Aeroporto di Comiso

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Aeroporto di Comiso
[[Immagine:\|250px\|]]
Nome impianto	Aeroporto di Comiso "Pio La Torre"
Stato: Regione:	Italia Sicilia
Tipologia	Civile (attualmente chiuso)
Numero Passeggeri (anno)
Codice ICAO Codice IATA	LICB CIY
Altitudine: Coordinate geografiche:	190 m s.l.m. (623.352 ft) 36° 59′ 30″ N, 14° 36′ 25″ E
Posizione	5 km dalla città di Comiso
Esercente	Soaco Spa (Comune di Comiso)
Sito web	www.soaco.eu
Piste
Orientamento (QFU)	Lunghezza	Note
05/23	2.460 m	ILS Chiusa
{{{orientamento2}}}	{{{lunghezza2}}} m	{{{note2}}}
{{{orientamento3}}}	{{{lunghezza3}}} m	{{{note3}}}
{{{orientamento4}}}	{{{lunghezza4}}} m	{{{note4}}}
{{{orientamento5}}}	{{{lunghezza5}}} m	{{{note5}}}
{{{orientamento6}}}	{{{lunghezza6}}} m	{{{note6}}}
La lista degli aeroporti presenti su Wikipedia
Progetto:Aviazione

L'aeroporto di Comiso, che si trova in provincia di Ragusa a 15 km dalla città capoluogo, chiamato in fase progettuale Marenostrum, è attualmente in fase di riconversione dalla destinazione militare per cui inizialmente era stato progettato ed utilizzato. Il 30 aprile 2007 lo scalo verrà dedicato a Pio La Torre, deputato comunista ucciso dalla mafia, a seguito di un'appello firmato da migliaia di cittadini siciliani, per il suo impegno contro la militarizzazione dell'aeroporto e della Sicilia in generale.^[1]

Il progetto dell'aeroporto è stato finanziato per un importo complessivo di 47,41 milioni di Euro e prevede la realizzazione di una pista di 2.460 metri, il sistema di atterraggio strumentale ILS (Instrumental Landing System). La sua funzione sarà di complementarietà rispetto all'Aeroporto di Catania-Fontanarossa e servirà da base, oltre che per servizi di linea, per charter, compagnie low cost e cargo.

Attualmente la società di gestione designata è la Soaco Spa, partecipata interamente dal Comune di Comiso.

L'inaugurazione della nuova aerostazione è prevista per la primavera del 2007. La SAC, Società Aeroporto Catania, ha vinto la gara per la gestione del nuovo scalo ottenendo, così, una concessione quarantennale.

[modifica] La base militare Magliocco

L'aeroporto venne progettato durante il ventennio fascista, realizzato fra il 1937 ed il 1939 ed intitolato al generale di brigata Vincenzo Magliocco, palermitano, morto durante la campagna italiana in Africa orientale nel 1936.
Durante la seconda guerra mondiale fu bombardato e praticamente distrutto dagli alleati il 26 maggio ed il 17 giugno 1943, poco prima dello sbarco in Sicilia (Operazione Husky).
Ricostruito e potenziato nel dopoguerra, sarà base militare per il 41° Stormo di Catania sino al 1973, e saltuariamente usata per collegamenti civili.

Una delle manifestazioni di pacifisti

Il 19 agosto 1981, il Governo Spadolini designò l'aeroporto a base missilistica Nato. Fra gli anni 1983 e il 1988, fu quindi interessato da una notevole mole d'investimenti per la realizzazione della gran parte delle infrastrutture oggi esistenti, progettate anche per lo stoccaggio di testate nucleari. Con i 112 missili Cruise, operativi a partire dal 30 giugno 1983 sarà una delle principali basi della Nato nel sud Europa, durante la Guerra Fredda. La base di Comiso assunse quindi alle cronache negli anni '80 del XX secolo, quando fu oggetto di diverse manifestazioni di organizzazioni pacifiste.

Successivamente e con il venir meno delle esigenze di difesa dopo il crollo del blocco sovietico la base militare perse d'importanza e venne progressivamente ridimensionata, (il 26 marzo del 1991 verrà rimossa l'ultima batteria di missili Cruise) sino ad essere definitivamente chiusa alla fine degli anni '90 del XX secolo.

Nel 1999, quella che ormai era la ex-base accolse ed alloggiò circa cinquemila kosovari durante la guerra nella ex-Jugoslavia.