Arcidiocesi di Acerenza
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arcidiocesi di Acerenza Archidioecesis Acheruntinus chiesa latina |
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arcivescovo | Giovanni Ricchiuti |
suffraganea di arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo | |
Regione ecclesiastica Basilicata | |
Vescovi emeriti: | Michele Scandiffio |
parrocchie: | 21 |
sacerdoti | 35 secolari e 2 regolari 1.621 battezzati per sacerdote |
2 religiosi 58 religiose | |
60.200 abitanti in 1.250 km² 60.000 battezzati (99,7% del totale) |
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Eretta: | IV secolo d.C. |
rito: | romano |
Piazza Gianturco 7, 85011 Acerenza [Potenza], Italia tel. 0971.74.92.21 |
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Dati dall'annuario pontificio 2005 * * | |
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L'arcidiocesi di Acerenza (in latino Archidioecesis Acheruntinus) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo appartenente alla regione ecclesiastica Basilcata. È stata costituita nel IV secolo d.C. e nel 2004 contava 60.000 battezzati su 60.200 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Giovanni Ricchiuti.
Indice |
[modifica] Territorio
La diocesi comprende la città di Acerenza e altri 16 comuni. Il territorio è suddiviso in 21 parrocchie.
[modifica] Storia
La tradizione vuole che già nel 300 inizi la serie dei vescovi di Acerenza con Romano che resse la Chiesa di Acerenza dal 300 al 329 sotto il pontificato di San Marcellino Papa, nell'elenco seguono altri vescovi fino al 441, poi c'è un buco fino a Giusto del quale si sa che partecipò al Concilio di Roma del 499 tenuto dal Papa Simmaco.
Dopo Giusto fino al 776 non si conoscono altri vescovi, in quell'anno c'è Leone II. Da questo momento data la serie dei Vescovi è ininterrotta a parte brevi periodi e permette di conoscere anche lo sviluppo della diocesi.
Nel 799 il Vescovo Leone II fece trasportare dall’antica città di Atella, in Campania, ad Acerenza il corpo di San Canio, nell’872 fu il vescovo Pietro II a far trasportare ad Acerenza le reliquie di un altro santo, si tratta di San Laviero, prelevato dalla Chiesa di Grumentum.
Alla fine del X secolo il vescovado diventò suffraganeo della metropoli di Otranto.
Infatti, nel 968, in seguito ad una decisione dell’imperatore di Costantinopoli, il Vescovo di Otranto ricevette l’autorizzazione di consacrare vescovi ad Acerenza. In risposta a questo fatto, per limitare l'influenza delle chiese di rito greco venne istituita la provincia ecclesiastica di Salerno.
Acerenza divenne un centro del conflitto tra la Chiesa d'Oriente e quella romana. Contesa fra le due metropoli ecclesiastiche di Otranto e di Salerno, Acerenza, fedele alla Chiesa di Roma, nel 989 si sganciò da Otranto e divenne suffraganea dell’Arcivescovo di Salerno anche se continuò ad essere influenzata da Otranto per posizione geografica, per frequenti rapporti culturali, per il monachesimo.
Il 4 maggio del 1041 il vescovo di Acerenza Stefano (1029-1041), che appoggiava il catapano di Bari morì combattendo sulle rive dell'Ofanto contro i primi Normanni che avevano conquistato la zona intorno a Melfi. In seguito a questa battaglia Acerenza fue conquistata dai Normanni, nel 1061 Roberto il Guiscardo ne fece una roccaforte rendendola un centro di difesa da rappresaglie bizantine.
Nel 1059 il Vescovo Godano o Gelaldo partecipò al Concilio di Melfi nel quale si distinse, per questo ottiene il titolo di Arcivescovo, questa notizia comunque non è confermata, secondo altre fonti Acerenza divenne arcivescovado sotto Papa Leone IX, o addirittura sotto Papa Niccolò II.
Il 13 aprile 1068, Papa Alessandro II emanò una Bolla, diretta ad Arnaldo, Arcivescovo di Acerenza con la quale istituì una nuova provincia ecclesiastica comprendente, fra le altre, le città di Venosa, Potenza, Tricarico, Montepeloso, Gravina, Matera, Tursi, Latiniano, San Chirico, Oriolo, lasciando sotto il controllo diretto della Santa Sede Montemurro e Armento.
L’Arcivescovo Arnaldo verso negli ultmi anni dell XI secolo fece iniziare i lavori per la costruzione della Cattedrale che permisero di ritrovare le reliquie di San Canio. Nel mese di maggio 1102 fu eletto Arcivescovo Pietro al quale furono confermati i privilegi fatti ad Arnaldo.
Nel 1106 il Papa Pasquale II scrisse all’Arcivescovo Pietro per conferirgli i diritti metropolitani e assegnandogli come suffraganee le Diocesi di Venosa, Gravina, Tricarico, Tursi e Potenza e l'uso del pallio nelle festività.
Nel 1200 fu eletto Arcivescovo l’Arcidiacono Andrea dal Capitolo di Acerenza, poi confermato da Papa Innocenzo III. Nel 1203 con Bolla del Papa Innocenzo III, fu elevata Matera a Chiesa Cattedrale.
La Bolla si espresse nel seguente modo ...Abbiamo ritenuto stabilire una chiesa cattedrale presso Matera in modo che sia unita alla primitiva cattedra. L’unione con Matera, fatta da Innocenzo III, non ebbe vita facile, la storia di queste due Chiese è un susseguirsi di dissidi e contrasti.
Nei primi anni del 1400 quando il Vescovo era Manfredi Aversano (1414-1444),i materani, con l’aiuto di Ursino, Principe di Taranto e Conte di Matera, tentarono di separarsi da Acerenza, costringendo l’Arcivescovo ad allontanarsi dalla sua Sede, nominando proprio Vescovo un certo Marsio, frate francescano, ma Papa Eugenio IV nel 1439.
Il 5 novembre 1751 Papa Benedetto XIV, con una Bolla diretta all’Arcivescovo Francesco Lanfranchi, ribadì i possessi e i diritti e dell' arcidiocesi, confermando che la residenza abituale dell’Arcivescovo acheruntino e materano dovesse essere Acerenza.
Soltanto nel 1945 la Sacra Congregazione Concistoriale con Decreto dell’11 agosto 1945, istituisce la Arcidiocesi di Matera-Irsina assegnadole 10 comuni, e con la Costituzione Apostolica Acherontia et Matera... del 2 luglio 1954 le due Chiese di Acerenza e Matera sono definitivamente separate e vengono costituite due province ecclesiastiche: la Chiesa Metropolitana di Acerenza con sedi suffraganee di Potenza, Venosa, Marsico Nuovo e Muro Lucano e la Chiesa Metropolitana di Matera con le sedi suffraganee di Tursi e Tricarico.
Con la Bolla del 21 agosto 1976, vengono soppresse le due province ecclesiastiche di Acerenza e di Matera, ridotte a Sedi vescovili, suffraganee della Chiesa di Potenza elevata a Sede Metropolitana. Con la lettera della Sacra Congregazione dei Vescovi del 28 novembre 1977, alle Sedi di Acerenza e di Matera viene restituito il titolo di Arcidiocesi.
Molti Vescovi di Acerenza sono stati elevati alla porpora cardinalizia.
Il papa Urbano VI, è stato Arcivescovo di Acerenza dal 1363 al 1377.
[modifica] Serie dei vescovi
Vescovi di epoca romana, non si hanno altre informazioni oltre la durata dell'episcopato
- Romanus (300-329)
- Monocollus per 8 anni
- Petrus per 3 anni
- Sylvius per 5 anni
- Theodosius per 8 anni
- Aloris per 22 anni
- Stephanus Primus per 2 anni
- Araldus per 4 anni
- Bertus per 3 ann
- Leo per 23 anni
- Lupus per 3 anni
- Evalanius per 12 anni
- Azo per 3 anni
- Asedeus per 8 anni
- Ioseph per 23 anni
Vescovi del medioevo
- San Giusto(?-500)
...
- Leone II (776-?)
...
- Pietro II (833-?)
...
Vescovi di cui si hanno date certe di inizio e fine episcopato
...
- Giovanni II (993-996)
- Stefano II (996-1024)
- Stefano III (1029-1041)
- Stefano IV (1041-1048)
- Goderio (1048-1058)
- Goderio II (1058-1059)
- Godano o Gelardo (1059-1066)
- Arnaldo (1066-1101)
- Pietro (1102-1142)
- Durando (1142-1151)
- Roberto (1151-1178)
- Riccardo (1178-1184)
- Pietro IV (1184-1194)
- Pietro V (1194-1197)
- Rainaldo ( 1198-1199)
- Andrea (1200-1231, dimesso, reintegrato dal 1236 al 1246)
...
- Anselmo (1252-1267)
- Lorenzo (1268-1276)
- Pietro d'Archia (1277-1299)
- Gentile Orsini (1300-1303)
- Guido (o Guglielmo) (1303-1306)
- Landolfo (o Rudolfo) (1306-1308)
- Roberto II (1308-1334)
- Pietro VII (1334-1343)
- Giovanni Corcello (1343-1363)
- Bartolomeo Prignano ( futuro Papa Urbano VI) - (1363-1377)
- Niccolò Acconciamuro(1377-1378)
- Giacomo di Silvestro (1379)
- Bisanzio Morelli (1380-1391)
- Pietro Giovanni de Baraballis (1392-1394)
- Stefano Goberio (1395-1402)
- Riccardo de Olibano (1402-1407)
- Niccolò Piscicello (1407-1414)
- Manfredi Aversano (1414-1444)
- Marino de Paolis (1444-1470)
- Francesco Enrico Lunguardo (1471-1482)
- Vincenzo Palmieri (1483-1518)
- Andrea Matteo Palmieri (1518-1528)
- Francesco Palmieri (1528-1530)
- Giovanni Michele Saraceno (1531-1556)
- Sigismondo Saraceno (1558-1585)
- Francesco Antonio Santorio (1586-1588)
- Francisco Avellaneda (20 marzo 1591 - 3 settembre 1591 deceduto)
- Scipione de Tolfa (1593-1595)
- Giovanni de Myra (1596-1600)
Sede Vacante dal 1600 al 1606
- Giuseppe de Rossi (1606-1610)
- Giovanni Spilla (19 gennaio 1611 - 20 settembre 1619 deceduto)
- Fabrizio Antinoro (1621-1630)
- Domenico Spinola (1631-1636)
- Simone Carafa Roccella (1638-1647)
- Giovanni Battista Spinola (1648-1665)
- Vincenzo Lanfranchi (1665-1676)
- Antonio del Rjos Colminarez (1678-1702)
- Antonio Maria Brancaccio(1703-1722)
- Giuseppe Maria Positano (1723-1729)
- Alfonso Mariconda (1730-1737)
- Giovanni Rossi (1737-1738)
- Francesco Lanfreschi (1738-1754)
- Antonio Ludovico Antinori (1754-1758)
- Serafino Filangeri (1759-1762)
- Nicola Filomarini (1763-1768)
- Carlo Parlati (1768-1774)
- Giuseppe Sparano (1775-1776)
- Francesco Zunica (1776-1796)
- Camillo Cattaneo della Volta (1797-1834)
- Antonio Di Macco (1835-1854)
- Gaetano Rossini (1855-1867)
- Pietro Giovine (1871-1879 deceduto)
- Gesualdo Loschirico (1880-1890 deceduto)
- Francesco Imparati (1890-1892)
- Raffaele di Nonno (1893-1894 dimesso)
- Diomede Angelo Raffaele Gennaro Falconio (29 novembre 1895 - 3 agosto 1899 promosso, Arcivescovo Titolare della diocesi di Larissa in Tessaglia)
- Raffaele Rossi (1899-1907 deceduto)
- Anselmo Filippo Pecci (6 settembre 1907 - 10 aprile 1945 ritirato)
- Vincenzo Cavalla (8 settembre 1946 - 14 febbraio 1954 deceduto)
- Domenico Picchinenna (2 luglio 1954 - 4 settembre 1961 promosso arcivescovo di Cosenza-Bisignano)
- Corrado Ursi (30 novembre 1961 - 23 maggio 1966 promosso arcivescovo di Napoli)
- Giuseppe Vairo (22 dicembre 1970 - 12 febbraio 1979 dimesso)
- Francesco Cuccarese (12 febbraio 1979 - 6 giugno 1987 promosso arcivescovo di Caserta)
- Michele Scandiffio (30 aprile 1988 - 27 luglio 2005 ritirato)
- Giovanni Ricchiuti (27 luglio 2005-)
[modifica] Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 60.200 persone contava 60.000 battezzati, corrispondenti al 99,7% del totale.
anno | popolazione | sacerdoti | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | per battezzato |
uomini | donne | |||
1950 | 168.932 | 169.271 | 99,8 | 103 | 93 | 10 | 1.640 | 9 | 140 | 38 | |
1959 | 69.438 | 69.508 | 99,9 | 48 | 44 | 4 | 1.446 | 6 | 86 | 20 | |
1969 | 60.098 | 60.374 | 99,5 | 34 | 31 | 3 | 1.767 | 4 | 81 | 22 | |
1980 | 59.800 | 60.718 | 98,5 | 41 | 35 | 6 | 1.458 | 7 | 68 | 21 | |
1990 | 61.000 | 62.500 | 97,6 | 45 | 39 | 6 | 1.355 | 8 | 73 | 21 | |
1999 | 60.150 | 60.300 | 99,8 | 43 | 37 | 6 | 1.398 | 6 | 61 | 21 | |
2000 | 60.150 | 60.300 | 99,8 | 46 | 38 | 8 | 1.307 | 8 | 62 | 21 | |
2001 | 59.950 | 60.100 | 99,8 | 43 | 37 | 6 | 1.394 | 6 | 63 | 21 | |
2002 | 59.950 | 60.120 | 99,7 | 44 | 38 | 6 | 1.362 | 6 | 62 | 21 | |
2003 | 60.000 | 60.200 | 99,7 | 42 | 37 | 5 | 1.428 | 5 | 62 | 21 | |
2004 | 60.000 | 60.200 | 99,7 | 37 | 35 | 2 | 1.621 | 2 | 58 | 21 |
[modifica] Bibliografia
- Annuario pontificio del 2005 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [1]
- The Archdiocese of Acerenza in Catholic Encyclopedia. (in inglese) Encyclopedia Press, 1917.