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Bretagna - Wikipedia

Bretagna

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

regione Bretagna
Nome ufficiale: région Bretagne / rannvro Breizh
Bretagna - Stemma Bretagna - Bandiera
Stato: Francia
Capoluogo: Rennes / Roazhon
Superficie: 27.208 km²
Popolazione:
 - Totale
 - Densità
(1999)
2.972.700 ab.
107 ab./km²
Arrondissement: 17
Cantoni: 204
Comuni: 1268
Dipartimenti: Côtes-d'Armor/Aodoù-an-Arvor (22), Ille-et-Vilaine/Ill ha Gwilen (35), Morbihan (56), Finistère/Penn-ar-Bed (29)
Sito istituzionale

La Bretagna (in francese Bretagne, in bretone Breizh) è una regione nel nord ovest della Francia, antico stato indipendente, che forma un vasto promontorio verso la Manica e l'Oceano Atlantico. Il suo nome bretone, Breizh, viene abbreviato abitualmente con BZH. La lingua ufficiale è il francese, mentre la lingua regionale è il bretone.

Esiste una serie TV dal titolo Dolmen che è ambientata in Bretagna, più precisamente a Brest e a Belle-Île-en-Mer.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] La preistoria

Complesso megalitico di Carnac
Complesso megalitico di Carnac

La Francia occidentale è stata colonizzata sin dal Paleolitico inferiore fino a 100.000 anni fa, da tribù di cacciatori-raccoglitori nel contesto delle migrazioni verso settentrione durante i periodi climaticamente miti inter-glaciali.

Circa 17.000 anni fa, durante l'ultima epoca glaciale, il continente europeo (e quindi l'Armorica) e le Isole britanniche erano collegate. Il livello del mare era allora di 120 metri inferiore all'attuale e i ghiacciai s'avvicinavano a Londra. La glaciazione würmiana provocò l'invasione marittima delle grande pianure, adesso sotto la Manica o il Mare del Nord.

Alla fine della glaciazione würmiana, il clima diventò più favorevole, favorendo la diffusione in Bretagna delle tecniche agricole, dell'allevamento, dell'arte della ceramica e della pietra lavorata (cioè della cultura neolitica) dovuta all' acculturazione delle popolazioni locali. La coltivazione dei cereali, la sedentarizzazione, favorì lo sviluppo di modelli sociali complessi, come è testimoniato dal ritrovamento di monumenti megalitici quali l'allineamento delle 18 enormi steli a Lokmariaker (il più grande menhir misurava circa 20 metri) e ai tumuli maestosi quali quelli di Barnenez, Er Vingle (Lokmariaker), Gavrinis o Menez-Mikael (Karnag). Queste costruzioni risalgono al V millennio a. C. e testimoniano la prima architettura monumentale europea. Una seconda fase megalitica dette nascita a monumenti di un'altra tipologia, come gli immensi allineamenti di menhir di Karnag (Carnac in francese), di Monteneuf, di Lagadjar (Kraon/Crozon), del villaggio con grandissime case di Plechâtel, oltre alle numerose tombe a corridoio.

La fine della cultura neolitica si congiunge alla nascita dell'Età del Rame, all'incirca nel 2200 a.C. (datazione per la Bretagna, posteriore a quella dell'Italia)

  • I tumuli, cairn e dolmen erano destinati a funzioni funebri.
  • Gli allineamenti monumentali di menhir megalitici (come Karnag/Carnac) erano destinati a funzioni cultuali, anche se il loro significato rimane ancora ignoto.
  • I menhir isolati sembra indicassero un luogo importante: incroci di strade, sorgenti, cippi di tribù, tombe, luoghi di giustizia, di fertilità, di culto eccetera.

[modifica] L'Armorica

La Bretagna verso il 500 d.C. e i regni insulari non sono dissociabili dal destino dell'Armorica dell'epoca.
La Bretagna verso il 500 d.C. e i regni insulari non sono dissociabili dal destino dell'Armorica dell'epoca.

I Celti galli individuarono nella penisola la "marina", detta nella loro lingua armoar, e le terre boschive dell'entroterra (argoat).

Fu l'armoar però ad accogliere la più cospicua migrazione di popolazioni celtiche. Essi saranno chiamati Aremorici, cioè "quelli che vivono davanti al mare", e Armorica venne utilizzato, in definitiva, come nome per tutta la penisola.

L'Armorica si estendeva dalla Loira alla Senna ed era abitata da numerosi popoli i cui nomi si sono conservati nei toponimi moderni della regione e delle regioni vicine: Lexovii (Lisieux), Baiocassi (Bayeux), Abrincati (Avranches), Cenomani (Le Mans), Diablinti (Jublains), Riedoni (Rennes/Roazhon), Coriosoliti (Corseul), Namneti (Nantes/Naoned) e soprattutto i Veneti (Vannes/Gwened), che esercitavano un'egemonia economica e politica sulla federazione armoricana, controllando anche le relazioni marittime verso l'isola di Britannia (la Gran Bretagna di oggi). Malgrado la loro potenza e la loro invincibile flotta, i Veneti furono vinti nel 56 a.C. dalla flotta creata da Cesare con l'aiuto dei Namneti e dei Pitti.

Da quel momento, l'Armorica entrò a far parte del mondo romano, ma non sopravvisse come divisione amministrativa; venne invece unita alla provincia della Gallia Lugdunense. La riorganizzazione dioclezianea divise la regione tra Lugdunense II (futura Normandia) e Lugdunense III (futura Bretagna). Il nome di Armorica venne però di nuovo usato come ducato militare per la difesa della Manica contro le aggressioni dei pirati frisoni, sassoni e altri, dopo il breve episodio di indipendenza di un impero separato di Armorica, governato da Carausio e Alletto alla fine del III secolo.

[modifica] La creazione della Britannia minor

Dal V al VI secolo, la pressione militare anglo-sassone nell'isola di Britannia (la Gran Bretagna) provocò l'emigrazione massiccia della popolazione di origine celtica, soprattutto verso l'Armorica occidentale. Questa Nuova Britannia o Britannia Minor fu chiamata anche Letavia, nome conservatosi in gallese. Furono cosi creati i regni bretoni continentali di Domnonea (al nord) e di Cornovaglia (a ovest), ai quali si aggiunse durante il VI secolo il regno di Broërec (a sud, intorno a Vannes/Gwened). Questi piccoli regni, nei primi tempi collegati con i regni britannici corrispondenti (Domnonea-Devon e Cornovaglia-Cornwall), s'imposero molto facilmente sui Franchi merovingi allora divisi e indeboliti.

[modifica] Invasione carolingia

La Battaglia di Roncisvalle in un manoscritto
La Battaglia di Roncisvalle in un manoscritto

La situazione cambiò con i Carolingi, che dopo aver riunificato il regno franco, si trovarono di fronte a una Bretagna divisa in tre piccoli regni (Broerec, Cornovaglia e Domnonea), dei quali si sa poco per tutto il VIII secolo. Le incursione dei Bretoni del Broerec nel territorio rivendicato dal regno franco, particolarmente per imporsi nell'antico Veneto gallico (ormai contea di Gwened/Vannes) e per vendemmiare stagionalmente i vigneti delle contee di Vannes e di Nantes, anziché il desiderio di Pipino il Breve, Carlo Magno, Ludovico il Pio di regnare sull'integralità dell'antica Gallia e delle sue marche, spinsero Pipino e i suoi successori a ordinare spedizioni militari nel 753 (al fine di riprendere Gwened/Vannes, persa dai Franchi poco dopo), nel 786, nel 799, nell' 811, nell' 818 (contro il re bretone Murman/Morvan), nell' 824 e nell' 825 (contro il re bretone Wiomarc'h). Ma i tributi esatti non vennero mai pagati e la presa di ostaggi tra i membri delle famiglie reali bretoni non ebbe alcun effetto e, dopo la partenza dell'esercito franco, i Bretoni non si sottomisero al loro potere.

Per contenerli fu creata un'organizzazione militare confinaria, chiamata "Marca di Bretagna". Essa controllava nei primi tempi le contee di Roazhon/Rennes, Naoned/Nantes e Gwened/Vannes. Il più famoso titolare fu Orlando, morto a Roncisvalle. Malgrado questa Marca, i Bretoni invasero la contea di Gwened/Vannes e l'imperatore Ludovico il Pio decise allora di nominare un missus dominicus d'origine bretone, Nominoë, cosa eccezionale per la tradizione amministrativa franca, nella speranza di essere infine ben accolto e riconosciuto dai Bretoni.

[modifica] Il regno unificato di Bretagna

Principe bretone, vissuto alla corte imperiale come ostaggio di guerra durante la sua infanzia, l'imperatore Ludovico il Pio fece del suo conte di Gwened/Vannes il proprio missus dominicus per le Marche di Bretagna. Dopo la morte di Ludovico, al quale era rimasto fedele, questi ebbe da scegliere fra il nuovo imperatore, Lotario I e Carlo il Calvo, re della parte occidentale dell'impero franco che confinava con la Bretagna. Carlo il Calvo nominò suoi uomini per la contea di Naoned/Nantes, precedentemente sotto il controllo bretone. Nominoë, diventato duca dei Bretoni, si rese allora indipendente dall'impero franco, vincendo a Ballon nell' 845. Nell' 849, per ottenere un'alta investitura ecclesiastica e, di conseguenza, segretari religiosi, Nominoë cacciò i vescovi franchi di Bretagna per sostituirli con prelati bretoni. Nominoë morì nel 851, dopo aver portato la guerra in pieno territorio franco, a Vendôme. I suoi successori (Erispoë, Salomone, Alano il Grande) furono riconosciuti re dall'imperatore Carlo il Calvo, duramente sconfitto per tre volte dall'esercito bretone. La vittoria dei Bretoni sull'esercito franco a Jengland-Besle (22-23 agosto 851) provocò la fuga di Carlo il Calvo e la cessione delle contee di Rennes/Roazhon e di Nantes/Naoned, e la concessione del titolo reale al duca Erispoë. A marzo 863, Carlo concesse al nuovo capo bretone Salomone (Salaun in lingua bretone) le terre probabilmente comprese tra i fiumi di Mayenne e di Sarthe. Nel 866, Carlo concesse anche il titolo reale a Salomone e nell' 867, fu costretto ancora a lasciare ai Bretoni la penisola del Cotentino (contea di Coutances). Il regno di Bretagna cadde sotto i colpi degli invasori normanni nell'anno 913 e gli ultimi principi reali dovettero partire in esilio in Gran Bretagna, nei regni di Devon-Cornovaglia (brittonico) e di Wessex (anglo-sassone).

Re e principi :

  • Nominoë (830?-851)
  • Erispoë (851-857)
  • Salomone/Salaün (857-874)
  • Gurwand (874-876) & Paskweten (874-876)
  • Judikael (877-888) & Alano il Grande (877-907)
  • Gourmaelon di Cornovaglia.

[modifica] 937-1166: Le prime dinastie ducali

Nel 937, Alano Barbastorta, nipote del re Alano il Grande, sbarcò con il suo piccolo esercito in Bretagna per vincere i Normanni, ma non poté recuperare la dignità reale: oramai il titolo regio era perduto, sostituito da quello ducale.
Inoltre la nobiltà bretone era indebolita dalla divisione feudale delle proprie terre: contea di Cornovaglia, di Nantes/Naoned, di Porhoët, di Penthièvre/Penteur; viscontea di Leon, di Poher, di Rohan, baronie e signorie di Fougères, Dinan, Dol, Châteaulin/Kastellin, Pont, Tonquedec, Rieux, Rochefort, Clisson, Châteaubriant, Vitré, Coëtmen, Kaer, Malestroit.
La Bretagna fu perciò sottomessa alle influenze e alle invasioni dei conti d'Angiò e dei duchi di Normandia. I figli di Alano Barbastorta non potranno imporsi al conte di Rennes/Roazhon, Conan lo Storto (discendente del re Erispoë) che sarà riconosciuto duca. La dinastia dei conti di Rennes/Roazhon cadde alla fine del 1100 a causa delle rivalità interne (Hoël III, Eon II di Porhoët, Conan IV) e dell'aggressione di Enrico II Plantageneto, che regnava su tutti i paesi ai confini della Bretagna (Angiò, Normandia, Inghilterra, Aquitania e Poitou).

Duchi della dinastia di Nantes/Naoned : Alano II Barbastorta (937-952), Drogon (952-958), Hoël I (958-979), Guerech (979-988).

Duchi della dinastia di Rennes/Roazhon : Conan I lo Storto (958/988-992), Goffredo I (992-1008), Alano III (1008-1040), Conan II (1040-1066).

Duchi della dinastia di Cornovaglia/Kernev : Hawise & Hoël II di Cornovaglia (1066-1084), Alano IV Fergent (1084-1112), Conan III il Grosso (1112-1148), Hoël III (1148), Berta (1148-1156) & Eudo di Porhoët ( 1148-1156), Conan IV il Piccolo (1156-1171), Costanza (1171-1201).

[modifica] 1166-1341: I Plantageneti e i Capetingi di Dreux

Enrico II Plantageneto costrinse il duca Conan IV a trasferirsi in Inghilterra (dove possedeva l'"onore di Richmond") e fece sposare il proprio figlio Goffredo Plantageneto con Costanza di Bretagna-Penthièvre, figlia ed erede di Conan; Enrico II, però, non consentì mai alla coppia di regnare davvero. Malgrado la resistenza bretone e numerose rivolte, la potenza di Enrico II e del figlio Riccardo Cuor di Leone mantenne la Bretagna nell'orbita plantageneta. L'assassino del duca Arturo I da parte di suo zio, il re usurpatore Giovanni senza Terra e la sconfitta delle truppe di Giovanni da parte di quelle del re di Francia Filippo Augusto nel 1204 sono all'origine del cambiamento dinastico del ducato. Alice (Aelis), sorella di Arturo I, venne riconosciuta duchessa (sua sorella primogenita Azenor rimase in prigione fino alla morte, in Inghilterra) dall'assemblea dei baroni bretoni e promessa in sposa a uno di loro (Penthièvre). Ma Filippo Augusto impose il suo candidato e cugino Pierre Mauclerc (= Malclerico) di Dreux nel 1213. I duchi plantageneti e capetingi introdussero in Bretagna un'amministrazione evoluta ed efficiente. Unirono anche al demanio ducale numerose città e terre feudali (Brest, Dinan, Penthièvre...)

Duchi : Costanza (1171-1201) & Geoffroy (1181-1186), Artu I (1201-1203), Gui de Thouars (1203-1213), Aelis ( 1203-1221) & Pietro Malclerico (1213-1237), Giovanni I il Rosso (1221-1286), Giovanni II (1286-1305), Artu II (1305-1312), Giovanni III (1312-1341).

[modifica] 1341-1364: la Guerra di Successione

Nel 1341, la morte del duca Giovanni III provocò la Guerra di Successione di Bretagna tra i pretendenti Giovanni di Montfort e Giovanna di Penthièvre (sposata al nipote del re di Francia Carlo di Blois). Naturalmente i Francesi appoggiarono Blois, e Montfort troverà aiuto dagli Inglesi, felici di spostare in Bretagna la guerra dei cento anni che la tregua imposta dal Papa vietava di proseguire direttamente tra di loro. La morte di Montfort e la cattura di Blois faranno delle loro mogli, le duchesse Giovanna "la Fiamma" di Fiandra e Giovanna di Penthièvre, le due comandanti militari e a loro si riferisce l'altro nome di questa guerra: Guerra delle due Giovanne. Nel 1364, il giovane figlio di Giovanni di Montfort, anche lui di nome Giovanni, vinse e uccise Carlo di Blois a Auray/An Alre. Il trattato di Guérande/Gwenrann previde allora che la corona ducale andasse a Giovanni IV "Il Conquistatore" e ai suoi successori maschi. Se non ve ne fossero stati, la corona sarebbe tornata alla famiglia di Penthièvre. Questa disposizione sarà all'origine di numerose contestazioni da parte dei conti di Penthièvre e dei loro alleati francesi.

Duchi della famiglia di Montfort : Giovanni di Montfort (1341-1345), Giovanni IV il Conquistatore (1345-1399)

Duchi della famiglia di Penthièvre : Giovanna la Zoppa di Penthièvre/Penteur (1341-1364) & Carlo di Blois (1341-1364)

[modifica] 1364-1514: la dinastia di Montfort

Giovanni IV (talora chiamato Giovanni V), arrivato sul trono con l'aiuto degli inglesi e contro i francesi, espresse una politica diffidente nei confronti del re di Francia. Con i suoi successori, formò gli strumenti di governo di uno stato moderno: una moneta solida, le unità di misura unificate, una cancelleria, una corte dei conti, un parlamento sovrano, detentore del potere giudiziario, un'università, una diplomazia indipendente (con propria araldica e sigilli diplomatici). Gli storici, i giudici e i diplomatici bretoni del XV secolo ricordavano in ogni occasione le origine regali dei duchi di Bretagna, la preesistenza dei Bretoni rispetto ai Franchi nel territorio gallico e quindi il fatto che la Bretagna, non essendo una divisione del reame franco, non poteva essere concepita come feudo franco. Ottennero dal Papa una chiesa nazionale e un cimitero a Roma (Sant'Ivo dei Bretoni), come già i francesi prima di loro. Nella prima parte del XIV secolo, il duca Giovanni V il Saggio mantenne i suoi stati in una prudente neutralità rispetto a Inghilterra e Francia. L'economia bretone si sviluppò allora fortemente. La posizione geografica particolare della Bretagna, al centro di tutte le linee marittime e con forti legami commerciali col nord e il sud, ne fecero la prima potenza marittima atlantica. Le navi che allora frequentavano i porti inglesi, fiamminghi e danesi erano in grande maggioranza bretoni e trasportavano il vino francese, il sale e le tele bretoni, le spezie spagnole.

Duchi : Giovanni IV il Conquistatore (1345/1364-1399), Giovanni V il Saggio (1399-1442), Francesco I (1442-1450), Pietro II (1450-1457), Artu III di Richmond (1457-1458), Francesco II (1458-1488), Anna (1488-1514).

[modifica] 1487-1491: le guerre franco-bretoni

Nel XV secolo, le condizioni geopolitiche cambiarono. Scomparvero dal territorio francese tutti i possibili alleati dei bretoni: gli inglesi nel 1450-1452 con la fine della guerra dei cento anni, Carlo, duca di Normandia e poi di Guyenna (fratello del re Luigi XI), il ricchissimo duca di Borgogna, gli stati di Angiò, Provenza e Lorena. Il regno di Francia si era quasi del tutto riunificato e si trovava ad essere uno stato ricco, moderno, potente e imperialista. Venne il momento per Luigi XI, e poi per suo figlio Carlo VIII, di conquistare la Bretagna, che aveva partecipato a tutte le guerre anti-francesi del tempo e sostenuto tutti i nemici del re. Luigi comprò i diritti al ducato dall'ultima erede della famiglia di Bretagna-Penthièvre. Una prima campagna nel 1487 segnò un iniziale successo francese, vanificato però dalla perdita di tutte le posizioni conquistate. Tuttavia, nel 1488 i francesi del maresciallo de la Trémoïlle vinsero un esercito composto da bretoni, spagnoli, inglesi e tedeschi nella battaglia decisiva di Saint-Aubin du Cormier. Il duca Francesco II morì di dolore due mesi dopo, lasciando il trono ducale a una bambina di dodici anni, la duchessa Anna, che dovette sopportare l'occupazione nemica di varie città. Nel 1490, dopo vari piani falliti di alleanze con potenze straniere, Anna sposò per procura l'arciduca e re dei Romani Massimiliano d'Austria, futuro imperatore. Venne subito assediata a Rennes/Roazhon dal re Carlo VIII che sosteneva di essere il legittimo duca di Bretagna. Dopo aver atteso invano per mesi l'arrivo delle truppe promesse da Massimiliano, Anna fu costretta ad arrendersi per concludere il matrimonio con il vincitore Carlo VIII nel 1491 a Langeais, prima che il suo primo matrimonio fosse annullato.

[modifica] 1491-1532: Unione della Bretagna e della Francia

Nel 1498 Carlo VIII morì senza eredi nel castello di Amboise. La vedova Anna, di nuovo sovrana indipendente, decise allora di unirsi con il suo vecchio alleato Luigi d'Orleans che era stato il principale ministro del suo padre, il duca Francesco II. Questo duca d'Orleans era anche il nuovo re di Francia Luigi XII, e il loro matrimonio ebbe più fortuna dei primi, tanto che Anna ebbe due figlie, Claudia, futura duchessa e regina, e Renata, futura duchessa di Ferrara. Alla morte di Anna nel 1514, la figlia Claudia fu riconosciuta duchessa, ma il re la fece sposare, malgrado il parere contrario di Anna, col futuro re Francesco I. Dopo la morte di Claudia nel 1424, il re Francesco I decise l'unione personale di Francia e Bretagna. A Vannes/Gwened, ottenne dai deputati bretoni la richiesta dell'unione nel 1532 e poco dopo, la "concesse" con il suo editto di Nantes/Naoned. Senza questa unione, l'eredità di Bretagna sarebbe forse passata nel 1589 all'infanta Isabella di Spagna, nel 1633 a Vittorio Amedeo I di Savoia e ai suoi eredi, nel 1840 ai principi di Asburgo-Modena e nel 1919 ai principi reali di Baviera.

Gli ultimi duchi di Bretagna furono i figli della duchessa-regina Claudia e del re Francesco I di Francia.

Duchi della famiglia capetinga di Valois' : Claudia (1514-1524), Francesco III (1524-1536), Henrico (1536-1547) ulteriormente re Enrico II di Francia. Enrico sposo Caterina de Medici che fu l'ultima duchessa di Bretagna.

[modifica] 1532-1789: la Bretagna provincia francese

La potenza del regno di Francia impedì qualsiasi tentativo di indipendenza, ma quando tale potenza risultò indebolita dalle guerre di religione, due pretendenti al ducato provarono a impadronirsi della Bretagna nel 1590: il duca di Mercoeur (marito della contessa di Penthièvre) e il re di Spagna Filippo II per conto di sua figlia Isabella. Le vittorie del nuovo re di Francia Enrico IV misero fine a queste pretese. La Bretagna conobbe in questo periodo uno sviluppo economico importantissimo e, se perse il primato marittimo a favore degli olandesi, diventò la prima produttrice mondiale di tele di lino e di canapa, materia questa fondamentale per le vele. Una gestione molto attenta del profitto della vendita di queste "tele d'olona" permise alla parte occidentale della provincia di far fiorire i famosi calvari bretoni e i complessi parrocchiali ammirati ancora oggi dai turisti. Ma le guerre di Luigi XIV contro l'Inghilterra e l'Olanda fecero perdere ai produttori bretoni i loro più importanti clienti. La crisi economica, le aggressioni militari dovute alle guerre francesi, la volontà di sottomettere la Bretagna al sistema amministrativo in vigore nelle altre province francesi, provocarono una ribellione generale nel 1675, che fu chiamata rivolta dei berretti rossi o "rivolta della carta bollata". La repressione condotta dalle truppe reali sottratte dal fronte tedesco fu durissima e rimase impressa per secoli nella coscienza dei bretoni. Vinta, occupata militarmente, sottomessa a un regime severo, la Bretagna si trovò in una crisi economica aggravata dalle guerre contro le potenze marittime e infine una miseria che si prolungò fino agli '60 e '70 del XX secolo.

[modifica] 1790-1956: la Bretagna divisa in dipartimenti francesi

Nell'agosto 1789, alcuni dei più radicali tra i deputati rivoluzionari bretoni proclamarono la fine dei privilegi anche nella loro regione. Scomparve cosi anche il nome di Bretagna e tutte le sue strutture amministrative originali (Stati di Bretagna, Parlamento, Corte dei conti). Venne invece suddivisa, nel 1790, in cinque dipartimenti:

La Bretagna era amministrata dai prefetti nominati dal governo francese e non aveva più nessun rappresentante locale, tranne i deputati dell'Assemblea nazionale francese. La miseria raggiunse il suo massimo alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX. Milioni di bretoni emigrarono verso la altre regioni di Francia e verso l'America del Sud e del Nord fino al 1965 circa. Nacque allora, nella cultura popolare francese, lo stereotipo della domestica tonta e quello del bretone testardo. L'arretratezza delle infrastrutture bretoni era cosi evidente che francesi e inglesi andavano a visitare la regione come fosse paese medievale esotico. Il pittore Gauguin, alla ricerca di un certo primitivismo, scelse di viverci nel 1886.

[modifica] 1956-2006: la Bretagna divisa tra due regioni amministrative

Fin dalla creazione delle regioni amministrative francesi, nel 1956, solo i primi quattro dipartimenti costituirono la Bretagna amministrativa, mentre la Loira atlantica era inclusa nei Paesi della Loira. Questa divisione, decisa senza la consultazione della popolazione, fu contestata e lo è ancora ancora adesso da una parte dei Bretoni. Secondo un sondaggio del 1998, il 62% degli abitanti della Loira atlantica desidera l'integrazione amministrativa del proprio dipartimento alla regione della Bretagna. Nuovi sondaggi portano questa cifra al 74%. Il Consiglio regionale di Bretagna e il Consiglio generale del dipartimento Loira-Atlantica hanno votato due volte la loro riunificazione, bloccata però dal Consiglio di Stato francese. Attualmente, malgrado una evidente particolarità culturale, linguistica, storica ed etnografica, un desiderio molto diffuso nella popolazione bretone e il riconoscimento della qualità di "minoranze nazionale " da parte dell'Unione Europea, la Bretagna non ha alcuno statuto d'autonomia nel seno della Repubblica Francese, che nega il nome di popolo e di nazione ai Bretoni.

[modifica] Geografia

Costa bretone
Costa bretone

Il capoluogo della regione amministrativa è attualmente Rennes/Roazhon. Le città principali della regione, oltre a Rennes/Roazhon, sono Brest, Lorient/An Oriant, Quimper/Kemper, Saint-Brieuc/S.Brieg. Nantes/Naoned e Saint-Nazaire/S.Nazer fanno adesso parte di un'altra regione.

La popolazione è di circa 3 milioni di abitanti (detti bretoni) per la regione amministrativa, di circa 4,2 milioni abitanti per la regione storica. Il territorio della regione confina con quello della Bassa Normandia a nord-est e della Regione della Loira a sud-est. Le coste meridionali e occidentali sono bagnate dall'Oceano Atlantico, quelle settentrionali dal Canale della Manica.

[modifica] Aspetti linguistici

Segnaletica bilingue a Quimper
Segnaletica bilingue a Quimper
Per approfondire, vedi la voce lingua bretone.

La Bretagna è composta storicamente da due aree linguistiche: La Bretagna inferiore (Basse-Bretagne o Breizh Izel) ad ovest (Finistère, Morbihan e parte della Côtes-d'Armor) ove si parla la lingua bretone, apparentata al gallese e al cornico. Nella Bretagna superiore (Haute-Bretagne ou Breizh Uhel) all'est (Ille-et-Vilaine e Loire-Atlantique) dove si parlano dei dialetti neolatini (langue d'oïl) noti con il termine di gallo.

Come molte lingue regionali in Francia, e dopo una severissima politica anti-bretone dello stato francese, l'uso del bretone è diminuito moltissimo a vantaggio del francese, soprattutto durante il XX secolo. Fu durante gli anni '60 che il francese superò il bretone, allora lingua principale della Bretagna occidentale. Ma il bretone si è "risvegliato" negli anni 1970 e i difensori del gallo cominciarono a farsi sentire negli anni 1990. Attualmente ci sono circa 200 mila persone che parlano la lingua bretone.

[modifica] Emblemi

  • Lo scudo di ermellino, scelto dal duca Giovanni III nel 1316 per sostituire lo vecchio scudo della dinastia di Dreux.
  • La nuova bandiera bretone è detta Gwen ha Du (Bianco e Nero). È formata dalle code di ermellino su fondo biancho alle quale Morvan Marchall a aggiunto nel 1923/1925 nove bande bianche e nere orizzontali, rappresentanti i nove paesi/vescovadi tradizionali bretoni, per modernizzarlo. Assomigliava cosi alle bandiere di paesi demogratici o emancipati come gli Stati uniti (Stars & stripes), la Grecia o la Gran Bretagna (Red ensign, Blue ensign...).
  • La coda d'ermellino.

[modifica] Voci correlate

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