Famiglia Cristiana
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«Famiglia Cristiana non dovrà parlare di religione cristiana ma di tutto cristianamente»
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Famiglia Cristiana è un settimanale di ispirazione cattolica, fondato nel dicembre 1931 da Giacomo Alberione, il quale sosteneva che la "nuova frontiera" dell'evangelizzazione fossero proprio i mezzi di comunicazione.
Indice |
[modifica] La storia
Originariamente, il settimanale si chiamava "La Famiglia Cristiana" ed è era dedicato alle madri e alle ragazze e offriva indicazioni su come vivere la fede all'interno dell'ambito familiare. La censura fascista, infatti, era molto rigida e non permise la nascita di un organo d'informazione indipendente cattolico.
Dopo la seconda guerra mondiale, Famiglia Cristiana modificò totalmente il suo stile e divenne un organo d'informazione culturale, politico e sociale, punto di confronto fra i cattolici italiani e tribuna delle idee cattoliche nei confronti della società italiana. Famiglia Cristiana rafforzava in seguito il proprio ruolo, sostituendo negli anni persino Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani.
Oggi Famiglia Cristiana è il rotocalco con la maggiore tiratura in Italia, esce ogni domenica e viene tradizionalmente diffuso e venduto nelle parrocchie, oltre che nelle edicole. E' inoltre considerata[citazione necessaria] la rivista italiana più longeva.
[modifica] Lo stile
Famiglia Cristiana si è imposta nell'informazione nazionale, al punto da raggiungere e in più occasioni superare il milione e mezzo di copie. I suoi lettori ne apprezzano lo stile equilibrato e sobrio, fra le varie correnti e i vari movimenti politici e culturali che hanno attraversato il Paese, e il modo in cui essa riesce a rappresentare gli atteggiamenti e le idee del laicato cattolico su un determinato tema.
In politica, Famiglia Cristiana attualmente vuole mantenersi indipendente ed equidistante dai due schieramenti. Tuttavia negli anni non sono mancate le accuse di non neutralità, soprattutto da parte del centrodestra che ha definito, più volte, "comunista" la rivista cattolica. Durante la campagna elettorale per le politiche del 2006 il candidato della Casa delle Libertà Silvio Berlusconi si è rifiutato di farsi intervistare dal settimanale, perché a suo giudizio "Famiglia Cristiana sta dichiaratamente ed inspiegabilmente appoggiando Prodi e i comunisti".
Un'inchiesta sul ponte sullo Stretto di Messina nel 2004 è stata contestata dall'allora ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi.
[modifica] Le rubriche più note
La rubrica più nota è "Colloqui col Padre", in cui i vari lettori inviano le loro lettere ad un sacerdote (attualmente è il direttore di Famiglia Cristiana, Antonio Sciortino), sui temi di attualità e di costume, per esprimere le proprie opinioni su alcuni articoli inseriti nella rivista, ma soprattutto sulle questioni che riguardano la fede cristiana, il suo ruolo nella vita e nei momenti di maggiore difficoltà, il parere della Chiesa su questioni di attualità. Molto conosciute sono anche il "Teologo", dedicata alle interpetrazioni bibliche, a cui ha collaborato anche l'allora cardinale Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI, e "Arrivederci", una toccante rubrica finale.
[modifica] Lettori illustri
Famiglia Cristiana era molto amata da papa Giovanni XXIII, che vi si era voluto abbonare, ed è letta assiduamente da papa Benedetto XVI, che vi ha anche collaborato in passato, quando era ancora cardinale.
[modifica] Direttori di Famiglia Cristiana
- Don Giacomo Alberione 1931-1953
- Don Giuseppe Zilli 1953-1981
- Don Leonardo Zega 1981-1997
- Don Antonio Sciortino 1997-