Longobucco, le cosiddette Cantine. Nella zona sono molte famose per l’atmosfera nella quale si è sicuri d’imbattersi: qui potrete assaporare non solo u sciannichiaddù (tradizionale bicchiere di vino) ma scoprire l’ospitalità che ha sempre contraddistingue i longobucchesi.
Le Cantine longobucchesi vengono indicate con i nomi o soprannomi dei loro proprietari: a dua Zarbaturu o Pascqualicchiu (da Salvatore o Pasquale), a dua Cicciu, a dua Pignata.
Possibilità di pernottamento: nella zona sono presenti 2 Hotel ed un B&B
L'itinerario proposto si snoda fino ad un prolungamento di quattro giorni, permettendo di visitare gli altri sentieri naturalistici presenti nel vasto territorio di Longobucco e visitando altre località confinandi con il comune di Longobucco :Rossano, Corigliano, Sibari, Camigliatello Silano.
Per informazioni SU ORGANIZZAIONE [2]
L'INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE VOCI "ARTE TESSILE" ED "ITINERARI TURISTICI" SONO STATE INSERITE DA FRANCESCO DE SIMONE, AUTORE DI TALE MATERIALE. LO STESSO HA RILASCIATO TALE MATERIALE ANCHE AD ALTRI SITI WEB, QUINDI NON VI è NESSUNA PRESENZA DI MATERIALE COPIATO DA NESSUN SITO.
[modifica] Economia
Gli anni 50 coincisero con lo sviluppo demografico, dovuto anche al periodo nazionale e ai servizi , rilanciandola dal punto di vista economico. E' stato uno dei primi paesi ad avere l'energia elettrica tanto che ai primi del secolo scorso poteva vantare il cinema. È molto sviluppata l'agricoltura, la tessitura di tappeti, il legname, e l' edilizia. Importante anche il turismo. Fra i lavori artigiani si distinguono la lavorazione del ferro battuto, del legno, della pietra e la fabbricazione di tappeti annodati a mano.L'arte tessile è famosa in tutto il mondo.Esiste una mostra permanente di tessuti.Avere un arazzo longobucchese è un vanto. Peccato che una cattiva gestione della montagna ha costretto i longobucchesi ad espatriare così che la popolazione si è ridotta da 15 mila abitanti agli attuali 4350.Ha perso anche una porzione del suo territorio a favore di Acri.Ciò nonostante rimane uno dei paesi più estesi della Calabria.Una politica più accorta potrebbe rilanciare la sua economia col turismo in considerazione delle sue belleze paesaggistiche.Anche se purtroppo la strada è tortuosa conviene poprio farci una visita.Il paese è rimasto fermo nel tempo e nel passeggiare tra le sue viuzze si respira un'aria salubre e d'altri tempi.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti