La Valletta
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Nome originale: | Il-Belt Valletta | ||
Stato: | ![]() |
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Consiglio Locale: | Valletta: Strada Sud, Valletta | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 0 m s.l.m. | ||
Superficie: | 0.55 km² | ||
Popolazione: - Totale - Densità |
(2005) 6.315 ab. 13.909 ab./km² |
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Sito istituzionale |
La Valletta è la capitale di Malta.
Fu fondata nel 1566 dai Cavalieri Ospitalieri, che le diedero il nome del loro gran maestro Jean de la Valette: precisamente essa venne chiamata, in latino, Humilissima Civitas Valettae ("L'umilissima città della Valletta"). In maltese è conosciuta come Il-Belt, La città.
Indice |
[modifica] Geografia
È il porto principale dell'isola di Malta, situata sulla costa settentrionale su una penisola rocciosa circondata da due ampi e profondi golfi in cui sono situati i porti della città: Porto Grande (ribattezzato dagli inglesi Grand Harbour) e Porto Marsamuschetto (Marsamxett Harbour, Porto Marsamuscetto).
La città contiene numerosi edifici di rilevanza storica: il più conosciuto è la Co-cattedrale di San Giovanni, precedentemente Chiesa Conventuale dei Cavalieri, ma vi si trovano anche il Palazzo del Grande Maestro, che oggigiorno ospita gli uffici del parlamento Maltese, le fortificazioni per la difesa della città, il forte di Sant'Elmo e il Museo di Belle Arti.
Tutte queste opere sono valse alla città il titolo di patrimonio dell'umanità assegnato dall'UNESCO.
Confina a sud-ovest con la città di Floriana, costruita al di fuori dei bastioni della città.
[modifica] Storia
La Valletta fu fondata nel marzo del 1566 dal Gran Maestro dei Cavalieri Ospitalieri Jean de la Valette. L'architetto che ideò la città fu Francesco Laparelli, inviato da Papa Pio V. Quando Laparelli lasciò la città la sua opera venne continuata dal suo assistente, Gerolamo Cassar che progettò, tra l'altro, la Co-cattedrale di San Giovanni e parte delle fortificazioni. La Valette morì nel 1568 e il suo posto venne preso da Pietro del Monte che continuò la sua attività. Nel 1571 la costruzione della città era completata ed essa venne battezzata col nome del suo fondatore. Fino a quel momento il capoluogo dell'isola era stato Medina (oggi Mdina).
Durante la Seconda guerra mondiale la città venne fortemente danneggiata. Fu scelta come base dalla Marina britannica che solo nel 1979 lasciò l'isola.
Attualmente La Valletta è centro amministrativo, commerciale e culturale di Malta. Sede di una università, è anche una importante meta turistica.
È stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
[modifica] La città
Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità UNESCO | |
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Città di La Valletta | |
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Dati | |
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Anno inserimento: | 1980 |
Tipologia: | Architettonico |
Criterio: | C (i) (vi) (*) |
In pericolo: | Nessuna indicazione |
Scheda: | Scheda UNESCO |
Patrimoni in Malta |
[modifica] Co-cattedrale di San Giovanni
Situata nell'omonima via, la chiesa venne costruita per volere dei cavalieri appena dopo il loro insediamento; realizzata da Gerolamo Cassar in pochi anni (1573-1577) grazie ai fondi resi disponibili, venne poi eletta e co-cattedrale assieme a San Pawl a Mdina. In seguito la cattedrale subì varie aggiunte: la sagrestia, l'oratorio e la loggia.
In netto contrasto con la semplicità architettonica (una sola navata centrale con due navate laterali) vi è l'elaborata decorazione sia pittorica che scultorea: le pareti, la volta e persino il pavimento sono un susseguirsi di colori e materiali differenti, che rispecchiano i vari stili dell'epoca in cui ogni modifica venne apportata.
La volta affrescata venne commissionata dai Grandi Maestri Rafael e Nicolas Cottoner a Mattia Preti, che realizzò una pregevole Vita di San Giovanni Battista.
L'altare maggiore e il coro sono decorati da lapislazzuli, marmi pregiati e pietre dure; in particolare è opera di Giuseppe Mazzuoli il gruppo di marmo del coro.
Nella sagrestia si possono ammirare il Battesimo di Cristo di Mateo Perez d'Alecio, il Ritratto del Gran Maestro Pinto di Antoine de Favray e il Ritratto del Gran Maestro Nicolas Cottoner di Mattia Preti.
La cattedrale ha varie cappelle laterali, ognuna dedicata ad un differente Santo e contenente opere di rilievo:
- la Cappella di Provenza, dedicata a San Michele e ospitante la copia del San Michele arcangelo di Guido Reni;
- la Cappella di Francia, dedicata alla conversione di San Paolo e modificata durante il XIX secolo, con la Decollazione di San Paolo di Lucas Killian e la Conversione di San Paolo di Mattia Preti;
- la Cappella Anglo-Bavarese, con la sua statua lignea di San Giovanni Battista e il dipinto San Carlo Borromeo di Agostino Masucci;
- la Cappella d'Italia, dedicata a Santa Caterina, con lo Sposalizio mistico di Santa Caterina di Mattia Preti e il San Gerolamo (vedi wikipedia inglese) di Caravaggio;
- la Cappella di Germania, dedicata all'epifania di Cristo, contentente l' Adorazione dei Magi di Stefano Erardi.
- la Cappella del Santissimo Sacramento, alla destra del coro, ospita la Madonna di Filermo;
- la Cappella di Alvernia, dedicata a San Sebastiano, con il Martirio di San Sebastiano;
- la Cappella di Aragona, dedicata a San Giorgio, con il San Giorgio a cavallo di Mattia Preti e considerata come uno dei suoi capolavori;
- la Cappella di Castiglia, Leon e Portogallo, dedicata a San Giacomo, ospita invece, sempre di Preti, il San Giacomo apostolo.
Nell'oratorio si trovano varie opere di Preti, tra cui la Crocefissione e Incoronazione di spine, messe in secondo piano per importanza dalla Decollazione di San Giovanni Battista di Caravaggio del 1608.
[modifica] Palazzo del Grande Maestro
Voluto dal Grande Maestro Pietro Del Monte, i lavori del palazzo iniziarono nel 1571 ad opera di Gerolamo Cassar, che lo edificò in modo piuttosto austero, senza eccessive decorazioni. Solo in seguito infatti vennero aggiunte le balconate d'angolo e il secondo portone d'accesso.
Di notevole impatto è la Stanza degli arazzi, decorata con dieci arazzi raffiguranti il nuovo mondo, realizzati da Gobelin da Le Blondel sulla base di alcuni disegni in possesso di Luigi XIV. La stanza veniva utilizzata in passato come sede dell'assemblea dei Cavalieri e, per un breve periodo, dal parlamento maltese, prima di essere chiusa per mantenere intatti gli arazzi.
Altre stanze degne di nota sono la Stanza di San Michele e San Giorgio, per le riunioni del Gran Consiglio, la Sala Gialla, utilizzata dai paggi dell'Ordine e la Stanza dell'Ambasciatore o Sala Rossa, ricoperta di tappezzeria rossa e utilizzata per ricevere gli ambasciatori. Quest'ultima stanza contiene vari ritratti di nobili e dignitari, tra cui Caterina II di Russia, Luigi XVI di Antoine Callet, Frederick Langreve e altri.
[modifica] Forte Sant'Elmo
Sorto sul sito di un'antica torre di guardia, il primo forte venne costruito nel 1551. Nel 1565, quando i Turchi attaccarono Malta, resistette ai bombardamenti per un mese intero; quando poi cadde, tutti i superstiti vennero massacrati. In seguito l'architetto della famiglia de Medici, Francesco Lapparelli, gli diede la forma attuale, completata poi nei secoli seguenti.
Oggi il forte ospita l'accademia di Polizia dell'isola e il National War Museum, dove sono esposte testimonianze della Seconda Guerra Mondiale, tra cui l'unico biplano "sopravvissuto" alla guerra e la George Cross, conferita da Re Giorgio VI a Malta nel 1942 per il valore dimostrato, e inserita dal governo maltese nella loro bandiera, nonostante la contrarietà della maggioranza degli abitanti.
[modifica] Curiosità
La Valletta è gemellata con la Nobile Contrada dell'Aquila, una delle 17 contrade del Palio di Siena.
È la città di nascita del personaggio dei fumetti Corto Maltese.
Sempre più spesso i maltesi utilizzano bandiere prive della George Cross, seppur prive di qualsivoglia valore ufficiale.
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su La Valletta
[modifica] Collegamenti esterni
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