Ticino

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Ticino
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Lunghezza:	248 km
Portata media:	350 m³/s
Bacino idrografico:	7.228 km²
Altitudine della sorgente:	2'478 m s.l.m.
Nasce:	Passo della Novena (Nufenenpass) Svizzera
Sfocia:	Po presso Pavia
Paesi attraversati:	Svizzera Italia

Il Ticino è un importante fiume della Svizzera meridionale e dell'Italia settentrionale, il principale affluente del Po per volume d'acqua.

Indice 1 Corso del fiume 2 Regime Idrologico ed Economia 3 Ambiente 4 Storia 4.1 Etimologia: 5 L'oro del Ticino 6 Voci correlate 7 Collegamenti esterni

[modifica] Corso del fiume

Lungo 248 km, il Ticino nasce sul Passo della Novena non lontano dal confine tra il Canton Ticino (dal quale il cantone trae il nome), la punta estrema nord della provincia del Verbano Cusio Ossola (Formazza) ed il Canton Vallese. Attraversa la Val Bedretto, la Val Leventina, la Val Riviera, il Piano di Magadino (ove riceve da sinistra il fiume Moesa) per poi gettarsi nel Lago Maggiore. Nel tratto lacuale riceve il contributo di svariati affluenti direttamente sfocianti nel lago, alcuni importanti come il Maggia (che da anche il nome al lago), il Toce (suo principale tributario) e il Tresa (che drena tutta la zona dei laghi di Lugano). All'uscita dal lago arricchito notevolmente di acque, percorre la Pianura Padana sfiorando la Lomellina e, dopo aver bagnato Vigevano e attraversato Pavia confluisce da sinistra nel Po.

[modifica] Regime Idrologico ed Economia

In Svizzera il Ticino, grazie alla copiosità delle sue acque è un'importante fonte di energia elettrica. Se infatti, fra gli affluenti del Po, occupa solo il 4° posto per lunghezza dopo Adda, Oglio e Tanaro, ed il 3° per superficie di bacino dopo Tanaro e Adda, è però di gran lunga quello più ricco d'acque in ogni stagione, sia come portata media alla foce (ben 350 m³/sec), sia come portata minima (54 m³/sec in estate), sia come portata massima (5.000 m³/sec), al punto che il suo contributo idrico ed il suo regime sono assolutamente determinanti per il Po, rappresentandone da metà ad 1/5 della portata.

In territorio italiano ha grande importanza per l'irrigazione. Il Naviglio Grande si diparte dal fiume.

[modifica] Ambiente

Il percorso italiano del fiume è interamente protetto da due parchi regionali, che formano nell'insieme il più grande parco fluviale d'Europa:

• il Parco Lombardo della Valle del Ticino, creato nel 1974, copre 91.140 ettari, di cui 21.740 urbanizzati dove l'azione del parco è limitata ;
• il Parco Naturale della Valle del Ticino, creato nel 1978, copre 6.250 ha formanti una banda stretta lungo la riva destra del fiume.

In Svizzera, invece, all'immissione nel Lago Maggiore il fiume forma le Bolle di Magadino, area naturalistica protetta ricca di flora e di fauna tipiche della zona.

[modifica] Storia

A partire dall'età del bronzo la Valle del Ticino fu culla di un importante civiltà nota come cultura di Golasecca inoltre il Ticino fu il teatro di una vittoria di Annibale nella seconda guerra punica (218 a.C.), e nel 1848 della prima mossa del regio esercito piemontese contro l'Austria, che diede inizio alla prima guerra d'indipendenza italiana.

Nel 2002 la Valle del Ticino è stata istituita quale "Riserva della Biosfera " all'interno del programma Man and Biosphere dell'UNESCO , pertanto è annoverato tra i beni o Patrimoni dell'Umanità da tutelare.

[modifica] Etimologia:

Nell'alto Ticino, il termine "tesin" (nome dialettale sia del fiume sia del Cantone) indica un corso d'acqua. Proviene dalla radice gallica "teq" che indica scorrere

[modifica] L'oro del Ticino

Come tutti i fiumi che corrono ai piedi di catene montuose, anche il Ticino è un bacino nel quale è possibile trovare dell'oro.
Gli antichi Romani lo sapevano molto bene, e lo avevano capito al punto da impiegare, come ci descrive Plinio il Vecchio, una forza lavoro pari a 30.000 schiavi per l'estrazione del prezioso metallo dai bacini fluviali della Bassa Gallia (Piemonte e Lombardia occidentale); ancora oggi, non a caso, lungo il corso del fiume è possibile individuare enormi cumuli di massi ammonticchiati conosciuti come vie Aureofondine, testimonianze di antiche miniere d'oro a cielo aperto distribuite lungo un percorso di quasi due km nel territorio di Varallo Pombia.
L'oro è presente in forma di pagliuzze generalmente non più lunghe di un millimetro, e la potenzialità aurifera del Ticino è calcolata essere di 6-8 grammi per tonnellata di sabbia setacciata.
La ricerca dell'oro alluvionale è oggi soltanto un'attività naturalistico-amatoriale, non remunerativa ma fonte di emozioni e divertimento; questa passione accomuna numerose associazioni soprattutto nella provincia di Pavia.
Nel 1997, il Ticino è stato sede di un'edizione del Campionato Mondiale di ricerca dell'oro.

[modifica] Voci correlate

• Distribuzione delle risorse idriche
• Canton Ticino
• Battaglia del Ticino

[modifica] Collegamenti esterni

• Parco piemontese della valle del Ticino
• Parco lombardo della valle del Ticino
• Paesaggi Elettrici : pista ciclabile Enel lungo il Parco del Ticino
• Festival del Ticino