Mario Bava
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«Sono venuti quelli dei Cahiers du cinéma, e mia figlia mi diceva che volevano sapere il tessuto connettivo tra quella targa che oscilla all'inizio del film Sei donne per l'assassino, dove c'è un temporale, e il telefono che casca quando la Bartok muore. Io non mi ricordavo neanche come finiva il film...»
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(Mario Bava)
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Mario Bava (Sanremo, 31 luglio 1914 – Roma, 25 aprile 1980) è stato un regista, sceneggiatore e direttore della fotografia italiano.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] Gli inizi
Bava entra fin da giovane nel mondo dell'arte, e già giovanissimo collabora con grandi registi grazie al talento naturale per la costruzione di effetti speciali ed impianti di illuminazione, appresi dal padre, Eugenio Bava, direttore della fotografia agli inizi della storia del cinema italiano.
Contribuisce alle grandi opere dell'autore, anche il suo grande amore per l'arte pittorica; infatti viene definito dal regista americano Raoul Walsh, come un vero e proprio maestro con i pennelli. Bava inizia come direttore della fotografia per film di registi come Roberto Rossellini, Mario Monicelli e Luigi Comencini.
Diresse anche dei documentari, poi nel 1956 fu direttore della fotografia de I vampiri di Riccardo Freda, film che viene considerato l'iniziatore dell'horror italiano. Bava curò anche gli effetti speciali e portò a termine le riprese, non accreditato.
[modifica] L'esordio alla regia
Nel 1959 Bava era pronto per dirigere un proprio film. La maschera del demonio è un horror gotico che lanciò Barbara Steele e lo stesso regista come maestro del genere. Bava curò anche la splendida fotografia del film e gli artigianali ma efficacissimi effetti speciali. Ne venne fuori quello che ormai è considerato un classico.
[modifica] Lavori successivi
Bava in seguito diresse film mitologici e western, fino a La ragazza che sapeva troppo, del 1962, che fece nascere un nuovo genere: il thriller italiano. Dopo La frusta e il corpo il regista diresse un film a episodi, I tre volti della paura.
[modifica] Le grandi opere
Nel 1964 Bava diresse Sei donne per l'assassino, che codificò definitivamente il thriller italiano e sarà fonte d'ispirazione per registi come Dario Argento.
Nel 1965 diresse il suo unico film di fantascienza, Terrore nello spazio, piccolo gioiello che ispirerà Alien di Ridley Scott. Nel 1966 tornò all'horror con Operazione paura, film pieno di invenzioni visive. Nel 1967 diresse una versione molto pop di Diabolik, tratto dal celebre fumetto.
Nel 1969 girò Il rosso segno della follia, thriller di un sarcasmo feroce. Reazione a catena, del 1971, diede il via a un altro genere, lo slasher, e fu copiato dagli americani con la serie Venerdì 13. Lisa e il diavolo invece ebbe dei problemi con la produzione e ha avuto due versioni. Quella rimontata dal produttore Alfred Leone, e intitolata La casa dell'esorcismo è stata sempre rifiutata dal regista, che infatti non la firmò.
Ma quello che è considerato il vero capolavoro del regista non è un horror, bensì un thriller: Cani arrabbiati è il film maledetto di Bava. Realizzato nel 1974 non arrivò mai nelle sale, bloccato dal fallimento della casa di produzione. Solo nel 1995 è stato fortunatamente recuperato ed è uscito in DVD, con il titolo Semaforo rosso.
[modifica] Gli ultimi lavori
Dopo Cani arrabbiati Bava diresse altri due film.
Shock è del 1977 e si può considerare il suo ultimo colpo di genio. Infatti La Venere d'Ille è un film per la televisione co-diretto con il figlio Lamberto, che poco aggiunge alla carriera di questo grande regista che ha avuto un grandissimo successo da subito negli Stati Uniti e soprattutto in Francia, mentre da noi è stato rivalutato solo da pochi anni.
[modifica] Omaggi
Mario Bava è ammirato da molti registi americani. Martin Scorsese, Tim Burton, Joe Dante, John Landis e Quentin Tarantino hanno più volte detto di essersi ispirati a lui.
Tim Burton nel suo Il mistero di Sleepy Hollow cita esplicitamente La maschera del demonio, mentre Quentin Tarantino ha dichiarato che dietro ogni sua inquadratura c'è il genio di Bava. Le dichiarazioni di questi registi sono contenute nel documentario trasmesso da Sky.
[modifica] Curiosità
- Il figlio di Bava, Lamberto, è un apprezzato regista di film horror.
- Bava per il film Caltiki, il mostro immortale di Riccardo Freda ha usato come effetto speciale la trippa.
[modifica] La critica
La critica italiana ha sempre considerato Bava un regista di B-movie. I soli apprezzamenti riguardavano gli effetti speciali dei suoi film. Solo dopo la sua morte è iniziata una rivalutazione della sua opera. Viceversa negli Stati Uniti d'America e in Francia è stato subito considerato un maestro dell'horror.
[modifica] Filmografia
[modifica] Cortometraggi
- L'orecchio (1946)
- Anfiteatro Flavio (1947)
- Santa notte (1947)
- Leggenda sinfonica (co-regia con Riccardo Melani) (1947)
- Variazioni sinfoniche (1947)
- L'amore nell'arte (1950)
- I futuribili (serie di spot)
[modifica] Lungometraggi
- La maschera del demonio (1960)
- Le meraviglie di Aladino (1961)
- Ercole al centro della terra (1961)
- Gli invasori (1961)
- La ragazza che sapeva troppo (1962)
- I tre volti della paura (1963)
- La frusta e il corpo (1963)
- Sei donne per l'assassino (1964)
- La strada per Fort Alamo (1964)
- Terrore nello spazio (1965)
- I coltelli del vendicatore (1966)
- Operazione paura (1966)
- Le spie vengono dal semifreddo (1966)
- Diabolik (1968)
- 5 bambole per la luna d'agosto (1970)
- Il rosso segno della follia (1970)
- Roy Colt e Winchester Jack (1970)
- Reazione a catena (1971)
- Gli orrori del castello di Norimberga (1972)
- Quante volte... quella notte (1972)
- Lisa e il diavolo (1972)
- Cani arrabbiati (1974)
- Schock (1977)
- La Venere d'Ille (1979) (Film TV) (co-regia con Lamberto Bava)
[modifica] Collaborazioni
- I vampiri (regia non accreditata; effetti speciali)
- Caltiki, il mostro immortale (regia n.a.; effetti speciali)
- La battaglia di Maratona (Bava porta a termine le riprese)
- Ringo del Nebraska (co-regia n.a.)
- L'Odissea (regia 2° unità; effetti speciali)
[modifica] Collegamenti esterni
- Articolo "Il grande maestro dell'horror Made in Italy", su splattercontainer.com.
- scheda Internet Movie Data Base
[modifica] Bibliografia
- Alberto Pezzotta, "Mario Bava", Il Castoro cinema, 1995. ISBN 88-8033-042-X
- Nocturno Dossier n.24, Genealogia del delitto. Guida al cinema di Mario e Lamberto Bava