MONUC
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La missione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo, spesso abbreviata dall'acronimo MONUC (dal francese Mission de l' Organisation des Nations Unies en République démocratique du Congo), è una forza di peacekeeping delle Nazioni Unite che operava nella Repubblica Democratica del Congo. Essa è utilizzata per monitorare la situazione che si andava aggravando nel Paese africano. Fu decisa tramite la risoluzione 1291 delle Nazioni Unite e nacque il 24 febbraio 2000. Il quartier generale della missione è a Kinshasa.
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[modifica] Soldati utilizzati e numero di morti
Nel luglio del 2004 i soldati utilizzati per questa missione erano 10.531, ma il 1° ottobre dello stesso anno il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite decise di inviare altri 5,900 soldati, per quanto il segretario generale Kofi Annan ne avesse richiesti 12.000.
Il 25 febbraio 2005 nove mediatori del Bangladesh impegnati nella missione sono stati uccisi dalla milizia nazionalista nella provincia di Ituri. Dopo questo avvenimento, la milizia ha ucciso un altro uomo (di origine nepalese) impegnato nella missione e ne ha catturati sette nel maggio del 2006. Dall'inizio della missione sono rimasti uccisi 83 membri della missione. Il 30 luglio 2006 sono state indette delle elezioni, le prime elezioni libere nel paese dal 1960, e le forze del MONUC hanno controllato il corretto svolgimento delle stesse.
Fino alla fine del 2006 la missione ha contato 93 morti tra le sue file: 68 appartenenti al personale militare, 10 osservatori, 2 appartenenti alla polizia dell'ONU, 18 civili (di cui 9 locali).
[modifica] Forze impegnate
[modifica] Militari
Le forze militari impegnate si compongono di 15.051 truppe e 724 osservatori provenienti da 49 nazioni diverse.
[modifica] Africa
Algeria: 5 osservatori
Benin: 18 osservatori
Burkina Faso: 12 osservatori
Camerun: 1 osservatore
Egitto: 19 osservatori
Ghana: 459 truppe, 22 osservatori
Kenya: 6 truppe, 34 osservatori
Mali: 25 osservatori
Malawi: 23 osservatori
Marocco: 801 truppe, 4 osservatori
Mozambico: 1 osservatore
Niger: 19 osservatori
Nigeria: 29 osservatori
Senegal: 459 truppe, 24 osservatori
Sudafrica: 1,196 truppe, 16 osservatori
Tunisia: 464 truppe, 24 osservatori
Zambia: 21 osservatori
[modifica] Americhe
Bolivia: 218 truppe, 7 osservatori
Canada: 9 osservatori
Guatemala: 105 truppe, 6 osservatori
Paraguay: 17 osservatori
Perù: 5 osservatori
Uruguay: 1.524 truppe, 47 osservatori
[modifica] Asia
Bangladesh: 1.293 truppe, 24 osservatori
Cina: 218 truppe, 13 osservatori
India: 3.495 truppe, 40 osservatori
Indonesia: 175 truppe, 13 osservatori
Giordania: 27 osservatori
Malesia: 18 osservatori
Mongolia: 2 osservatori
Nepal: 1.119 truppe, 22 osservatori
Pakistan: 3.717 truppe, 41 osservatori
Sri Lanka: 2 osservatori
[modifica] Europa
Belgio: 7 osservatori
Bosnia-Erzegovina: 5 osservatori
Repubblica Ceca: 3 osservatori
Danimarca: 2 osservatori
Francia: 3 truppe, 3 osservatori
Irlanda: 3 osservatori
Polonia: 150 truppe, 3 osservatori
Romania: 22 osservatori
Russia: 22 osservatori
Serbia: 6 truppe
Svezia: 5 osservatori
Svizzera: 2 osservatori
Spagna: 2 osservatori
Regno Unito: 7 osservatori
Ucraina: 12 osservatori
[modifica] Polizia
Le forze impegnate nelle azioni di polizia sono 320, provenienti da 20 nazioni.
Argentina: 2
Benin: 12
Burkina Faso: 69
Camerun: 24
Repubblica Centrafricana: 8
Ciad: 6
Costa d'avorio: 8
Egitto: 13
Francia: 10
Guinea: 47
Giordania: 5
Madagascar: 3
Mali: 7
Niger: 37
Nigeria: 3
Portogallo: 6
Romania: 1
Russia: 6
Senegal: 32
Svezia: 6
Turchia: 18
Vanuatu: 2
Yemen: 1
[modifica] Civili
I civili impegnati in questa missione sono in totale 2.636
Impiegati delle nazioni unite: 816
Volontari delle Nazioni Unite (UNV): 482
Congolesi: 1.338