I Democratici
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Quello de "i Democratici" è stato un movimento politico italiano ideato da Romano Prodi e fondato il 27 febbraio del 1999, come strumento per favorire la nascita in Italia, nel contesto dell'Ulivo, di un unico soggetto di partito riformatore, con un esplicito richiamo al modello bipolare presente negli Stati Uniti e al loro Partito Democratico. Il simbolo comunemente associato al partito di Clinton, in quel periodo presidente degli Stati Uniti, e di Kennedy, è in rapporto con quello scelto dal movimento di Prodi, che riprende similmente l'idea dell'asinello.
Il progetto raccoglie in sé il Movimento per l'Ulivo, la prima organizzazione tesa alla realizzazione dell'unità politica dei partiti riformisti; I Democratici si propongono di fondere in un unico soggetto trasversale i tre riformismi principali della storia d'Italia: quello cristiano sociale, quello liberale, quello socialista e socialdemocratico. Aderiscono al progetto oltre a diverse associazioni laico-riformiste:
- Centocittà, movimento di sindaci ulivisti, con la partecipazione fra gli altri di Massimo Cacciari (sindaco di Venezia), Enzo Bianco (Catania), Francesco Rutelli (Roma);
- Italia dei valori di Antonio Di Pietro (che ne uscirà polemicamente il 6 maggio 2000);
- l'Unione democratica di Antonio Maccanico, soggetto politico riformista di centro di orientamento più che altro liberale e laico-socialista, composto sostanzialmente da elementi provenienti dalla tradizione del Pri, del Psdi, del Psi e del Pli;
- vari esponenti vicini a Romano Prodi indipendenti o provenienti prevalentemente dal Partito Popolare Italiano (tra questi Franco Monaco e Albertina Soliani) o da Rinnovamento Italiano (tra questi Augusto Fantozzi e Gianni Rivera).
Ne assume la guida Arturo Parisi, stretto collaboratore del professore bolognese, il quale dopo due mesi di presidenza riceve l'incarico alla Commissione europea.
Il suo primo appuntamento elettorale sono l'elezioni europee del 1999, nelle quali riscuotono un consenso di 2 milioni e 400 mila voti, pari al 7,7%, posizionandosi per numero di voti secondi all'interno dei partiti del centrosinistra italiano.
Nel 2001 per l'elezioni politiche si raggiunge una intesa per la presentazione di una lista comune con il Partito Popolare Italiano, Rinnovamento Italiano e l'UDEUR, col nome di La Margherita. Un anno più tardi, la lista diventa a tutti gli effetti un partito (ne resterà fuori solo l'UDEUR di Clemente Mastella), fermando così dal 3 marzo 2002 l'attività dei Democratici, i cui propositi vengono portati avanti all'interno di una nuova formazione, considerata come un passo avanti verso la desiderata aggregazione con tutte le forze dell'area dell'Ulivo.