Lugagnano Val d'Arda
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 229 m s.l.m. | ||
Superficie: | 54 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 78 ab./km² | ||
Frazioni: | Antognano, Chiavenna, Diolo, Montezago, Prato Ottesola, Rustigazzo, Tabiano, Veleia, Vicanino | ||
Comuni contigui: | Carpaneto Piacentino, Castell'Arquato, Gropparello, Morfasso, Vernasca | ||
CAP: | 29018 | ||
Pref. tel: | 0523 | ||
Codice ISTAT: | 033026 | ||
Codice catasto: | E726 | ||
Nome abitanti: | lugagnanesi | ||
Santo patrono: | San Zenone | ||
Giorno festivo: | 9 dicembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Lugagnano Val d'Arda è un comune di 4.202 abitanti della provincia di Piacenza.
[modifica] Il Comune e la Storia
Il territorio del Comune di Lugagnano Val d'Arda si estende sul versante settentrionale dell'Appennino Piacentino, dal Chero alla costa tra Val Chiavenna e Val d'Arda e dalle pendici settentrionali dei Monti Moria e Rovinasso giù sino alle ultime propaggini collinari verso la pianura.
Il comune ha una superficie di 54,3 Kmq, i residenti risultano essere 4.202 (tra cui molti stranieri), e le famiglie 1.756.
Il capoluogo è situato a 229 m. s.l.m. sulla riva sinistra dell'Arda, ai piedi del Monte Giogo (460 m.); le frazioni sono in Val Chiavenna e Val Chero.
Alle spalle del capoluogo, e ancor più ad ovest, si estendono formazioni geologiche plioceniche, argille marnose, azzurre, note col nome di "Argille di Lugagnano" e sabbie, corrispondenti ai più recenti depositi marini. L'elevata erodibilità di tali formazioni dà luogo al fenomeno dei calanchi che caratterizzano il paesaggio di Lugagnano.
Nel dopoguerra il paese ha avuto un notevole sviluppo edilizio che ha trasformato l'aspetto e le dimensioni del suddetto. Viale Madonna del Piano, al termine del quale vi è la settecentesca chiesetta dedicata alla Vergine e viale Aldo Moro, sono due moderni quartieri residenziali.
L'opinione che Lugagnano debba il suo nome alle gustose "luganeghe" che i contadini del luogo confezionano con la carne di maiale da tempo memorabile è folkloristica anche se riportata all'inizio dell'800 dal capitano Boccia che esplorò il nostro Appennino.
Lugagnano è il toponimo derivato da Locus Anneianus: il bosco e la radura sacra di Anneio o ai Galli Anani che abitavano queste colline. Il più antico riferimento a Lugagnano, o almeno uno dei più antichi, si trova in un atto dell'884 in cui si nominano beni "in ipso loco Nebiano aut in Lucanuìiano, aut in finibus Castellana".
La storia medievale e quella moderna di Lugagnano sono legate a Castell'Arquato e ai Valvassori e Valvassini di feudatari Guelfi e Ghibellini chea turno dominarono la Val d'Arda in nome dellìImperatore o del Papa o del Comune di Piacenza.
Nel 1743 anche il territorio di Lugagnano, come tutto il piacentino, è ceduto al Regno di Sardegna alleato di Maria Teresa d'Austria. Il Trattato di Aquisgrana del 1748 lo restituisce al Ducato di Parma (affidato allora al secondogenito di Elisabetta Farnese, Don Filippo), il quale ne seguirà le vicende fino all'Unità di Italia.
Nel 1816 il ducato viene assegnato a Maria Luigia d'Austria che in visita agli scavi di Velleia, sosterà a Lugagnano nel Palazzo Gandolfi, oggi sede del Municipio.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti