Mustafa Kemal Atatürk
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![]() «The immortal leader and the unrivalled hero»
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![]() «Il leader immortale e l'eroe senza rivali»
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(Preambolo della Costituzione della Repubblica Turca)
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Mustafa Kemal Atatürk (Salonicco, 1881 - Istanbul, 10 novembre 1938) è stato il fondatore e primo presidente della Repubblica Turca (dal 1923 al 1938).
Indice |
[modifica] Biografia
Sopratutto uomo politico, promotore dell'assemblea costituente di Ankara (1920). Come ufficiale dell'esercito ottomano, sconfisse i greci (1920-22), ristabilì l'unità turca, diede vita alla rivolta contro il sultanato, depose il sultano Maometto VI e fondò la repubblica essendo diventato il leader di una fazione politica vicina ai giovani turchi . Proprio questa vicinanza probabilmente lo indusse all'amnistia generale del 31 marzo 1923 che invalidò tutti gli atti del governo di Costantinopoli , liberando di fatto i tre principali organizzatori del genocidio armeno , Tal'at , Gemal e Enver e iniziando quella triste tradizione di negazionismo che la Turchia continua ancora oggi . Comunque Kemal diede vita anche ad una serie di riforme importantissime per l'ammodernamento della sua nazione , sulla base della sua personalissima ideologia, il cosidetto Kemalismo, abolì il califfato, laicizzò lo stato, riconobbe la parità dei sessi, istituì il suffragio universale, adottò l'alfabeto latino, il calendario gregoriano, il sistema metrico decimale. Un vero giro copernicano che conduce alla moderna Turchia attuale. Insomma, europeizzò la Turchia.
Atatürk ("Padre dei Turchi") fu il cognome che il Parlamento rivoluzionario della neonata Repubblica attribuì a Mustafa Kemal quando si introdusse la legge sui nomi di famiglia, a seguito dell'adeguamento giuridico dell'anagrafe al modello ispirato agli usi del mondo occidentale.
Mustafa Kemal morì di cirrosi epatica nel 1938 nel Palazzo Dolmabahce, situato sulla riva del Bosforo, nel quartiere Beşiktaş di Istanbul, ed è spesso citato come esempio di rivoluzione nazionalista che trasforma una monarchia in una repubblica. Benché non fosse un marxista, sotto Mustafa Kemal le relazioni con Lenin, il giovane potere sovietico e l'Internazionale Comunista furono ottime e, benché non fosse un fascista, una non trascurabile influenza fu esercitata sul suo pensiero dal regime fascista italiano.
Il suo successore alla presidenza fu il suo braccio destro İsmet İnönü, sebbene alcuni storici legati al Partito dei Lavoratori di Turchia (IP) sostengano, sulla base di documenti trovati di recente, che Atatürk avrebbe voluto come suo successore un altro dirigente [citazione necessaria]. Secondo questa visione minoritaria, Inönü sarebbe stato considerato troppo moderato e vicino all'Occidente. Con Inönü la Turchia continua la strada marcata da Mustafà Kemal, firma l'adesione alla NATO e approfondisce la modernizzazione proprio sistema politico in senso chiaramente europeo occidentale.
Dogu Ergil, dell'Università di Ankara, ha avuto modo di dire a riguardo del padre della Turchia moderna: "Atatürk è stato preso in ostaggio dai militaristi e dalla burocrazia per difendere lo status quo. Ma questa situazione è il contrario di quello per cui Atatürk lottava. Egli era un manager del cambiamento sociale radicale. Per queste ragioni, i nostri moderni ultra-nazionalisti preferiscono onorare i gloriosi sultani ottomani: Atatürk non era infatti interessato in soluzioni pan-turche o pan-islamiche". [citazione necessaria].
A Kemal Atatürk sono dedicati, fra gli altri, lo stadio e l'aeroporto di Istanbul.
[modifica] Fotografie
[modifica] Bibliografia
La Nuova Enciclopedia Universale Garzanti. Prima edizione: novembre 1982. Voci: Kemal Atatürk. Turchia.
[modifica] Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Mustafa Kemal Atatürk
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) http://www.ataturk.com
- (TR) Sito del partito operaio IP fondato da Doğu Perinçek
- (TR) Sito del partito socialista CHP fondato da Mustafa Kemal Atatürk
- (TR) http://www.biyografi.info/kisi/mustafa-kemal-ataturk
Predecessore: - |
Presidente della Repubblica Turca 1923-1938 |
Successore: İsmet İnönü |
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