Salento
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«I Greci chiamarono la Calabria Messapia dal nome del loro comandante, e prima ancora Peucezia, da Peucezio, fratello di Enotro, che risiedeva nel territorio del Salento.»
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(Plinio il Vecchio - Storia naturale, III, 99. Traduzione di Giuliano Ranucci)
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Il Salento (Salentu in dialetto salentino ), conosciuto anche come penisola salentina, è la parte meridionale della Puglia, situata tra il mar Ionio ed il mar Adriatico e delimitato dalla cosiddetta "soglia messapica", una depressione che corre lungo la linea Taranto-Ostuni e che lo separa dalle Murge. È denominato il "tacco d'Italia". I suoi vertici ideali sono:
- Taranto, nell'omonima provincia;
- Pilone, nel territorio di Ostuni in provincia di Brindisi,
- Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce.
Ha una configurazione pianeggiante in cui si distinguono i primi rilievi delle Murge tarantine a nord-ovest, il Tavoliere di Lecce al centro, le ondulazioni delle Serre a sud. Storicamente occupa il territorio dell'antica Terra d'Otranto. Bisogna altresì precisare che il Salento, dal punto di vista linguistico, non comprende la città di Taranto (dove si parla il dialetto tarantino), né il resto della sua provincia ad ovest del capoluogo (dove si parla generalmente il dialetto pugliese), né il resto della provincia di Brindisi a nord di Ostuni (dove l'accento viene influenzato dal dialetto barese). Al di sopra di tali confini, la lingua può quindi essere definita generalmente "pugliese", appartenente alla tipologia "meridionale". Al di sotto invece, si parla il dialetto salentino, appartenente alla tipologia "meridionale estremo" e più simile alla lingua siciliana, in particolare al dialetto di Catania.
Indice |
[modifica] Storia
Questa terra, dai greci anticamente chiamata Messapia, era appunto abitata dai Messapi, che difendevano la propria autonomia dallo strapotere dell'antica città di Taras. Tale inimicizia fra le due popolazioni fu anche narrata da Erodoto, quando raccontò della guerra scatenatasi intorno al 474 a.C. fra Taras e la Lega Peuceta, di cui i Messapi facevano parte. In seguito ai conflitti tra Roma e Taranto, cominciati nel 280 a.C. e che sancirono la decadenza della città italiota, il Salento si latinizzò a tal punto da contribuire alla nascita della letteratura latina con figure di spicco quali Ennio e Pacuvio. In questo periodo abitavano la regione le popolazioni dei Calabri e dei Sallentini, e con il nome di Calabria confluì ai tempi dell'imperatore Augusto nella Regio II: Apulia et Calabria.
Particolarmente colpita durante la guerra greco-gotica, divenne poi terra di confine fra Longobardi e Bizantini. Questi ultimi intorno al VII secolo fondarono il Ducato di Calabria aggregando la regione del Bruzio con le terre che ancora possedevano nel Salento, il cui limite nord era dato dal cosiddetto limitone dei greci, una sorta di muraglione costruito a salvaguardia del territorio dalla minaccia dei barbari e ancora esistente in diversi tratti. Fu così che il nome Calabria cominciò a essere utilizzato per designare l'odierna regione calabrese, mentre il Salento veniva progressivamente conquistato dai Longobardi che finirono per prendere anche il capoluogo Otranto. Nel 757 la città idruntina venne poi restituta all'impero bizantino, ma ormai la penisola salentina aveva perduto la denominazione originaria assumendo quella di "Terra d'Otranto".
Dal 1088 al 1465 Taranto fu la capitale del Principato di Taranto, tanto esteso da inglobare l'intera Terra d'Otranto. Sotto Raimondo Orsini Del Balzo acquisì una tale autonomia che, alla sua morte nel 1406, il Re di Napoli Ladislao giunse in armi sotto le mura di Taranto per rivendicarne il possesso. La contessa di Lecce Maria d'Enghien, vedova di Raimondino, respinse due volte il Re di Napoli, il quale alla fine si decise a sposare la contessa, ottenendo per via diplomatica ciò che non era riuscito a conquistare con la forza.
Nel 1480 Otranto fu invasa dai Turchi guidati da Ahmet Pascià, che condusse l'occupazione anche nella parte più interna della regione. Centinaia sono le torri di avvistamento lungo le coste del Salento, edificate per poter avvistare in tempo le navi saracene.
Le dominazioni spagnole e borboniche retrocessero anche politicamente la Terra d'Otranto a una regione periferica. Dopo l'Unità d'Italia, fu infine costituita la Provincia di Lecce, originariamente comprendente tutte e tre le province salentine.
[modifica] Cultura
La penisola salentina è culturalmente un'isola. La regione non è infatti assolutamente assimilabile alla Puglia, sia dal punto di vista linguistico che da quello architettonico, sia negli usi che nei costumi. Il paesaggio architettonico è di tipo greco per la predominanza assoluta delle case bianche "a calce", senza tetto, soprattutto in campagna e sulla costa, ma i centri storici sono caratterizzati da un lascito spagnolo del Barocco che qui assume caratteristiche sue proprie spogliandosi della sovrabbondanza pittorica degli interni e trasformando le facciate esterne di chiese e palazzi in veri arazzi scolpiti. In ciò, molta importanza ha avuto la locale "pietra leccese", tenera e malleabile e dal caldo colore giallo rosaceo. L'architettura pugliese, invece, è rappresentata soprattutto dal Romanico.
Nel territorio esistono delle piccole enclavi grecòfone (probabilmente originate da migrazioni medioevali), popolate da un gruppo etnico di lingua grica che vive nella regione storica della Grecìa salentina e, come in altre aree dell'estremo sud, alcune enclaves Arbëreshë sorte con la diaspora albanese a partire dal XV secolo guidata da Giorgio Castriota Skanderbeg.
[modifica] Grecìa Salentina
Per approfondire, vedi la voce Grecìa Salentina. |
La Grecìa Salentina, nel Salento centrale, è un'Isola linguistica nonché un territorio con un'identità culturale a sé stante. Alcuni dei suoi 50.000 abitanti parlano il dialetto neo-greco noto come grecanico o griko. Questo territorio comprende undici comuni, nove dei quali di lingua ellenofona: a Calimera, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino si aggiungono Carpignano Salentino e Cutrofiano, di recente ingresso e non ellenofoni.
[modifica] Tradizioni musicali
Di particolare interesse antropologico è l'ormai estinto fenomeno del "tarantismo", una forma isterica di straordinario impatto scenico, e l'invece rimontante culto per la "pizzica", la musica tradizionale e battente che un tempo accompagnava i riti di guarigione delle tarantate, cioè delle donne che si credeva fossero state morse dalla taranta. In realtà, si trattava di un originale modo di manifestarsi dell'isteria. L'antropologo Ernesto De Martino condusse degli storici studi sul fenomeno, poi confluiti nel classico testo "Viaggio nella terra del rimorso".
[modifica] Letteratura contemporanea
[modifica] Turismo
Grazie alle sue caratteristiche culturali, ambientali e storiche, il Salento si è affermato negli anni come meta di un turismo responsabile e di qualità, in contrapposizione alle mete classiche del turismo di massa estivo. Il Salento riveste infatti dal punto di vista turistico un'importanza notevole, potendo ospitare:
- zone di particolare pregio ambientale (sono da segnalare le zone protette dei Laghi Alimini, l'Area Marina Protetta Riserva naturale statale Torre Guaceto e del Parco delle Cesine, sulla costa adriatica, del Parco di Porto Selvaggio, sulla costa ionica, nonché l'Oasi Palude La Vela sulle sponde del Mar Piccolo di Taranto. Istituiti nell'ottobre del 2006 il Parco della costa di Otranto - Santa Maria di Leuca e del bosco di Tricase ed il Parco delle Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo sulla costa adriatica)
- ampie coste sabbiose (tra cui quelle di Porto Pirrone e di Porto Badisco, rispettivamente teatro dell'approdo leggendario di Taras e Enea) e spettacolari scogliere a picco sul mare
- numerose grotte carsiche (la più famosa è la Zinzulusa), al cui interno sono stati rinvenuti pittogrammi e vari reperti paleontologici (molti dei quali custoditi nel museo di Maglie)
- le gravine (la più grande è la Gravina di Castellaneta) che saranno inserite nel costituendo Parco delle Gravine
- importantissimi esempi di architettura del periodo Barocco e Romanico
- l'unicità del borgo di Ostuni con le case in calce bianca
- le distese di uliveti nelle campagne (inseriti nel 2007 dal Fondo per l'ambiente Italiano nell'elenco dei 100 luoghi da salvare);
- i reperti archeologici e gli Ori di Taranto esposti presso l'omonimo Museo Archeologico Nazionale
- i diffusi reperti preistorici (dolmen, menhir, specchie) e medievali (torri di guardia, masserie fortificate)
- l'area ellenofona della Grecìa Salentina
- l'area nei dintorni di Lizzano note per le cripte e gli ulivi secolari
- l'area della necropoli messapica presso Manduria
[modifica] Eventi
- Settimana Santa, a Taranto
- Notte della Taranta, a Melpignano
- Danza delle spade, a Torrepaduli
- Grande fiera di San Vito Martire, a Carmiano
- Festa del maiale: il 21/22 Luglio a Carmiano
- Festa della Municheddha, a Cannole
- Festa te lu mieru, a Carpignano Salentino
- Salento finibus terrae festival, a San Vito dei Normanni
- Mercatino del gusto, a Maglie
- Sud Salento Festival, nelle località del Salento meridionale
- Salento International Film Festival, a Tricase
- Festival della Valle d'Itria, a Martina Franca
- Premio Internazionale di Archeologia Zeus-Città di Ugento.
- Festa di Sant'Antonio Abate con accensione della Grande Focara in onore del Santo Patrono, a Novoli
- Festa di San Gregorio Magno, a Manduria
- Festa di San Pasquale a Lizzano con la fiera
- Festa del vino novello a Lizzano e Manduria
[modifica] Altosalento
L'Altosalento è il territorio più a nord e a più alta altimetria del Salento, dove le ultime propaggini delle Murge lasciano il passo alla pianura salentina. Comprende tutta l'area centro-nord della provincia di Brindisi e parte della valle d'Itria. Non è da intendersi come un territorio dai confini ben definiti e delineati, trattandosi di una zona di confine con la sub-regione della Murgia, e presentando caratteristiche fisiche, culturali, sociali ed economiche in qualche modo diverse dal basso Salento e ancor più dalle Murge dell'entroterra barese e tarantino. Pertanto, questa zona della Puglia, non è chiamata "alto Salento" ma "Altosalento" (un'unica parola), per sottolineare le peculiarità uniche e distintive del territorio. Il territorio dell'Altosalento ha consolidato nel corso dei secoli una propria identità, resa unica dalle tracce ben visibili della civiltà contadina fondata sulla "pietra" che ha prodotto una singolare architettura rurale con trulli, masserie e muretti a secco. Il comprensorio altosalentino si sta sempre più compattando in una realtà economico-turistica omogenea. Fra i comuni più rappresentativi si segnalano: Ostuni, Oria, Manduria, Latiano, Ceglie Messapica, San Michele Salentino, Francavilla Fontana, Mesagne, San Vito dei Normanni, Carovigno e Cisternino.
[modifica] Regione Salento
Durante i lavori dell'Assemblea Costituente, si discusse di fare della Puglia e del Salento due regioni diverse. Il tutto si concluse con un nulla di fatto a causa della ferma contrarietà da parte di alcuni politici molto influenti, fra i quali Aldo Moro, originario di Maglie. Oggi, nonostante alcune timide prese di posizione provenienti quasi esclusivamente dall'ambito intellettuale, le aspirazioni dei salentini all'autonomia regionale sembrano ormai svanite.
[modifica] Grande Salento
Il 24 gennaio 2006, si è tenuto un importante incontro presso il salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, dove i tre presidenti delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, nonché i tre sindaci delle rispettive città capoluogo, si sono incontrati per discutere l'idea del progetto del "Grande Salento", un tavolo di consultazione permanente con le finalità di creare politiche comuni su cultura, infastrutture, università, turismo ed analizzare tutti i bisogni territoriali in modo da far fronte con interventi e strumenti finanziari ad una crescita socio-economica del cosiddetto "Grande Salento".
L'11 Aprile 2007 il progetto si è allargato alle Camere di Commercio di Lecce, Brindisi e Taranto con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa che ha sancito la collaborazione tra le tre province pugliesi nell’ottica dello sviluppo commerciale.
[modifica] I centri salentini più popolosi
I comuni del Salento che registrano una popolazione superiore ai 30.000 abitanti sono (Dati ISTAT 2006):
- Taranto - 196.990
- Lecce - 93.455
- Brindisi - 90.395
- Francavilla Fontana - 36.469
- Ostuni - 32.819
- Grottaglie - 32.676
- Manduria - 31.741
- Nardò - 30.714
[modifica] Gastronomia
Per approfondire, vedi la voce Cucina salentina. |
La cucina salentina è caratterizzata da numerosi piatti tipici, soprattutto a base di verdure e pesce (di cui c'è naturalmente abbondanza nel territorio), ed è accompagnata da famosi e pregiati vini come il Primitivo o il Negroamaro.
[modifica] Cinema
Numerosi film hanno per sfondo ed ambientazione vari luoghi e paesi del Salento. Tra di essi si segnalano:
- Sangue vivo di Edoardo Winspeare
- Pizzicata di Edoardo Winspeare
- Il grande botto di Leone Pompucci
- Liberate i pesci di Cristina Comencini
- La bestia nel cuore di Cristina Comencini
- L'anima gemella di Sergio Rubini
- Melissa P. di Luca Guadagnino
- La Terra di Sergio Rubini
- Manuale d'amore 2 di Giovanni Veronesi (nel terzo dei quattro episodi)
- Azzurro di Denis Rabaglia, con Paolo Villaggio
- Il Giudice Mastrangelo di Enrico Oldoini - Fiction televisiva con Diego Abatantuono
[modifica] Elenco completo dei comuni salentini
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- della Provincia di Brindisi :
Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Ceglie Messapica, Erchie, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo, Torre Santa Susanna, Villa Castelli.
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- della Provincia di Lecce
Acquarica del Capo, Alessano, Alezio, Alliste, Andrano, Aradeo, Arnesano, Bagnolo del Salento, Botrugno, Calimera, Campi Salentina, Cannole, Caprarica di Lecce, Carmiano, Carpignano Salentino, Casarano, Castri di Lecce, Castrignano de' Greci, Castrignano del Capo, Castro, Cavallino, Collepasso, Copertino, Corigliano d'Otranto, Corsano, Cursi, Cutrofiano, Diso, Gagliano del Capo, Galatina, Galatone, Gallipoli, Giuggianello, Giurdignano, Guagnano, Lecce, Lequile, Leverano, Lizzanello, Maglie, Martano, Martignano, Matino, Melendugno, Melissano, Melpignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Monteroni di Lecce, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Nardò, Neviano, Nociglia, Novoli, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Parabita, Patù, Poggiardo, Porto Cesareo, Presicce, Racale, Ruffano, Salice Salentino, Salve, San Cassiano, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama, Sanarica, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Seclì, Sogliano Cavour, Soleto, Specchia, Spongano, Squinzano, Sternatia, Supersano, Surano, Surbo, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Trepuzzi, Tricase, Tuglie, Ugento, Uggiano la Chiesa, Veglie, Vernole, Zollino.
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- della Provincia di Taranto:
Avetrana, Carosino, Faggiano, Fragagnano, Grottaglie, Leporano, Lizzano, Manduria, Maruggio, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Taranto, Torricella.
[modifica] Voci correlate
- Pianura salentina
- Grecìa salentina
- Cucina salentina
- Storia di Taranto
- Regno delle due Sicilie
- Regioni italiane in progetto
- Terra d'Otranto
- Parco del Negroamaro
[modifica] Collegamenti esterni
- Toponomastica del Salento
- Salento Orientale
- Salento Nord-Occidentale
- Salento Meridionale
- La terra senza tempo
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