Angri
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 25 m s.l.m. | ||
Superficie: | 13 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 2261 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Corbara, Lettere (NA), San Marzano sul Sarno, Sant'Antonio Abate (NA), Sant'Egidio del Monte Albino, Scafati | ||
CAP: | 84012 | ||
Pref. tel: | 081 | ||
Codice ISTAT: | 065007 | ||
Codice catasto: | A294 | ||
Nome abitanti: | angresi | ||
Santo patrono: | San Giovanni Battista | ||
Giorno festivo: | 24 giugno | ||
Sito istituzionale | |||
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Angri è un comune di 30.545 abitanti della provincia di Salerno. É situato a nel comprensorio geografico denominato Agro-Nocerino-Sarnese.
Indice |
[modifica] Origini del nome
Il significato del toponimo Angri, ha origine dalle caratteristiche "geomorfiche" del sito. Il nome deriverebbe dal latino tardo Angra, che significa acqua appantanata. Tali caratteristiche si riscontrano nel toponimo ancora vivo di una zona denominata "Paludicella".
Anger, Ancra e Angara che indicavano fasce di terra coltivate lungo i fiumi; Angarius l'animale da traino o campestre; Angarium la stazione o officina di ferramenta e pulizia dei cavalli; Angrivari popolazioni germaniche delle pianure, ribellatesi a Cesare e più tardi ammesse a militare negli eserciti romani; Angaria stazione di posta, dove i viaggiatori si ristoravano ed effettuavano il cambio dei cavalli. Per la fertilità delle campagne e per la ricchezza della sua vegetazione che si estendeva tra le pendici dei monti Lattari e le sponde del Sarno, il LOCUS ANCHARIA, non poteva avere altro nome. Per la prima volta il nome Angri, apparve nel Codex Diplomaticus Cavensis dell'856, conservato nell'Abbadia di Cava dei Tirreni.
[modifica] Storia
Situata nella bassa valle del Sarno,tra i Monti Lattari e le falde del Vesuvio, Angri è un importante centro agricolo e sede di numerose industrie manifatturiere e del settore alimentare, in particolare dell'industria conserviera. Angri cominciò a svilupparsi nel secolo VII d.C.come Casale della Contea di Nocera; in seguito crescendo la sua consistenza territoriale ed economica, fu dato in feudo ai vari signori (Carafa, Avalos, Aquino, Zurlo). Il barone di Angri Giovanni Zurlo di fede Angioina, nella lotta alla successione al trono di Napoli tra Alfonso d'Aragona e Luigi III° d'Angiò, si schierò a favore di quest'ultimo. Allora la regina Giovanna II°, inviò Andrea Forte Braccio da Montone, capitano di ventura che sosteneva la causa aragonese, ad assediare il feudo Angrese. Nel 1421 dopo un breve assedio, devastò l'intero abitato e incendiò il castello. In seguito alla caduta di Alfonso d'Aragona, detronizzato dalla stessa regina, fu dichiarato legittimo erede Luigi III° d'Angiò, il quale per ringraziare Zurlo della sua fedeltà, inviò la regina Giovanna a ripristinarlo nel suo feudo. All'epoca del re Carlo I d'Angiò, molte famiglie Angresi elevate alla dignità nobiliare, iniziarono a costruirsi dimore gentilizie in diversi punti del feudo e le primitive strade del Paese, presero il nome di tali famiglie (Concilio, Coronati, Risi, Ardinghi). Verso la metà del secolo XV, Angri si staccò da Nocera divenendo una UNIVERSITAS e nel 1563 il sindaco Salvatore de Angelis, compilò i CAPITOLI dell'Universitas, stabilendo norme di vita amministrativa, adottate dai governi della Città fino all'Unificazione d'Italia. Ai principi del 1600 i DORIA ottennero che il feudo Angrese fosse eretto a PRINCIPATO, dal quale essi presero il titolo di Principi di Angri. Per merito di questa ricca e potente famiglia genovese, il Paese figura nella storia dell'arte, omonomizzato nel Palazzo Doria d'Angri in piazza dello Spirito Santo a Napoli, sede estiva dei Doria e splendido gioiello settecentesco Ad Angri,nella località Pozzo dei Goti, nel 553 fu sconfitto ed ucciso il re dei goti Teia, ad opera dell'esercito bizantino comandato da Narsete, inviato dall'imperatore Giustiniano. Fu l'ultimo atto della dominazione gotica in Italia.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Economia
In passato l'economia era prettamente agraria. Attualmente l'economia di Angri è fortemente industriale. Quasi il 90% delle industrie presenti sul territorio operano nel settore conserviero; più specificatamente pomodori in scatola e derivati (passate di pomodoro, pelati).