Chiaromonte
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Se cerchi della potente famiglia siciliana dei Chiaromonte (o meglio Chiaramonte) a cui appartennero Andrea a Manfredi III vai a Chiaramonte
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 794 m s.l.m. | ||
Superficie: | 70 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | ab./km² | ||
Frazioni: | Vedi elenco | ||
Comuni contigui: | Castronuovo di Sant'Andrea, Castrovillari (CS), Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Morano Calabro (CS), Noepoli, Roccanova, San Costantino Albanese, San Severino Lucano, Senise, Teana, Terranova di Pollino, Viggianello | ||
CAP: | 85032 | ||
Pref. tel: | 0973 | ||
Codice ISTAT: | 076028 | ||
Codice catasto: | C619 | ||
Nome abitanti: | chiaromontesi | ||
Santo patrono: | San Giovanni Battista | ||
Giorno festivo: | 24 giugno - 29 agosto | ||
Sito istituzionale | |||
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Chiaromonte è un comune di 2.126 abitanti della provincia di Potenza, all'interno del Parco Nazionale del Pollino.
È sito a 794 mslm su uno sperone roccioso dominante la valle del fiume Sinni (a sud) e la valle del torrente Serrapotamo, suo affluente (a nord). Verso est si erge l'altura denominata "Timpa Angari", alle cui pendici si trova l'ex area archeologica locale (ritrovamento di una tomba di un guerriero italico del VI secolo a.C.).
Il centro storico è raccolto sullo sperone roccioso a mo' di anfiteatro, mentre il centro moderno si è espanso velocemente alle pendici del colle. Il territorio comunale è suddiviso in diverse frazioni. Una caratteristica del paese è la presenza di numerose grotte scavate nella roccia, in cui sono conservate le riserve di vino rosso prodotto artigianalmente dai vigneti locali, uno degli elementi fondamentali della gastronomia di Chiaromonte.
Indice |
[modifica] Storia
Il centro è di origine molto antica, e si hanno testimonianze di presenze umane fin dall'età del Ferro e poi di una penetrazione della cultura greca. Diventato un importante centro commerciale, seguì una fase di decadenza in epoca romana. Durante il Medioevo vi fu eretta una fortezza da parte di Normanni e Longobardi, dopo che nel IX secolo un terremoto l'aveva rasa al suolo. Subentrarono in seguito le famiglie feudatarie Chiaromonte e Sanseverino, che costruirono il castello (oggi ex-monastero) e le mura, con torri cilindriche e quadrate. L'origine del toponimo è ancora discussa. Probabilmente deriva dal latino "Clarus Mons", in riferimento alla posizione dominante, o forse in relazione all'aspetto del luogo, disboscato e quindi libero (clarus).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Patrimonio architettonico
Sono numerosi gli edifici religiosi e civili di notevole interesse storico. Sulla sommità del centro, poco distante dal "Catarozzolo", si trova la Chiesa di San Tommaso. La chiesa madre è dedicata a San Giovanni Battista, a tre navate, che custodisce una Madonna del Rosario su tavola del XVI secolo. Il Castello-monastero, di fronte all'ingresso della Chiesa di San Tommaso, fungeva da Castello baronale e fu ingrandito e abbellito dai Sanseverino nel XVI secolo. Altri edifici religiosi sono la Cappella di S. Maria Melfitana (o dell'Immacolata Concezione), la Venerabile Cappella della S.ma Annunziata, eretta nel territorio detto "Grotta dell'Acqua", poco sotto l'abitato, la cappella dello Spirito Santo, alla base meridionale del paese, nella località omonima. In località Sagittario si erge la chiesa della Madonna del Sagittario. In contrada Sant'Uopo si erge infine la cappella, recentemente ristrutturata, detta di Sant'Opo, a 4 chilometri dall'abitato, dedicata all'eremita omonimo, che si narra avesse virtù profetiche e la capacità di provocare la pioggia ed era assai amato dagli agricoltori.
Tra gli edifici civili più importanti, sono degni di nota il Palazzo Vescovile (1609) e il Palazzo di Giura, con annessa Torre cilindrica (XVIII sec.), che conserva al suo interno cimeli, oggetti artistici di gran valore e carte provenienti dalla Cina, portati da Ludovico Nicola di Giura, ufficiale medico presso la corte imperiale in Cina nel primo Novecento.
Palazzo LEO, del giurista e patriota Francesco Leo,( la storia di questa antica famiglia è raccolta in un libro scritto dal discendente Eduardo Leo ed edito dalla Regione Basilicata e scaricabile GRATIS all'indirizzo: [2] )
Da ricordare sono anche la porta d'ingresso più antica, denominata "Il Portello", nel rione omonimo poco sotto la chiesa madre e i resti della Torre della Spiga, vestigia delle antiche mura che cingevano il borgo.
[modifica] Collegamenti esterni
Si tratta di link a siti web esterni che forniscono un'ampia gamma di contenuti su Chiaromonte. Immagini e fotografie dei monumenti, delle località più suggestive del comune, informazioni molto utili su tradizioni, storia locale, artigianato e gastronomia, informazioni pratiche e aggiornate su come raggiungere il paese e soggiornarvi.
http://www.consiglio.basilicata.it/pubblicazioni/leo/leo.asp
http://www.basilicata.cc/lucania/chiaromonte
http://www.parcopollino.it/comuni/chiaromonte.htm
http://www.antichisaporilucani.it/paesi/chiaromonte/chiaromonte.htm
http://www.altosinni.it/chiaromonte.htm
[modifica] Frazioni
Armirosse, Sant'Uopo, Sagittario, Pietrapica, Battifarano, Mancuoso, Sammarella, San Pasquale, Bosco Magnano, Canocchielo-Pollino, Largo di Mezzo, Grottole