Fiat Ritmo
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Costruttore
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Altre caratteristiche
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Autovettura nata nel 1978, la Fiat Ritmo sostituisce nella linea e nei motori la progenitrice Fiat 128.
La linea della berlina a 3 o 5 porte, innovativa per l'epoca, disegnata da Bertone, era curvilinea, ma senza eccessi. Gli interni, più moderni rispetto alle altre Fiat, erano confortevoli e funzionali. Gli allestimenti base erano due caratterizzati dalle sigle L e CL in base alle dotazioni più o meno ricche.
Indice |
[modifica] Prima serie
La sua progettazione iniziò nel 1972. Le sigle di progetto conosciute sono X1/30, X1/38 e 138. Le direttive impartite ai tecnici esigevano un'auto "rivoluzionaria": così sarà, specie confrontando la vettura alla sua progenitrice, la "Fiat 128". Come se non bastasse il particolarissimo design, la Ritmo alla sua prima apparizione sfoggiò un interno interamente in plastica, ove tutto era progettato per la massima funzionalità, come i pannelli porta anteriori in un unico pezzo.
Per via di queste soluzioni l'autovettura fu inizialmente criticata, poiché la "qualità percepita" degli interni era sensibilmente inferiore a quella della sua progenitrice. La fiat intervenne proponendo diverse versioni meglio rifinite, tra cui la "targa oro" (riconoscibile per diversi tessuti, cerchioni in lega color oro, ed una linea che correva lungo tutta la fiancata).
La Ritmo prima serie (venduta nei paesi anglosassoni con il nome Fiat Strada, una questione di marketing: ritmo in inglese sta per ciclo mestruale) inizialmente disponeva di motori con pochi cavalli: le sigle del modello ricordavano la potenza erogata dal motore: la Ritmo 60 (1100 cc) che era la meno potente ne aveva circa 58, mentre la 65 (1300 cc) ne aveva circa 68; successivamente arrivarono la "75" (1300cc con 78 CV) e la 105 (1600cc 105 CV), quest'ultima solo con carrozzeria 3 porte. Il cambio era a 4 o 5 marce (quest'ultimo optional sui modelli minori) o, in alternativa, era possibile richiedere un cambio automatico di derivazione Volkswagen.
Successivamente arrivò la prima motorizzazione diesel utilizzando un motore da 1700 cc.
In seguito venne altresì presentata la prima versione sportiva del modello, realizzata in collaborazione con la Abarth, la Ritmo 125 TC con motore da 2000 cc con due alberi a camme. Assieme a questa versione venne presentata anche la versione cabriolet, la Ritmo Cabrio dalle sospensioni rinforzate rispetto agli altri modelli.
[modifica] Seconda serie
Nel 1982 venne presentata la seconda serie, esteticamente subito riconoscibile dalla presenza di 4 fari anteriori e da un piccolo addolcimento delle linee, con effetto immediatamente positivo sul coefficiente di penetrazione aerodinamico sceso da 0,44 a 0.40 cx. La modifica riguardò anche la calandra frontale che seguiva ora il caratteristico stile della casa all'epoca. Anche al posteriore vennero modificati i gruppi ottici, notevolmente ingranditi rispetto all'originale.
Negli anni successivi (dal 1985 in poi) le modifiche interessarono soprattutto la continua evoluzione dei motori, sostituiti via via da modelli più potenti, sia nelle berline di serie che nel modello sportivo Abarth (che nella seconda serie divenne "130 TC") mentre la modifica estetica forse più evidente riguardò le maniglie delle porte, inizialmente di forma rotonda molto caratteristica e di design più classico nelle ultime versioni. Altre modifiche interessarono la mascherina anteriore ed i paraurti anteriore e posteriore,integranti rispettivamente i fendinebbia (versione "team" e "superteam") e il portatarga.
Da notare anche il lancio (1983) di un modello denominato 60 E.S. (come per "Uno" e "Regata") dove la sigla indicava "Energy Saving"; questo modello differiva dalla 60 normale per via della presenza di una centralina di accensione elettronica per le candele che sostituiva in toto i sistema dei contatti platinati e di una seconda centralina detta di "cut-off" che tagliava il flusso di carburante al carburatore durante le fasi di decelerazione. Queste modifiche consentivano un sensibile risparmio di benzina.
La Ritmo restò in produzione per dieci anni, fino al 1988 quando venne sostituita dalla Fiat Tipo.
[modifica] Modelli derivati
Fino al 1982, in base all'accordo di collaborazione sottoscritto fra le case automobilistiche, la Ritmo venne prodotta in Spagna dalla Seat. Allo scadere dell'accordo la casa spagnola riciclò il più possibile le sue catene di montaggio, sostituì un numero di pezzi sufficiente ad evitare problemi di copyright ed uscì sul mercato con un modello molto simile alla progenitrice, la Seat Ronda, rifacendo di fatto quanto già accaduto con la Fiat Panda, riciclata in Seat Marbella.
[modifica] Altri progetti
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