Portale:Taranto
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Taranto è un comune di 202.033 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e terzo più grande comune dell'Italia meridionale peninsulare. Situato nel Golfo di Taranto sul Mar Ionio, è definita la "città dei due mari": il Mar Piccolo ed il Mar Grande.
Il Mar Piccolo è separato dal Mar Grande da due penisole che lo chiudono a golfo, orientate entrambe verso un'isola che costituisce il nucleo originale della città, e collegate ad essa tramite il Ponte di Porta Napoli ed il Ponte Girevole.
L'isola è divenuta tale in seguito al taglio della penisola eseguito durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese, trasformato in seguito nel canale navigabile che mette in comunicazione il Mar Piccolo con il Mar Grande.
Quest'ultimo, chiamato più frequentemente "rada" in quanto vi sostano le navi in attesa, è separato dal Mar Ionio dalle Isole Cheradi di San Pietro e San Paolo e da Capo San Vito.
La Mappa di Soleto è la più antica mappa geografica occidentale proveniente dall'antichità classica.
Si tratta del frammento di un vaso attico smaltato di nero, un ostrakon le cui dimensioni sono di appena di 5,9 cm per 2,9 cm, e sul quale è incisa la linea costiera della penisola salentina insieme a due toponimi greci ed undici toponimi indigeni, le cui posizioni sono indicati da punti. Si riconoscono i nomi di Taranto scritto in greco (Τάρας, Taras) e di Otranto, Nardò, Ugento, Soleto e Leuca scritti in messapico, mentre ai lati sono indicati in modo schematico il Mar Ionio ed il Mare Adriatico simboleggiati da sigma a quattro tratti.
La birra Raffo è per antonomasia "la birra dei tarantini".
La sua storia cominciò nel 1919, quando Vitantonio Raffo inaugurò lo stabilimento di produzione a Taranto. La gestione familiare si protrasse fino al 1961, quando il marchio fu ceduto al gruppo Peroni, che ne conservò anche la ricetta, lo stabilimento e le maestranze. Negli anni '70 ne furono prodotti circa 48.000 ettolitri, grazie alla sua diffusione anche in Basilicata e Campania oltre che in Puglia, regione che annovera da sempre il maggior numero di estimatori.
Quinto Orazio Flacco - A Settimio - Odi, II, 6, 10
- «Quell'angolo di mondo più d'ogni altro m'allieta,
là dove i mieli a gara con quelli del monte Imetto fanno
e le olive quelle della virente Venafro eguagliano;
dove Giove primavere regala, lunghe, e tiepidi inverni,
e dove Aulone, caro pure a Bacco che tutto feconda,
il liquor d'uva dei vitigni di Falerno non invidia affatto.»
- Giacinto Peluso - Storia di Taranto
Scorpione Editrice - Taranto, 1991 - Nicola Caputo - Taranto com'era
Edizioni Cressati - Taranto, 2001 - Patrizia De Luca - Il Centro Storico di Taranto: l'Isola
Scorpione Editrice - Taranto, 2004 - P. Massafra - F. Carrino - Il Centro Storico di Taranto: il Borgo
Scorpione Editrice - Taranto, 2004 - Ettore M. De Juliis - D. Loiacono - Taranto. Il Museo Archeologico
Mandese Editore - Milano, 1988 - Ettore M. De Juliis - Gli Ori di Taranto in Età Ellenistica
Arnoldo Mondadori Editore - Milano, 1984 - Giuseppe Mazzarino - Taranto, la sua "vera" storia
Ink line - Taranto, 1999
Personalità legate a Taranto
Vincenzo Carbonelli · Attilio Cerruti · Giovanni Cugini · Giuseppe De Cesare · Luigi Galeota · Ciro Giovinazzi · Dario Lupo · Cataldo Antonio Mannarini · Alessandro Michelagnoli · Guglielmo Motolese · Cataldo Nitti · Francesco Paolo Parisi
Architetture di Taranto
Ammiragliato (palazzo dell') · Mario Pasquale Costa (casa di) · Calò (palazzo) · De Beaumont Bonelli (palazzo) · De Bellis (palazzo) · Sant'Egidio Maria (casa di) · Fornaro (palazzo) · San Francesco (convento di) · Gallo (palazzo) · Notaristefano (palazzo) · Giovanni Paisiello (casa di) · Rossarol (caserma) · Stani (palazzo)
Taranto, per resistere alla potenza di Roma, strinse un’alleanza con Pirro, Re dell'Epiro e nipote di Alessandro Magno, il quale inviò il suo luogotenente Milone con un esercito di circa 30.000 uomini e 20 elefanti, obbligando i Tarantini validi ad arruolarsi. Gli scontri tra epirei e romani furono sempre durissimi e costosi in termini di vite umane: la famosa Battaglia di Heraclea del 280 a.C., che vide protagonisti il console romano Publio Valerio Levino e lo stesso Pirro, costò 7.000 morti, 2.000 prigionieri e 15.000 feriti ai romani, mentre 4.000 morti e un gran numero di feriti si contarono tra i greci. I successi degli epirei furono conseguiti grazie alla presenza in battaglia degli elefanti da guerra, animali tanto imponenti quanto sconosciuti ai legionari romani.
Il porto di Taranto ospita numerose imbarcazioni per la pesca. La flotta è costituita principalmente da circa 80 pescherecci, che non superano le 10 tonnellate di stazza lorda e che praticano la pesca a strascico, mentre le rimanenti imbarcazioni della piccola pesca operano con reti da posta. Il mare, ricco e generoso, è popolato da dentici e orate, cernie, triglie e alici, gamberi e calamari.
Taranto inoltre rappresenta oggi la maggiore area di produzione al mondo di mitili allevati, con un stima prossima alle 30.000 tonnellate/anno e i suoi 1.300 addetti. La mitilicoltura caratterizza da secoli l'economia della città, tanto che la cozza rappresenta il simbolo gastronomico per eccellenza di Taranto. Si racconta che i primi vivai di La Spezia, Pola, Olbia e persino di Chioggia siano stati impiantati da mitilicoltori emigrati da questa città.
Falanto è una figura della mitologia greca, condottiero dei coloni Partheni provenienti da Sparta.
Secondo la leggenda, la sua figura è fortemente legata alla città di Taranto, in quanto Falanto sarebbe il fondatore dell'antica colonia greca a cui avrebbe dato il nome di Saturo, cioè "città dedicata a Sat" (Sat-Ur). Sparta era una città guerriera per tradizione, e per consentire il mantenimento demografico durante i periodi di lontananza delle milizie, le donne erano autorizzate a procreare figli illeggittimi, destinati però a vivere emarginati ed in condizione subalterna.
La chiesa di San Domenico Maggiore (o chiesa di San Domenico in Soriano) di Taranto è una delle chiese più antiche del Borgo Antico della città.
Fu costruita nel 1302 dalla nobile famiglia Taurisano, come si può leggere da una iscrizione in latino nello stemma del portale di ingresso: "HOC OPUS FIERI FECIT NOBILIS VIR IOHANNES TAURISANENSIS SUB ANNO DOMINI MCCCII" "QUEST'OPERA FECE COSTRUIRE IL NOBILE GIOVANNI TAURISANO NELL'ANNO 1302". Giovanni Taurisano arrivò in Italia dalla Provenza (Francia), al seguito di Carlo II d'Angiò che lo nominò feudatario di Taurisano (LE). A Taranto si dedicò tra l'altro alla ricostruzione dell'antica chiesa di San Pietro Imperiale, abbandonata dai monaci Benedettini nel 1228, dedicando il nuovo edificio a San Domenico in Soriano.
Il Padre Nostro
- Paternostre, ca sì' jndr'a le cíele,
- cu ssía sandefecáte 'u nome tuje,
- cu avéne 'u règne tuje,
- cu ssía fatte 'a vulundáte toje,
- accume 'ngiéle accussij' 'ndèrre,
- dàcce ôsce 'u páne nuèstre sciurnalére,
- dà a nnu' le rascke nuèstre,
- accume nu' le dáme a lle debbettúre nuèstre,
- e nno'nge annùscere 'ndendazzióne,
- ma lìbberece d'ô mále,
- Àmën.
Il mare, una vasta distesa di acqua salata che copre circa il 70% della superficie del nostro pianeta e fa sì che la Terra, vista dallo spazio, abbia l'aspetto di un "pianeta blu". Questo colore è dovuto alla presenza degli oceani che rappresentano il tipo di ambiente più diffuso sul pianeta: un ambiente fondamentale per l'equilibrio ecologico e per la vita dell'uomo del quale, però, c'è ancora molto da scoprire. Puoi iniziare a farlo leggendo o collaborando alle voci che trovi a partire dal Portale del Mare.
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