Dobbiaco
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dobbiaco (ted. Toblach) è un comune di 3.247 abitanti della Provincia Autonoma di Bolzano.
Dobbiaco si trova a 1.256 metri sopra il livello del mare, in Val Pusteria, la "Valle verde". Il paese è protetto dalle pareti rocciose delle Dolomiti a sud e dalla catena delle Alpi della Carinzia dall'altro lato. Il comune di Dobbiaco è situato per metà al di qua e per l'altra metà al di là dello spartiacque alpino, poiché qui (a est di Dobbiaco-paese) nasce il fiume Drava, immissario del Danubio. Altro importante fiume che scorre attraverso il paese è la Rienza, che percorre tutta la val Pusteria fino a Bressanone, dove sfocia nell'Isarco.
Dobbiaco vanta una tradizione secolare in campo turistico ed offre una importante varietà nell'offerta vacanziera. La favorevole posizione geografica, la vicinanza alle vette più famose delle Dolomiti (tra cui le famose Tre Cime di Lavaredo), il clima e le molteplici attività culturali e sportive, sono alcuni dei motivi che hanno reso Dobbiaco una tra le località più rinomate dell'Alto Adige. Un interessante panorama artistico e naturale si spalanca davanti ad un visitatore: cappelle, antichi masi, prati coltivati e non lungo i sentieri, azzurri specchi d'acqua, boschi ombrosi ed estesi parchi naturali, ricchi di flora e di fauna.
Dobbiaco è un importante centro turistico e offre una capacità ricettiva in alberghi e camping quasi di 6.000 posti letto.
Dobbiaco ha una vasta offerta sportiva e culturale, affiancata al relax e alla natura incontaminata, assicurano un soggiorno indimenticabile, affiancato da prati verdeggianti, profumati boschi di larici e di limpida aria di montagna.
Indice |
[modifica] Etimologia del nome
Il toponimo è attestato nel 827 come Duplago poi germanizzato in Doublach (893) e Toblach (1020). Il nome è probabilmente preromano e di etimologia ignota.[1]
Un ipotesi vuole che il termine Dobbiaco, derivi dal fatto che presso il paese si trovano di fatto, le sorgenti di due importanti fiumi: la Drava e la Rienza; e quindi due-acque.
[modifica] Storia
I primi insediamenti a Dobbiaco si possono far risalire cn buona approssimazione alla tarda età del ferro. Fin dal quinto secolo a.C. vi furono penetrazioni del territorio da parte di tribù celtiche, che a partire dal XV a.C. dovettero sottomettersi ai Romani. Il duca Tassilone III nel 769 fondò a San Candido un'abbazia benedettina e quindi nel periodo successivo vi fu la nascita di comunità locali, come quella di Dobbiaco, il cui nome comparve per la prima volta nel 827 come Duplago.
Tra il 1792 al 1815, vi furono le guerre napoleoniche e anche la Val Pusteria rimase coinvolta, e quindi Dobbiaco diventò italiana per un breve periodo, mentre San Candido venne attribuito alle Province Illiriche e Villabassa al Regno di Baviera. Sconfitto Napoleone, il Tirolo passò nuovamente all'Austria e quindi anche Dobbiaco. Fu così che il turismo poté iniziare a svilupparsi a Dobbiaco, grazie anche alla costruzione nel 1871 di una nuova linea ferroviaria che collegava Vienna alla Val Pusteria la Südbahnlinie, ma anche la costruzione di un nuovo e grande albergo, oggi centro culturale e congressi Grand Hotel. Con il passare degli anni la fama del paese come luogo di cura e meta di soggiorno aumentò, e solo con lo scoppio della prima guerra mondiale, essa si fermò, dato che le Dolomiti divennero un enorme teatro di guerra tra il regno austro ungarico e l'Italia. Con il trattato di Saint Germain (1919), il Tirolo fu smembrato e Dobbiaco (e anche San Candido), con tutto l'Alto Adige, entrò a far parte dell'Italia.
Durante il periodo fascista e grazie all'operato di Ettore Tolomei, vi fu un opera di italianizzazione della regione, in cui la lingua tedesca fu proibita. Dato che Dobbiaco si trova sullo spartiacque, precisamente dal '39, vennero costruite delle opere di fortificazione per impedire, o comunque rallentare, l'accesso all'Italia, da parte dei nazisti. Fu così costruito lo Sbarramento Dobbiaco, facente parte del Vallo Alpino in Alto Adige.
Nonostante tutto ciò a Dobbiaco e in tutto l'Alto Adige non si ebbero battaglie durante la seconda guerra mondiale.
Nel 1948 venne sottoscritto lo Statuto di Autonomia tra la Regione Trentino-Alto Adige e il governo italiano, con cui si tutelano le minoranze linguistiche e si garantisce la pacifica convivenza dei due gruppi linguistici.
[modifica] Appartenenza linguistica
La sua popolazione si è dichiarata, all'ultimo censimento, in maggioranza di madrelingua tedesca:
Appartenenza linguistica (censimento 2001) |
86,28% madrelingua tedesca |
13,65% madrelingua italiana | |
0,07% madrelingua ladina |
[modifica] Da vedere
- Il lago di Dobbiaco, lago di origine franosa, posto a pochi chilometri a sud del paese, su cui si possono fare uscite in pedalò
- Il Grand Hotel di Dobbiaco [2]
- Circuito informativo Centrale Termica a Biomassa di Dobbiaco: centrale di teleriscaldamento, alimentata con gli scarti di segheria. La centrale offre il riscaldamento centralizzato al comune di Dobbiaco e al comune di San Candido. [3]
- Centro Visite dei Parchi Naturali e Mondo Magico della Foresta con l’Oroscopo celtico [4]
- Mondolatte Tre Cime - la latteria socaile di Dobbiaco [5]
- Museo Storico della Prima Guerra Mondiale a Monte Piana e Monte Piano
- L'incontaminata e affascinante Val di Landro con il Lago di Landro
- Il parco fauna di Carbonin Vecchia, con un gran numero di animali alpini: cervi, daini, caprioli, linci, mufloni, cinghiali, fagiani, civette, orsetti lavatori, anatre, oche.
- La Chiesa Parrocchiale è ritenuta la chiesa barocca meglio conservata della Val Pusteria.
- La tenuta "Herbstenburg" con le sue torri ed "Erker" è considerata una delle antiche tenute più belle di Dobbiaco
- Il Santuario di Santa Maria è noto da tempi lontani in Val Pusteria come meta di pellegrinaggio.
- Parco naturale Dolomiti di Sesto e il Parco naturale Fanes - Sennes e Braies
[modifica] Sport
[modifica] Sport Invernale
- Dobbiaco ha una particolare importanza per lo sci da fondo, di cui è una vera "capitale".
- La più importante manifestazione è la Dobbiaco-Cortina, gara di fondo di 30 kilometri. Durante il periodo invernale si svolgono quindi gare di Coppa del Mondo e maratone di sci di fondo.
- Dobbiaco offre comunque qualche piccola alternativa invernale allo sci di fondo. Infatti sono presenti ben due piste da sci di discesa: la Trencker e la Rienza, di livello rosso (per principianti).
- Altra importante offerta è una pista da slittino adatta alle famiglie, a Monte Rota, con una lunghezza di 2 km.
- Gli sport praticati d'inverno sono quindi oltre lo sci di fondo e di discesa: lo snowboard, le passeggiate e le escursioni sulla neve, le escursioni con le racchette da neve (Nordic Walking) ed il pattinagggio su ghiaccio.
- E' possibile effettuare numerose passeggiate invernali nella neve, tutte ben segnalate e di difficoltà medio/bassa
[modifica] Sport Estivo
- Le molteplici piste di sci da fondo, lestate si trasformano in altrettante piste ciclabile. Ad esempio, alcune mete che si possono raggiungere tramite piste ciclabili, quindi alla portata di tutti, sono: Cortina, Lienz e Bressanone.
- Oltre alle escursioni in bici o mountain-bike, si posoono praticare escursioni in montagna, arrampicate, Vie ferrate, pesca e tennis.
- Recentemente, nella zona di Dobbiaco Nuova, dietro alla vecchia piscina, è stato costruito un parco avventura con diversi percorsi da effettuare sugli alberi [6].
[modifica] Atleti di Dobbiaco
- Biathlon: Nathalie Santer, Ole Einar Bjorndalen, Saskia Santer;
- Combinata nordica: Jochen Strobl;
- Sci fondo: Stephanie Santer.
[modifica] Principali Manifestazioni
- Gennaio:
- Febbraio:
- Giugno:
- Luglio:
- Dolomiti Super-Bike, gara di mountain bike [13]
- Le Settimane Musicali Gustav Mahler, in onore del compositore Boemo Gustav Mahler, nel periodo estivo attraggono un pubblico di qualità [14]
- Agosto:
- La tradizionale Marcia Notturna Dobbiaco si tiene ogni 14 Agosto.
- Settembre:
- La Tre Cime Alpin Marathon[15]
- Dicembre:
- I Krampus: sfilata di diavoli, all'inizio di dicembre per la festa di San Nicolò (San Nicola di Mira o San Nicola da Bari).
[modifica] Edifici storici
[modifica] La Torre Rossa
Il nome originario della torre è Hornberger Turm, che deriva dal suo costruttore. successivamente il suo nome fu tramutato in torre Rossa, dato che le sue pareti esterne furono ridipinte di rosso. La struttura della torre, è ambigua, in quanto essa è non tanto alta, quadrata e abbastanza tozza. Nel corso della storia la proprietà della torre è passata di mano in mano, fino all'acquisto nel 1736, da parte di una famiglia nobile, che tuttora ne è proprietaria.
[modifica] Il Grand Hotel
Questo complesso fu edificato nel 1877, ed era ritenuto una degli hotel piu' all'avanguardia, oltre ad essere il primo di dobbiaco ed uno dei primi della val Pusteria. Il complesso era inizialmente pensato assieme alla costruzione della linea ferroviaria Südbahn (la linea ferroviaria che collegava Lienz con fortezza (BZ) ) e quindi il suo nome iniziale era Südbahnhotel. L'hotel ebbe come ospiti anche molti nobili, tra cui: il principe ereditario tedesco Federico, il re Alberto di Sassonia, la principessa ereditaria austriaca granduchessa Stephanie ed infine il re Milan di Serbia.
Durante il primo conflitto mondiale, l'hotel subì alcuni danni, che non furono riparati, lasciando la struttura in uno stato di abbandono. La sua fortuna la ebbe ne 1934, quando fu messo all'asta, e quindi comprato dall'Istituto di Credito delle Tre Venezie.
Purtroppo il suo futuro non diventò subito roseo, infatti la struttura cambiò diversi proprietari, tra cui lo stesso Stato Italiano. Fortunatamente nel 1991 il complesso passò alla provincia di Bolzano, che ne curò un restauro, che volle conservare l'originale struttura del hotel, ma ne cambiò la funzione. Infatti attualmente il Grand Hotel al suo interno è così suddiviso: centro congressi e culturale, ostello per la gioventù, bar, Centro Visite dei Parchi Naturali, Scuola di Musica, Servizio Giovani, Centro di Formazione, appartamenti sociali e una Casa per ferie della Curia.
Il fiore all'occhiello del complesso, dopo la sua restaurazione è la sala auditorium Gustav Mahler, con 460 posti ed una eccellente acustica, dove si tengono anche numerosi concerti.
[modifica] Il castello degli Herbst
Nel centro cittadino, e precisamente dietro la chiesa parrocchiale, si trova il castello degli Herbst.
Le notizie che si hanno del castello, è che fu comprato Herbst nel 1500, quale sede del giudicariato. Successivamente il castello fu adibito a fortificazione. Il castello fu inoltre utilizzato nel 1511 come quartier generale, dall'imperatore Massimiliano I d'Asburgo. Attualmente il castello è di proprietà privata, di una famiglia dobbiacense.
[modifica] L'aeroporto di Dobbiaco
Dobbiaco ha un piccolo aeroporto, nato come aeroporto militare, utilizzato durante la prima guerra mondiale dalle truppe austro-ungariche. Dopo la guerra, e fino ai giorni nostri presso Dobbiaco è dislocato un distaccamento aeroportuale dell'Aeronautica Militare. Fino al '53 l'aeroporto fu gestito dalla società Meteor, per il volo turistico. Presso l'areoporto era possibile ottenere l'abilitazione al traino d'alianti; in uno di questi esami, morì Dante Vecchi.
Al giorno d'oggi è un aeroporto da turismo, dove nelle stagioni estive è possibile atterrare con piccoli aerei da turismo [16]. Nelle stagioni invernali, l'areoporto viene utilizzato come punto di partenza per le numerose competizioni di sci da fondo.
La pista d'atterraggio è lunga 700 metri e larga 50 metri. Accanto all'aeroporto c'è un eliporto e una postazione di rifornimento, dove vengono a rifornirsi anche gli elicotteri dell'Aviazione dell Esercito italiano.
[modifica] Galleria fotografica
Val di Landro e Nasswand |
forno della centrale di teleriscaldamento |
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Argomenti correlati
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Altri progetti
[modifica] Note
- ↑ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
Città: Brunico
Borgate: Campo Tures · San Candido · San Lorenzo di Sebato
Comuni: Badia · Braies · Chienes · Corvara in Badia · Dobbiaco · Falzes · Gais · La Valle · Marebbe · Monguelfo · Perca · Predoi · Rasun Anterselva · Selva dei Molini · Sesto · San Martino in Badia · Terento · Valdaora · Valle Aurina · Valle di Casies · Vandoies · Villabassa