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Il Rede (o anche la Rede) è un canto dove sono raccolte le leggi ed i principi sui quali è fondata la religione stregonesca Wicca. Agli adepti (wiccan) ritengono che sia una "legge" antica quanto il mondo e ritengono questo canto sacro. Vi sono molteplici interpretazioni del Rede, alcune molto poetiche ed altre meno.
Riportata all'interno della tradizione stregonesca da Gerald Gardner che affermava che le streghe erano inclini a seguire la morale secondo il leggendario Buon Re Pausol, Fai quello che ti piace purché non danneggi nessuno, questa idea è stata messa in un distico in rima chiamato il Rede Wicca.
All'interno del Rede si trovano regole di vita e di comportamente che ogni wiccan deve rispettare, ma anche consigli e nozioni d'occulto: ad esempio è evidenziata l'importanza del Sorbo e delle fasi della luna. Tutto il canto è basato e riassunto nell'ultimo verso, nel quale si coglie il vero fondamento di questo culto pacifico ("Se non fai del male, fa ciò che vuoi").
Qui di seguito viene trascritta una poetica interpretazione della Rede (che secondo i wiccan è stata tramandata dalla Grande Madre Dea).
- Osservare la Rede noi dobbiamo
- Con tutto l'Amore e Fiducia che abbiamo
- Vivi e poi vivere sappi lasciare,
- onesto nel prendere e giusto nel dare.
- Devi tre volte il cerchio segnare
- Perché i maligni si faccian cacciare.
- Incatena la formula, incatenala bene
- Esprimila in rima come conviene
- Dolce lo sguardo e tocco leggero
- Parla pochissimo e ascolta davvero.
- Deosil segue la Luna in crescendo
- e Runa di Streghe va ripetendo
- Widdershin' 'vece su Luna Calante
- canta una Runa male augurante.
- Quando la Luna Nuova poi sorge
- bacia la mano alla Madre che porge
- E quando Piena la Luna rimane
- le attese del cuore non saran vane
- Attento alla forte tempesta del Nord:
- ammaina le vele e chiudi le porte
- Quando l'Austro incomincia a soffiare
- l'amor sulle labbra ti vuole baciare
- Quando sibila il vento a Ponente
- i morti non trovan riposo per niente.
- Se il vento dall'Est comincia a tirare
- ci son novità e feste da fare.
- Nove legni sotto il paiolo a bruciare
- Infiammali e dopo fai consumare
- Sia il sambuco l'albero eletto
- non lo bruciare o sarai maledetto.
- Quando la Ruota incomincia a girare
- comincino i fuochi di Beltain a bruciare.
- Quando il giro a Yule è compiuto
- accendi il ceppo e regna il Cornuto
- Bada tu al fiore, al cespuglio e al boschetto
- e dalla Signora tu sia benedetto.
- E dove l'acqua si va ad increspare
- getta una pietra ed il vero traspare.
- Quando un vero bisogno tu avrai
- non ascoltar l'altrui avidità.
- Con degli sciocchi il tuo tempo è sprecato
- e come loro sarai giudicato.
- In gioia il venire, in gioia l'andare
- anima il volto e il cuor fai scaldare.
- Ricorda la Legge del Triplo: è fatale
- ritorna tre volte sia il bene che il male.
- Se la fortuna da te e' distante
- segna una stella blu sulla fronte.
- E che tu sia leale in amore
- o anche il tuo amante sarà ingannatore.
- Son otto parole la rede per noi:
- Se male non fai, fai quello che vuoi
Traduzione di Giampaolo Gianese - ddrwydd del tempio di Ara; dall'originale di Lady Gwen Thompson, pubblicato per la prima volta su Green Egg magazine, Vol. III. No. 69 (Ostara 1975)