Valguarnera Caropepe
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 590 m s.l.m. | ||
Superficie: | 9 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 960 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Assoro, Enna, Piazza Armerina | ||
CAP: | 94019 | ||
Pref. tel: | 0935 | ||
Codice ISTAT: | 086019 | ||
Codice catasto: | L583 | ||
Nome abitanti: | valguarneresi o carrapipani | ||
Santo patrono: | San Cristoforo | ||
Giorno festivo: | 25 agosto | ||
Sito istituzionale | |||
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Valguarnera Caropepe (Carrapipi in siciliano) è un comune di 8.642 abitanti della provincia di Enna, nella Sicilia centrale.
Indice |
[modifica] Storia
Recentemente, in contrada Màrcato, alla periferia di Valguarnera, scavi archeologici hanno portato alla luce un insediamento abitativo risalente al IV millennio a.C. Uno scheletro umano della tarda età del rame e alcune ceramiche della prima età del bronzo sono stati anche ritrovati in questo sito. Nei dintorni del paese sono state ritrovate tracce di alcune delle civiltà che, fino ai bizantini, fiorirono nell’isola. Nulla invece dell’epoca araba alla quale va fatto con ogni probabilità risalire il toponimo Carrapipi (italianizzato in Caropepe). L’etimologia più convincente é quella messa a punto dall’arabista Lorenzo Lanteri, secondo cui il nome risulta composto da due parole: quaryat (che significa “villaggio”, “borgata”) ed habibi (che significa “del mio amato”, “del mio caro”). Carrapipi ha quindi il significato di “villaggio del mio amato”. Sarebbe bello sapere a chi, da chi e per quale ragione un millennio addietro fu dedicato il paese con questo poetico appellativo. Le prime notizie del feudo avente questo nome risalgono al 1296 quand'era un semplice casale appartenente a Lamberto di Carupipi. Possesso successivamente di Ludovico di Pamplona, di Pietro Mirone Agorizio e di Muchio de Affermo, il feudo passò nel 1398 a Vitale e Tommaso Valguarnera. Nel 1549 un membro della famiglia Valguarnera, Giovanni conte di Assoro, ottenne da Carlo V il privilegio di popolare il feudo e di imporre al nuovo borgo nome della sua famiglia. Fu tutt’altro che un caso isolato che s’inquadra nella corsa allo sfruttamento di vasti territori dell’isola effettuata da aristocratici a ciò spinti dal lievitare dei prezzi dei prodotti agricoli (il grano innanzitutto). Attratte dalle favorevoli condizioni accordate dai feudatari (in primo luogo, tramite l’istituto del “censo”) centinaia di persone provenienti dai paesi circonvicini vennero a popolare il borgo che nel corso del Seicento decuplicò quasi il numero degli abitanti. Un ulteriore balzo nello sviluppo demografico il paese lo effettuò nel corso dell'Ottocento (la sua popolazione passò da 5 a 14 mila abitanti) grazie allo sviluppo dell'industria zolfifera: nella zona circostante Valguarnera si arrivò infatti a produrre non meno del 10% del minerale prodotto dall’intera isola. Il 25 dicembre 1893, Valguarnera fu teatro di una rivolta popolare che fu dai contemporanei giudicata esemplare di quanto avveniva nell’isola nel corso dell’epilogo della stagione dei Fasci. Negli anni successivi, si aprì la pagina dell’emigrazione che ha visto i valguarneresi emigrare dapprima in America e poi nel nord Italia ed in altri paesi europei. Una pagina secolare, ancor oggi non ancora conclusa, malgrado le speranze accese dall’esperienza del cosiddetto “polo tessile” (piccole industrie di confezioni) che è arrivato negli anni Ottanta ad occupare quasi mille operai.
[modifica] Dialetto
Alle varie componenti migratorie (ed in particolare a quella galloitalica) vanno fatte risalire le specificità fonetiche della parlata locale che, pur appartenendo al gruppo nisseno-ennese, in posizione tonica alle vocali u ed i preferisce le semivocali w e j ed in quella atona riduce spesso e volentieri alla vocale centrale “sc’và” le vocali u, i ed e (vedi, ad esempio, l’espressione “r’ cu c’ric’n’”). Questa parlata, così come il nome del paese, percepiti come strani o buffi, hanno alimentato per decenni il folclore isolano, soprattutto dopo la fortunata commedia di Martoglio “L’aria del continente” (1910) che vide come protagonista Concetta Cafiso, alias Milla Milord, una “carrapipana” che cercava di giocare alla “continentale”.
[modifica] Personaggi celebri
A Valguarnera sono nati:
- Girolamo Valenti (1892-1958), dirigente dell'emigrazione italiana negli USA
- Francesco Lanza (1897-1933), poeta
- Monsignor Giacomo Magno (1880 - 1972)
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Piero Nocilla dal 05/2005
Centralino del comune: 0935 956001
Email del comune: info@comune.valguarnera.enna.it
Nocilla è stato eletto in una lista civica.
[modifica] Bibliografia
- Giacomo Magno, Memorie storiche di Valguarnera Caropepe, Catania, 1928
- Francesco e Silvia Giarrizzo, Valguarnera Caropepe all’epoca dei cavalieri e dei podestà, Assoro, 2001
- Enzo Barnabà, I Fasci siciliani a Valguarnera, Milano, 1981
- Enzo Barnabà (a cura di), Valguarnera da leggere, Valguarnera, 2003 (E.B.)
- Carmelo Parrinelli, "La memoria di quei giorni", Valguarnera 2004
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