Marco Cocceio Nerva
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Marco Cocceio Nerva (Narni, 8 novembre 30 – Roma, 27 o 21 gennaio 98), noto semplicemente come Nerva, fu un aristocratico romano, divenuto poi imperatore.
Era figlio di Cocceio Nerva, famoso giureconsulto, e di Sergia Plautilla, figlia del console Popilio Lena.
Fu l'ultimo imperatore italiano sia di nascita che di famiglia. Nerva non aveva seguito l'usuale carriera amministrativa (il cursus honorum), anche se era stato console durante l'impero di Vespasiano nel 71 e con Domiziano nel 90.
Quando fu organizzata la congiura contro Domiziano, Nerva acconsentì a divenirne il successore. Egli era molto stimato come anziano senatore ed era noto come persona mite e accorta. Alla morte di Domiziano, Nerva fu acclamato imperatore in Senato da tutte le classi concordi sul suo nome.
Durante il suo regno, breve ma significativo, apportò un grande cambiamento: il "principato adottivo". Questa riforma prevedeva che l'imperatore in carica in quel momento dovesse decidere, prima della sua morte, il suo successore all'interno del senato. Questo faceva sì che i senatori venissero responsabilizzati, e quindi si rendevano conto che il loro senatoriato era importante. Inoltre, dall'anno dei quattro imperatori il senato ha subito un cambiamento di generazione: i senatori cominciavano a provenire anche dalle province, rinnovando così l'antico e oligarchico senato romano. Nerva e Traiano inoltre furono intelligenti a favorire anche le altre classi, annunciando che il successore poteva essere scelto anche tra la plebe.
Le loro speranze non andarono deluse: infatti, secondo Tacito, nel suo breve regno fuse le idee di impero, libertà e pace, dando inizio a un secolo poi considerato d'oro.
Appena eletto, fece cessare le persecuzioni contro i cristiani, consentì agli esiliati di rientrare a Roma, abolì i processi di lesa maestà, reintegrò il Senato nelle sue prerogative, prodigò le sue terre e i denari per soccorrere i poveri. Ciononostante, fu molto duro contro i delatori.
Fu addirittura giudicato troppo mite dal Senato e subì una congiura che venne sventata esiliando a Taranto colui che ne era a capo, il senatore Calpurnio Crasso. Nel 97 fu nominato console per la terza volta e gli fu collega Virginio Rufo.
Ormai vecchio e malato, Nerva decise di adottare un figlio. In omaggio all'interesse dello stato non scelse un successore nella propria famiglia, ma scelse Marco Ulpio Traiano, generale delle legioni a difesa del confine renano. L'adozione coincise con una importante vittoria militare in Pannonia, che diede all'adottato Traiano l'appellativo di Cesare Germanico. Marco Cocceio Nerva lo nominò tribuno e proconsole.
Nerva fu nuovamente nominato console, insieme con Traiano, nel 98, ma morì dopo tre mesi di carica. Il suo successore volle un funerale di grande solennità, e le sue ceneri furono poste nel mausoleo di Augusto.
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Predecessore: | Imperatori romani (Impero Romano) |
Successore: |
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Domiziano 81 - 96 |
Marco Cocceio Nerva 96 - 98 |
Traiano 98 - 117 |
vedi anche :