Guida galattica per autostoppisti (film)
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![]() Da sinistra verso destra Arthur Dent, Zaphod Beeblebrox, Tricia McMillan e Ford Prefect |
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Titolo originale: | The Hitch-Hiker's Guide to the Galaxy |
Paese: | USA, Gran Bretagna |
Anno: | 2005 |
Durata: | 110' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | fantascienza, commedia, avventura |
Regia: | Garth Jennings |
Soggetto: | Douglas Adams (dall'omonimo romanzo) |
Sceneggiatura: | Douglas Adams, Karey Kirkpatrick |
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Fotografia: | Igor Jadue-Lillo |
Montaggio: | Niven Howie |
Effetti speciali: | Paul Dunn |
Musiche: | Joby Talbot |
Scenografia: | Kate Beckly |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Guida galattica per autostoppisti è un film del regista Garth Jennings, ispirato alla celebre serie Guida galattica per gli autostoppisti, ideata per la radio della BBC dallo scrittore britannico Douglas Adams (nell'originale The Hitch-Hiker's Guide to the Galaxy) e poi trasposta dallo scrittore stesso in una serie di romanzi che egli stesso definì "una trilogia di romanzi".
Il titolo deriva da una guida turistica galattica scritta in forma di enciclopedia, che gioca un ruolo fondamentale nella trama dei romanzi.
La sceneggiatura del film si basa su quella scritta da Adams stesso prima della sua prematura scomparsa (2001), e che da oltre vent'anni aspettava di essere portata sul grande schermo (il primo ad interessarsene fu Ivan Reitman, che nel 1981 opzionò la sceneggiatura, preferendogli poi, però, Ghostbusters).
Il film, le cui riprese erano iniziate il 19 aprile 2004, negli Stati Uniti è uscito il 6 maggio 2005. In Italia è uscito il 12 agosto 2005 distribuito dalla Buena Vista (Disney) in sole 20 sale cinematografiche nel mese di agosto dopo l'anteprima al Biografilm Festival di Bologna, avvenuta a giugno). È entrato nel circuito cinematografico italiano a settembre 2005 senza essere stato molto pubblicizzato, ed è rimasto in cartellone per un solo fine settimana.
Indice |
[modifica] Trama
La storia inizia quando il protagonista, Arthur Dent, scopre che alcune ruspe gialle (che ha appena notato nel suo giardino) stanno per demolirgli la casa (in cui si trova ancora) per fare spazio a una nuova superstrada.
Dopo pochi minuti gli abitanti della Terra scopriranno che il loro pianeta sta per avere lo stesso destino, ma a cura di una flotta di astronavi che appaiono improvvisamente nel cielo.
Arthur viene salvato da un suo vecchio amico, Ford Prefect, che si rivela essere originario della stella Betelgeuse, e che lo trascina con sé, chiedendo un passaggio ad una delle astronavi demolitrici.
La Guida citata nel titolo è, in realtà, un "libro nel libro": nel racconto i protagonisti fanno spesso riferimento ad una specie di enciclopedia, la Guida Galattica, appunto, che fornisce loro suggerimenti - spesso bizzarri, secondo il registro surreale del romanzo - su "la vita, l'universo e tutto quanto".
Solo al termine del film, giunti sul leggendario pianeta Magrathea, incontreranno il progettista che ha costruito il pianeta e i clienti che gliela avevano commissionata; sono i due topolini bianchi che Trillian aveva portato con sé lasciando la Terra e che stanno ancora cercando "la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto".
[modifica] Voci correlate
- Guida galattica per gli autostoppisti (serie)
- Guida galattica per gli autostoppisti (romanzo)
- Douglas Adams
[modifica] Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Guida galattica per autostoppisti (film)
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- Scheda dell'Internet Movie Database
- Tradurre la guida - saggio del curatore della traduzione italiana della sceneggiatura
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