Dorno
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Immagine:Dorno-Stemma.png | |||
Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 90 m s.l.m. | ||
Superficie: | 30 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 139 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Alagna, Garlasco, Gropello Cairoli, Pieve Albignola, Sannazzaro de' Burgondi, Scaldasole, Valeggio, Zinasco | ||
CAP: | 27020 | ||
Pref. tel: | 0382 | ||
Codice ISTAT: | 018061 | ||
Codice catasto: | D348 | ||
Nome abitanti: | dornesi | ||
Sito istituzionale | |||
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Dorno è un comune di 4.182 abitanti della provincia di Pavia. Si trova nella Lomellina centro-orientale, ad alcuni chilometri dal Po e dal Ticino, alla sinistra del Terdoppio.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Secondina Passerini in Strada dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0382 84003
Email del comune: info@comune.dorno.pv.it
[modifica] Storia
Dorno sorse sulla strada romana, rettilinea, che collegava Pavia (Ticinum) a Lomello (Laumellum), proseguendo per Torino e le Gallie. L'Itinerarium Burdigalense, a differenza di altri che citano solo Ticinum e Laumellum, nomina tra di essi anche Duriae, che non può essere che Dorno, posto proprio a metà strada. Probabilmente il nome in questa forma è un ipercorretismo influenzato dal nome dei fiumi Duria (Dora), verso le cui valli puntava la strada; dato l'esito moderno infatti è più probabile che il luogo si chiamasse "Durnae". Lo stesso Itinerario precisa che si trattava di una mutatio, cioè di un luogo per il cambio dei cavalli. Pur non citandolo, è probabile che a esso si riferisse Ammiano Marcellino quando (Storie, XV.8.18), narrando che l'imperatore Costanzo II aveva dato in sposa la sorella Elena al cugino Giuliano, precisa che lo aveva accompagnato da Milano fino a un luogo duabus culumnis insignem tra Lomello e Pavia, da cui Giuliano proseguì direttamente per Torino: il luogo dunque era sulla strada, e non poteva essere che Dorno. Esso era allora celebre per due colonne, forse di notevoli dimensioni.
Probabilmente nell'alto medioevo il paese si trovava al confine tra le contee di Pavia e di Lomello, ed ebbe propri signori; caduta poi tutta la Lomellina sotto il dominio pavese, fu sede di podesteria. Dopo alcune discusse infeudazioni in epoca viscontea, fu concesso nel 1450 da Francesco I Sforza in feudo a Antonio Crivelli, i cui discendenti manterranno poi sempre la signoria (eretta a Contea nel 1760) su Dorno, salvo una breve parentesi durante l'occupazione francese all'inizio del XVI secolo (essi erano anche feudatari di Lomello). Nel 1713 passò con tutta la Lomellina sotto il dominio dei Savoia, e nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti