Leoluca Orlando
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Parlamento Italiano Camera dei deputati |
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On. Leoluca Orlando | |
Luogo di nascita | Palermo |
Data di nascita | 11 agosto 1947 |
Titolo di studio | laureato in giurisprudenza |
Professione | docente universitario |
Partito | ![]() |
Legislatura | XI legislatura XV legislatura |
Gruppo | Italia dei valori |
Coalizione | L'Unione |
Circoscrizione | Sicilia-1 |
Incarichi parlamentari | |
Presidente - Commissione parlamentare per gli affari regionali; Componente - III Commissione (Affari esteri e comunitari). |
Leoluca Orlando (Palermo, 11 agosto 1947) è un politico italiano.
Laureato in giurisprudenza, avvocato e docente all'Università di Palermo. Ha compiuto studi ad Heidelberg (in Germania) ed in Inghilterra.
Consigliere giuridico del Presidente della regione Siciliana Piersanti Mattarella dal 1978 al 1980, è stato consigliere comunale di Palermo dal 1980 al 1993, nelle fila della Democrazia Cristiana, con i cui vertici entrerà in scontro. Sarà sindaco di Palermo dal 1985 al 1990, a capo di una giunta di coalizione (c.d. "esacolore"). Rieletto consigliere comunale nel 1990 con oltre 70mila voti di preferenza, lascerà la DC l'anno successivo promuovendo la nascita de La Rete-Movimento per la Democrazia.
Eletto all'Assemblea Regionale Siciliana nel 1991 (da cui si dimette nello stesso anno) ed alla Camera dei Deputati nel 1992 col movimento da lui guidato.
Nel 1993, con la prima tornata di elezione diretta, ritorna sindaco di Palermo con oltre il 75% dei voti. Viene confermato alla carica di primo cittadino nel 1997. Il periodo della sua sindacatura, pur fra scelte molto controverse, viene da molti ricordato come "Rinascimento" di Palermo, anche per la notevole attività di promozione e recupero dell'immagine della città in Italia e nel mondo, che era uscita assai danneggiata dalla lunga sequela di omicidi e crimini mafiosi culminati con le stragi del 1993.
Dal 1994 al 1999 è deputato al Parlamento Europeo. Porterà La Rete a confluire ne i Democratici di Romano Prodi e quindi nella Margherita. Si dimette da sindaco nel dicembre 2000 per concorrere, come candidato del centro-sinistra alla presidenza della regione Siciliana, alle elezioni regionali del giugno 2001, dove viene sconfitto (col 36,6% contro il 59,1%) da Salvatore Cuffaro, raccogliendo comunque un buon numero di preferenze dirette. Ritorna all'Assemblea Regionale Siciliana dal 2001 al 2006.
Nel 1996 viene indagato per corruzione aggravata durante l'esercizio delle sue funzioni di Sindaco di Palermo. Il pentito Tullio Cannella fornisce uno scenario inquietante affermando che nel 1986 il Comune di Palermo, dopo una tangente di 200 milioni di lire, acquistò degli appartamenti di un certo Giuseppe Bonanno, un prestanome di Gaspare Finocchio (imprenditore) che era invece in odore di mafia. Destinatari della tangente, secondo il pentito erano il Sindaco Leoluca Orlando e l'assessore Vincenzo Inzerillo, che all'epoca dei fatti era in carcere da 16 mesi per mafia.
In occasione delle elezioni primarie de l'Unione, nel 2005, per designare il candidato presidente della regione per le regionali del 2006 si schiera a sostegno di Rita Borsellino, scontrandosi con le posizioni ufficiali della Margherita a sostegno di Ferdinando Latteri. Espulso dal partito si avvicina all'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, con la quale, capolista in diverse circoscrizioni, ritorna deputato alla Camera.
Nel maggio del 2006 ha annunciato l'intenzione di portare la sua candidatura alle primarie de l'Unione, per la scelta del candidato sindaco di Palermo, nelle quali (svoltesi 4 febbraio2007) è risultato il primo degli eletti con il 71,95 dei voti, distanziando di molto i diretti rivali Alessandra Siragusa (20,13%) e Giusto Catania (7,92%). E' attualmente in corsa per la carica di sindaco di Palermo per la coalizione di centro-sinistra.
Sostenitore dell'idea del Partito Democratico. si è impegnato contro la mafia, insieme ad altre battaglie civili (come quella contro la pena di morte). Non mancano anche i suoi critici, il primo dei quali fu lo scrittore Leonardo Sciascia, che spesso lo accusano di porsi alla testa di tendenze giustizialiste.
È presidente dell' Istituto per il Rinascimento Siciliano
MPE italiano | Gruppo | Lista di elezione | Partito italiano | Area | Preferenze |
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1994 - 1999 | Gruppo Verde | La Rete | La Rete, I Democratici | - | - |