La Francia dei Borboni
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La dinastia borbonica si insediò in Francia con Enrico IV, nel 1589, dopo la "guerra dei tre Enrichi". Enrico di Borbone era il sovrano del piccolo regno della Navarra, che riuscì a prevalere sugli altri due rivali, Enrico III di Francia ed Enrico di Valois.
Enrico di Borbone, di fede ugonotta, per farsi accettare dai francesi dovette dichiararsi cattolico. Nel 1598, il re emanò il famoso editto di Nantes, che proclamava la libertà religiosa in Francia.
Morì per mano di un fanatico religioso nel 1610, dopo 21 anni di regno. Gli succedesse il figlio, ancora bambino, Luigi XIII.
La dinastia dei Borbone manterrà il potere fino alla Rivoluzione francese e alla decapitazione di Luigi XVI (gennaio 1793), anche se dopo Napoleone ci furono altri due monarchi appartenenti a questa dinastia: Luigi XVIII e Carlo X.
Il più grande esponente di questa dinastia fu Luigi XIV, "il Re Sole", che regnò dal 1643 al 1715 e che fu artefice di una complessa politica militare, che accrebbe la potenza della Francia all'interno dell'Europa: molti, infatti, gli scontri tra Luigi e gli altri stati europei, come, ad esempio, la Lega di Augusta. Con la guerra di successione spagnola (1701-1714), i Borbone si insedieranno anche sul trono di Spagna con Filippo V.
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