Zdeněk Zeman
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Dati biografici | ||
Nome | Zdeněk Zeman | |
Soprannomi | Zdengo, Il maestro di Praga, Simpatia Zeman | |
Nato | 12 maggio 1947 Praga |
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Nazionalità | ![]() |
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Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Allenatore | |
Squadra | ![]() |
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Carriera | ||
Carriera da allenatore ![]() |
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1981-83 | ![]() |
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1983-86 | ![]() ![]() |
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1986-87 | ![]() |
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2001-03 | ![]() |
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2003-2004 | ![]() |
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2004-05 | ![]() |
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Mar - Mag 2006 | ![]() |
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Giu - Dic 2006 | ![]() |
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Statistiche aggiornate al 22 ottobre 2006 |
Zdeněk Zeman (Praga, 12 maggio 1947) è un allenatore italiano di calcio di origine ceca.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] Le origini
Zdeněk Zeman nasce a Praga il 12 maggio 1947. Il padre Karel era primario in un ospedale mentre la madre, Květuše Vycpálková, è casalinga. Sarà lo zio materno Čestmír Vycpálek, ex allenatore della Juventus, a trasmettergli la passione per lo sport.
Nel 1968 il boemo si trasferisce a Palermo dallo zio Čestmír, ma proprio in questo periodo l'URSS invade la sua patria: decide allora di rimanere in Italia. Qui otterrà la cittadinanza italiana nel 1975, nonché la sua laurea (all'ISEF di Palermo con una tesi sulla medicina dello sport) con il massimo dei voti. In Sicilia conosce Chiara Perricone, sua futura moglie, che gli darà due figli, Karel ed Andrea.
[modifica] Prime esperienze calcistiche
Le sue prime esperienze come allenatore avvengono in squadre locali dilettantistiche (Cinisi, Bacigalupo, Carini, Misilmeri, Esacalza) per poi prendere il patentino di allenatore professionista a Coverciano nel 1979; grazie all'intercessione dello zio, riesce poi ad allenare le giovanili del Palermo fino al 1983.
Dopo delle ottime stagioni a Licata, con cui vince il campionato di serie C2, viene ingaggiato prima dal Foggia e poi dal Parma dove in precampionato riuscirà a sconfiggere per 3-0 il Real Madrid per essere poi esonerato ai primi risultati incerti nel campionato di B, e tornerà in Sicilia alla guida del Messina dove avrà modo di lanciare in prima squadra un giovanissimo Salvatore Schillaci.
[modifica] La serie A e la serie B
Dopo una buona stagione tra le vie dello Stretto, viene ingaggiato nuovamente dal Foggia, neopromosso in serie B. Nasce quindi, nel 1989, il "Foggia dei Miracoli": la squadra, dopo una bellissima promozione in serie A, si salverà con tranquillità per ben tre stagioni nella massima serie (due 9° e un 12° posto). Notevole la prima linea della stagione 1991-92, composta da Baiano, Signori e Rambaudi, tre mezze punte agili e veloci che mettono in crisi anche le difese più blasonate. Grazie a quel Foggia fu coniato il termine Zemanlandia per sintetizzare il calcio-spettacolo giocato da una squadra di giovani.
In poco tempo, quello che sembrava solo un integralista del calcio perché "fedelissimo" del 4-3-3 e del gioco offensivo e spumeggiante, diventa l'allenatore del momento: pare che anche il Real Madrid gli abbia fatto una offerta per averlo, ma alla fine Zeman decide di approdare alla Lazio. Con i biancoazzurri ottiene un secondo e un terzo posto, per poi essere esonerato il 27 gennaio 1997. Ma Zeman non rimane disoccupato a lungo: il presidente Sensi gli offre, per la stagione successiva, la panchina della Roma e Zdeněk accetta volentieri.
Dopo un quarto posto in campionato, nel luglio del 1998 Zeman lancia la sua accusa violenta nei confronti del mondo del calcio: nasce l'ombra del doping. Le sue dichiarazioni arrivano a coinvolgere la Juventus e i suoi personaggi simbolo come Alessandro Del Piero, Gianluca Vialli e Daniel Fonseca. Le polemiche anche con l'allenatore bianconero Marcello Lippi non si risparmiano.
Da quel momento in poi i risultati come allenatore sono altalenanti: rimane con la Roma, ma arriva quinto e non viene confermato per la stagione successiva. Dopo le esperienze negative con il Fenerbahçe ed il Napoli, Zeman torna in B sempre in Campania, prima con la Salernitana (un sesto posto ed un esonero) e poi con l'Avellino (col quale sarà penultimo).
Diventarono famose le sue dichiarazioni sul doping nel luglio 1998: "Il calcio sta cambiando. Purtroppo, aggiungo io... Io vorrei che il calcio uscisse dalle farmacie e dagli uffici finanziari e rimanesse soltanto sport e divertimento. A mio parere, la grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza in ogni angolo del mondo c'è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi. Ma il calcio, oggi, è sempre più un'industria e sempre meno un gioco".
Via via le dichiarazioni diventarono più incalzanti: "Ci sono sostanze che vengono definite dopanti e, pur non essendo un medico, capisco che se non si prendono non ci si dopa. Tutto, però, dipende dalle definizione che si dà a certe sostanze. Per esser più chiaro, insomma, dico che ci sono altri farmaci che andrebbero inseriti in quell'elenco. Al di là di tutto, io mi rivolgo ai ragazzi che fanno sport e a loro raccomando di non prendere alcun tipo di farmaco, perché se uno è sano non ha bisogno di prendere cento pillole a settimana e di farsi le flebo. Del resto, il discorso è semplice: dato che si presume che se uno fa sport è sano, non vedo perché debba prendere medicine. Soltanto se è malato, uno si cura; se sta bene, non deve curarsi. Io non volevo denunciare niente, ho soltanto detto certe cose, ho espresso un mio parere perché, per quello che mi arriva, so che nel calcio si usano troppi farmaci. Se fossi a conoscenza di qualche caso particolare, lo denuncerei immediatamente. E non penso di esser stato il primo a tirar fuori certi discorsi: anche in passato c'è stata gente che ne ha parlato, forse non è stata ascoltata. Mi sembra che negli ultimi tempi un po' tutti abbiano dichiarato che danno delle cose ai giocatori. Il problema principale di molte società oggi è quello di trovare un bravo farmacologo. Io come allenatore mi rifiuto di pensare che invece di far fare due giri di campo, ad un giocatore do una pillola. Mi ripugna, questo. Se a me arrivano ogni settimana decine di dépliant di case farmaceutiche che pubblicizzano questo o quel prodotto e mi viene assicurato che lo usano la squadra X e la squadra Y e che migliora di un cinquanta, sessanta per cento il rendimento, io sostengo che tutto questo non è normale. Quali squadre? Quasi tutte. Sì, quelle di serie A. Non si fa pubblicità con le squadre di C/2, se mai con quelle grandi, con quelle forti... I nomi delle case farmaceutiche non li ricordo, ma sono pronto a mostrarvi i dépliant." Da queste dichiarazioni, in seguito alle indagini del pubblico ministero torinese Guariniello, è iniziato un processo che vede coinvolti il dirigente della Juventus Giraudo ed il medico sociale Agricola, oltre ad un patteggiamento della pena per il farmacista che riforniva la squadra. Attualmente, dopo una sentenza di colpevolezza in primo grado e di assoluzione in appello si attende il giudizio della corte di Cassazione.
Secondo alcuni, la carriera di Zeman sarebbe stata gravemente danneggiata da queste dichiarazioni sul doping, teoria che ha acquistato recentemente ancora piu credito a causa delle sconcertanti intercettazioni telefoniche del potentissimo ex dirigente della Juventus Luciano Moggi (radiato da attività sportive in seguito a condanna di un tribunale sportivo ed in attesa di processo penale per frode sportiva) in cui si affermava esplicitamente di punire Zeman per le sue accuse.
Nella stagione 2003/2004 Zeman guida l'Avellino, in Serie B, lanciando l'attaccante bielorusso Vitali Kutuzov. La squadra, però, retrocede in serie C1 e il boemo lascia la panchina campana.
Nella stagione 2004/2005 Zeman torna in Serie A sulla panchina del neopromosso Lecce, con il quale imposta un gioco offensivo e spumeggiante, ottenendo la salvezza e lanciando giocatori come Mirko Vučinić e Valeri Bojinov (ceduto a metà campionato). Al termine della stagione il rapporto contrattuale non è rinnovato, sebbene la maggior parte dei tifosi leccesi siano favorevoli alla permanenza del tecnico per la stagione successiva. Zeman conclude l'annata con il terzo migliore attacco del campionato, anche se la difesa giallorossa risulta una delle più perforate del campionato italiano.
Il 5 marzo 2006 Zeman assume la guida tecnica del Brescia, squadra di serie B, dichiarando di voler vincere le restanti 11 partite per portare la squadra a giocare i play-off per la promozione in serie A. Il boemo è chiamato a sostituire Rolando Maran, esonerato sorprendentemente dal presidente Corioni malgrado fosse reduce da una vittoria per 3-0 e nonostante la squadra si trovasse al 5° posto in classifica. Ben presto, però, Zeman è contestato pubblicamente dai tifosi per gli scarsi risultati conseguiti. Il 31 maggio si dimette, dichiarando di non essere stato accettato dai giocatori, dopo aver mancato la qualificazione ai play-off.
Il 21 giugno 2006 il Lecce ufficializza l'ingaggio di Zeman, che ritorna così sulla panchina dei giallorossi dopo un anno. Il tecnico convince la società ad acquistare il centrocampista ceco Ondrej Herzan, il difensore slovacco Martin Petras e il centrocampista brasiliano Juliano per rinforzare la squadra, indebolita da partenze importanti come quella di Mirko Vučinić. Sebbene inizi molto bene il campionato di Serie B 2006-2007, il Lecce di Zeman accusa quasi subito un grave e prolungato momento di crisi, terminando l'anno solare nella seconda metà della classifica e spingendo la dirigenza salentina ad esonerare il tecnico boemo, silurato il 24 dicembre 2006 dopo 10 sconfitte in 18 partite di campionato.
Personaggio enigmatico ed affascinante, ha ispirato il cantautore Antonello Venditti e gli scrittori Manlio Cancogni e Stefano Marsiglia, i quali gli hanno dedicato rispettivamente una canzone ("La coscienza di Zeman") e due libri ("Il mister") e ("Zeman. L'ultimo ribelle").
[modifica] Campioni e giovani calciatori lanciati o scoperti
Abile talent-scout, Zeman è riuscito nel corso della sua carriera a scoprire e a lanciare in serie A diversi giocatori precedentemente sconosciuti o poco considerati. Tra essi meritano una citazione particolare:
- Francesco Baiano
- Alessandro Nesta
- Totò Schillaci
- Giuseppe Signori
- Roberto Rambaudi
- Vitali Kutuzov
- Mirko Vučinić
- Valeri Bojinov
- Luigi Di Biagio
- Pavel Nedved
- Roberto Di Matteo
- Fabio Vignaroli
- Jose' Antonio Chamot
- Giovanni Stroppa
- Dan Petrescu
- Marco Di Vaio
- Cafu
- Antonio Carlos Zago
[modifica] Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Zdeněk Zeman
[modifica] Collegamenti esterni
- Zemanlandia.com Blog, Foto e Forum sull'allenatore boemo
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Lecce - Rosa 2006/2007 Altre | ![]() |
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