Comunità Montana Stilaro-Allaro
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La Comunità montana Stilaro-Allaro comprende 6 comuni della provincia di Reggio Calabria: Bivongi, Caulonia, Pazzano , Placanica, Roccella Jonica e Stilo. Il territorio è delimitato ad est dalle acque del mar Ionio e ad ovest dalle Serre appenniniche calabresi.
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[modifica] Organigramma
- Il presidente della Comunità montana Stilaro-Allaro è Giovanni Micelotta di Bivongi.
- Gli assessori sono: Antonio Alvaro (Roccella Ionica); Vincenzo Chiera (Caulonia); Cosimo Gerace (Placanica) e Luigi Stillitano (Stilo)
[modifica] Flora e fauna
La flora è composta per la maggioranza dall'Abete bianco, Faggio e Castagno. A 1200 metri sgorga la fonte dell'acqua Mangiatorella. Nella zona di Bivongi sono presenti le cascate del Marmarico (le più alte della Calabria con 105mt). In autunno è possibile una raccolta di funghi di alta qualità: porcini, ovoli buoni e chiodini. A valle vi sono coltivazioni di uliveti e vigneti. Infine sulla costa troviamo agrumeti. Per quanto riguarda la fauna c'è la presenza di: poiane, picchi, tordi, fagiani, pernici, cinghiali, volpi, faine, tassi e ghiri. Nella fiumara dello Stilaro sono presenti allevamenti di Storioni e trote.
[modifica] Chiese antiche presenti nel territorio
In ogni paese della comunità montana sono presenti antichi luoghi di culto dal grande valore artistico e culturare.
Stemma | Città | Luogo di culto (ab) |
---|---|---|
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Bivongi | Monastero di San Giovanni Théristis |
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Caulonia | Castello Normanno |
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Pazzano | Eremo di Monte Stella |
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Placanica | Castello medievale ed il Convento domenicano |
Roccella Jonica | Castello angioino | |
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Stilo | Cattolica |
[modifica] Artigianato
É molto forte sul territorio la presenza ell'artigianato tra cui la tessitura ed i ricami artistici, la lavorazione del legno e del ferro. Nello specifico invece: le produzioni di vasi di Roccella Ionica,gli impagliatori di sedie e gli ombrellai di Stilo, i "grottaroti" di Pazzano, i conciapelle ed i bottai di Bivongi.
La tessitura si svolge fin dall'antichità. Ancora oggi si lavorano al telaio tovaglie e "pezzare" che possono essere acquistate nelle fiere estive dell’artigianato, che si svolgono in tutta la comunità montana.
Anche la lavorazione del metallo è antichissima e si pratica da 2000 anni. I giacimenti minerari sono stati largamente sfruttati dai Borboni. Negli anni '30‘e '40‘, nel periodo precedente la seconda guerra mondiale, a Bivongi venivano ancora estratti per uso bellico il rame e la molibdenite. Di questa attività rimangono notevoli testimonianze di cui si interessa l'Ecomuseo della Vallata dello Stilaro.
La lavorazione del legno invece si ritrova in molte chiese della comunità.
[modifica] Gastronomia
Un prodotto tipico della zona è la Pasta fatta in casa, filata a mano, con una farina di grano duro. Si è soliti cucinare carne di capra, maiale, cinghiale, capretto, tordo e lepre. Come pescato, si può gustare il pesce azzurro della varietà Surici. Di insaccati, poi i tipici della cucina calabrese: soppressata, salsiccia, capicollo e pancetta. Come dolci infine, la cuzzupa (dolce pasquale) o 'nguta, la ‘nzulla e le ‘zzippule (dolci natalizi). Come bevande di produzione del luogo oltre all'acqua oligominerale Mangiatorella, vi è il vino; il più famoso è quello del comune di Bivongi col quale d'estate se ne fa pure una fiera con degustazione.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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