Limbo
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Nella tradizione cristiana cattolica, limbo (termine derivato dal latino limbus) è lo status temporaneo delle anime appartenute a persone buone morte prima della resurrezione di Gesù (Limbo dei Padri), e lo status permanente dei bambini morti ancora non battezzati, che non hanno commesso dunque alcun peccato personale ma non sono ancora stati liberati dal peccato originale attraverso il battesimo (Limbo dei bambini).
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[modifica] Tradizione e teologia
Sebbene il "limbo" sia popolarmente concepito come un "luogo dove vanno le anime", la parola descrive e riflette una situazione di incertezza teologica. Come tale, il limbo dei bambini non fa parte della dottrina ufficiale della Chiesa Cattolica (al contrario del Purgatorio, che ne fa parte). Gli insegnamenti ufficiali della chiesa cattolica hanno a lungo stabilito che il destino di queste anime, che non sembrano meritarsi l'Inferno e che non possono però seguire il cammino divino verso il Paradiso, è in limbo; in altre parole, la loro sorte può essere decisa unicamente da Dio.
Il concetto di limbo non ha mai avuto una definizione magisteriale da parte della Chiesa, anche se nel catechismo di San Pio X si affermava che «i bambini morti senza battesimo vanno al limbo, dove non godono Dio, ma nemmeno soffrono, perché avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il Paradiso, ma neppure l'Inferno o il Purgatorio». Il catechismo del 1992 invece afferma, al numero 1261, che «quanto ai bambini morti senza battesimo la Chiesa non può che affidarli a Dio, che vuole che tutti gli uomini siano salvati, e la tenerezza di Gesù verso i bambini [...] ci consent[e] di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza battesimo». Nel 1984 l'allora cardinale Ratzinger, nel libro Rapporto sulla fede scritto con Vittorio Messori, affermava che «il limbo non è mai stato una verità definita di fede. Personalmente lascerei cadere quella che è sempre stata soltanto un'ipotesi teologica».
Più di recente sul Limbo la Commissione teologica internazionale, organismo costituito all'interno della Congregazione per la dottrina della fede (ex-Santo Uffizio), ha espresso una posizione del tutto simile, prefigurando una formale decisione tesa a negarne l'esistenza.
[modifica] Altri usi
[modifica] Nella Divina Commedia
Nella Divina Commedia di Dante Alighieri il limbo è indicato come primo cerchio dell'Inferno (nel canto IV dell'Inferno), e il poeta vi incontra i grandi spiriti dell'Antichità in una condizione che molto deve alla suggestione dei Campi Elisi descritti nel sesto libro dell'Eneide; da esso infatti proviene Virgilio stesso dopo la chiamata di Beatrice.
[modifica] Nel linguaggio comune
Nel linguaggio comune l'espressione "limbo" è usata in senso figurato per indicare uno stato o una condizione non ben definita, di incertezza.