Franco Causio

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Franco Causio

Dati biografici

Nome	Franco Causio
Soprannomi	Il barone
Nato	1° febbraio 1949 Lecce
Paese	{{{paese nascita}}}
Nazionalità	Italia
Passaporto
Morto	{{{data morte}}}, {{{luogo morte}}}
Altezza	170 cm
Peso	kg
Dati agonistici
Disciplina	Calcio
Specialità	{{{specialità}}}
Ranking	{{{ranking}}}°
Ruolo	Ala destra
Squadra	Ritirato
Carriera
Giovanili
1963/64	Lecce
Squadre professionistiche
1964/65	Lecce	3 (0)
1965/66	Sambenedettese	13 (0)
1966/68	Juventus	1 (0)
1968/69	Reggina	30 (5)
1969/70	Palermo	22 (3)
1970/81	Juventus	304 (49)
1981/84	Udinese	83 (11)
1984/85	Inter	24 (0)
1985/86	Lecce	26 (3)
1986/88	Triestina	64 (5)
Nazionale
1972/83	Italia	63 (6)
Podii
Incontri disputati V S
Successi olimpici
Carriera da allenatore
Statistiche aggiornate al 16 gennaio 2007

Franco Causio (Lecce, 1° febbraio 1949), calciatore e commentatore sportivo televisivo italiano.

Ala destra di impostazione moderna, con funzioni anche difensive (la c.d. " ala tornante"), ai tempi in cui giocava era noto come Il barone per la sua eleganza in campo e fuori. I suoi maggiori successi a livello di club sono legati alla Juventus, con la quale vinse tra l'altro 6 scudetti, e in nazionale italiana vinse il campionato del mondo 1982.

Fa il suo esordio nel calcio professionistico con la squadra in cui è cresciuto, il Lecce, nel 1964-1965. Dalla squadra salentina si trasferisce alla Sambenedettese.

Passa alla Juventus nel 1966, ma, dopo una sola presenza in due anni di campionato con i bianconeri, passa alla Reggina e successivamente al Palermo.

Nel 1970-1971 ritorna alla Juventus, dove milita per 11 stagioni consecutive diventando una delle colonne della squadra e affermandosi come uno dei centrocampisti italiani più forti di tutti i tempi. In bianconero vince 6 scudetti, 1 Coppa UEFA (1976-1977) e 1 Coppa Italia (1978-1979).

Nel 1981 passa all'Udinese, dove resta per tre anni, prima di trasferirsi all'Inter nel 1984. In nerazzurro gioca per due stagioni, poi fa ritorno al Lecce, che lo aveva lanciato, nella stagione 1985-1986. L'anno dopo va alla Triestina, dove rimane fino al 1988, anno in cui termina la carriera.

Con la nazionale italiana esordisce il 29 aprile 1972 contro il Belgio. Gioca i Mondiali 1974, 1978 (da autentico protagonista) e 1982, partecipando dunque alla vittoria mondiale azzurra in Spagna (2 presenze), venendo schierato all'ultimo minuto della finale vittoriosa contro la Germania Ovest.