Mori (TN)
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 204 m s.l.m. | ||
Superficie: | 34 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 249 ab./km² | ||
Frazioni: | Besagno, Loppio, Manzano, Molina, Mori Vecchio, Nomesino, Pannone, Ravazzone, Sano, Seghe I e II, Tierno, Valle S.Felice e Varano | ||
Comuni contigui: | Arco, Ronzo-Chienis, Isera, Rovereto, Nago-Torbole, Brentonico, Ala | ||
CAP: | 38065 | ||
Pref. tel: | 0464 | ||
Codice ISTAT: | 022123 | ||
Codice catasto: | F728 | ||
Nome abitanti: | moriani | ||
Santo patrono: | Santo Stefano | ||
Giorno festivo: | 26 dicembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Mori è un comune di 8.918 abitanti della provincia di Trento.
Indice |
[modifica] Il nome
La pronuncia corretta è Móri, con la o chiusa, nonostante la radice del nome si trovi nella parola mòra, con la o aperta.
Il nome viene tradizionalmente associato ai "mori" (dal latino morus alba, pianta produttrice di more), cioè al gelso. Intenso è stato l'allevamento dei bachi da seta fin dal XV secolo, alimentati appunto con le foglie dei gelsi.
[modifica] Storia
[modifica] Luoghi notevoli
Simbolo della borgata è il santuario di Montalbano, situato nei pressi dei ruderi del castello di Montalbano, posti un centinaio di metri più in alto della quota del paese.
Luoghi di ritrovamenti archeologici sono: la grotta del Colombo sita nei pressi della frazione di Sano e l'isola di San Andrea sul lago di Loppio.
Il palazzo Salvotti che si affaccia sulla piazza della frazione di Mori vecchio e che fronteggia la chiesa di Santa Maria ab Indis.
Le chiese di Santa Maria ab Indis, di Santo Stefano, di San Biagio e quella di Sant'Apollinare, nella frazione di Manzano, sono dotate di pregevoli campanili romanici.
Inoltre, nella frazione di Pannone, situata a 760 m s.l.m., in val di Gresta, sorgono, in posizione dominante su di un dosso, i ruderi del castello medievale di Castelgresta, un tempo di proprietà della nobile famiglia dei Castelbarco.
Fra i luoghi notevoli rientrano ormai anche i luoghi della Grande Guerra (1914-1918). Almeno due sono i luoghi che conservano rilevanti resti di apprestamenti e fortificazioni: sul Dos del Gal, vicino alla località Talpina, e sul colle denominato Mossano nelle vicinanze della frazione di Ravazzone (dove troviamo il famoso ponte di Ravazzone). Entrambe dominano la valle dell'Adige, la prima a sud e la seconda a nord del comune di Mori.
Di rilevante interesse è un'edificio di archeologia industriale, dove nel tempo si sono succedute INA Industria Nazionale Alluminio, Montecatini, Alumental, Alluminio-Italia. Le attività sono ormai cessate dal lontano 1982, e da allora non si è riusciti a trovare una nuova destinazione. Si sono succeduti due progetti di riconversione senza approdare ad una soluzione. L'ultimo prevedeva di realizzare un polo del gusto, una vetrina dei prodotti italiani sulla via che porta al Brennero.
[modifica] Idrografia
Il corso d'acqua di maggiore rilievo del comune di Mori è il fiume Adige. Esso scorre da nord a sud lungo il confine est del comune.
Il rio che caratterizza la pianura di Mori è il Rio Cameras. Nasce dal lago di Loppio e si immette nel lato destro del fiume Adige. Il Rio Cameras nel tempo è stato pesantemente artificializzato contenendolo entro argini di cemento armato, tanto da renderlo per gran parte del suo percorso un canale a cielo aperto. Nel tratto che attraversa l'abitato, in corrispondenza della piazza Cal di ponte, e nella adiacente piazza Malfatti esso risulta tombato.
Il bacino lacustre del comune di Mori è il Lago di Loppio, caratterizzato dalla presenza dall'isola di San Andrea, sede di antichi insediamenti. Il lago, in quanto tale è molto compromesso, esso è ridotto da molti decenni a zona umida, in quanto con la realizzazione della galleria Adige Garda, che scorre sotto il lago, si provvide al suo svuotamente realizzando dei camini di scolo. Da anni si discute circa un suo recupero.
[modifica] Frazioni
[modifica] Pannone
Pannone (760 m.s.l.m.) è una frazione di 200 abitanti situata al margine nord di un terrazzamento naturale che nel versante sud termina con un dosso dal quale svettano i ruderi del Castel Gresta, una volta di proprietà della famiglia dei Castelbarco. Fino agli anni sessanta Pannone era sede del comune della Val di Gresta, poi entrò a far parte del comune di Mori.
[modifica] Besagno
Besagno, (390 m. slm.) è frazione di ca. 500 abitanti posta a sud di Mori sulle prime pendici N/E del Monte Baldo. Già accampamento di origini romane , oltre alla chiesa dedicata alla Presentazione della Beata Maria vergine al tempio vi si può ammirare un pregevole affresco del 1400 sulla facciata di casa Girardelli in piazza Castelbarco,a ricordo della pace conclusa fra veneziani e Castelbarco.
Sul territorio circostante predomina la coltivazione della vite con varietà pregiate destinate per lo più alla spumantizzazione , e il castagno, un tempo fonte di sussistenza e pane dei poveri. Notevoli i resti degli insediamenti del fronte italiano della prima guerra mondiale.
[modifica] Amministrazione
L'attuale sindaco è Mario Gurlini.
Il vicesindaco è Saverio Radam.
Gli assessori sono: Franco Sandrinelli, Renato Bertolini, Nicola Ciaghi, Walter Gazzini, Saverio Radam, Renzo Longhi.
Il presidente del consiglio comunale è Claudio Civettini.
I consiglieri comunali eletti nel 2004 sono: Claudio Poli, Angiola Turella, Marco Gelmini, Roberta Canali, Nicola Ciaghi, Leonardo Zanfei, Saverio Radam, Renzo Longhi, Mauro Maggiani, Elena Berti, Camilla Gazzini, Walter Gazzini, Stefano Caneppele, Walter Mazzucchi, Stefano Barozzi, Paolo Gobbi, Renato Bertolini, Franco Sandrinelli.
[modifica] Manifestazioni
Il paese è teatro di varie manifestazioni, le più importanti delle quali sono il "Carnevale", la "Festa di Primavera" e soprattutto la "Ganzega d'Autunno", che si svolge il primo fine settimana di ottobre.
Il Carnevale di Mori si caratterizza per essere il più lungo del Trentino. Ben otto manifestazioni sono organizzate dalle singole frazioni e si susseguono nei fine settimana per circa un mese.
La "Ganzega d'Autunno". I cinquant’anni, che collegano la storia del popolo trentino alla suggestione e agli eventi proposti dalla Ganzega d’Autunno, sono quelli che furono anni duri per la popolazione che vide con i propri occhi lo sviluppo della storia mondiale. A cavallo degli anni 1880-1930, nel pieno dell’ondata di miseria che colpì l’Italia, molte famiglie furono costrette ad abbandonare il loro paese per recarsi in America in cerca della fortuna tanto desiderata. La forza lavoro era stata falcidiata: la 1° Guerra Mondiale aveva sottratto dalla terra molti giovani braccianti e lasciato grandi vuoti tra le genti rurali. Con il ritorno in patria i profughi si trovarono di fronte a scenari di paesi completamente distrutti, e tessuti sociali da ricostruire. All’interno di questo contesto sociale ed economico distinto da grandi cambiamenti, non è mai scomparsa la voglia di vivere che ha consentito ai trentini di non arrendersi nonostante le numerose difficoltà. Le giornate della Ganzega d’Autunno si pongono come obiettivo quello di riportare lo spirito della vita trentina, la voglia di fare festa che nasceva quando, alla fine del raccolto, la gente si ritrovava insieme per festeggiare: per far “ganzega”. La coinvolgente atmosfera creata dal centro storico della borgata di Mori, vi condurrà indietro nel tempo attraverso scorci di vita quotidiana, gastronomia tipica, laboratori e spettacoli a tema.
Il "Grest", appuntamento annuale ospitato nelle strutture dell'oratorio parrochiale, che prevede per due settimane giochi e animazioni pomeridiane per i bambini dai 7 ai 13 anni, .
[modifica] Luoghi di ritrovo e socializzazione
Ci sono diversi locali pubblici di grande richiamo: la Vecchia Mori in piazza Cal di ponte, un bar, ristorante-pizzeria con molti posti a sedere anche all'esterno; il Borgo Antico, pregievole pizzeria nella frazione di Molina; la Trattoria al Dazio, situata all'imbocco della frazione di Ravazzone; il Murphy's un pub di stile irlandese, fra i primi ad essere aperto in Italia; la Torcia, dove si ritrovano principalmente i giovani; l'Xpoint, un pub ad apertura estiva in stile australiano cioè all'aperto con alcune capanne che ospitano i banchi degli avventori e dei posti a sedere. Il Pub Devil, all'inizio di via Terranera, dove c'è anche la possibilità di giocare a biliardo.
Il Soardi Center, dove sono ubicati sia la discoteca Fanum che il ristorante pizzeria La Botte.
L'oratorio parrochiale, i cui lavori di ristrutturazione sono cominciati alla fine del secolo scorso e sede del "Grest".
[modifica] Attività economiche
[modifica] Sport
Esiste una squadra locale di calcio, l'Unione Sportiva Mori Santo Stefano, la cui prima squadra gioca in eccellenza.
La squadra cittadina di hockey su prato ha ottenuto risultati anche a livello nazionale.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti