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Unione Sportiva Lecce - Wikipedia

Unione Sportiva Lecce

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

US Lecce
Giallorossi, Salentini, Lupi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra Maglia ufficiale Manica destra
Calzoncini da gara
Calzettoni da gara
 
Casa
Manica sinistra Maglia ufficiale Manica destra
Calzoncini da gara
Calzettoni da gara
 
Trasferta
Manica sinistra Maglia ufficiale Manica destra
Calzoncini da gara
Calzettoni da gara
 
Terza divisa
Colori sociali: Giallo e rosso
Inno: Giallurussu
Sud Sound System
Dati societari
Confederazione: UEFA
Nazione: Italia
Federazione: FIGC
Città: Lecce
Fondazione: 1908
Presidente: Giovanni Semeraro
Palmarès
Trofei nazionali: 1 Coppa Italia di Serie C
Trofei Internazionali: 1 Coppa Italo-inglese per semiprofessionisti
Stadio
Stadio "Via del Mare"
(41.000 posti)
Contatti
Unione Sportiva Lecce S.p.A.

Via Templari, 11
73100 Lecce
tel:0832 240211
fax:0832 243171

www.uslecce.it

L'Unione Sportiva Lecce, nome spesso abbreviato in Lecce o U.S. Lecce, è la maggiore società calcistica della città di Lecce, capoluogo dell'omonima provincia. Attualmente gioca in Serie B.

Fondata nel 1908 come Sporting Club Lecce e assunto il nome attuale nel 1927, la squadra fu promossa per la prima volta in Serie A nel 1985. Da allora ha disputato 12 campionati italiani di massima serie, da cui è retrocessa nel 2006 dopo tre anni. Ha vinto una Coppa Italia di Serie C, nel 1975.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] Origini e primo settantennio

Per approfondire, vedi la voce Sporting Club Lecce.

Il 15 marzo 1908 nasce lo Sporting Club Lecce, attivo nell'atletica, nel ciclismo e nel calcio. Il primo presidente del club è Franco Marangi nel corso di quell'anno. È dell' 11 aprile 1910 la prima partita ufficiale: nel Torneo Regionale Pugliese perde contro il Bari Foot-ball Club per 5-1. La prima formazione ufficiale è: De Michele (capitano), Capozza, Rima, Acquaviva, Torsello, Marzano, De Salvatore, Tortorella, Kniazzek, Pastore, De Muro (autore del gol). I primi anni di attività sono a livello regionale e per una stagione, quella 1923-1924, l'attività viene sospesa. La svolta avviene il 16 settembre 1927: dalla fusione tra i club locali della FBC Juventus e del Gladiator è fondata l'Unione Sportiva Lecce, il cui presidente è Luigi Lopez y Royo. I colori adottati dalla nuova società sono il bianco e il nero, che lasciano spazio al giallo e al rosso un anno più tardi, quando il Lecce conquista la promozione in Serie B vincendo il doppio spareggio contro il Taranto (2-2 dopo i tempi supplementari e 3-1).

Promosso per la prima volta in Serie B nel 1929, il Lecce esordisce con una vittoria per 2-1 a Novara il 6 ottobre di quell'anno. Alla fine giunge 13° nel suo primo anno in serie cadetta e disputa due altri tornei in categoria, prima della sospensione dell'attività calcistica nel 1932 a causa della guerra. Ripresa l'attività nel 1936, arriva 11° in Serie C e, dopo aver sospeso nuovamente l'attività nel periodo 1943-1944, riesce a tornare in Serie B nel 1946. Dopo tre anni di cadetteria, dal 1949 attraversa una fase di profonda crisi, che ha l'apice nel 1955 con la retrocessione in quarta divisione, da cui i giallorossi risaliranno in C nel 1958. Segue un decennio di risultati soddisfacenti, con la squadra che sfiora la promozione per cinque anni consecutivi a partire dal 1971.

Intanto, nel 1966, il Lecce, che sino ad allora giocava nello Stadio "Carlo Pranzo" (intitolato ad un giovane leccese caduto durante la prima guerra mondiale), si è trasferito nel nuovo stadio, il Via del Mare, inaugurato con un'amichevole tra i giallorossi e lo Spartak Mosca.

Nel 1968-1969, in Serie C, è allenata nelle ultime 10 partite di campionato da Eugenio Bersellini, che in quell'anno debuttò come tecnico e sarebbe rimasto alla guida dei salentini fino al 1973. In questo periodo la formazione salentina stabilisce una serie di primati per la categoria e anche alcuni record assoluti, come quello del 1974-1975, quando il portiere Emmerich Tarabocchia resta imbattuto per 1791 minuti, record italiano nelle prime tre categorie del campionato.

[modifica] Il ritorno in Serie B del 1976 e i primi anni in cadetteria

Il Lecce torna in serie cadetta nella tarda primavera del 1976, al termine di un'annata eccezionale: oltre alla promozione e all'imbattibilità casalinga, i lupi ottengono anche la vittoria della Coppa Italia di Serie C (in finale 1-0 al Monza) e della Coppa Italo-inglese per semiprofessionisti (nella finale di ritorno 4-0 allo Scarborough dopo la sconfitta per 1-0 in Inghilterra[1]).

Le prime stagioni in serie cadetta si concludono con serene salvezze. Nel marzo 1980 il Lecce, passato poco tempo prima al presidente Franco Jurlano, è implicato nello scandalo delle scommesse che colpisce il calcio italiano, ma è in grado di dimostrare la sua innocenza e subisce soltanto la squalifica del giocatore Claudio Merlo. Dopo alcune salvezze sofferte nei primi anni Ottanta, nel 1983-1984 la squadra di Jurlano si piazza al 4° posto in un torneo segnato dalla tragica scomparsa in un incidente automobilistico dei calciatori giallorossi Michele Lo Russo e Ciro Pezzella il 2 dicembre 1983. Lo Russo è tutt'ora il primatista di presenze del Lecce con 418 gettoni.

[modifica] La prima promozione Serie A (1985) e l'impresa di Roma

La squadra sale in serie A per la prima volta nel 1985, sotto la guida tecnica di Eugenio Fascetti. I giallorossi vincono il campionato di Serie B insieme al Pisa con 50 punti in 38 partite.

Classificatosi ultimo nella massima serie, il Lecce ritorna tra i cadetti dopo una sola stagione, ma alla penultima giornata di serie A, ormai già matematicamente retrocesso, firma l'impresa più clamorosa della sua storia: batte la Roma per 3-2 all'Olimpico alla penultima giornata. Proprio quella sconfitta costa ai capitolini lo scudetto. L'anno dopo il Lecce perde lo spareggio per salire in Serie A contro il Cesena, ma raggiunge comunque la promozione nel 1988, grazie al secondo posto finale in serie cadetta.

[modifica] Gli anni d'oro (1988-1990) e la retrocessione del 1991

Nella stagione 1988/1989, con Carlo Mazzone in panchina, i giallorossi raggiungono un ottimo 9° posto finale, grazie alle grandi partite dell'attaccante Pedro Pablo Pasculli e dei centrocampisti Juan Alberto Barbas, Antonio Conte (futuro capitano e bandiera della Juventus) e Paolo Benedetti.

Una stagione più tardi i salentini si classificano al 14° posto e rimangono in serie A fino alla stagione 1990/1991, anno della nuova retrocessione in serie B (15° posto) con l'ex juventino Zbigniew Boniek come allenatore e l'ex milanista Pietro Paolo Virdis come stella dell'attacco.

[modifica] La crisi dei primi anni Novanta

Il 1991/1992 è un anno di transizione. La stagione che vede il lancio come titolare del 22enne Francesco Moriero e, in attacco, l'ex juventino Sergei Aleinikov. Con Albertino Bigon in panchina il Lecce giunge 8° in serie B.

Nel 1992/1993 i lupi ottengono di nuovo la promozione serie A (4° posto in serie B). La retrocessione sarà, tuttavia, immediata.

Dopo sole 11 giornate del campionato 1993/1994 il Lecce si trova in una situazione gravissima (1 vittoria, 2 pareggi e 8 sconfitte), così decide di esonerare Nedo Sonetti e di ingaggiare Rino Marchesi. Nonostante il cambio di allenatore la squadra conclude l'annata in modo altrettanto disastroso: nelle successive 23 gare totalizza 2 successi, 3 pari e 18 sconfitte, piazzandosi all'ultimo posto della graduatoria con soli 11 punti ottenuti, minimo di sempre per una squadra di serie A. In una stagione così fallimentare il Lecce registra tuttavia un proprio record: il 31 ottobre 1993 batte l'Atalanta al Via del Mare per 5-1, che ad oggi rimane la sua vittoria con più scarto in serie A.

Nel 1994/1995 il Lecce si piazza di nuovo ultimo, questa volta in serie B, e retrocede così in serie C1 al termine di un altra annata catastrofica. Alla fine i salentini si ritrovano a nove lunghezze di distanza dal Como penultimo.

[modifica] La rinascita (1995-1999) e il triennio in A (1999-2002)

Nell'estate 1995 sono gettate le basi per la rifondazione della squadra. I rinforzi più importanti sono il portiere Fabrizio Lorieri, che sarà titolare fino alla fine della stagione 1998/1999, e gli attaccanti Cosimo Francioso e Francesco Palmieri, i quali avrebbero formato un tandem d'attacco molto valido fino al 1997. La doppia promozione del 1995/1996 (dalla C1-B alla B) e 1996/1997, con Giampiero Ventura in panchina, fa tornare i salentini in serie A dopo tre anni.

Nel 1997/1998, malgrado i gol dell'attaccante Francesco Palmieri e una storica vittoria per 2-1 a San Siro contro il Milan (gol di Govedarica, Casale, autorete di Cyprien, con un rigore fallito dai giallorossi), il Lecce precede soltanto il Napoli nella massima serie e così retrocede in serie B dopo un solo anno in massima divisione. Durante l'annata il club cambia tre allenatori: Cesare Prandelli si dimette dopo 18 giornate ed è sostituito da Angelo Pereni, il quale è esonerato e rimpiazzato da Nedo Sonetti dalla ventiduesima giornata. Alla fine della stagione la società decide comunque di puntare su Sonetti per cercare l'immediata risalita. Nell'estate 1998 il Lecce ingaggia un nuovo direttore sportivo, il salentino Pantaleo Corvino, già al Casarano e destinato a distinguersi come abile talent-scout. La stagione 1998/1999, che vede tra i protagonisti l'ex romanista Giuseppe Giannini, si chiude con la promozione del Lecce in serie A. Alla fine del campionato l'allenatore Nedo Sonetti, peraltro già sulla panchina del Lecce nel 1994, si dimette.

Nel primo anno con l'emergente Alberto Cavasin in panchina, nel 1999/2000, la squadra si piazza all'11° posto in serie A, avvalendosi di elementi di primo piano come gli attaccanti Cristiano Lucarelli, risollevatosi dopo un'infelice esperienza al Valencia e autore di 15 gol, e David Sesa (al Lecce già nella stagione precedente), il centrocampista Francisco Lima, il difensore Juárez e il portiere Antonio Chimenti.

Nel 2000/2001 i salentini sono autori di un'impresa eclatante, quando battono l'Inter a San Siro. Alla fine concludono il campionato al 14° posto, conquistando la seconda salvezza consecutiva all'ultima giornata, grazie alla vittoria casalinga in rimonta per 2-1 contro la Lazio (grande partita di Gaetano Vasari, autore di due gol). Nella stessa stagione i leccesi pareggiano 1-1 a San Siro, ancora contro l'Inter, negli ottavi di finale della Coppa Italia. Ai giallorossi non riesce tuttavia l'impresa, dato che l'Inter vincerà 3-1 il ritorno giocato al Via del Mare.

In vista della stagione 2001/2002 il Lecce si rinforza con gli acquisti degli uruguaiani Chevanton e Giacomazzi e di Cirillo, quest'ultimo in prestito dall'Inter. Chevanton realizza il primo gol del campionato in Lecce-Parma 1-1 della prima giornata. La squadra, però, retrocede in serie B dopo tre anni in serie A, in virtù del 16° posto finale. Intanto, a gennaio 2002, Cavasin è stato esonerato e sostituito da Delio Rossi, con cui la società pugliese intende guidare la ricostruzione l'anno successivo.

[modifica] Il ritorno in serie A e la storica salvezza del 2004

Nel 2002/2003 i giallorossi, beneficiando dei gol di Chevanton e del giovanissimo Bojinov, chiudono al 3° posto in serie B ed sono nuovamente promossi in serie A. La partita determinante si gioca il 7 giugno 2003 al Via del Mare: Lecce-Palermo finisce 3-0, ma a colpire sono soprattutto le scene di amicizia delle due tifoserie gemellate.

Nel 2003/2004 il Lecce di Delio Rossi inizia male il campionato e al giro di boa è 15° e virtualmente retrocesso, ma già al 18° turno inizia la svolta: in 15 giornate, tra la prima e la terzultima di ritorno, i salentini collezionano ben 25 punti, grazie anche al contributo dei nuovi acquisti di gennaio, Vincenzo Sicignano, Jorge Bolaño e Daniele Franceschini. In forza di questo strepitoso girone di ritorno e dei gol dell'attaccante Javier Ernesto Chevanton il Lecce guadagna così la salvezza, classificandosi 10°. A sancire la permanenza in massima serie è una settimana straordinaria: il 25 aprile 2004 il Lecce espugna incredibilmente Torino, battendo la Juventus in casa per la prima volta nella sua storia. Il finale è un sorprendente 4-3 per i giallorossi. Il 2 maggio 2004, poi, i ragazzi di Rossi ottengono la salvezza aritmetica con due turni di anticipo superando per 2-1 (e in rimonta) l'Inter al Via del Mare, grazie ai gol del capitano Max Tonetto e di Cesare Bovo. Tra i protagonisti della stagione c'è anche il 18enne Valeri Bojinov, che segna il suo primo gol in Serie A in Lecce-Bologna 1-2. Malgrado lo storico risultato, Rossi lascerà la panchina del Lecce in estate.

[modifica] La salvezza con Zeman

Nell'estate 2004 il Lecce ingaggia Zdeněk Zeman, anche se perde il capitano Max Tonetto, passato alla Sampdoria per fine contratto. I giallorossi partono alla grande, raggiungendo addirittura il 3° posto nell'ottobre 2004. Il girone di ritorno, però, non è all'altezza di quello di andata, ma il Lecce finisce ugualmente 9° e raggiunge il traguardo della seconda salvezza consecutiva in serie A, ossia il diritto a disputare il terzo campionato consecutivo nella massima divisione (come avvenne nel 1990, quando le stagioni consecutive del Lecce in A diventarono: 1988/1989, 1989/1990 e 1990/1991). Alla fine quello del Lecce è comunque un anno memorabile e vede la consacrazione definitiva o l'esplosione di giovani talenti come Valeri Bojinov (ceduto a gennaio alla Fiorentina), Mirko Vučinić (che eguaglia il record di Chevanton, miglior goleador del Lecce in Serie A con 19 centri), Cristian Ledesma, Marco Cassetti (convocato anche in nazionale), Samuele Dalla Bona ed Erminio Rullo. Sebbene la difesa giallorossa risulti la più perforata del torneo, il Lecce si rivela molto prolifico dal punto di vista offensivo, con il terzo miglior attacco del campionato.

[modifica] La nuova retrocessione e l'ipotesi del ripescaggio

Conclusasi la collaborazione con Zeman e Corvino (passato alla Fiorentina), il Lecce ingaggia Angelo Gregucci (all'esordio in serie A) per la stagione 2005/2006. La squadra, però, delude sin dalle prime uscite. Contemporaneamente il presidente Rico Semeraro e tutta la gestione abbandonano l'amministrazione societaria il 13 settembre 2005. Così, dopo sole 5 giornate di campionato (1 pareggio e 4 sconfitte), Gregucci viene esonerato e sostituito da Silvio Baldini. Nonostante il cambio di allenatore, il Lecce chiude il girone di andata all'ultimo posto della classifica di serie A, in piena zona retrocessione. Le contestazioni dei tifosi alla famiglia Semeraro si fanno più accese, mentre la magra campagna acquisti di gennaio (arrivano Saidi e Cichero) non si rivela utile. La sconfitta contro l'Ascoli è fatale a Baldini, esonerato per far posto al salentino Roberto Rizzo, plurivittorioso allenatore della Primavera giallorossa ed ex giocatore del Lecce negli anni '80. Con il nuovo tecnico il Lecce fa intravedere timidi segnali di ripresa, ma la sua situazione di classifica non migliora. Tra il 26 marzo e il 1 aprile 2006 il Lecce ottiene due vittorie contro Siena e Milan (sconfitto dopo quasi 9 anni), ma l'exploit non serve a invertire la rotta. Motivo di orgoglio per i giallorossi è però il fatto di aver conquistato un successo che a fine campionato sarà indicato da molti come il risultato che ha precluso ai rossoneri la possibilità di conquistare lo scudetto, come già avvenne nel maggio 2005, quando il club milanese pareggiò per 2-2 a Lecce, perdendo terreno sulla Juventus. Una settimana più tardi i giallorossi escono sconfitti per 3-1 dalla Roma dall'Olimpico, stadio che i salentini non sono stati capaci di espugnare malgrado il precedente favorevole del 1986. Il 15 aprile arriva poi l'ennesima sconfitta casalinga, questa volta ad opera dell'Udinese. Il 22 aprile la matematica condanna il Lecce alla retrocessione in serie B dopo l'inutile pareggio casalingo contro il Treviso, ultimo in classifica e già retrocesso da due giornate. A quel punto mancano tre giornate alla fine del torneo. I giallorossi, così, non riescono a ripetere l'impresa della stagione 2003/2004, quando si salvarono nonostante avessero giocato un girone d'andata molto negativo. Nelle tre partite successive i giallorossi raccolgono 4 punti, frutto di una sconfitta, un pareggio e una vittoria per 3-1 all'ultima giornata sul campo della Sampdoria. In definitiva il Lecce si piazza al 19° posto, dopo aver sostituito due allenatori e aver palesato grosse difficoltà soprattutto in fase offensiva.

Malgrado la retrocessione, però, in base alla sentenza di primo grado della CAF nel processo per lo scandalo nel calcio italiano, corte che il 14 luglio 2006 stabilisce la retrocessione in Serie B per illecito di Juventus, Fiorentina e Lazio, il Lecce viene momentaneamente ripescato in Serie A per la stagione 2006/2007, anche se l'ipotesi di un ripescaggio torna a farsi remota dopo le sentenze d'appello, che annullano la retrocessione disposta dal precedente grado di giudizio per Fiorentina e Lazio. Il Lecce, essendo la seconda delle retrocesse dopo il Messina, sarebbe stato ripescato con almeno due retrocessioni a tavolino. Il 13 agosto 2006, con l'avvio del processo alla Reggina, il Lecce e l'Avellino sono invitate al dibattimento come terze parti interessate. Dopo la richiesta di condanna della Reggina pronunciata dal procuratore federale Stefano Palazzi (retrocessione in Serie B con 15 punti di penalizzazione) il Lecce sembra poter essere ripescato in Serie A, ma l'eventualità tramonta con la sentenza della CAF, che decreta la permanenza in massima serie della Reggina, sebbene con 15 punti di penalizzazione.

[modifica] Il ritorno di Zeman e l'era Papadopulo

WikiNews
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Le informazioni contenute potrebbero cambiare rapidamente con il progredire degli eventi.

Il primo passo dell'annata 2006/2007 è la scelta del nuovo presidente con la nomina di Giovanni Semeraro, ritornato al timone della società dopo le contestazioni al figlio Rico durate tutta la stagione precedente. Semeraro è coadiuvato dal vicepresidente vicario Mario Moroni, già presidente del club, e dall'amministratore delegato Claudio Fenucci. Il 21 giugno 2006 viene ingaggiato Zdeněk Zeman, che ritorna sulla panchina giallorossa dopo un anno, accolto con grande entusiasmo dai tifosi. Nella sessione estiva del calciomercato, però, alcune cessioni di elementi di spicco della rosa (Cassetti, Vucinic, Ledesma e Konan) non controbilanciate da acquisti di spessore generano qualche contestazione alla società.

Dopo un brillante avvio in Serie B - che comprende una vittoria casalinga contro l'allora capolista Genoa - ben presto il Lecce accusa un vistoso calo che lo porta ad occupare posizioni medio-basse di classifica. La situazione genera nuove contestazioni nella tifoseria. Nell'ultimo mese prima della sosta la squadra salentina inanella una serie preoccupante di sconfitte, culminate con un 3-1 interno subito nel derby contro il Bari, il primo giocato dopo quattro anni. In seguito a 10 partite perse su 18 giocate la dirigenza decide così di esonerare Zeman il 24 dicembre 2006 ed ingaggia Giuseppe Papadopulo, già vicino ad approdare al Lecce in estate. Nella sessione invernale del calciomercato la squadra, pur cedendo, tra gli altri, il capitano Giacomazzi, si rinforza con numerosi acquisti, tra cui quelli di Tiribocchi e Zanchetta. Il rendimento in campionato migliora, e dopo un paio di mesi la squadra si trova nella zona centrale della classifica. Il 10 marzo il Lecce ottiene una storica vittoria per 5-0 in casa contro il Frosinone.

[modifica] Cronistoria

Cronistoria dell'Unione Sportiva Lecce
  • 1908 - Il 15 marzo nasce lo Sporting Club Lecce
  • 1910-13 - Attività a livello regionale
  • 1922 - 1° nell'eliminatoria Pugliese del Campionato di II Divisione. Promosso in I Divisione
  • 1923 - 5° nel Girone Pugliese del Campionato di II Divisione Sud. Retrocesso in II Divisione
  • 1923-26 Attività sospesa
  • 1927 - Il 16 settembre viene fondata l'Unione Sportiva Lecce dalla fusione della Juventus e del Gladiator
  • 1928 - 3° nel Gruppo C del Campionato di II Divisione Sud. Ammesso alla I Divisione per l'allargamento dei quadri
  • 1929 - 2° nel Gruppo C di I Divisione Sud. 1° nel Girone finale. Vince lo spareggio con il Taranto (2-2 dts e 3-1) e conquista il titolo di Campione del Sud. Promosso in Serie B
  • 1930 - 13° in Serie B
  • 1931 - 14° in Serie B
  • 1932 - 17° in Serie B
  • 1932-36 - Attività sospesa
  • 1936-37 - L'U.S. Lecce riprende l'attività. 11° nel Girone E di Serie C
  • 1937-38 - Ritirato alla quarta giornata del Campionato di Serie C
  • 1938-39 - Riammesso al Campionato di Serie C. 3° nel Girone H. Retrocesso al 12° e ultimo posto per delibera federale
  • 1940 - 4° nel Girone H di Serie C
  • 1941 - 2° nel Girone H di Serie C
  • 1942 - 5° nel Girone H di Serie C
  • 1943 - 1° nel Girone M di Serie C. Perde gli spareggi per la promozione in B
  • 1943-44 - Attività sospesa per la guerra
  • 1945 - 3° nel Campionato Pugliese
  • 1946 - 1° nel Girone E di Serie C Centro-Sud. Promosso in B
  • 1947 - 4° nel Girone C di Serie B
  • 1948 - 3° nel Girone C di Serie B. Ammesso alla Serie B a Girone Unico
  • 1949 - 20° in Serie B. Retrocesso in Serie C
  • 1950 - 4° nel Girone D di Serie C
  • 1951 - 3° nel Girone D di Serie C
  • 1952 - 2° nel Girone D di Serie C. Ammesso alla Serie C a Girone Unico
 
  • 1953 - 13° in Serie C
  • 1954 - 6° in Serie C
  • 1955 - 16° in Serie C. Retrocesso in IV Serie
  • 1956 - 14° nel Girone G di IV Serie
  • 1957 - 1° nel Girone G di IV Serie. Eliminato in semifinale dal Marsala (0-3 e 1-2)
  • 1958 - 6° nel Girone C di IV Serie. Ammesso alla Serie C
  • 1959 - 5° nel Girone B di Serie C
  • 1960 - 7° nel Girone C di Serie C
  • 1961 - 7° nel Girone C di Serie C
  • 1962 - 2° nel Girone C di Serie C
  • 1963 - 6° nel Girone C di Serie C
  • 1964 - 7° nel Girone C di Serie C
  • 1965 - 10° nel Girone C di Serie C
  • 1966 - 12° nel Girone C di Serie C
  • 1967 - 9° nel Girone C di Serie C
  • 1968 - 4° nel Girone C di Serie C
  • 1969 - 5° nel Girone C di Serie C
  • 1970 - 5° nel Girone C di Serie C
  • 1971 - 4° nel Girone C di Serie C
  • 1972 - 2° nel Girone C di Serie C
  • 1973 - 2° nel Girone C di Serie C
  • 1974 - 2° a causa di un punto di penalizzazione nel Girone C di Serie C
  • 1975 - 3° nel Girone C di Serie C
  • 1976 - 1° nel Girone C di Serie C. Promosso in Serie B. Vince la Coppa Italia di C
  • 1977 - 7° in Serie B
  • 1978 - 7° in Serie B
  • 1979 - 6° in Serie B
  • 1980 - 14° in Serie B
  • 1981 - 9° in Serie B
  • 1982 - 10° in Serie B
  • 1983 - 14° in Serie B
 
  • 1984 - 4° in Serie B
  • 1985 - 1° in Serie B. Promosso in Serie A
  • 1986 - 16° in Serie A. Retrocesso in Serie B
  • 1987 - 4° in Serie B dopo gli spareggi-promozione con Cremonese (4-1) e Cesena (0-0; 1-2)
  • 1988 - 2° in Serie B. Promosso in Serie A
  • 1989 - 9° in Serie A
  • 1990 - 12° in Serie A
  • 1991 - 15° in Serie A. Retrocesso in Serie B
  • 1992 - 8° in Serie B
  • 1993 - 3° in Serie B. Promosso in Serie A
  • 1994 - 18° in Serie A. Retrocesso in Serie B
  • 1995 - 20° in Serie B. Retrocesso in Serie C1
  • 1996 - 1° nel Girone B di Serie C1. Promosso in Serie B
  • 1997 - 3° in Serie B. Promosso in Serie A
  • 1998 - 17° in Serie A. Retrocesso in Serie B
  • 1999 - 3° in Serie B. Promosso in Serie A
  • 2000 - 11° in Serie A
  • 2001 - 14° in Serie A
  • 2002 - 16° in Serie A. Retrocesso in Serie B
  • 2003 - 3° in Serie B. Promosso in Serie A
  • 2004 - 10° in Serie A
  • 2005 - 9° in Serie A
  • 2006 - 19° in Serie A. Retrocesso in Serie B

[modifica] Stadio

Per approfondire, vedi la voce Stadio "Via del Mare" di Lecce.

Il Lecce gioca le partite casalinghe nello Stadio Via del Mare, situato nel capoluogo sulla via per San Cataldo che conduce al mare. La capienza attuale è di 41.000 posti a sedere.

Fu inaugurato l'11 settembre 1966 (Lecce-Spartak Mosca, amichevole) e il 2 ottobre dello stesso anno ospitò la prima partita tra squadre italiane (Lecce-Taranto 1-0). Nell'ospitare le partite del Lecce sostituì lo Stadio "Carlo Pranzo", antico impianto intitolato alla memoria di un giovane leccese caduto durante la prima guerra mondiale.

In provincia la squadra si allena anche presso l'impianto sportivo "Mondodoro" di Squinzano e presso lo Stadio "Giuseppe Colaci" di Calimera.

[modifica] Palmarès

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I presidenti dell'U.S. Lecce
I presidenti dell'U.S. Lecce
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  • 1927/28 - L. Lopez y Royo
  • 1928/29 - L. Fanelli
  • 1929/30 - M. Tana
  • 1930/31 - N. Nanucchi
  • 1931/32 - N. Adilandi
  • 1936/37 - V. Bolognini
  • 1937/38 - M. Sforza
  • 1938/39 - G. Giorgino
  • 1939/42 - P. Tuzzo
  • 1942/43 - U. Giorgino
  • 1945/46 - V. Gemma
  • 1946/48 - R. Bertelli
  • 1948/49 - V. Scagliarini
  • 1949/50 - V. Gemma
  • 1950/53 - M. Chiatante
  • 1953/56 - U. Proto
  • 1956/57 - F. Laudisa
  • 1957/58 - E. Bonea
  • 1958/59 - U. Palma
  • 1959/60 - U. De Palma
  • 1960/61 - G. Ventura
  • 1961/63 - L. Esposito
  • 1963/66 - G. Del Piano
  • 1966/71 - M. Indraccolo
  • 1971/75 - L. Solombrino
  • 1975/76 - A. Rollo
  • 1976/94 - F. Iurlano
  • 1994/95 - G. Bizzarro
  • 1995/02 - M. Moroni
  • 2002/05 - R. Semeraro
  • 2005/06 - vacante
  • 2006/07 - G. Semeraro
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[modifica] Prima Squadra

NOTA: Sono incluse soltanto le promozioni ottenute da prima classificata.

[modifica] Settore Giovanile

[modifica] Vittorie memorabili

NOTA: In parentesi sono indicati i marcatori

20 aprile 1986
9 aprile 1989
31 ottobre 1993
19 ottobre 1997
25 settembre 1999
25 marzo 2000
12 novembre 2000
7 giugno 2003
25 aprile 2004
2 maggio 2004
24 ottobre 2004
1° aprile 2006
10 marzo 2007

[modifica] Record

[modifica] Individuali

[modifica] Presenze

  1. Italiano Michele Lorusso 415 presenze
  2. Italiano Carmelo Miceli 290
  3. Italiano Ruggero Cannito 248
  4. Italiano Giuseppe Materazzi 228
  5. Italiano Salvatore Di Somma 222
  6. Argentino Pedro Pablo Pasculli 214
  7. Italiano Angelo Maccagni 204

[modifica] Gol in serie A

  1. Uruguaiano Javier Ernesto Chevanton 30
  2. Argentino Pedro Pablo Pasculli e Montenegrino Mirko Vucinic 29

[modifica] Gol in tutte le categorie

  1. Italiano Anselmo Bislenghi 87
  2. Italiano Franco Cardinali 66
  3. Argentino Pedro Pablo Pasculli 54

[modifica] Gol in una partita

  1. Italiano Otello Torri 6 (Serie C, 14 marzo 1943, Lecce-Trani 8-0)
  2. Italiano Alberto Pavesi De Marco 5 (Serie B, 16 marzo 1947, Lecce-Scafatese 8-0)

[modifica] Imbattibilità portiere

  1. Italiano Emmerich Tarabocchia 1791 minuti (record italiano nelle prime tre categorie)

[modifica] Squadra

[modifica] Vittoria con maggior scarto in serie A

[modifica] Sconfitta con maggior scarto in serie A

[modifica] Vittoria con maggior scarto nelle serie minori

[modifica] Sconfitta con maggior scarto nelle serie minori

[modifica] Rose

[modifica] 2006-2007

Per approfondire, vedi la voce Unione Sportiva Lecce rosa 2006-2007.
Portieri
99 Italiano Nicola Pavarini
17 Italiano Davide Petrachi
22 Italiano Antonio Rosati
Difensori
2 Brasiliano Tesser
5 Maliano Souleymane Diamoutene
6 Brasiliano Angelo
8 Italiano Tiziano Polenghi
15 Italiano Marcello Cottafava
23 Italiano Raffaele Schiavi
24 Italiano Alessandro Camisa
26 Italiano Christian Arrieta
28 Italiano Fabio Franceschini
40 Italiano Alberto Giuliatto
Centrocampisti
7 Italiano Giuseppe Vives
14 Italiano Gianni Munari
16 Italiano Antonio Tundo
19 Maliano Drissa Diarra
20 Cileno Jaime Valdés
25 Ceco Ondřej Herzán
29 Italiano Gionata Mingozzi
27 Brasiliano Juliano
75 Italiano Andrea Zanchetta
83 Slovacco Blažej Vašcák
Attaccanti
9 Italiano Alessandro Tulli
10 Argentino Pablo Daniel Osvaldo
11 Italiano Giuseppe Caccavallo
30 Italiano Vittorio Triarico
90 Italiano Simone Tiribocchi
Allenatore
Italiano Giuseppe Papadopulo[2]


[modifica] Precedenti

1908 | 1927-1928 | 1928-1929 | 1929-1930 | 1930-1931 | 1949-1950 | 1950-1951 |1951-1952 | 1952-1953 | 1953-1954 | 1954-1955 | 1955-1956 | 1956-1957 | 1957-1958 | 1958-1959 | 1959-1960 | 1960-1961 |1961-1962 | 1962-1963 | 1963-1964 | 1964-1965 | 1965-1966 |1966-1967 | 1967-1968 | 1968-1969 | 1969-1970 | 1970-1971 |1971-1972 | 1972-1973 | 1973-1974 | 1974-1975 | 1975-1976 |1976-1977 | 1977-1978 | 1978-1979 | 1979-1980 | 1980-1981 | 1981-1982 | 1982-1983 | 1983-1984 | 1984-1985 | 1985-1986 | 1986-1987 | 1987-1988 | 1988-1989 | 1989-1990 | 1990-1991 | 1991-1992 | 1992-1993 | 1993-1994 | 1994-1995 | 1995-1996 | 1996-1997 | 1997-1998 | 1998-1999 | 1999-2000 | 2000-2001 | 2001-2002 | 2002-2003 | 2003-2004 | 2004-2005 | 2005-2006

[modifica] Giocatori

[modifica] Giocatori stranieri

Per approfondire, vedi la voce Calciatori stranieri del Lecce.

[modifica] Giocatori celebri o rappresentativi

NB: I giocatori in grassetto giocano ancora nel Lecce

   

[modifica] Giocatori nella nazionale italiana

[modifica] Allenatori celebri

 

[modifica] Tifoseria

Il Lecce è molto popolare in tutto il Salento, quindi anche in buona parte della provincia di Brindisi e della provincia di Taranto. Sostengono la squadra anche i numerosi emigranti salentini residenti nell'Italia centrale e settentrionale o all'estero.

La sede storica dei tifosi organizzati del Lecce, gli Ultrà Lecce, è la Curva Nord dello Stadio "Via del Mare". Un altro gruppo storico è la Gioventù, che ha sede nella Curva Sud. I tifosi del Lecce sono gemellati da molti anni con i tifosi del Palermo e spesso tale solidarietà porta i tifosi delle due squadre ad esibire bandiere della compagine amica durante le partite.

La rivalità sportiva più accesa riguarda il Bari. In passato, benché in misura minore, vi fu una rivalità anche con il Casarano, squadra dell'omonima città della provincia che nella stagione 1995-1996 militava in Serie C1 con il Lecce.

[modifica] Bibliografia

  • Per la sezione Cronistoria: "Il libro del calcio italiano", allegato a Il Corriere dello Sport-Stadio - ottobre 2000

[modifica] Note

  1. - Archivio RSSF
  2. Subentrato a Ceco Italiano Zdeněk Zeman dopo 18 giornate.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

Ufficiali
Non ufficiali
Statistiche
Sport
Progetto: Sport | Portale: Sport | Categoria: Sport | Sport di squadra | Sport individuali | Calcio
Stemma di Lecce Lecce - La città dei Messapi

Storia · Monumenti · Barocco leccese · Personaggi illustri · Evoluzione demografica · Sport · Provincia · Territorio · Lingua · Collegamenti esterni

Basilica di Santa Croce

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