Lingua siriaca
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Siriaco (ܣܘܪܝܝܐ [Suryāyā]) † | |
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Parlato in: | Armenia, Azerbaijan, Georgia, Iran, Iraq, Libano, Palestina, Israele, Siria, Turchia |
Persone: | 1 500 000 |
Classifica: | |
Scrittura: | Alfabeto siriaco |
Filogenesi: |
Lingue afro-asiatiche |
Statuto ufficiale | |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | syr |
SIL | SYC (EN) |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
La lingua siriaca (nome nativo ܣܘܪܝܝܐ Suryāyā) è una lingua aramaica che è stata tra le più parlate nel vicino oriente. Fu una lingua colta, usata tra il II secolo e VIII secolo nel Vicino Oriente.
Diventò il veicolo della Cristianità in tutta l'Asia fino a Malabar e fino ai confini della Cina, nonché mezzo di comunicazione e di scambi culturali fra Armeni, Arabi e Persiani. Primario mezzo di espressione, il siriaco fu semanticamente e culturalmente fondante nello sviluppo della lingua araba da cui fu rimpiazzato alla fine dell'VIII secolo.
Secondo la tradizione, lo stesso Gesù avrebbe parlato questa lingua, nella quale avrebbe pronunciato le sue ultime parole ("Eloì, Eloì, lemà sabactàni?" - "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"). Oggi la scrittura siriaca è ancora molto usata dai cristiani arabi.
[modifica] Scrittura
In siriaco si scrive da destra a sinistra e la maggior parte delle lettere si connettono alla seguente. Esistono diversi stili in questa scrittura, i principali sono: la estrangela, la più antica e diffusa, lo stile giacobita (occidentale) e quello nestoriano (orientale). Questi tre stili si differenziano per la scrittura delle vocali. Nello stile estrangela i segni vocalici sono per lo più omessi; nella scrittura giacobita le vocali sono indicate con segni diacritici; nel nestoriano si indicano con una combinazione delle lettere waw e yud usate come matres lectionis e di punti posti sopra o sotto le lettere.